Movimento per la Vita

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« La vita per me è tutto, è assolutamente fondamentale, la difenderei con il coltello fra i denti. Più importante della vita è soltanto il culo. »
(Shakira sul movimento della vita.)
Il logo del movimento davanti al giovine ispiratore del movimento.

Il Movimento per la Vita è un'associazione di persone che, oltre ad avere capacità cognitive insufficienti a coniare un nome sensato in lingua italiana, sono state escluse dalla società civile e si sono buttate sul primo cavallo libero disponibile. Si propone di salvaguardare, con tutte le forze, la vita in ogni suo istante, dal momento in cui si ha voglia di una scopata alla morte termica dell'universo.

L'idea di base

No! All'aborto! Viva la vita in ogni sua forma!

La vita è ovunque e bisogna rispettarla in ogni sua forma: dai funghi porcini, ai delfini, passando per i leghisti e gli embrioni. Dopo un lungo e sofferto dibattito si è convenuto che anche l'ameba ha i suoi diritti, ma il paracarro no. Questa dura presa di posizione ha portato alla scissione da parte dell'ala più intransigente che ha lasciato il Movimento per la Vita per fondare il Comitato per la difesa dei diritti del Paracarro.
I più sensibili tra i superstiti arrivano comunque a rovistare nelle pattumiere cittadine in cerca di tampax usati e fazzoletti smoccicati da seppellire in solenni funerali.
Dopo il terrorizzare le ragazze incinte con la prospettiva dell'inferno e la minaccia di una nuova manifestazione organizzata da Giuliano Ferrara in caso di aborto, il principale hobby di questi simpatici esseri è fornire disinformazione sessuale gratuita e combattere battaglie epiche contro i contraccettivi, la cui diffusione li renderebbe tutti disoccupati.
I membri del Movimento Per la Vita più ortodossi sono colti addirittura da crisi epilettiche alla vista di distributori automatici di preservativi. Si conosce il caso di una signora che, assistendo in farmacia alla demoniaca compravendita di pillole anticoncezionali, è stata vittima di un'autocombustione.
Si narra che il fondatore del Movimento per la Vita abbia intrattenuto per anni una corrispondenza con Annamaria Franzoni, celebre figura di madre che ha rifiutato l'aborto fino alle più estreme conseguenze.

Storia

Fondato nel 1975 per combattere la diffusione dell'aborto e la noia di non avere un cazzo da fare tutto il giorno, il Movimento ha subito raccolto l'adesione di una grossa fetta della società civile: quella che non riusciva a chiavare nemmeno a pagamento.
È del 1981 la promozione del referendum per l'abrogazione della legge 194 che però, nonostante l'alacre impegno profuso dell'associazione, non passa per pochi voti, fermandosi allo zero percento.
Visto il fallimento della via legale, il Movimento cambia tattica e costituisce i Centri di Aiuto alla Vita per dimostrare di non aver perso la dimestichezza con l'uso delle maiuscole alla cazzo di cane. I CdAaV cercano, anche con aiuti economici, di convincere le manze che vogliono abortire a portare avanti la gravidanza fino alla nascita del bambino promettendo che poi, se proprio non lo vogliono tenere, possono tranquillamente affogarlo o gettarlo nel primo cassonetto dell'umido ché tanto il loro scopo è stato raggiunto e non possono essere mica loro a sfamare tutti i bambini del quartiere.

La frangia alcolista del Movimento

Nel 1990, in occasione del suo centoventesimo compleanno, Madre Teresa fu nominata Presidente onorario dell'associazione. Venuta a saperlo, la poveretta s'impiccò alla trave più alta che trovò a Calcutta.

« Sono sempre stata contro l'aborto, ma a guardare questa gente mi vien voglia di rivedere le mie posizioni. »
(Dal biglietto caduto dalla tasca di Madre Teresa penzolante.)

Successivamente, il Movimento per la Vita ha continuato a impegnarsi in ardue battaglie contro la soffrittura delle vongole (2001), l'utilizzo dell'incerato sotto la pioggia (2003) e la fecondazione assistita (2005), ottenendo sempre lo stesso risultato: quello di stare sui coglioni a tutti meno che al papa.

Inni

Nonostante sia parecchio sticazzi, un'enciclopedia deve informare che il Movimento per la Vita ha ben due inni, e che inni: le canzoni Il cielo di Renato Zero e In te di Nek. Anche i brani di Povia, sono comunque molto apprezzati.

Le prossime lotte per la Vita

Questo è per te, Giuliano, anche il Movimento è costretto a fare le debite eccezioni!

Ormai anche loro hanno capito che, a parte i baciapile, Antonio Socci, che poi fa sempre parte dei baciapile, e il solito Ferrara se non ha altri delinquenti da supportare, nessuno è interessato alle Menate per la Vita per cui, a partire dalla prossima primavera bisognerà cercare nuovi e più attraenti argomenti. Ecco una terna di proposte al vaglio della Direzione:

Voci correlate