40 Days and Nights - Apocalisse Finale: differenze tra le versioni

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* '''Scena 5'''. Il civile occhialuto, in [[barba]] alle severe norme di sicurezza, chiama sua sorella a Saint Louis e gli spiffera tutta la faccenda. Anche lei cerca di mantenere il segreto ma, per una serie di circostanze, alla "base gemella" del [[Missouri]] arriva con circa duemila persone, più un centinaio di [[bagarinaggio|bagarini]] che vendono biglietti per salire sull'arca a cifre spropositate.
* '''Scena 5'''. Il civile occhialuto, in [[barba]] alle severe norme di sicurezza, chiama sua sorella a Saint Louis e gli spiffera tutta la faccenda. Anche lei cerca di mantenere il segreto ma, per una serie di circostanze, alla "base gemella" del [[Missouri]] arriva con circa duemila persone, più un centinaio di [[bagarinaggio|bagarini]] che vendono biglietti per salire sull'arca a cifre spropositate.
* '''Scena 6'''. La situazione precipita. Il [[treno]] che trasporta i campioni di [[DNA]] di tutte le cose viventi del [[pianeta]], e diretto alla base, resta bloccato per una frana. Una biologa, accompagnata da una [[marine]] [[donna]] [[negra|molto abbronzata]], viene incaricata di recuperare le specie fondamentali per la nostra esistenza. Partono in elicottero, arrivano e saltano sul treno alla [[Bruce Willis]]. Le tizie mettono i campioni in due cilindri e tornano verso il velivolo, che nel frattempo è parcheggiato in aria di fianco al treno. Per salirci basta un saltino che anche [[Giampiero Galeazzi]] farebbe senza problemi, la marine ci riesce subito, la biologa tentenna. Logica direbbe di passare intanto il cilindro alla marine e poi, se la biologa la "svanga" tanto meglio. Invece lei salta, ma perde il prezioso contenitore. L'umanità è condannata all'estinzione per colpa di una [[Idiota|deficiente]] con carenze motorie.
* '''Scena 6'''. La situazione precipita. Il [[treno]] che trasporta i campioni di [[DNA]] di tutte le cose viventi del [[pianeta]], e diretto alla base, resta bloccato per una frana. Una biologa, accompagnata da una [[marine]] [[donna]] [[negra|molto abbronzata]], viene incaricata di recuperare le specie fondamentali per la nostra esistenza. Partono in elicottero, arrivano e saltano sul treno alla [[Bruce Willis]]. Le tizie mettono i campioni in due cilindri e tornano verso il velivolo, che nel frattempo è parcheggiato in aria di fianco al treno. Per salirci basta un saltino che anche [[Giampiero Galeazzi]] farebbe senza problemi, la marine ci riesce subito, la biologa tentenna. Logica direbbe di passare intanto il cilindro alla marine e poi, se la biologa la "svanga" tanto meglio. Invece lei salta, ma perde il prezioso contenitore. L'umanità è condannata all'estinzione per colpa di una [[Idiota|deficiente]] con carenze motorie.
* '''Scena 7'''. Per fortuna c'è il piano di riserva, basta trovare un alveare di api e prenderne un paio. A questo punto, il sospetto che quell'[[Disabile|handicappata]] si sia laureata alla stessa [[università]] di [[Renzo Bossi]], diventa certezza. Ma come, è andato perduto metà dell'ecosistema [[terra]] e risolviamo con due api?! {{s|Ma vaff}} Le api si sono rifugiate in una caverna sulle montagne, che le due eroine raggiungono parcheggiando un aereo in mezzo ai picchi rocciosi. Le fasi di atterraggio e decollo vengono omesse per pudore. Una frana fa cadere il grosso alveare e le api fuggon via ma, [[botta di culo]], ne restano tre incastrate nella mimetica della marine. Per tornare alla base devono [[Paracadutista|paracadutarsi]], il loro aereo di solito atterra anche in un campo da [[Calcio truzzo|calcetto]], ma la loro base non ha una pista e quindi, paracadute; va tenuto in considerazione un importantissimo particolare: prima del lancio col paracadute, così come nella grotta, la biologa indossava una canotta sotto la quale traspariva il seno nudo, all'atterraggio indossava il reggiseno.
