Stevie Wonder

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Stevie Wonder.
Stevie Wonder inconsapevole del fatto di essere chiuso in una gabbia con una tigre siberana.
« Very superstitious, writing's on the wall! »
(Stevie Wonder quando era ancora un graffitaro.)
« git7y56htl5uy.u5u65u775jio7968ii »
(Un messaggio di Stevie Wonder lasciato su Twitter.)

Stevie Wonder (Albany, 23 settembre 1939 - Beverly Hills, 10 giugno 2004... No, aspetta, quello era Ray Charles... Saginaw, 13 maggio 1950), all'anagrafe TerradiStefano Durovia Parentiebrei, è un cantante nero, cantautore nero e musicista cieco americano. Ma soprattutto cieco.

Cenni biografici

Il padre di Stevie Wonder.

Stevie Wonder nasce a Saginaw, un paesino del Michigan di 150.000 anime e 56.000 persone vive e vegete nel 1954, anno in cui aveva 4 anni. Ed è proprio a quest'età che impara a spaccare tastiere e pianoforti lanciandoli contro gli amplificatori di suo padre; un giorno però una scheggia lo colpisce in faccia e gli fa uscire il sangue, così decide di imparare a suonare la tastiera invece che romperla. Tuttavia, oltre alla tastiera il ragazzo impara a suonare anche batteria, armonica, percussioni, bonghi, Bunga Bunga... Di tutto, in pratica.

Nello stesso anno, ammaliato alla vista di un bellissimo cane dalmata, decide di diventare cieco per godere delle stesse opportunità dei non vedenti e per farsi regalare un cane come quello che aveva notato. I genitori sono all'inizio contrari alla sua decisione, ma, dopo alcune serie discussioni, scelgono di acconsentire alla richiesta del figlio; la madre quindi lo acceca a colpi di infradito negli occhi.


Dedica la sua vita interamente alla musica, ed è infatti da questo che deriva la sua scarsa cultura.

Stevie Wonder sta per addentare un microfono dopo averlo scambiato per un gelato.
- Intervistatore: “Signor Wonder, pensa mai alla situazione sociale e politica americana?”
- Stevie Wonder: “No, in genere penso a scimmie sul monociclo.”


Stevie Wonder ha tutt'ora sette figli, avuti da sua moglie Kai Millard Morris, e li ama ciecamente[citazione necessaria]:

  • Steveland Hardway Judkins Junior
  • Steveland Hardway Judkins Junior 2
  • Steveland Hardway Judkins Junior that more Junior it can't
  • Steveland Hardway Judkins Millard Morris
  • Cleveland Hardway Judkins Millard Morris
  • Gardaland Hardway Judkins Millard Morris
  • Steveland Cleveland Gardaland Hardway Judkins Junior Junior Junior Millard Morris

Carriera

Il suo primo disco è A tribute to uncle X-Ray (1962), album dedicato ai raggi X che lo avevano accompagnato fino all'età di 61 anni.

Nel 1971 pubblica invece Where I'm burning Rom (che tratta di come dare fuoco agli accampamenti dei Rom) e Music from my Nevermind[1], che mostrano al mondo la sua vena soul. Tuttora migliaia di scienziati stanno ancora cercando all'interno del sistema circolatorio questa cosiddetta vena soul, dove si dica scorra sangue nero.

Nel 1972 si rende conto di non essere famoso come Bob Dylan, così decide di pubblicare l'album Talking Books (I'm not famous like Bob Dylan, so I've published this album) (ne pubblica pure un altro dello stesso tipo), in cui discute di tematiche razziali e sociali. Sarà l'unico suo lavoro di questo genere, poiché il resto della sua vita lo passerà a scrivere canzoni sull'amore o su altre merdate smielate, anche a 50 anni.

« You are the sunshine of my life. That's why I'll always be around, you are the apple of my eye, forever you'll stay in my heart  »
(Questa è una canzone sociale di Stevie Wonder... Insomma, sei la mela del mio occhio, ma che cazzo sta dicendo?)
Stevie Wonder tra i tentacoli di un calamaro gigante.

Nel 1974 Stevie Wonder riesce finalmente a vendere le sue opere a delle persone che non siano i suoi parenti con Fullfiling's Jacket and the Finale of the ciempionslig e qualche altro album. Nel 1980 pubblica Better of Julia (Julia by Gianni Togni), e dopo averlo messo in produzione, trova un Disco di Platino nella tazza del cesso, così decide di prenderlo e metterlo in bacheca. Questo succederà anche con tutti e 25 i Grammy Awards che conquisterà nella sua carriera, ad eccezione di quello trovato nella scatola dei cereali Nesquik.

Dopo un periodo di crisi all'inizio degli anni '80, dovuta probabilmente a droga alcool qualcosa, il musicista si riprende con l'album The Woman in Red nel 1984, album dal quale è estratta la celebre canzone omonima. E io non ho idea di cosa voglia dire omonimo, dato che sto parlando di I just called to say I love you. Nel 1991 scrive la colonna sonora di un film del fratello nero di Bruce Lee, che consiste nel riprodurre il suono di un bidone della spazzatura che viene capovolto da un barbone ubriaco. Negli anni '90 e nei primi del 2000 ha pubblicato qualche album, ma questi ultimi non hanno riscosso molto successo: Stevie è vecchio oramai, non ha più la stessa voce, non arrapa nessun'adolescente già arrapata di suo, ha i capelli bianchi e il pene moscio. Tuttavia le sue canzoni sono ancora ascoltate dai 50enni nostalgici che sperano che un giorno il mondo tornerà a credere nel Rock 'n' Roll. Ciò non ha niente a che fare con Wonder però, che ha sempre fatto soul e funk.

