Saw (serie di film)

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera dalla forfora.
(Rimpallato da Saw)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Vivere o morire, questo è il problema. »
(Amleto su trappole di Jigsaw.)
« Game Over - Insert coin(s). »
(Jigsaw su fine del gioco.)
« Anche se non l'ho inventato io, è la trappola più letale. »
(Jigsaw su cubo di Rubik.)
« La X contrassegna il pulsante da cliccare se questo articolo offende i tuoi sentimenti. »
« Vivere o morire. A te la scelta. »
(Jigsaw su Tutti)
« Ehm... Vivere! »

Saw è il nome di una saga di almeno otto film, aventi come protagonista le letali trappole di un malato terminale con la passione per il bricolage. In ogni episodio, Jigsaw (il nome d'arte del malato terminale), realizza numerose trappole che, nonostante il nobile intento di salvare le vittime dall'autodistruzione, finiscono con lo spargere fiumi di sangue.

Personaggi principali

John Kramer

Poser (guardando il film) : Questo film è spazzatura! Come può un malato terminale incapace di muoversi, essere tanto abile da riuscire a rapire delle persone?
Jigsaw (poco dopo, nel film) : Caro giocatore 1, visto che mi hai aiutato a catturare gli altri giocatori, ti regalo una dose di antidoto

John Kramer è un malato terminale di cancro. Trascorre gli ultimi giorni della sua vita nel suo nascondiglio, circondato da apparecchiature mediche, indossando un accappatoio da pugile.

La sua mente è talmente sviluppata che nonostante un enorme tumore al cervello è in grado di ideare trappole sempre più elaborate.

La sua propensione agli enigmi si è manifestata ai tempi del liceo, con l'invenzione di un metodo per risolvere i sistemi di equazioni lineari che ancora oggi porta il suo nome[1].

Jigsaw

Jigsaw è la doppia identità, malvagia, di Kramer. È il frutto dell'unione tra un geek ed un pazzo omicida. Per dovere di cronaca, ricordo che Jigsaw ha sempre smentito questa tesi, sostenendo che il suo nome deriva dal nickname usato durante i tornei on-line di cruciverba e scarabeo ed in seguito mantenuto, come portafortuna, anche in questa nuova attività.

Pupazzo

Il pupazzo si accinge a spiegarti le regole del gioco.
« Ah-ah! Ah-ah! »
(Nelson Pupazzo su qualsiasi cosa)

Il pupazzo è il fratello gemello di Heidi. Le somiglia per via delle guance rosse, ma le differisce per via del suo volto leggermente più pallido. Un tratto distintivo del personaggio è la sua risata, identica a quella di un pupazzetto regalato molti anni fa nell'Happy Meal.

Nel film il pupazzo ha il fondamentale ruolo di spiegare ai giocatori il motivo per cui sono stati scelti come concorrenti e le regole del gioco. Un ruolo secondario, ma non meno importante, consiste nel distrarre i poliziotti, facendoli cadere più facilmente nelle numerose trappole sparse per tutta l'abitazione di Jigsaw.

Amanda

« Lui mi ha aiutata a crescere. In tutti i sensi »
(Amanda su Jigsaw)

Amanda è un'ex-tossica che ha avuto il privilegio di giocare con Jigsaw. Una volta superato il gioco, a causa della sindrome di Stoccolma si innamora del suo rapitore e sceglie di diventarne discepola.

Nonostante il suo impegno, però, a causa dei danni causati dall'uso di stupefacenti il suo cervello non è in grado di elaborare trappole disinnescabili. Tutti i giocatori che hanno avuto la sfiga di finire in una trappola da lei ideata quindi, nonostante gli sforzi, non hanno potuto far altro che schiattare.

Nel corso della saga, si scoprono dettagli piccanti su di lei. Ne sono un esempio l'essere emo, la non completa disintossicazione e l'incapacità di assecondare i giochi erotici di Jigsaw.

Giocatori

« Si possono usare i cheat? »
(Giocatore nerd su regole del gioco)

I giocatori sono persone comuni che per i motivi più svariati hanno fatto arrabbiare Jigsaw.

Tra i motivi che più spesso hanno fatto arrabbiare Jigsaw ricordiamo:

Una volta rapiti, i giocatori si risvegliano in un luogo sconosciuto senza ricordare nulla su come abbiano fatto ad arrivare fin lì. Collegati al loro corpo, o nelle loro vicinanze, ci sono trappole di varia natura che devono essere disinnescate, pena la morte del giocatore. La strategia per disinnescarle coinvolge spesso la legge del taglione che ha per oggetto svariate parti corporee dei giocatori (mascella e mandibola, testa, occhio, corpo intero, ecc.).

