Sindrome da deficit monetario
La sindrome da deficit monetario (per i più ignoranti chiamata semplicemente "la povertà dei poveri") è un disturbo psicologico importato in Italia direttamente dai Paesi del terzo mondo e che lavora a livello inconscio.
Introduzione
Tale fenomeno colpisce la plebe, la feccia, le persone ananalfabetate, praticamente stupratori e rapinatori (una minoranza del 75% stando alle ricerche dell’ISTAT – l’Istituto Statistiche Taroccate A Tempopieno), che si lamentano di non poter comprare tante Barbie quante ne acquistavano dieci anni prima.
La sindrome, dilagata in Italia verso la fine del lontano XX secolo, crea inoltre ai poveracci l’illusione di aver diritto di pagarsi l’affitto e di arrivare a fine mese. Tsé.
Cause
Secondo alcuni pseudo-economisti, tale fenomeno si è aggravato dopo l’introduzione dell’euro. Naturalmente questa è una stronzata per mille motivi; il più eclatante è perché non è così, e basta.
Se a questo punto hai qualche obiezione da fare significa che anche tu sei un poveraccio di merda e devi farti curare (vedi voce cura più sotto).
Effetti
- Per poter saziare la smania irrefrenabile di acquistare, la persona afflitta depreda i negozi “Tutto a 1 euro”.
- Tende a stare a bocca aperta e a sbavare ingiuriosamente di fronte alle vetrine dei negozi.
- Sbava in maniera così disgustosa sino a morire per disidratazione.
- Per sentirsi più ricca, la persona dipinge casseforti finte alle pareti di casa e riempie il portafogli con carta straccia
- Sopra il comodino tiene un santino raffigurante zio Paperone.
- Occasionalmente ha degli incubi notturni ambientati alla Zecca dello Stato.
Cosa fare quando ci si imbatte in una persona afflitta da questa sindrome
- L'azione più efficace studiata sino a ora è infierire mostrandogli la propria Ferrari nuova fiammante e poi buttare la persona giù da un ponte perché altrimenti te la frega.
Cura
Nonostante vari studi, portati avanti con torture e lobotomizzazioni, non è stata trovata alcuna cura efficace.
Per il momento l’unica soluzione rimane la soppressione, la Cassazione ha approvato il reato di povertà per i poveri, sanzionandola con la reclusione perpetua, in quanto "povero è chi povero vuole esserlo" come disse il colonnello Patrick Lubumba.