Premio Oscar: differenze tra le versioni

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Versione delle 20:21, 9 nov 2011

« È stata una delle mie migliori invenzioni. »
(Oscar Wilde su Oscar)
« Mi dissocio completamente da questa pagliacciata. Nel caso in cui qualcuno dica qualcosa riguardo a me che dico qualcosa riguardo al fatto di essere implicato in qualche modo nel fatto che questa sia una delle migliori invenzioni, desidero dichiarare in maniera chiara e vigorosa che la mia migliore invenzione, anzi, l'unica mia invenzione cui desidero vedere associato il mio nome è ufficialmente "Il Ritratto di Dorian Gray", del quale raccomando a chi non l'ha ancora letto, ma anche a chi l'ha letto e dimenticato, e perfino a chi l'ha letto e non dimenticato una scrupolosa lettura. Mi dissocio in maniera chiara e decisa da chi sostiene che il sottoscritto abbia qualsiasi cosa a che fare con qualsiasi cosa che abbia un rapporto (di natura creativa, letteraria o meramente omosessuale) con questi Oscar. »
(Oscar Wilde su Oscar, poco dopo, una volta svaniti gli effetti dell'oppio)
L'attrice Tilda Swinton mostra ai giornalisti ai giornalisti il proprio Oscar mentre pensa all'afterparty organizzato da Snoop Dogg.
« Se diamo l'Oscar ad Angelina Jolie, lei poi la darà a noi? »
(Membro della giuria su intenzioni di voto)


Il premio Oscar (nome con cui è meglio noto il premio Academy Award Of Merit In Something You Have Done In The Industry Of Motion Pictures, Arts, Science And Other Bullshits Like Them) è un rinomato riconoscimento in oro massiccio con un morbido ripieno di Kinder Pinguì, che viene consegnato ogni anno alle persone migliori del mondo. Queste persone devono però aver fatto anche un film.

Le Origini

La prima cerimonia di premiazione avvenne in Europa, durante un coca party nella villa dei Fratelli Lumiere. Fu una trovata di Oscar Wilde, il quale, in uno sfoggio di superiorità creativa, diede al riconoscimento il proprio nome. Wilde fu anche il primo vincitore dell'Oscar, nell'unica categoria allora esistente, cioè quella per la "Migliore persona del mondo".

In seguito gli americani che amano autocelebrarsi più di qualsiasi altra cosa, copiarono l'idea e ne fecero il più importante premio cinematografico.

Le Regole fondamentali per vincere l'Oscar

I vincitori di questo ambito riconoscimento sono scelti da una serie di persone che di cinema non capiscono un cazzo, sulla base di quanto soddisfino i seguenti requisiti:

  1. Il film deve essere il più sconosciuto possibile, perché l'Arte è di nicchia.
  2. Il film deve essere uno di quelli che nessuno andrebbe mai a vedere di sua spontanea volontà.
  3. Nel film qualcuno deve morire, meglio se il protagonista il giorno del suo matrimonio.
  4. Il film non deve fare ridere. Le risate sono il male. Esse uccidono l'Arte.
  5. Il film deve avere pochissimi colori, meglio se in bianco e nero.
  6. Nel film deve essere presente un monologo di almeno 20 minuti.
  7. Nel film ci devono essere almeno 45 minuti di silenzi eloquenti e sguardi penetranti.
  8. Qualcuno collegato in qualche modo con il film deve essere morto recentemente, meglio se uno degli attori.
  9. L'attore protagonista si deve essere imbruttito o deve essere ingrassato di almeno dieci chili per interpretare la sua parte.

Categoria di premiazione

  • Miglior attore morto sul set.
  • Miglior scena di sesso.
  • Miglior attore che interpreta Richard Nixon.
  • Migliori scene tagliate.
  • Miglior documentario contro Bush.
  • Miglior sequel di un film horror degli anni '80.
  • Miglior documentario di animazione riguardanti gli effetti speciali e sonori del trucco della co-protagonista-protagonista femminile in rapporto al suo essere al tempo stesso co-protagonista-protagonista maschile.

Vincitori del passato

Questo è il nuovo design del premio per le migliori attrici.

Premio Oscar al miglior film

Premio Oscar agli attori

Premio Oscar alle attrici

Grande gioia per la comunità afroamericana, nel 2004 Halle Berry è la prima donna di colore a vincere l'Oscar.

Premio Oscar ai migliori effetti speciali

  • Indiana Jones - per la scena in cui i nazisti aprono l'arca e diventano polaretti al sole;
  • Arridagli Guerre Stellari - per la scena in cui l'Imperatore spara fulmini incazzato nero;
  • Indiana Jones e il tempo maledetto - per la scena dell'uragano che spoglia la tizia insieme a Harrison Ford;
  • Cocoon - per non far sembrare gli ottuagenari attori affetti da Alzhaimer;
  • Salto nel buio - per essere riusciti nell'impresa incredibile di oscurare digitalmente tutte le due ore di pellicola
  • Chi ha incastrato Roger Rabbit? - per essere riusciti a indemoniare i cartoni animati;
  • Atto di sforzo - per essere riusciti nell'epocale impresa di far recitare decentemente Arnold Schwarzenegger senza doppiarlo
  • Terminator 2 - per il robot composto da play-doo che assume mille forme e mille usi;
  • Jurassic Park - per il cetriolo che gira su se stesso e vola basso;
  • Stupido è chi lo stupido fa - per l'enfatizzazione digitale della stupida performance di Tom Hanks;
  • Baba Yaga, strega coraggiosa - per la scena del porco cannibale;
  • Titanic - per essere riusciti a rendere guardabile quel film
  • Matrix - per la sequenza in cui Trinity sospesa a mezz'aria fa Foooooush, la telecamera le gira attorno e poi lei da un calcio volante al poliziotto;
  • Il gladiatore - per l'enfatizzazione digitale dell'espressività assente di Russel Crowe;
  • Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'Agnello - per la scena in cui Gandalf grida "Fuggite sciocchiiiii!!!";
  • Il Signore degli Anelli - Le due Torri - per la scena in cui Gollum cade e sbatte la faccia perdendo tutti i denti;
  • Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re - per la scena dell'occhio fiammeggiante di Sauron con la congiuntivite;
  • Donkey Kong al Comic-Con - per l'estenuante scena dello scontro tra Donkey Kong e i dinosauri con il primo che lancia barili giganti;
  • La maledizione del Forziere di Fantasma - per il personaggio di Davy Jones e il suo sano colorito verde pistacchio;
  • La Bussola d'Oro - per l'orso della Coca Cola che decapita Babbo Natale;
  • Il Curioso Caso di Benjamin Button - per aver invecchiato digitalmente Brad Pitt ed aver migliorato la sua recitazione del 74%;
  • Incestion - per la scena in cui Ellen Page piega con lo sguardo Parigi e Leonardo di Caprio le sussurra: "Parigi non esiste, sei tu stessa che ti pieghi".