Mordicchiare le penne: differenze tra le versioni

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==Il decorso==
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===L'inizio===
===L'inizio===
[[Immagine:Penne .jpg|thumb|right|150px|Quante morti avete mietuto, maledette penne!]]Il soggetto inizia a mordere le penne quando si trova in uno stato di alta tensione. Non è ancora dipendente. Inizia con le penne morbide. È ancora in possesso delle sue facoltà mentali. Solitamente il mordicchiamento non ha ancora un corso regolare, si manifesta solo in determinate situazioni. Intanto dopo le prime mordicchiate l'inchiostro si insinua nel cervello e inizia ''piano piano'' a rendere dipendenti le sinapsi dei neuroni. Mediamente inizia a mordicchiare le penne dalle due alle tre volte al mese. Il soggetto trova sempre meno infastidente il sapore dell'inchiostro. Inizia a mordicchiare non solo le penne morbide ma anche le matite. Le gomme per cancellare degli studenti a questo stato di decorso possono presentare segni di dentature. Il soggetto è ancora curabile, ma bisogna intervenire al più presto per evitare che si passi al prossimo stadio.
[[Immagine:Penne .jpg|thumb|right|150px|Quante vittime avete mietuto, maledette penne!]]Il soggetto inizia a mordere le penne quando si trova in uno stato di alta tensione. Non è ancora dipendente. Inizia con le penne morbide. È ancora in possesso delle sue facoltà mentali. Solitamente il mordicchiamento non ha ancora un corso regolare, si manifesta solo in determinate situazioni. Intanto dopo le prime mordicchiate l'inchiostro si insinua nel cervello e inizia piano piano a rendere dipendenti le sinapsi dei neuroni. Mediamente inizia a mordicchiare le penne dalle due alle tre volte al mese. Il soggetto trova sempre meno fastidioso il sapore dell'inchiostro. Inizia a mordicchiare non solo le penne morbide ma anche le matite. Le gomme per cancellare degli studenti a questo stato di decorso possono presentare segni di dentature. Il soggetto è ancora recuperabile, ma bisogna intervenire al più presto per evitare che passi al prossimo stadio.

===La frequenza===
===La frequenza===
Dopo circa quattro-cinque mesi dall'inizio della malattia, il mordicchiamento non si presenta più come un risultato dell'ansia, ma si manifesta a intervalli di tempo sempre più brevi. Se il soggetto non è stato sottoposto a delle cure, esso inizia a non trovare il minimo fastidio nel sapore dell'inchiostro. I malati a questo stadio iniziano a mordicchiare la plastica dei pennarelli, essi all'inizio non ci riescono e si accontentano di scalfirli, ma col cedere della plastica e il rinforzo delle loro mascelle e dentature, anche i pennarelli presentano morsi veri e propri. Le gomme per cancellare sono molte volte mutilate dai morsi. Il soggetto mordicchia mediamente una volta o due a settimana. Ignora gli inviti a smettere da parte degli amici e genitori. Gli occhi iniziano a diventare leggermente rossi. Lentamente la frequenza aumenta e il soggetto mastica dalle una alle due volte al giorno e i neuroni sono ormai assuefatti all'inchiostro e pertanto il corpo, se sottoposto ad astinenza per più di un giorno si ribella e viene assalito da vomito e convulsioni. Gli occhi sono molto rossi. Saltuariamente delira.
Dopo circa quattro-cinque mesi dall'inizio della malattia, il mordicchiamento non si presenta più come un risultato dell'ansia, ma si manifesta a intervalli di tempo sempre più brevi. Se il soggetto non è stato sottoposto a delle cure, esso inizia a non trovare il minimo fastidio nel sapore dell'inchiostro. I malati a questo stadio iniziano a mordicchiare la plastica dei pennarelli, essi all'inizio non ci riescono e si accontentano di scalfirli, ma col cedere della plastica e il rinforzo delle loro mascelle e dentature, anche i pennarelli presentano morsi veri e propri. Le gomme per cancellare sono molte volte mutilate dai morsi. Il soggetto mordicchia mediamente una volta o due a settimana. Ignora gli inviti a smettere da parte degli amici e genitori. Gli occhi iniziano a diventare leggermente rossi. Lentamente la frequenza aumenta e il soggetto mastica dalle una alle due volte al giorno e i neuroni sono ormai assuefatti all'inchiostro e pertanto il corpo, se sottoposto ad astinenza per più di un giorno si ribella e viene assalito da vomito e convulsioni. Gli occhi sono molto rossi. Saltuariamente delira.

