Josef Mengele

Josef Mengele (Strünzburg, 16 marzo 1911 - Bertioga, 7 febbraio 1979) fu un medico germanico, poi proclamato santo per aver curato da malattie legate alla razza molti ebrei e zingari, nel ridente villaggio di soggiorno vacanze di Auschwitz.
Vita, morte ed olocausti
Josef Mengele nacque a Strünzburg, nelle antiche, rigogliose e denuclearizzate fiandre tedesche, in strane circostanze da una vergine di nome Maria (detta 'a Verginella) e da una colonna imponente di muscoli di nome Beppe (detto 'O mone). La tipica famigliola tedesca, con nomi tedeschi e residenza a Napoli, dovette però affrontare una grave tragedia: durante il parto oltre a Josef venne al mondo un altro bambino piccolo, brutto e rachitico, ma brutto, ma brutto, ma brutto brutto brutto; così brutto che inizialmente fu scambiato per un'ovaia[citazione necessaria] e nell'attimo della maestosa felicità per essere venuto al mondo venne chiamato Danny DeVito Mengele che in tedesco vuol dire "piccolo bambino brutto brutto brutto e pure rachitico che sembra un'ovaia". Questo parto gemellare segnò per sempre l'infanzia del piccolo Josef che in età adulta produrrà, in collaborazione con Medusa film, il lungometraggio "I gemelli" con Arnold Schwarzenegger interprete del proprio ruolo.
La carriera medica
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Josef Mengele.
|
Già da piccolo Mengele cominciò ad avere un forte interesse per la medicina, giocando con le siringhe che trovava nella borsetta del padre, insieme a rossetto, fondotinta e phard. Divenuto adolescente, cominciò a sezionare, nel laboratorio di scienze del suo liceo, le ranocchie, gli insetti e i bidelli. Ormai era chiaro che la sua passione era la medicina, nel senso che amava le pasticche. Prese così la decisione di iscriversi alla facoltà di medicina, dove conobbe il Dr. Gregorio Casa, con cui terminò il corso presentando una tesi con il titolo: "Ricerca morfologico-razziale sul settore anteriore della parte inferiore della schiena in quattro gruppi di razze", che tradotto in una lingua civilizzata significa "Paragone tra Dei tedeschi e le sotto razze umane meno fiche". Anche dopo la laurea continuò lo studio sui gemelli che lo ossessiona fin dall'infanzia, nel vano tentativo di capire perché lui fosse così alto, bello, forte, biondo e occhi azzurri mentre suo fratello gemello somigliasse tanto ad una cacca stirata da un tir in superstrada. La brama di conoscenza e di sangue fresco di Josef lo portò tuttavia ad abbandonare la sua terra natale per trasferirsi a sull'Isola di Pasqua: era il gennaio del 1930 e in quegli anni Mengele si entusiasmò per i discorsi di Hitler e iniziò a leggere assiduamente le opere di Kohota Hirano e molti libri della collana Harmony. Il giovane Josef nel 1927 aderì alla Lega PadanGermanica della Gioventù bruciata e nel 1931 alle formazioni giovanili dello "Stalhelm" l'organizzazione di abbonati tedeschi a Playboy.

L'entrata nelle S.S.
Poco dopo la laurea, entrò nel Club di Scacchi e Secchioni dove, durante una partita contro uno scacchista sovietico, si slogò un polso e, piangendo e invocando la mamma, si ritirò in Polonia cominciando a fare opere di bene. Venne trasferito nel villaggio vacanze di Auschwitz dove entrò nello staff di animatori. Qui cominciò a curare i bambini malati di "ebreità" e "zingarismo", due gravi malattie considerate mortali a quell'epoca, e le sue eroiche azioni nel tentativo di curare le malattie che infestavano la vita della razza umana, come l'introduzione di nuove tecniche sperimentali quali la "cenerizzazione" o le "docce con antibiotico ad aerosol", gli valsero il nome di "Angelo dei pampini" e la spilletta di Emergency . Oltre ai sui studi avanzati nel campo della pediatria, Mengele effettuò numerosi esperimenti "scientifici" nel campo della gemellarità, selezionando, sezionando e studiando coppie di bambini gemelli volontari come le gemelle Kappa, i gemelli Diversi, i gemelli Derrick, Paolo Villaggio e Fantozzi[citazione necessaria], le gemelle Olsen, i gemelli della sua camicia e i Bee Gees. Oltre alle ricerche sulla gemellarità, Mengele effettuò studi sulle forme di nanismo in collaborazione con Fritz Friedmann e sull'atrofia cancrenosa legata alla denutrizione e all'abuso di gas poco gradito al corpo umano.
Il matrimonio
Il 1° gennaio 1939 Mengele chiese l'autorizzazione all'Ufficio Centrale per la razza e gli insediamenti umani per poter sposare Irene Schoenbein Brembilla. La licenza venne concessa con una certa fatica dato che Mengele, appartenente alle SS, non poté subito dimostrare di appartenere ad una famiglia ariano/padana e Irene ebbe qualche difficoltà mancandole i documenti di origine del nonno padano Ludovic Brembilla. Alla fine l'Ufficio diede il suo benestare dato il cognome inequivocabile della ragazza e la coppia poté celebrare le nozze. Il matrimonio fu interrotto il 1° settembre 1939 dallo scoppio della Seconda edizione della guerra mondiale '39/'45 a cui la Germania prese parte come uno dei paesi ospitanti la competizione.

