Ginecologia

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« Sì, be', non è proprio una passione. Diciamo che avevo finito le alternative all'università. »
(Ginecologo che ha scelto il suo lavoro in base a precisi e ragionati criteri.)
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Ginecologia

La ginecologia è una scienza medica un po' particolare, che sostanzialmente si occupa di curare apparati riproduttivi femminili di donne, specie di quelle ingravidate a tradimento. Tale scienza è stata inventata appositamente allo scopo di prepararsi nel miglior modo possibile ad un parto, che sarebbe come cercare di dimenticare le centrali nucleari per un giapponese di Fukushima. La ginecologia, inoltre, consente alle donne più giovani ed inesperte di comprendere come funziona la loro vagina e perché dandola a mezza città sono rimaste incinte. Così poi non si stupiscono se dopo qualche mese si ritrovano un bambino non voluto e ricevono tante legnate dai genitori.

Scopo principale della ginecologia non è tanto salvaguardare la verginità come qualche ingenuotto potrebbe pensare, che per inciso non c'entra niente, quanto valutare le condizioni fisiche delle vagine e stabilire se funzionano ancora piuttosto bene o se sono diventate gradevoli quanto una fossa biologica.

Storia della ginecologia

Ecco uno dei più accesi sostenitori della ginecologia in politica.

L'origine della ginecologia si perde nella notte dei tempi, quando era tutto buio e i malintenzionati potevano aggredire le donne senza che esse avessero la possibilità di difendersi. I primi studi e le prime ricerche di questa branca della medicina cominciano già nell'Antico Egitto, dove viene ritrovato un papiro, in cui vengono riportati i risultati dei primissimi esperimenti di ginecologia. Già allora si aveva a che fare con problemi che noi non possiamo immaginarci.

La ginecologia fu in un primo momento abbandonata, e poi ripresa in seguito dai greci, noti per le loro esperienze avanzate con i bambini. Sorano di Efeso lascia una testimonianza molto importante riguardo alla sua ricerca:

« Abbiamo sempre avuto la ferma convinzione che i bambini fossero soggetti perfetti per la nostra ricerca sul funzionamento del corpo umano, ma soprattutto facili da addomesticare. Soggetti docili e obbedienti. Oggi invece scopriamo, forse per la prima volta, che per constatare la perfezione degli organi femminili potrebbe non essere necessario pestarlo in culo a tutti i bambini della città, bensì nelle vagine di tutte le bambine e le donne della città. La nostra società continuerà a progredire se porteremo avanti questa grande scienza. »

È evidente che, quando Sorano scrisse tale testimonianza, non poteva certo immaginare che sua moglie e sua figlia si sarebbero offerte volontarie in questo particolare campo medico, per il bene della comunità. Al che ritrattò la sua testimonianza:

« Allora, facciamo così: ognuno si tromba moglie e buoi dei paesi suoi, anche perché mia moglie continua a darla a tutti meno che a me. E che cazzo! »

Furono i padri di famiglia nei secoli a venire che si presero cura di mogli e figlie, trombandosele regolarmente e verificando scrupolosamente che ogni cosa fosse ancora al suo posto. La ginecologia fu tutelata legalmente persino nel periodo dei feudi, tramite l'applicazione dello Ius primae nocte che consentiva al proprietario del feudo, prima di ogni matrimonio, di controllare se la patata della sposa fosse in buona salute. Beh, per la verità quella fu una legge fatta apposta per trombarsi le mogli dei servi, ma avrebbe potuto servire anche a questo, no?

« Giù le mutande, ragazza mia. Devo controllare che tu sia ancora vergine. »

Così fu nei secoli successivi, finché, nell'età moderna, una coppia di medici inglesi, noti al mondo come Tait e Sims, non ebbero la geniale idea di perfezionare ulteriormente questa tecnica, facendone così una specializzazione. Uno spettacolare esempio di cinico opportunismo (e un pizzico di perversione) che comportò per loro tanta figa, nel bene e nel male.

Se siete studenti di ginecologia, il segreto è l'esercitazione costante.

Terapie principali della ginecologia

Dire che la ginecologia è una scienza invasiva è un eufemismo. Eh già. Per quanto la ginecologia cerchi di essere meno dannosa possibile con i suoi effetti collaterali, si ricorre spesso all'uso di strumenti e/o tecniche che sono molto più che invasive. Le cure di questa scienza prevedono un numero indefinito di oggetti utilizzabili da infilare dentro la vagina senza che essa venga deturpata, fatto che rende sgradevole la ginecologia per una donna, il più delle volte. Il rischio principale di queste terapie è causare un signor orgasmo alla paziente, con un alto rischio di non scrollarsela più dai coglioni per tutto il resto della vita e di ritrovarsela sulla porta di casa a chiedere disperata una visita urgente.

Primo compito della ginecologia è, come già detto, salvaguardare la salute della figa attraverso specifiche procedure e tecniche studiate nel corso dei secoli. Tali procedure sono sostanzialmente due:

  • Penetrazione a due dita: operazione preliminare: che vi piaccia o no, bastano due dita se si tratta di ovaie fuori posto o eccessivamente usate, peli pubici incarniti e/o piercing stupidamente applicati al clitoride e che causano infezioni.