* '''Scena 7'''. Per fortuna c'è il piano di riserva, basta trovare un alveare di api e prenderne un paio. A questo punto, il sospetto che quell'[[Disabile|handicappata]] si sia laureata alla stessa [[università]] di [[Renzo Bossi]], diventa certezza. Ma come, è andato perduto metà dell'ecosistema [[terra]] e risolviamo con due api?! {{s|Ma vaff}} Le api si sono rifugiate in una caverna sulle montagne, che le due eroine raggiungono parcheggiando un aereo in mezzo ai picchi rocciosi. Le fasi di atterraggio e decollo vengono omesse per pudore. Una frana fa cadere il grosso alveare e le api fuggon via ma, [[botta di culo]], ne restano tre incastrate nella mimetica della marine. Per tornare alla base devono [[Paracadutista|paracadutarsi]], il loro aereo di solito atterra anche in un campo da [[Calcio truzzo|calcetto]], ma la loro base non ha una pista e quindi, paracadute; va tenuto in considerazione un importantissimo particolare: prima del lancio col paracadute, la biologa indossava una canotta sotto la quale traspariva il seno nudo, mentre una volta atterrate, probabilmente a seguito dell'accoppiamento delle api che hanno nidificato nel decolleté della biologa, s'è materializzato il reggiseno.
* '''Scena 8'''. Finalmente si può partire, ma arrivano le onde a guastare la festa. L'[[acqua]] impedisce l'apertura della porta dell'hangar, sfondarla con la nave è la soluzione più ovvia. Strano, avevano previsto l'arrivo di un nuovo [[diluvio universale]], ma non hanno pensato a fare la porta che si apre verso l'interno. Appena partiti, in completa balia dei flutti, si rompono le turbine. Scoprono che il pezzo di ricambio rubato era "[[Made in China]]", bestemmiano per due minuti e poi calano l'asso nella manica: le vele. Mentre vengono spiegate, una di quelle colossali vele si strappa, va rappezzata. Si occupano della cosa la marine, il militare delle turbine e un certo tenente Amato, di chiare origini italiane ma svariatamente negro. Costui finora ha avuto una parte molto marginale, quindi si inizia a sentire puzza di [[cadavere]].
* '''Scena 8'''. Finalmente si può partire, ma arrivano le onde a guastare la festa. L'[[acqua]] impedisce l'apertura della porta dell'hangar, sfondarla con la nave è la soluzione più ovvia. Strano, avevano previsto l'arrivo di un nuovo [[diluvio universale]], ma non hanno pensato a fare la porta che si apre verso l'interno. Appena partiti, in completa balia dei flutti, si rompono le turbine. Scoprono che il pezzo di ricambio rubato era "[[Made in China]]", bestemmiano per due minuti e poi calano l'asso nella manica: le vele. Mentre vengono spiegate, una di quelle colossali vele si strappa, va rappezzata. Si occupano della cosa la marine, il militare delle turbine e un certo tenente Amato, di chiare origini italiane ma svariatamente negro. Costui finora ha avuto una parte molto marginale, quindi si inizia a sentire puzza di [[cadavere]].
* '''Scena 9'''. Muniti di un'enorme pezza filata in acciaio, quindi presumibilmente pesante come un [[SUV]], i tre maghi del cucito riparano il danno ma, complice [[qualcosa]], il bilancio è drammatico. Il tenente Amato (a cui iniziavamo ad affezionarci) muore, la marine rimane ferita e va in coma, il tecnico appare visibilmente turbato e la biologa è [[Gravidanza|incinta]], anche se è presumibile che non c'entrino niente le vele, forse il tecnico. Il barcone riparte ma finisce per fare la figura del [[Titanic]], si sfragna<ref>Sfragnarsi: cozzare in modo violento riportando danni visibili</ref> addosso alle rocce e ci rimane incastrato. L'unico modo per uscirne è piazzare una carica sott'acqua per frantumare la roccia, è opinione di [[qualcuno]] che lo scafo dovrebbe tenere, ai [[crash test]] aveva quattro stelline.
* '''Scena 9'''. Muniti di un'enorme pezza filata in acciaio, quindi presumibilmente pesante come un [[SUV]], i tre maghi del cucito riparano il danno ma, complice [[qualcosa]], il bilancio è drammatico. Il tenente Amato (a cui iniziavamo ad affezionarci) muore, la marine rimane ferita e va in coma, il tecnico appare visibilmente turbato e la biologa è [[Gravidanza|incinta]], anche se è presumibile che non c'entrino niente le vele, forse il tecnico. Il barcone riparte ma finisce per fare la figura del [[Titanic]], si sfragna<ref>Sfragnarsi: cozzare in modo violento riportando danni visibili</ref> addosso alle rocce e ci rimane incastrato. L'unico modo per uscirne è piazzare una carica sott'acqua per frantumare la roccia, è opinione di [[qualcuno]] che lo scafo dovrebbe tenere, ai [[crash test]] aveva quattro stelline.

