Talidomide

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La talidomide ti priva delle braccia ma ti dona la straordinaria capacità di camminare scalza e a occhi chiusi sui dorsi altrui.
« Basta un poco di zucchero e la talidomide va giù! »
(Julie Andrews pubblicizza la talidomide negli anni '60)

La talidomide è un frutto del diavolo artificiale creato dai pirati tedeschi del mare del Nord.

Lo scopo era quello di creare un qualcosa in grado di allungare a piacimento il proprio organo sessuale (ovviamente parlando di maschi, oppure no...), a scapito della capacità di galleggiare in acqua.

L'esperimento, a conti fatti, risultò un fallimento totale: invece di ottenere il celestiale potere in stile namecciano, il frutto donava la capacità di insaccare i propri arti nel tronco, produrre istantaneamente su tutto il corpo una peluria fitta, scura e impermeabile e l'abilità di tenere una palla in equilibrio sul naso.

Si scoprì quando era già troppo tardi che solo il secondo e il terzo portento erano controllabili, quindi reversibili, mentre quello delle gambe retraibili no. E quando fu appurato già metà della popolazione mondiale si ritrovava a battere le mani come un demente e reclamare pesce con prepotenza.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Talidomide

Cenni storici

Appena creato il frutto si dovette necessariamente ricercare una cavia umana, poiché tutte le bestie alle quali venne somministrato morirono e così non si poté constatarne l'efficacia. Una soluzione fu presto trovata: i barboni che affollavano le vicine mense dei poveri. Non era neanche necessario convincerli a ingurgitare i frutti, i pirati tedeschi altro non fecero che regalare casse su casse di talidomide alla Caritas spacciandola per pesche sciroppate. Il primo passo era stato fatto, ora si trattava di osservare gli effetti.
Nulla.
Assolutamente nulla.
La talidomide non serviva a un beneamato cavolo.
Non aveva un effetto positivo manco a pagarlo.

- Ricercatore: “E ora, capo? Ha fatto imprudentemente produrre centinaia di tonnellate di questa roba che è inutile come Recoba nell'Inter. Che facciamo, lo ritiriamo dai mercati?”
- Imprenditore onesto e giudizioso: Sto cazzo! Sull'etichetta del prodotto mettete "pesche sciroppate", trasferitelo dalle farmacie agli alimentari dei pakistani e via!”

Ultimamente è stata scoperta la forma "buona" della talidomide ed è oggigiorno utilizzata normalmente come farmaco contro i tumori dei peli pubici. La forma "cattiva" è stata invece bandita ed esiliata nelle strutture di Emergency dell'Africa e Asia minore, a uso e vantaggio delle popolazioni locali.

Meccanismo d'azione

Effetti della talidomide sui calciatori.

Banale: appena il frutto viene ingerito, per motivi che sa solo lui, comincia a ruotare su se stesso e, essendo di superficie ruvida e scabrosa, trascina attorno a sè tutto quello cui è a contatto come una forchetta arrotola gli spaghetti. I primi a essere risucchiati sono, appunto, gli arti, seguiti a ruota da cervello, vena cava inferiore e trombe di Eustachio.

Curiosità

  • È anche detto frutto foca foca.
  • Oscar Pistorius ingerì un frutto foca foca sperando di diventare superdotato. Quando vide ciò che gli procurò fu solo il ritiro delle gambe, sfogò la sua rabbia ammazzando la fidanzata.
  • Anche Beatrice Vio usò la talidomide. A lei, curiosamente, fece sì ritirare il braccio destro ma, in compenso, le crebbe un fioretto su quello sinistro.