Versione delle 11:58, 3 feb 2009

« Se trovo il mona che ha fatto questa malattia, D** can, ghe do un pugno! »
(Germano Mosconi)
« Ho cominciato suonando con i denti e ho finito col mordicchiare le penne... »
(Jimi Hendrix)


Mordicchiare le penne è una patologia assai pericolosa che affligge i secchioni. Gli effetti di questa patologia sono devastanti: una vittima si può talmente accanire contro le penne da rischiare facilmente l'insanità mentale. Se vedete qualcuno intento a mordicchiare penne: mi raccomando! Fategliele togliere da bocca e avrete la sua sempiterna gratitudine.

Gli effetti devastanti del mordicchiare le penne

La scoperta

Come in tutte le malattie descritte su Nonciclopedia, fu scoperta dal Dr.Gregorio Casa, che notò una paziente che mordicchiava tranquillamente una penna nonostante le stesse facendo il suo solito clistere di acido solforico e chiodi. Dopo lunghi studi da parte dei ricercatori Oral-B, si venne a sapere che il 78% dei Nerd era afflitto da questa terribile malattia. Dalla poco moderna Europa si trasmise ai ridenti popoli dell'Africa, mietendo vittime su vittime in praticamente in tutti e sei i continenti (contanto l'Antartide, dove per poco non si estinsero i pinguini).

Descrizione

Patologia cha affligge uomini e in rarissimi casi le donne, li porta a mordicchiare delle penne in continuazione. La pazzia è data dall'astinenza di mordicchiamento, mentre la morte sopraggiunge per l'ingerimento di inchiostro.

Sintomi

I sintomi sono ben riconoscibili:

Un rarissimissimo caso di donna che mordicchia le penne
  • Continuo mordicchiamento di penne
  • Il soggetto si abitua all'odore e al sapore dell'inchiostro e li tollera con facilità
  • Il soggetto ha dipendenza dall'inchiostro
  • Il soggetto compra sempre più penne con la scusa che si sono esaurite. In realtà sono state da lui divorate
  • Il soggetto mostra segni di scarsa stabilità mentale
  • Il soggetto ha sempre qualcosa in bocca
  • Il soggetto inizia a puzzare d'inchiostro
  • Le labbra del soggetto acquisiscono il colore delle penne che mordicchia
  • I denti diventano neri
  • Il soggetto va varie volte dal dentista (e spende quanto la Microsoft per pagare gli stipendi dei dipendenti)
  • Il soggetto perde denti di fronte a voi mentre parla
  • Il soggetto si rinchiude in una stanza dalla quale vengono rumori di mordicchiamento
  • Il soggetto ha la casa piena di penne di ogni marca possibile e immaginabile
  • Il soggetto parla sconnessamente e insensatamente a causa dell'inchiostro
  • Il soggetto si tappa in casa
  • Il soggetto viene rinvenuto morto a casa sua con varie penne in bocca simultaneamente

Il decorso

L'inizio

Quante vittime avete mietuto, maledette penne!