È ancora cieco.

Collaborazioni e rapporti con i personaggi del mondo della musica

Nel 1969 ha partecipato al festival di San Remo insieme ad un'italiana, morta nel 2004. Interessa poco il nome, il fatto rilevante è che sia morta.

Nel 1985 ha partecipato insieme a Michael Jackson, Lionel Richie, Ray Charles, Tina Turner e altri cantanti di colore a Afro-America for U.S.A, cantando il brano We are the afro-americans. L'incasso dei CD venduti è stato devoluto a un'associazione statunitense per l'obesità: oggi un cheeseburger contiene il triplo dei grassi che conteneva prima.

Ha duettato inoltre con molti altri artisti. Non aspettatevi di sapere quali.

Stevie Wonder e Paul McCartney

- Stevie Wonder: “È stato bello cantare con te questo brano contro il razzismo. Non pensi che il mondo sarebbe migliore se tutti si comportassero come i tasti del pianoforte?”
- Paul McCartney: “Hai visto la mia giacca per caso? No perché io non la trovo, proprio non la trovo!”
« Keep Smiling, keep Shining (...) »


Stevie Wonder e Mick Jagger

- Stevie Wonder: “Ti piace il mio nuovo album Innervisions, eh?”
- Mick Jagger: “Sì, è solo che...”
- Stevie Wonder: “Solo cosa?”
- Mick Jagger: “Solo che, minchia, prova ad andare su Wikipedia, sulla voce Innervisions. Caspita! Non c'è nenche una canzone linkata!”
- Stevie Wonder: “Quindi?”
- Mick Jagger: “Quindi fa cagare, ed è imparagonabile al nostro Goats Head Up. C'è anche Angie!
- Stevie Wonder: “Drogato del cazzo! Stai zitto o ti affogo in piscina come il tuo amico Brian Jones!”
- Mick Jagger: “Ti sfido a duello!”

Stevie Wonder e Michael Jackson

(al telefono)

- Michael Jackson: “Ehi Stevie, ti andrebbe di partecipare con me e Lionel Richie ad una bella canzone di gruppo?”
- Stevie Wonder: “Uhm, dipende... C'è un buffet?”
- Michale Jackson: “Ascolta un momento, devi sapere che il ricavato andrà in bene...”
- Stevie Wonder: “Ho fame, dimmi se c'è un buffet.”
- Michael Jackson: “Sì c'è ma non è questo l'importante, ti devo dire che la cifra che racimoleremo con la vendita dei CD servirà a...”
- Stevie Wonder: “Ok ciao, salutami tua sorella.”
- Michael Jackson: “Ma...”
- Stevie Wonder: “...”
- Michael Jackson: “Ha attaccato, 'sto stronzo!”
:- Lionel Richie: “Stevie, perché quella faccia?”
- Stevie Wonder: “Ma hai visto la tua?”

Stevie Wonder e Lionel Richie

(al telefono)

- Lionel Richie: “Ehi Stevie, vorresti cantare con me e altri un brano sul...”
- Stevie Wonder: “Ho già parlato con Michael Jackson, gli ho detto di sì, non scassarmi le palle.”

Stevie Wonder e Ray Charles

- Stevie Wonder: “Ci siamo mai visti?”
- Ray Charles: “Penso proprio di no, sicuramente no. Però adesso ci stiamo parlando!”
- Stevie Wonder: “Piacere Steveland.”
- Ray Charles: “Piacere Ray.”
- Stevie Wonder: “Dov'è la tua mano? Non riesco a stringerla!”
- Ray Charles: “E io non riesco a stringere la tua! Facciamo così, io la muovo verso sinistra e tu pure, all'altezza della pancia. Vai!”
- Stevie Wonder: “Ancora niente”
- Ray Charles: “Va bene, ma tu sei deficiente! Ho detto altezza pancia!”

Stevie Wonder e Jeff Beck

- Stevie Wonder: “Mi passi il jack della tastiera?”
- Jeff Beck: “(assolo di chitarra)”
- Stevie Wonder: “Oh, grazie, davvero, sono diversamente abile e mi tocca fare le cose da solo!”
- Jeff Beck: “(assolo di chitarra)”

Riconoscimenti

Stevie Wonder mentre tiene in mano 5 minuti un Grammy vinto dagli U2 mentre Bono è andato al bagno.
  • 10 Grammy Awards.
  • Altri 15 Grammy Awards (vinti casualmente).
  • US Distinguished Award (consegnato da Richard Nixon).
  • Watergate Award (sempre da Richard Nixon).
  • Oscar alla Migliore Colonna Sonora composta e interpretata da un Negro.
  • Songwriters Hall of Fame (ha vinto il museo al lotto e ora ci ha costruito sopra un centro di riabilitazione per gatti drogati).
  • Rock'n roll Hall of Fame (il suo nome si trova all'interno del museo, ma lui gli ha dato fuoco perché ambisce a entrare nella Funk and Funk hall of fame, che non esiste)
  • Diversi Dischi di Platino.
  • Un Disco di Plotino.
  • Un Disco di Platone.
  • Un Disco di Aristotele.
  • Premio per miglior collezionista di premi che citano filosofi greci facendo giochi di parole con l'ambìto premio "Disco di Platino".
  • Un uovo di Pasqua alla lotteria pasquale.
  • Un Oscar, ma lo ho già detto.

Voci correlate

Note

  1. ^ Feat Kurt Cobain.
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 27 novembre 2011 con 91.7% di voti (su 12).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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