Oppure:

  • Operazione chirurgica all'apparato riproduttivo: se la donna è stata troppo "energica" nel divertirsi, si giunge alla seconda opzione: un'operazione chirurgica. Consiste più o meno nel massacrare la figa di una donna tagliandola e rimuovendone il contenuto (un po' come il taglio cesareo), ovvero tutto ciò di sgradito che è rimasto dentro per sbaglio (oppure no) ed è troppo mortificante da ammettere candidamente davanti a tutti.

Entrambe le operazioni sono strettamente legate tra loro: la prima solitamente viene utilizzata per questioni elementari, tipo se è rimasto un preservativo bucato dentro o un pezzo di cordone ombelicale, o anche un pezzo di bambino post-aborto. Nell'eventuale caso che con la penetrazione a due dita si avverta solo il vuoto cosmico, si ricorre ad una seconda procedura più che invasiva, ovvero l'operazione chirurgica. Questo nel caso in cui si presentino situazioni che comportano un certo disagio nel voler ammettere qualche giochino strano andato male.

Perché la ginecologia è necessaria

Questa è la naturale conseguenza quando non ci si affida alle cure ginecologhe consigliate.

Nella società moderna, si assiste ogni giorno ad un uso sconsiderato della figa da parte delle donne. Chi la dà a cani e porci, chi la dà anche agli altri animali, chi usa dei pomelli o cose strane, tra una peripezia e l'altra le donne nel corso degli anni hanno sentito la necessità di controllarsela di tanto in tanto per assicurarsi che fosse tutto a posto. Chiaramente questo compito poteva essere affidato a dei mariti scrupolosi, ma siccome la disoccupazione costringe la gente ad inventarsi i mestieri ecco che nasce la figura ambigua e controversa del ginecologo, riconosciuta poi anche dalle istituzioni con grande disappunto dei consorti.

La ginecologia presenta dei vantaggi nell'affidarsi a mani esperte:

  • Sicurezza sulla propria igiene intima.
  • Visite mediche professionali e ben condotte.
  • Quarti d'ora piacevoli con persone che sanno come si usano le dita.

Tutto ciò a beneficio della sanità generale. E visti i costi elevati di queste cure, anche dei conti correnti degli specialisti.

Perché potrebbe non esserlo

Diciamocelo: se un uomo tenesse alla propria donna, la rendesse felice e di tanto in tanto se la bombasse come Dio comanda, non ci sarebbe bisogno di mandarla a farsela guardare da perfetti sconosciuti. O meglio, sarebbe necessario lo stesso, eh. Ma molto meno spesso di quanto si creda. La donna comune va dal ginecologo per qualsiasi motivo:

  • Dottore, sono incinta?
  • Dottore, mi mette incinta?
  • Dottore, che posso fare per questo prurito intimo?
  • Dottore, ho qualcosa dentro che mi fa male...
  • Dottore, me la guarda così per sport?
  • Dottore, secondo lei mi stanno bene queste scarpe?
  • Dottore, posso tornare anche domani?
  • Eccetera, eccetera...

Ma il più delle volte le donne vanno da un ginecologo perché si sentono moralmente insicure. La ginecologia ha il preciso dovere morale di sciogliere tali dubbi e di consentire alla donna di riprendere un'attività sessuale del tutto normale, non necessariamente con lo stesso uomo e magari evitando di mettersi qualcos'altro nella vagina che non sia un salutare pene umano. E possibilmente stando attenta ai preservativi: quelli sono potenzialmente catastrofici nell'arco di nove mesi se non usati con attenzione.

Sala operatoria di ginecologia. Sembra minacciosa, vero? Invece questo posto potrebbe pararvi il culo da molti, moltissimi problemi.

La ginecologia negli ospedali

La ginecologia, sebbene non ricorra di per sé all'uso di strumenti tecnici o aree particolarmente attrezzate che richiedano una certa abilità ed esperienza, prevede che in ogni ospedale, le aree create per questo specifico ramo della medicina siano debitamente organizzate. Perché? Ma perché così lo Stato ha una buona scusa per effettuare ulteriori tagli!

Qua è doveroso precisare che, per "debitamente organizzate", il Ministero della Sanità intende un locale di 60 mq diviso in tre parti:

  • Reparto maternità: dove la donna intuisce che il danno è stato fatto ma non è stato fatto niente per riparare nelle 24 ore successive. E adesso?
  • Sala parto: dove la donna capisce che la ginecologia serve anche a prevenire queste situazioni di merda.
  • Sala delle incubatrici: frena l'entusiasmo, mamma! Prima che tu possa portarti via il bambino, è bene che gli diamo un'occhiata noi. Potresti aver fatto casino durante il parto!

Su per giù questa è la struttura di un ambiente specifico per le cure ginecologiche. La filosofia è un po' quella del chi fa da sé, fa per tre.

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