Se i giocatori riescono a vincere il gioco, impareranno un'importantissima lezione di vita e torneranno in libertà, dimenticheranno il trauma di questo giochetto mortale e vivranno felici. In caso contrario, il loro destino è atroce ed inevitabile.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Saw

« What time is it? Jigsaw time! »
(Troy su 6:00)

Il film si apre con una scena veramente insolita: un emo è riuscito, inaspettatamente, a suicidarsi. La scena è veramente raccapricciante, degna del più truculento dei film splatter.

Appare subito evidente che questo suicidio ha un aspetto poco chiaro: è impossibile che un emo violi le leggi che ne impediscono il suicidio. A conferma delle prime congetture, gli investigatori trovano una videocassetta. La registrazione mostra una pupazzo che svela l'arcano: si tratta di un suo generosissimo atto di pietà.

Jigsaw o, come lo chiama la stampa, l'Enigmista aveva infatti catturato un uomo che, qualche mese prima, aveva tentato il suicidio tramite numerosi tagliuzzamenti. Per aiutarlo a farla definitivamente finita aveva deciso di metterlo in una cella. Fuggire dalla cella sarebbe stato facilissimo se l'uscita non fosse stata ostruita da un fittissimo groviglio di filo spinato. L'uomo si era quindi trovato di fronte ad una durissima scelta: vivere o morire restare dove si trovava e morire di fame oppure morire dissanguato tentando di fuggire. Il poser, ovviamente, spaventato dalla possibilità di morire realmente, e soprattutto normalmente, optò per la seconda possibilità. Inutile dire che, nonostante gli sforzi, il tentativo di fuga fallì. Secondo il medico legale, l'uomo è morto proprio come avrebbe voluto: tra atroci sofferenze provocate da tagli così profondi da aver fatto rinvenire il contenuto del suo stomaco (nonché lo stomaco stesso e numerose sue interiora) sul pavimento della cella.

Il brillante investigatore chiamato ad investigare sul caso, collega immediatamente questa morte ad altre morti insolite: un piromane rimasto carbonizzato da una candelina ed una tossica che, per sfuggire all'inevitabile destino, ha deciso di squartare il suo fidanzato.

L'investigatore, poco dopo, grazie ad una brillante intuizione (seriamente) riesce ad individuare il nascondiglio di Jigsaw. Peccato che commette lo stesso una mezza puttanata: senza perdere tempo per aspettare "inutili" rinforzi, si precipita insieme al suo assistente nel luogo appena individuato, con l'intento di catturare il pupazzo usato nel video e, con un poco di zucchero fortuna, anche l'Enigmista.

La terrificante trappola del trapano in azione.

Anche per loro inizia il gioco: dovranno decidere se salvare un'innocente condannato alla trappola del trapano oppure catturare Jigsaw. Curioso come invece di bloccare subito i trapani con l'arma da fuoco, decidono invece di cercare la chiave. L'esito è scontato: Il malcapitato si salva, l'assistente muore in modo orribile, l'investigatore viene gravemente ferito e Jigsaw sfugge alla cattura.

Dopo questa introduzione lunga quasi due ore, comincia il gioco inizia il film vero e proprio. Due persone si svegliano nel cesso di un Autogrill, un luogo decisamente salubre ed asettico. La scena che si presenta ai due malcapitati è la stessa impressa nella mente di chiunque abbia deciso di avventurarsi in questo luogo: liquami organici di varia natura sparsi ovunque, rifiniture sporche, oggetti metallici arrugginiti e l'immancabile cadavere disteso sul pavimento.

I due, per non sembrare maleducati, fanno le dovute presentazioni: incatenato all'angolo sinistro del ring, lontano dall'uscita, il campione dei paparazzi Adam. Incatenato all'angolo destro del ring, vicino all'uscita, il medico che ha avito l'onore di diagnosticare il cancro a Jigsaw, il dottor Lawrence[2].

Poco dopo, ascoltano un'audiocassetta in cui l'arbitro spiega loro le regole del match: Adam deve fornire a Lawrence tutto l'aiuto possibile. Lawrence invece deve uccidere Adam. Entrambi devono fare un gioco pulito, quindi sono assolutamente vietati i colpi sotto la cintura e i colpi (di pistola) sulla spalla.

Subito dopo il messaggio dell'arbitro, Irene Grandi[citazione necessaria] consiglia a Lawrence di seguire il cuore arrivando alle stelle.