Gli studi ossessivi sui gemelli
La passione di Mengele per la medicina si intensificò fino a diventare un'ossessione per i gemelli, specialmente per le femmine dalla "carne tenera". Mengele, dato l'età che avanzava, prese con sé dei collaboratori scelti tra i medici deportati da tutta europa ed il dottor Nyiszli, deportato ad Auschwitz, divenne uno dei suoi fidati amici di Orgasmo. Quest'ultimo racconta che era solito trovare sul tavolo anatomico due gemelli zingari e a fianco, su un tavolino, una confezione vuota di preservativi alla banana, gusto delicato. Un giorno, Nyiszli racconta che:
E così capisce come venivano uccisi quei bambini: con una supposta di 15 centimetri di diametro a base di cloroformio effervescente. Un brivido di paura[citazione necessaria] scosse i nervi di Nyiszli. Una scoperta simile era davvero rischiosa, ma egli non poteva fare cenno di ciò che aveva visto; il “materiale” e le cartelle cliniche dovevano essere inviati direttamente a Berlino.
Il progetto TBC

Dopo la passione per i gemelli e per le costruzioni lego, il genio della medicina si propose anche di trovare una cura della TBC (Terribile Baccello della Culattonaggine) attraverso lo studio dei suoi amati e fidati bambini. Dopo numerose ricerche, Mengele giunse alla conclusione che la causa della malattia poteva essere solo una: possessione satanica dell'individuo. Chiamò quindi un grande luminare dell'epoca: Don Vito Corleone, un prete esperto specializzato in tecniche di esorcismo, famoso all'epoca per la sua frase: "Nessun paziente può rifiutare la mia offerta..." Egli, accompagnato dal suo fidato assistente padre Maronno tentò di estirpare il male dalle cavie praticando loro un'incisione cruciforme ed introducendo poi con una spatola gli ingredienti per la cura:
- 250 gr. di farina bianca tipo 00;
- 150 gr. di burro;
- 100 gr. di zucchero;
- 1 uovo intero, possibilmente non sodo;
- 1/2 bustina di lievito;
- 2 etti di fragole.
I primi esperimenti furono però un vero e proprio fiasco dato che, oltre a far crescere una torta alle fragole al posto dei capezzoli dei pazienti, non diede altri esiti. I bambini vennero quindi tutti adagiati nei forni crematori per ordine arrivato direttamente da Berlino:
Il periodo buio del dopoguerra e il Sud America
Nel novembre del 1944 decise di lasciare volontariamente gli studi di animazione e medicina ad Auschwitz[citazione necessaria]. Dopo la fine del conflitto fu catturato dagli Alleati che però lo rilasciarono poco dopo inorriditi dalla belva feroce che possedeva quel corpo fisico. Mengele si trasferì quindi a Günzburg, in Bavaglia, dove iniziò anche una collaborazione par-time nell'azienda familiare: la Bayer & Magele & Monaco, produttrice di macchinari agricoli, farmaci e società sportiva. Con il passare del tempo Mengele cominciò a invecchiare finché non arrivò nell'età in cui una volta al mese è il tuo compleanno. Decise così di trasferirsi prima in Argentina, poi in Paraguay e infine in Brasile, dove si rese conto di aver bisogno di un erede (chissà come mai). Non avendo avuto figli, cominciò a fare esperimenti per creare l'essere perfetto, l'essere che rispecchiava a pieno le ideologie di Hitler. Lo trovarono morto in un ufficio postale: in mano aveva una bolletta del gas, probabilmente inviatagli da Hitler che fece pensare al suicidio per mancanza di fondi per pagarla.