Il mio nome è Nessuno: differenze tra le versioni
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Versione attuale delle 04:53, 12 ott 2022
Il mio nome è Nessuno è un'intensa pellicola[citazione necessaria] prodotta da qualcuno e diretta da qualcun'altro a cavallo tra il 500 a.C. e il 2005. L'intero film verte sull'ambiguità del nome del protagonista e su qualche altro fatto di cui non se ne capisce l'importanza effettiva ai fini della trama.
Film
Personaggi
Nessuno
Nessuno (Terence Hill) è la tipica persona che Vittorio Sgarbi definirebbe una "capra ignorante", sia perché le sue capacità deduttive lasciano molto a desiderare e sia perché a giudicare dallo stato di decomposizione dei suoi vestiti e dalla quantità di fagioli che ingerisce si presume che puzzi come il culo di un ovino. Ci è sconosciuto cosa ha fatto durante tutta la sua vita, ma visto che il personaggio dorme in mezzo allo sterco dei cavalli è evidente che non ha mai combinato un granché; è ignoto anche se abbia una famiglia o meno ma, detto fra noi, di questo penso che importi solo a lui. Ammira in modo ossessivo il vecchio Jack Beauregard, questo induce lo spettatore a pensare per un breve momento che Nessuno sia omosessuale, ma in realtà di gay ce ne son molti, altrimenti non esistere nemmeno il Gay pride. Alla fine del film si fa finalmente un bagno e si sbarba, ma anche di questo credo importi solo a lui.
Jack Beauregard
Jack Beauregard (Henry Fonda) è uno sceriffo, no aspetta un bandito... calma... AAAAAAAAA! Insomma è un vecchio demente che se ne va in giro a sparare un po' a tutti e un po' a Nessuno. Ed è pure bravo. Pensate che secondo alcune attendibili fonti[1] si pensa che Jack abbia ammazzato metà dei banditi del Far West, o degli sceriffi, o va beh insomma quelli lì. Siccome è ormai vecchio decide di mollare la carriera da leggendario pistolero e di andare a passare i suoi ultimi giorni in un ospizio in Europa. Nessuno lo fermerà.
Trama
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo. |
Anno 1898, un inquietante barbone che sole farsi chiamare "Nessuno" si imbatte nel pistolero più veloce del West, il leggendario Jack Beauregard, un vecchio rincoglionito che ormai non aspetta altro che la morte. Nessuno, un po' per pena e un po' per voglia di emergere dalla massa, cercherà in tutti i modi di fargli finire la carriera alla grande con un'ultima, memorabile, impresa: Jack dovrà sconfiggere da solo il Mucchio Selvaggio, un'immensa ammucchiata svoltasi durante l'ultimo Rave di primavera.
Dopo aver vinto la riluttanza del vecchio, che fino ad allora aveva solamente sparato sulla Croce Rossa, Nessuno riuscirà finalmente a convincere Jack a uccidere barbaramente un branco di uomini nudi intenti a partecipare al Mucchio Selvaggio, Rocco Siffredi compreso. Ma non contento il beffardo Nessuno pianificherà a tavolino la morte del vecchio Jack, organizzando per lui una perfetta uscita di scena degna di un grande eroe: un duello all'ultimo sangue. Secondo Nessuno un eroe, per far in modo che le sue gesta finiscano trascritte nei libri di storia, deve assolutamente morire in modo epico; ma questa è solo un gran cagata che Nessuno racconterà solamente al fine di fottersi tutta la gloria che Jack aveva accumulato durante tutti i suoi anni d'attività di temuto pistolero. Dopo un finto duello tra i due personaggi, organizzato in pieno centro di New Orleans, Beauregard rimarrà "ucciso" lasciando a Nessuno la sua pesante eredità di "Giustiziere", oltre che lo stuolo dei suoi nemici accumulati in vita. Contento Nessuno, contenti tutti. Inoltre, facendo leva sul suo curioso nome, sulla lapide di Beauregard rimane alla storia la scritta: "Nessuno è stato più veloce di lui", ma anche di questo credo che importi solamente al nostro Nessuno. La storia termina con la bellissima morale della favola dell'uccellino e della merda, raccontata in precedenza da Nessuno, che Jack trascrive nella lettera finale indirizzata all'irrequieto innominato: «Non sempre chi ti mette nella merda lo fa per farti del male e non sempre chi ti tira fuori dalla merda lo fa per farti del bene. Ma soprattutto, quando sei nella merda fino al collo, stai zitto». Innegabile verità. Anche perché la merda in bocca non credo abbia un buon sapore.
♫♪♫♪ Note ♫♪♫♪
- ^ cioè Nessuno
Voci correlate
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(Emilio Fede rivolgendosi a Silvio Berlusconi)
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