Frenologia

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Le pratiche descritte non sono accettate dalla medicina, non sono state sottoposte a verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o hanno qualche altra scusa per essere odiate dalle multinazionali dietro il traffico di sciroppo per la tosse. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Non come la morfina, che fa bene. Le informazioni hanno solo fine derisorio. Nonciclopedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze, e fatti curare da uno bravo.
Un frenologo al lavoro col suo compasso.
« Per quale motivo una scienza dalle solide fondamenta teoriche, come la determinazione del carattere di una persona in base alla forma del suo cranio, non è stata innalzata nell’Olimpo delle grandi scoperte dell’Uomo? »
(da Perché Freezer terzo livello è più cattivo di Freezer quarto livello nonostante sia più scarso: la Frenologia e i capelli di Vegeta, di Montgomery Burns)

La frenologia (dal greco "fr": studio della mente e "enologia": ubriachiamoci tutti insieme) era una scienza esatta che rapportava in modo sicuro e fondato la fisionomia del cranio con la personalità dell'individuo. In seguito tale scienza fu denigrata e declassata a ciarlataneria dagli scienziati cervelloni, che volevano nascondere la loro evidente malvagità.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Frenologia

Origine

Una mappa frenologica del cervello umano.

La teoria fu ideata dal medico tedesco Otto Von Tèttete, che per primo scoprì la correlazione tra la circoferenza del suo scolapasta e la cattiveria con cui questo risucchiava misteriosamente ogni liquido che cercava di porvi dentro.

Altre prove giunsero al professore dallo studio della sua collezione di teschi, raccolti fin dall'infanzia. Infatti, tramite la misurazione di quei crani, Von Tèttete scoprì che essi erano tutti stupidi perché erano morti.

Il medico quindi fondò la scienza della frenologia, prendendo il nome dai freni della sua autovettura.

Dopo aver elaborato la sua dottrina, il medico tedesco cercò di renderla conosciuta negli ambienti scientifici. Pertanto pubblicò le sue teorie nell'opera: "Philosophisch-medizinischeUntersuchungenüberNaturBeckenbauerundKunstimkrankenwurstelundgesundenZustandedesMenschenhitler", che fu tradotta in 58 lingue, tra cui il kmer e il fruttolese. Purtroppo fu tradotto solo il titolo dell'opera, che già da solo occupava circa 200 pagine formato A4 (da Milano a Venezia).

Il vero successo arrivò con il suo secondo lavoro: "eine oratorische Passion von Johann Sebastian Bach für Solisten, Doppel-Chor und Orchester. Der Bericht vom Leiden und Sterben Jesu Christi nach dem Evangelium nach Matthäus bildet das Rückgrat. Ergänzt wird er um einge­streute Passions­choräle und erbauliche Dichtungen von Picander in freien", che, come si evince immediatamente dal titolo era un'opera decisamente più matura e convincente. Nemmeno è necessario trattarla più approfonditamente, tanto il titolo è esplicito ed esauriente.

La dottrina

La tipica forma fallica della testa di quest'uomo ci testimonia la sua evidente idiozia e sgradevolezza.

Secondo il professor Von Tèttete il cervello umano è diviso in 27 regioni, di cui 5 a statuto speciale, che quindi pagano meno tasse e hanno gli assoni più lunghi.

Inoltre è possibile individuare tra queste 10 zone comuni a tutti gli animali, compresi il cervo volante e il ghiozzo. In questo gruppo è bene ricordare quella deputata alle scoregge e quella che regola l'intestino (nota come bifidus acti regularis). Altre 9 regioni sono in comune solo all'uomo e ai mammiferi superiori, come gli scimpanzè o i negri: per esempio la facoltà di non rispondere o l'area preposta all'erezione.

Le rimanenti zone sono caratteristiche solo della specie umana. Più in particolare la zona deputata al rompere il cazzo e quella deputata ali'incendiare casa perché non si trova la tavola del cesso abbassata sono tipiche solo degli individui di sesso femminile.

Altre caratteristiche importanti da considerare sono i bozzi, i rigonfiamenti, le cavità ed ogni altro parametro fuori della norma. Infatti un rigonfiamento o un avallamento in determinate aree del cranio denota lo sviluppo o l'atrofizzarsi di una precisa facoltà. Per esempio, lo stesso Abramo Lincoln fu a lungo ritenuto pericoloso per colpa di un bernoccolo nella zona che stimola la zoofilia.

Il declino

Senza un'apparente buona ragione, questa scienza, che aveva provato come si potesse dimostrare che chiunque è cattivo o stupido inventandosi qualcosa tipo un bozzo sovradimensionato nella regione sede della stronzosità o dell'attitudine politica, fu dichiarata ciarlataneria.

Infatti, lo stesso Sigmund Freud dichiarò che senza ombra di dubbio Von Tèttete aveva elaborato la sua dottrina solo per rimorchiare le ragazze e fare del sesso, come testimoniato dalla sua fronte bombata, indice di un grande sviluppo nell'area della perversione.

Studi clinici hanno in seguito dimostrato come il professore avesse assegnato un ruolo alle aree del cervello puramente a caso, imbroccandone giusto una ventina e sbagliando la posizione delle altre di pochi millimetri.

Cesare Lombroso fu l'ultimo scienziato ad adottare la frenologia con convinto entusiasmo, dimostrando inequivocabilmente come tutti i terroni sono geneticamente propensi al crimine. Che è poi l'unico motivo se qualcuno ancora prende sul serio la frenologia.

La frenologia nelle epoche successive

Un eminente fre(g)nologo.

La scienza di Von Tèttete non fu comunque messa totalmente da parte negli anni a venire. Infatti essa fu ripresa dai grandi intellettuali nazisti, che la utilizzarono per teorizzare la superiorità della razza ariana. In questo modo poterono dimostrare che Hitler era tutto il contrario dell'ideale ariano. Grazie a queste scoperte furono insigniti dalla Gestapo dell'ambito premio di una fucilazione sommaria e dell'incendio dei cadaveri.

Altri scienziati, sulla base delle teorie di Von Tèttete, idearono una macchina che, ponendo uno speciale casco elettrostatico sulla testa del soggetto, poteva mapparne le attività cerebrali. Quest'invenzione fu in seguito riciclata come casco per parrucchieri.

Attualmente la frenologia è stata rivalutata, infatti costa circa 18 euro al chilo al mercato rionale.