Lawrence, grazie ad una vista degna di Legolas, nota che sopra una tazza è disegnato un cuoricino stilizzato. La tazza è, ovviamente, piena di liquami non identificati. Stanti le regole dell'arbitro, l'ingrato compito della ricerca spetta ad Adam. Il poveretto, complice la paura, preferisce iniziare la ricerca dalla parte più sporca salvo poi accorgersi che, complice la legge di Murphy, l'oggetto della ricerca si trovava nella pulitissima cassetta dello sciacquone.

L'indizio fondamentale: una sega.

L'oggetto costato ad Adam numerose malattie si rivela essere un sacchetto contenente due seghe, o almeno è questo ciò che Adam vuole far credere[3]. Il morituro, convinto che si tratti di un sottile invito di Jigsaw a fare una certa cosa, cerca in una foto trovata nel portafogli del dottor Lawrence l'ispirazione per obbedire alla richiesta. Il dottore invece, disgustato dalla scena che si presenta davanti ai suoi occhi, prova a tagliare la catena utilizzando una delle due seghe. Inutile dire che nessuno dei due tentativi va a buon fine.

Abbattuto dall'insuccesso, Adam ha un'idea sorprendente: provare a spegnere la luce. Come per magia, nei pressi di Lawrence compare una X luminescente. Alla richiesta di spiegazioni, Adam spiega che a suggerirgli di spegnere la luce è stata la citazione del piccolo principe scritta dietro alla foto. L'essenziale è invisibile agli occhi, proprio come la X disegnata sul muro. Il dottore, conoscendo benissimo il contenuto del suo portafogli, chiede di poter esaminare la foto. Un primo sguardo basta a fugare ogni dubbio: la foto era stata aggiunta da Jigsaw e la donzella imbavagliata non era un'attrice SM, come erroneamente ipotizzato da Adam, ma la sua cara mogliettina.

Segue un flashback che mostra il rapimento della moglie e della figlia di Lawrence, con tanto di uccisione dell'investigatore di prima che, ossessionato dalla morte del collega, aveva deciso di spiare la casa di Lawrence, che aveva collegato a Jigsaw, a causa delle enormi quantità di alcool ingerite per disperazione dopo la morte del suo amichetto. Il flasback ha anche una morale: L'uomo nero che vive nell'armadio esiste realmente e resta nascosto in attesa che il padrone di casa esca (per andare a signorine).

Jigsaw owna Adam per il suo tentativo di bluff

Lawrence, in preda alla disperazione, sfonda il muro in corrispondenza della X, trovandovi una cassetta contenente un proiettile, delle sigarette avvelenate ed un accendino, Adam dimostrando grande fiducia nel prossimo (e un bisogno disperato di nicotina) gliene chiede subito una. Lawrence decide quindi di porre fine al gioco offrendo, in evidentissimo bluff, una sigaretta (avvelenata) al povero Adam. L'astuto avversario, intendendo il bluff, decide di ingannare Jigsaw fingendo di morire soffocato, con una recitazione più simile a Buzz Lighthyear convinto di soffocare che ad una persona realmente agonizzante. Jigsaw, irritato dal bluff, decide di vedere punendo Adam con una fortissima scarica elettrica.

Ormai sull'orlo di una crisi di nervi Lawrence si rassegna all'evidenza: Deve rubare la pistola al cadavere al centro della stanza, caricarla con il proiettile trovato nella cassetta ed uccidere Adam. Per raggiungere la pistola è però necessario liberarsi dalla catena e l'unico modo per farlo è tagliarsi il piede con l'apposita sega gentilmente fornita da Jigsaw. Il dottore, dopo essersi applicato un inutilissimo laccio sulla gamba, facendo peraltro capire che in realtà non ha studiato medicina e chirurgia, ma biologia, riesce tra atroci sofferenze a tagliarsi il piede. Ormai libero dalle catene, corre (o almeno ci prova) a prendere la pistola, la carica ed uccide, finalmente, Adam. Subito dopo esce con nonchalance dalla stanza/prigione con la scusa di cercare aiuto, cosa del tutto inutile dato che morirà dissanguato pochi passi dopo.

A questo punto, Jigsaw fa il suo ingresso in scena, avvicinandosi al corpo di Adam per constatarne l'effettivo decesso. Con il senno del poi, avrebbe fatto meglio ad assicurandosene freddandolo con una raffica di mitragliatrice, ma la storia non si costruisce con i se: Jigsaw viene ucciso dalla reazione di Adam che, ferito ad una spalla, si era finto morto.

Il film sembra volgere alla conclusione. Adam cerca freneticamente, tra gli effetti di Jigsaw, la chiave per liberarsi, ma trova solo un registratore con un nastro al suo interno. Il nastro rivela l'arcano: quello che credeva essere Jigsaw altro non era che un giocatore come lui.