Versione delle 15:26, 6 dic 2014

Template:Film orrendo

La locandina .
« Occorre un ecosistema che possa sostenere la vita umana, o siamo condannati all'estinzione! »
(Il biologo che sottolinea una potenziale seccatura a cui si andrebbe incontro.)
« Ti farò accompagnare dal mio migliore marine, ma non ho ben capito cosa ci serve. »
(Il generale della base che vuole valutare meglio la gravità della situazione.)
« Api! »
(Il biologo che vuole beccarsi un vaffanculo.)

40 Days and Nights - Apocalisse finale è una pellicola di genere catastrofico del 2013. Il regista è Peter Geiger, già autore di un documentario sulla mela cotogna e di un filmato, messo su YouTube, del suo criceto che si finge morto a comando, o comunque dopo una forte scossa elettrica. Viene definito un individuo privo di scrupoli, il suo obbiettivo è quello di vincere il Razzie Awards e stavolta è praticamente fatta. Le premesse sono incoraggianti, la produzione rende disponibile un budget di 50.000 dollari, una cifra definita ridicola, come il risultato finale del film. Il cast viene formato in gran segreto, scegliendo tutti gli attori[esagerazione necessaria] disposti a lavorare per un tetto e un pasto caldo, almeno per le due settimane previste per girarlo. Le parti principali vengono affidate a Monica Keena, Alex Carter, Alex Arleo, Alex Ball e Christianna Carmine, che si distinguono per una recitazione fluida, ma potremmo anche dire annacquata, e per il fatto che tre di loro si chiamano Alex, come il criceto.
Il film ha messo subito tutti d'accordo, è stato schifato equamente sia dalla critica che dal pubblico.

Nota introduttiva

Chiunque si appresti a leggere le prossime righe tenga presente tre cose:

  1. non è stato facile trovare un volontario disposto a vederlo;
  2. non è stato facile convincerlo a scrivere l'articolo;
  3. la parcella del torturatore della CIA, che ha reso possibili i punti 1 e 2, era tutt'altro che economica.

Con questo non vogliamo certo "battere cassa", però certe imprese andrebbero ricompensate degnamente.

Trama

« Alla fine l'umanità è salva. »
(Finale scontato del film.)

L'immagine posta a lato è più che sufficiente a raccontare il film ma, nel caso proprio non sappiate come impiegare i prossimi cinque minuti, c'è anche una puntualissima trama.

Alcune scene .