Il soggetto inizia a mordere le penne quando si trova in uno stato di alta tensione. Non è ancora dipendente. Inizia con le penne morbide. È ancora in possesso delle sue facoltà mentali. Solitamente il mordicchiamento non ha ancora un corso regolare, si manifesta solo in determinate situazioni. Intanto dopo le prime mordicchiate l'inchiostro si insinua nel cervello e inizia piano piano a rendere dipendenti le sinapsi dei neuroni. Mediamente inizia a mordicchiare le penne dalle due alle tre volte al mese. Il soggetto trova sempre meno fastidioso il sapore dell'inchiostro. Inizia a mordicchiare non solo le penne morbide ma anche le matite. Le gomme per cancellare degli studenti a questo stato di decorso possono presentare segni di dentature. Il soggetto è ancora recuperabile, ma bisogna intervenire al più presto per evitare che passi al prossimo stadio.

La frequenza

Dopo circa quattro-cinque mesi dall'inizio della malattia, il mordicchiamento non si presenta più come un risultato dell'ansia, ma si manifesta a intervalli di tempo sempre più brevi. Se il soggetto non è stato sottoposto a delle cure, esso inizia a non trovare il minimo fastidio nel sapore dell'inchiostro. I malati a questo stadio iniziano a mordicchiare la plastica dei pennarelli, essi all'inizio non ci riescono e si accontentano di scalfirli, ma col cedere della plastica e il rinforzo delle loro mascelle e dentature, anche i pennarelli presentano morsi veri e propri. Le gomme per cancellare sono molte volte mutilate dai morsi. Il soggetto mordicchia mediamente una volta o due a settimana. Ignora gli inviti a smettere da parte degli amici e genitori. Gli occhi iniziano a diventare leggermente rossi. Lentamente la frequenza aumenta e il soggetto mastica dalle una alle due volte al giorno e i neuroni sono ormai assuefatti all'inchiostro e pertanto il corpo, se sottoposto ad astinenza per più di un giorno si ribella e viene assalito da vomito e convulsioni. Gli occhi sono molto rossi. Saltuariamente delira.

Dipendenza

Ormai il soggetto è dipendente dall'inchiostro e anche quando non ha penne in bocca continua a sbattere i denti. I muscoli delle mascelle sono estremamente sviluppati e possono comodamente essere usati come apriscatole. I denti sono neri e duri come il coso di certe persone, tuttavia iniziano a pesare per le indebolite gengive e con sempre più frequenza cadono. Il malato è nervoso e ormai disintossicarlo è quasi impossibile. Non è in grado di intendere e volere. Esce sempre più raramente da casa. Abbandona il posto di lavoro e non compra più alimentari: si nutre esclusivamente di penne e beve inchiostro come surrogato dell'acqua. Fa debiti con gli strozzini per comprare penne. La puzza di inchiostro fuoriesce dalla sua casa dalla quale non esce più. Proviene uno strano rumore di mordicchiamento dalla sua abitazione. Il soggetto passa notti insonni a mordicchiare penne. Mangia dalle 45 alle 68 penne all'ora. Il corpo è simile a quello delle anoressiche e il soggetto è talmente pallido che sembra che sia truccato come Marilyn Manson. Pesa in media intorno ai 41 kg. A un certo punto dalla sua residenza non provengono più rumori di mordicchiamento. I parenti sfondano la porta e trovano il cadavere dell'ex-ammalato, solitamente con una dozzina di penne in bocca.

La cura

File:Ber spocchioso.jpg
Lui si è salvato dal mordicchiare le penne... potete imprecare

La cura non sempre riesce e deve essere fatta subito dopo la scoperta della malattia del soggettto. Innanzitutto bisognerebbe portarlo in un centro isolato nel mezzo del deserto del Nevada, che abbia celle imbottite e camice di forza. Lo si nutre per endovena. Sempre per endovena gli si iniettano nel sangue sostanze che reagiscono all'inchiostro con estremo dolore al pene (questa patologia infatti colpisce principalmente gli uomini; le donne sono solite mordicchiare qualcos'altro). Una terapia molto affidabile e quella di mostrare al paziente delle penne e dargli simultanemente una scossa da millemila wolt, così che la sola vista delle penne gli dia un fortissimo fastidio. Per i masochisti invece è vivamente sconsigliata in quanto farebbe unicamente aumentare la loro dipendenza.

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