La scena diventa silenziosissima. Il silenzio viene rotto dal suono di un peto. Non era stato lui e non poteva essere certo stato il morto. Con notevole sorpresa, però, Adam nota che il cadavere presente fin dall'inizio del gioco si stava alzando per arieggiarsi i pantaloni. Dopo essersi sgranchito, il cadavere si avvia verso la porta e, gridando "Game Over", chiude definitivamente Adam nella sua trappola.

Adam si rende conto che il cadavere altro non era che Jigsaw in persona, che si era voluto assicurare un posto in primissima fila. Non avendo monete da inserire nell'apposita fessura per continuare a giocare, si rassegna al suo inevitabile destino.

Seguono quindi i titoli di coda accompagnati dalle urla strazianti di Adam.

Saw II

« Tutti noi, tranne lo sbarbatello, siamo stati in carcere. Coincidenze? Noi di Sawyager crediamo di no! »
(Giocatori su trappola di Jigsaw)

Il film inizia, come di consueto, con una mattanza che non ha nulla a che vedere con il resto del film. La vittima è un innocente informatore della polizia che, reo di essere troppo spione, viene posto di fronte ad una terribile scelta: cavarsi un occhio per prendere la chiave e salvarsi oppure morire con la testa dilaniata da un simpatico cappellino. A causa della sua eccessiva suscettibilità al dolore, il poveretto opta per la seconda possibilità.

Poco dopo, gli investigatori accorrono sulla scena del crimine. Proprio come avviene in ogni film poliziesco che si rispetti, l'investigatrice si mette a giocare con l'investigatore, comportandosi come un'enigmista cattiva pronta a punirlo nel caso in cui l'indagine non fosse andata a buon fine.

Spronato, nonché piacevolmente eccitato da questo gioco, il brillante investigatore trova un importantissimo indizio: l'indirizzo, preciso al numero civico, del nascondiglio di Jigsaw.

Un agente speciale convinto di aver appena ownato Jigsaw.

A questo punto, una qualsiasi persona assennata avrebbe considerato questo indizio con estrema cautela. Jigsaw si è sempre dimostrato un abilissimo giocatore che non avrebbe mai e poi mai commesso un errore tanto sciocco, quindi l'indizio non può che essere una trappola. Questo pensiero non sfiora la mente dell'investigatore che, da perfetto n00b, si autoconvince che si tratta di un errore di Jigsaw e decide di precipitarsi (non prima di essere andato a far uscire di prigione quel ladruncolo di suo figlio) al suo nascondiglio per stanarlo.

Una prima squadra delle forze speciali fa irruzione, ma, distratti dal pupazzo, subiscono una sonora ownata: un agente con le gambe mozzate e gli altri fulminati da una potentissima scarica elettrica. Entra quindi in azione la seconda squadra che, scavalcando i corpi dei membri della precedente squadra, riesce a fare irruzione nel nascondiglio di Jigsaw.

Incredibile a dirsi, gli agenti trovano Jigsaw, ormai morente. In assenza di trappole gli agenti riescono ad avvicinarlo e, finalmente, ad arrestarlo. L'investigatore si avvicina a Jigsaw e, pavoneggiandosi, inizia a deriderlo per il suo errore da principiante.

Iniziano quindi i titoli di coda che concludono il film.

Sfortunatamente per i poveri spettatori, il film non è finito. È appena iniziato. Si trattava infatti dell'ennesimo inganno di Jigsaw, così astuto da aver ingannato persino gli autori. Questo ha avuto due pesantissimi effetti: un paradosso con conseguente interruzione del continuum spaziotemporale dovuto al fatto che gli autori sono caduti nel tranello da loro stessi inventato ed un punto di partenza per altre due noiosissime ore di film.

Il figlio dell'investigatore dimostra tutto il suo coraggio.

Il film riprende con Jigsaw che invita l'investigatore a guardare, in una serie di televisori, un programma divertentissimo: un reality show che ha per protagonista il suo[4] adorato figlioletto.

L'investigatore, per nulla spaventato, elogia il comportamento del figlio che, standosene rannicchiato in posizione fetale, dimostra al mondo intero il suo coraggio.

A questo punto, inizia una diretta dalla casa. Tra i concorrenti spicca, oltre al figlio dell'investigatore, una certa Amanda. Forse vi ricorderete di lei per giochi televisivi come Squarta il tuo fidanzato o ti spezzo la mandibola e Se io fossi te, farei giochi senza soluzione. La poveretta, resasi conto di essere nuovamente una concorrente di Jigsaw, inizia una lunghissima serie di bestemmie ed insulti, cosa per la quale rischierà la squalifica dal gioco.

Dopo essersi calmata, Amanda inizia a vantarsi con gli altri concorrenti. A suo dire, l'aver già giocato e vinto con Jigsaw, l'avrebbe aiutata a vincere di nuovo.

Grazie alle sue notevoli abilità, Amanda riesce a trovare il nastro con le regole del gioco:

« Ragaaaaziiii della casa... il GF ha detto di informarvi che, a causa del gas velenoso che state respirando, morirete prima della fine del gioco. Pertanto, come sfida della settimana, dovrete cercare le numerose dosi di antidoto disseminate nella casa. »
(Conduttore del Reality su regole del gioco)

Inizia la caccia al tesoro. Un concorrente, un pianista di nome Novecento, trova una chiave con allegata diffida ad utilizzarla per aprire la porta della stanza dove sono rinchiusi i concorrenti. Novecento, dopo aver pronunciato il suo celebre "In culo gli avvertimenti", usa la chiave per aprire la porta, ricevendo una revolverata in testa.

Il regista decide quindi di tornare in studio per assistere alla litigata tra Jigsaw e l'investigatore. Jigsaw, per nulla intimorito dalle minacce di morte, spiega all'investigatore che l'unico modo per rivedere suo figlio è quello di stare ad ascoltare il dettagliatissimo racconto della sua vita. L'investigatore, prefigurandosi la narrazione di almeno 36500 giorni, decide di assecondarlo.

Subito dopo, la regia stacca sulla casa: durante le ricerche, i concorrenti hanno trovato due dosi di antidoto. Le dosi si trovano all'interno di un forno crematorio in fase di accensione. Un concorrente aveva deciso di entrare a prenderle, sperando di essere più veloce del fuoco, ma il suo tentativo era fallito. I concorrenti sono sgomenti. Tra questi, la più sgomenta è sicuramente Lucy che, inginocchiata, grida inutilmente di smetterla. Questo suo strano comportamento ha creato in molti telespettatori una sorta di déjà vu.

Delusi ma non abbattuti, i concorrenti trovano una porta chiusa. Qualcosa nella loro mente dice loro di provare a sfondarla. Aprire quella porta potrebbe far scattare pericolosissime trappole, come fatto giustamente notare da Amanda, ma l'idea che dietro alla porta misteriosa ci possa essere qualcosa di misteriosamente misterioso ha la meglio. Il più nerboruto riesce, dopo qualche spallata e qualche colpo di mazza chiodata, ad avere la meglio sulla porta. L'apertura della porta fa scattare l'ennesimo trabocchetto: i concorrenti avranno solo tre minuti di tempo per trovare la chiave che apre la porta dell'armadietto degli antidoti. Sul volto dei giocatori compare un'espressione di terrore al pensiero di doverla cercare, espressione che scompare rapidamente quando scoprono che la chiave faceva bella mostra di sé sotto alcuni metri di siringhe usate. Inizia quindi una conta per scegliere il volontario che si sarebbe addentrato tra gli aghi. Dopo due minuti di conta Jigsaw, esasperato, ricorda loro le regole del gioco. Secondo queste regole, l'ingrato compito toccherebbe al nerboruto spacciatore. L'astuto venditore di false speranze però, pensando che un ex-tossica come Amanda avrebbe meglio sopportato i numerosissimi punzecchiamenti, la spinge a tradimento tra le siringhe. Dopo trenta secondi di atroci urla di dolore, Amanda inizia la ricerca della chiave. A pochi secondi dallo scadere del tempo, Amanda trova la chiave e la consegna all'essere nerboruto che, essendo tutto muscoli e niente cervello, le fa cadere sprecando gli ultimi secondi rimasti.

La scena è troppo drammatica e gli autori decidono che, da questo momento in poi, per allentare la tensione sarà necessario alternare i collegamenti dalla casa e quelli dallo studio. Le telecamere si spostano quindi nello studio. Jigsaw è arrivato ai suoi gloriosi cinque anni, resi memorabili dal tentativo di catturare la fatina dei denti con una delle sue trappole. La tensione raggiunge il picco quando, in lacrime, racconta che al posto della fatina, erano stati i suoi genitori a rimanere vittime della trappola.

L'indizio decisivo: la foto di un'allegra famiglia.

Le telecamere tornano quindi nella casa. Lucy ha appena trovato quello che ritiene essere un indizio fondamentale: un quadretto con una X incisa. Dietro al quadro c'è una fotografia dell'investigatore e suo figlio con l'enigmatica didascalia che spiegava il loro grado di parentela. I concorrenti, guidati dall'unimente, realizzano che il padre del ragazzino è il poliziotto che li ha ingiustamente incarcerati. La loro mente viene pervasa da pensieri come l'omicidio, il sesso anale e la tortura. Fortunatamente per il ragazzino, la prematura uscita dal gioco di Lucy distoglie i concorrenti dai loro propositi.

Nel frattempo, il muscoloso venditore scopre che ogni giocatore ha un numero scritto dietro la maglietta, proprio come i giocatori di calcio. Intuendo che possa trattarsi della combinazione per aprire la cassaforte contenente, si spera, almeno una dose di antidoto, decide di carpire questi numeri uccidendo brutalmente gli altri concorrenti.

Contemporaneamente, l'unica esponente rimasta, oltre ad Amanda, del gentil sesso trova una magica scatola sospesa nel vuoto. All'interno della scatola c'è un antidoto. Per raggiungerlo si possono usare due strategie: aprire il lucchetto con l'apposita chiave (già inserita nella toppa) o infilare entrambe le mani in due fori pieni di accuminatissime lame che impediscono la retrazione dell'arto. La donzella, complice la sua stupidità, sceglie di offrire alle lame i suoi polsi, morendo dissanguata.

Gli ospiti in studio non reggono più la tensione. L'investigatore inizia a picchiare selvaggiamente il povero e malato Jigsaw per convincerlo a rivelare l'ubicazione della casa. Jigsaw, nonostante gli eroici discorsi sul non essere spaventato dalla morte e dal dolore, dopo qualche pugno ben assestato decide di rimangiarsi tutto e di condurre l'investigatore a visitare la casa.

Anche le squadre speciali, dopo aver individuato per triangolazione il luogo da cui partono i segnali televisivi, si precipitano sul posto. Inutile dire che non si tratta dello stesso posto in cui Jigsaw sta conducendo il povero investigatore. Sul posto, rimane solo l'investigatrice.

Prima della fase finale, la regia concede un ultimo collegamento dalla casa. Amanda ed il ragazzo sono nello stesso cesso del primo film. Hanno appena ucciso il palestrato ed attendono con ansia nuove istruzioni.

Le telecamere tornano ad inquadrare la squadra speciale. Giunti al luogo da cui partiva il segnale scoprono, con loro grande stupore, che la trasmissione che credevano essere una diretta televisiva era, in realtà, una registrazione. Anche l'investigatore non se la passa meglio: Jigsaw l'ha condotto nella casa che, ovviamente, è vuota. Il gioco viene quindi vinto dall'investigatrice che, senza muovere un muscolo, scopre che il figlio dell'investigatore era sempre stato nel nascondiglio di Jigsaw, nascosto in un credenzino. Per vincere sarebbe quindi bastato rimanere ad ascoltare le favolette di Jigsaw in attesa che il ragazzino decidesse di uscire allo scoperto.

Anche questa edizione del gioco è finita. Il trailer della prossima stagione mostra l'investigatore, incatenato, che ascolta le regole del gioco dall'erede di Jigsaw: Amanda[5].

Saw III

« Bisogna sempre vendicarsi perdonare »
(Bibbia su morale di questo film)

Il terzo episodio della saga è stato realizzato appositamente per gli appassionati.

L'episodio inizia in un'aula squolastica (sic). Protagonista del gioco è un pluri-ripetente, reo di aver passato i migliori 65 anni della sua vita rinchiuso in un'aula di prima elementare. Il gioco è semplice: il suo orsacchiotto preferito sta per esplodere e l'unico modo per non venire dilaniato dalla deflagrazione è spezzare le catene dell'inioranza (sic) strapparsi dalla carne i numerosi piercing che lo tengono imprigionato. Il poveretto, non riuscendo a strapparsi quello alla mandibola, muore. Il suo fantasma scoprirà poi che, nell'improbabile caso in cui fosse riuscito a togliersi tale anello, la porta sigillata non gli avrebbe comunque lasciato via di scampo.

Iniziano le indagini svolte dalla stessa investigatrice del secondo film. Per motivi ancora sconosciuti, le indagini vengono sospese[6] poco dopo.

La drammatica morte del figlio di Ned.

La storia si incentra quindi su Ned, il vero protagonista della storia. Quest'uomo ha dovuto assistere alla morte violenta (investito da un pirata della strada) dell'amato figlioletto. Ne è seguita un'esistenza in cui la cura maniacale delle stanze del defunto parente volta a congelarne e preservarne ogni suo aspetto si alternava ad un malvagio piano di vendetta, con tanto di prove davanti allo specchio di una cella frigorifera[7]. Il povero Ned si risveglia in una cassa di legno. Un nastro gli dice che per sopravvivere dovrà trattenere la sua sete di vendetta, affrontando prove dolorose in cui dovrà mostrare la sua capacità di porgere l'altra guancia.

Contemporaneamente, Jigsaw, ormai morente, rapisce una giovane ed avvenente neurochirurga. La sua missione è mantenerlo in vita ad ogni costo, incluso l'intervento a cranio aperto, pena l'esplosione della testa mediante una graziosissima collana esplosiva[8].

Poco dopo, per il povero Ned inizia la prima prova. Una testimone chiave dell'incidente, che si era rifiutata di testimoniare, si trova sotto la costante minaccia del sederino dello scoiattolo Vigorsol. Il poveretto dovrà scegliere il pasto per la pucciosissima bestiolina: pasto messicano oppure tappo di sughero da applicare nello scoiattoloso fondoschiena. L'uomo, accecato dalla rabbia, opta per i fagioli con conseguenze facilmente prevedibili. La povera donna muore quindi congelata, ma almeno il villaggio in fiamme che si trovava poco distante nonché i poveri pinguini del polo sud sono salvi.

Per far calare la tensione, la narrazione si sposta sull'investigatrice. Jigsaw, o per meglio dire Amanda, la ritiene una persona poco sentimentale e chiusa in sé stessa. Una trappola, rigorosamente senza soluzione, la aiuta quindi ad aprire il suo cuore (insieme alla sua gabbia toracica).

La storia torna quindi sul povero padre di famiglia assetato di vendetta. Questa volta dovrà salvare il giudice reo di aver condannato il pirata a soli sei petosecondi di arresti domiciliari, commutati con la condizionale a due anni di carcere per il padre del bambino investito. Il poveretto, legato sul fondo di una vasca da mattatoio, sta per venire soffocato dagli scarti provenienti dalla macellazione di alcuni suini putrefatti. Per salvarlo, Neddino dovrà togliere dal letto l'impronta, inamidata, del suo figlioletto. Questo permetterà l'attivazione di una reazione a catena che dopo aver distrutto tutti i giocattoli del defunto pargolo, consegnerà al genitore le chiavi per liberare il giudice. Colto da un improvviso atto di pietà, l'ultrareligioso accetterà le regole del gioco, salvando l'uomo dalla poca capacità di giudizio.

Superata la terribile prova, il malcapitato genitore si accinge ad affrontare quella che lui ritiene essere erroneamente l'ultima prova. Questa volta dovrà affrontare colui che ha investito, non in senso medioevale, il figlioletto. Costui è costretto a giocare ad una dolorosissima variante del Twister che, persa ogni connotazione erotica, ha come unico scopo il disarticolare ogni articolazione, comprese le sinartrosi, fino a provocare il decesso. L'unico modo per salvarlo è staccare la spina alla malefica girandola del gioco, rischiando però una fucilata alla testa. L'uomo, usando l'ultimo neurone, costringe il giudice ad ottemperare alla richiesta di Jigsaw. Il risultato è di facile intuizione: il giudice, pur morendo, non riesce a salvare il povero pirata della strada. Il gioco Vendetta vs. Perdono si porta quindi su un 3:0, palla al centro.

Jigsaw implora il perdono.
Jigsaw usa la sua fidata controfigura per le scene più cruente.

A questo punto, il povero Ned, ormai devastato, viene ammesso al cospetto di Jigsaw. Con un finale degno del peggior programma televisivo: scopre che la moglie che credeva morta, era in realtà viva e precisamente era la dottoressa che stava assistendo Jigsaw. Amanda però, troppo metallara per poter assistere ad un finale così lacrimevole, decide di spararle, e viene quindi freddata all'istante dalla reazione del marito, che le spara a sua volta.

Il film si conclude con un colpo di scena: la moglie, ferita leggermente, è viva e pronta per tornare da lui.

Ovviamente, i colpi di scena viaggiano sempre in coppia. Jigsaw rivela al poveretto che il pirata della strada era un certo Kramer. Dopo aver rivelato la sua identità segreta, Jigsaw implora il perdono di Ned. L'uomo, fingendo di perdonarlo, decide di sgozzarlo a tradimento. Ciò causa la morte di Jigsaw con conseguente esplosione della testa della cara mogliettina appena ritrovata.

Naturalmente, una volta raggiunto il fondo, c'è sempre la possibilità di scavare ulteriormente per raggiungere sempre maggiori profondità. Jigsaw, poco prima di morire, ha infatti fatto partire un nastro con la spiegazione di un nuovo gioco: la sorellina del povero figlioletto investito, di cui anche Ned ignorava l'esistenza, è stata rinchiusa in un luogo segreto che solo Jigsaw conosce. Senza l'aiuto del defunto Jigsaw, toccherà a lui fare una terribile scelta: vivere tranquillamente incurante della morte di una figlia che ignorava di avere oppure partire per un disperato tentativo di ricerca.

Saw IV

L'autore di questo articolo non ha ancora avuto modo di vederlo. Cosa aspetti a regalargliene una copia?

Saw V

L'autore di questo articolo non ha ancora avuto modo di vederlo. Cosa aspetti a regalargliene una copia?

Saw VI

Saw VI è attualmente in fase di produzione. Gli autori mantengono il massimo riserbo sulla trama di questo ennesimo episodio della sega saga. L'unica cosa certa è la presenza, nel cast, della vincitrice della trasmissione Scream Queen di MTV.

Saw 3D

È un film che riscuoterà grande successo al cinema perché gli spettatori moriranno dissanguati. Sarà un film da urlo (sempre che non ti si strappino via le corde vocali per fare un cappio).

Saw III & mezzo, film mai prodotto



Saw quintordici

Il seguito di Saw 3D, Saw Quintordici, vede Jigsaw alle prese con nuovi terribili enigmi. La mancanza di fantasia, dovuta al fatto di aver inventato tutti i tipi di trappola umanamente inventabili, lo spinge a ripiegare su giochi più banali come i sudoku ed i cruciverba.

Spiral - L'eredità di Saw

Tratto dal libro d Saw (che non è neanche un libro), è l'ennesimo film della saga. Il modificatore di questo articolo è stato messo davanti a una scelta: diventare un chad sorbendosi millemila ore di film di Saw con l'unico scopo di fingere di mantenere Nonciclopedia ancora viva, o rimanere n00b per sempre lasciandola morta com'è. Il modificatore ha optato per la seconda scelta. Oggi, a sua insaputa, questo qui è stato intrappolato da Jigsaw in una stanza buia, costretto a vedere tutti i capitoli della saga per mezzo di un computer, il solo oggetto lì presente. Quando le registrazioni arriveranno all'ultimo capitolo, scatterà un timer di cinque giorni, arco di tempo nel quale il tizio in questione dovrà modificare questa sezione. Se il tempo scade senza che ciò accada, il computer ormai più che surriscaldato esploderà, scatenando a sua volta l'esplosione dell'intera stanza, che precedentemente era stata riempita di peti infiammabili da Jigsaw, facendo morire ustionato il povero cristo. Detto ciò, in tutto questo, c'è sempre Samuel L. Jackson di mezzo.

La trama è finita, leggete in pace.


Il gioco

Ciao lettore, voglio fare un gioco con te. Sei solito trascorrere intere giornate nella solitudine di casa tua, andandotene di sito porno in sito porno fermandoti, per riposare la mano, su siti diseducativi come la Nonciclopedia. Per alcuni sei una persona che si gode allegramente la vita, per altri un immorale corruttore di giovani, per me non sei altro che un grandissimo fannullone che non merita il dono del membro e del pollice opponibile.

Voglio darti la possibilità di cambiare profondamente te stesso. Da quando hai iniziato a frequentare la Nonciclopedia, le tue cellule cerebrali hanno iniziato ad andarsene in pensionamento anticipato. In poco tempo ti trasformerai in un n00b o, peggio, in un bimbominkia.

Fermare questo processo è semplice: Dovrai perdonare la Nonciclopedia per averti causato tutto questo, aiutandola a migliorarsi. Ti basterà restaurare un articolo penoso seguendo, scrupolosamente, le regole.

Comincia il gioco! Vivere da vero nonciclopediano o diventare niubbo. Fa la tua scelta!

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Contribuisci a scop migliorarla disintegrando le informazioni nel corpo della voce e aggiungendone di inappropriate

  • Nemmeno Jigsaw sa come si cura il cancro.
  • Contrariamente a quello che pensano molti fan della saga, il pupazzo è solamente un pupazzo.

Pagine correlate

Gli utenti che hanno gradito questo film, hanno trovato squisitamente piacevole anche:

Note

  1. ^ Nota per quelli del Classico: si tratta della celeberrima "Regola di Cramer".
  2. ^ No, non Palla di Lardo.
  3. ^ Se vuoi sapere il vero contenuto del sacchetto, purtroppo, dovrai guardarti il film.
  4. ^ Dell'investigatore, non di Jigsaw.
  5. ^ Si, la talpa era proprio lei.
  6. ^ Letteralmente, insieme all'investigatrice.
  7. ^ Perché la vendetta è un piatto che va servito freddo.
  8. ^ Parte di una bellissima, quanto mortale, parure composta da collino alla dinamite e colcotone al fulmicotone.