Rafael Benitez: differenze tra le versioni
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Rafael Benitez aveva un sogno nel cassetto: un nuovo paio di [[calzini]]. Per realizzare il suo sogno andò in [[Inghilterra]], più precisamente a '''Liverpool''', la patria dei calzini a pois arancioni. Durante il soggiorno nella città londinese, il tecnico viene assunto dal Liverpool, allo scopo di vincere la Premier (la moglie del primo ministro), la [[Champions League|Champions]] e far riunire i [[Beatles]]. Il tutto |
Rafael Benitez aveva un sogno nel cassetto: un nuovo paio di [[calzini]]. Per realizzare il suo sogno andò in [[Inghilterra]], più precisamente a '''Liverpool''', la patria dei calzini a pois arancioni. Durante il soggiorno nella città londinese, il tecnico viene assunto dal Liverpool, allo scopo di vincere la Premier (la moglie del primo ministro), la [[Champions League|Champions]] e far riunire i [[Beatles]]. Il tutto senza avvertire il Valencia, che si trovo il 30 agosto ad affidare la panchina alla panchina stessa: ancora oggi girano per la città [[Spagna|Spagnola]] manifesti con scritto: "''Benitez Wanted, vivo, morto o zombie''". In poco tempo iniziò a farsi sentire il peso di un allenatore come Benitez, con metà [[Anfield Road|Anfield]] affossato di tre metri circa e con la forza di gravità alterata, che faceva volare via i vari avversari che si avvicinavano al tecnico madrileno. Se non aveva effetto la sua panza allora ricorreva alle maniere forti, facendo esplodere le mine anti calciatore che aveva fatto nascondere nel sottosuolo. Sostituì anche il manto erboso con una pista da ghiaccio, ma questa è un'altra storia. Il primo anno si concluse con un quinto posto in premier e il secondo posto posto in Champions League, o almeno così afferma [[Maldini]] dal manicomio. La stagione [[2007]]/[[2008]] comincia con gli acquisti di: |
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In Europa sconfigge tutti sonoramente: il temibile [[Borussia Moenchegladbach]] (pronunciarne il nome è l'incubo di ogni [[balbuzie|balbuziente]]), che vantava di aver in squadra un barile di birra; la [[Dinamo Zagabria]], con gli eroici reduci della [[prima guerra mondiale]]; il [[CSKA Mosca]] e le sue calciatrici alte tre metri, pelose come [[orsi]] e con artigli che squarciavano tutti gli avversari. Il suo è un calcio spumeggiante, con tutti i calciatori ubriachi, e il Liverpool diventa la prima squadra ad applicare il tiki taka, tattica che fa girare la palla e le palle all'avversario. In seguito userà il kiti kaka, tattica in cui bisogna ignorare l'avversario, e il taco taco, in cui bisogna lanciare tacos agli avversari. Verrà esiliato dall'Inghilterra dopo che i calciatori del Liverpool si presentarono nudi ad una partita ufficiale dicendo che il tecnico gli ordinato di mostrare la palle una volta per tutte. |
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Versione delle 13:35, 20 lug 2013
Don Raffaè Benitè è il nuovo allenatore del Napoli. Purtroppo.
Per Rafa, anzi Rafé, perché lui è napoletano, il calcio si chiama football, i calciatori players e l'arbitro book in air.
He is big manager, stimato moltissimo (per info chiedere al Milan), vincitore di molti premi, tra cui una sagra del cinghiale e una coppa della nonna (il nonno era malato): in poche parole uno con un culo così.
Rimane il dubbio sul perché sia venuto nel capoluogo Campano; le risposte sono varie, tra cui la ricerca dell'io e la voglia di provare un'avventura nuova e che lo mettesse alla prova.
In verità Rafa è venuto a Napoli perché ha sbagliato strada. Tutto qui.
È considerato il miglior allenatore del pianeta. Marte. Non ci vive nessuno, ma questa non è un argomentazione importante.
Una vita da manager
La carriera da allenatore di Benitez inizia come assistente del tecnico del Real Madrid, a insaputa del club. Nella sua permanenza il giovane tecnico imparò le basi del calcio. Poi scoprirà gli acidi, diventando il miglior tecnico chimico d'Europa. Dopo qualche stagione nel Real, Benitez sceglie di diventare l'allenatore titolare, sia per dimostrare a tutti il proprio valore, sia smettere di prendersi gli sputi del pubblico perché troppo vicino alla curva.
Real Valladolid
Viene ingaggiato dal Real Valladolid, società produttrice di OGM, con un salario talmente basso che i barboni accorrevano allo stadio per fargli beneficienza. La squadra parte molto bene: l'acquisto di nuovi autobus diminuiva infatti notevolmente il tempo impiegato per arrivare allo stadio. La squadra invece non ottiene buoni risultati: duecento sconfitte in ventotto partite, quindici tifosi morti per disperazione, otto rivoluzioni civili e lo sdegno delle verdure, visibilmente inorridite dai risultati della squadra. Il fallimento era impensabile: come può una squadra in cui i calciatori, grazie agli OGM, avevano quattro braccia e quattro gambe, fallire? Alla fine il presidente seguì il consiglio di una patata e decise di licenziare il tecnico Madrileno. Rafa la prese bene, fomentando una rivoluzione tra le carote, rivolta che causerà nella città spagnola centinaia di periti, feriti e portafogli smarriti.
Osasuna
A questo punto Don Raffaè trova lavoro all'Osasuna, squadra che riuniva i barboni più bravi a calcio e li faceva giocare.
Rafa, talmente grasso che i suoi globuli rossi camminavano con in mano un panino, diventa l'allenatore. Per prima cosa decise puntare sui giovani calciatori e scelse persino di relegare in panchina il capitano, un gatto rachitico con le stampelle. Raggiunse il picco della stagione in Real Madrid-Osasuna, in cui vinse 690-0. Quando si rese conto che aveva sbagliato a leggere il tabellone era già stato licenziato in tronco.
Altre squadre e righelli sconosciuti
Il suo periodo era nerissimo, forse perché non vinceva mai, forse perché le sue squadre facevano cacare al cazzo, forse perché non pagava le bollette della luce. Neanche l'ingaggio all'Extremadura, società produttrice di Viagra, gli procurò gioie: solo sconfitte e qualche erezione. Nel 2000, il presidente del Tenerife fu colpito da un petardo lanciato durante il capodanno del nuovo millennio e per lo shock decise di assumere Rafael Benitez. Alcuni giorni e varie rivolte da parte dei tifosi dopo, Rafa fu accolto all'aeroporto da un folla felice. Di poter incontrare il nuovo allenatore e ucciderlo prima che fosse troppo tardi. La stagione si concluse con la promozione in prima lega: rapire gli orsacchiotti dei calciatori si rivelò la mossa decisiva.
== Il periodo di maggior successo di Rafael Ermenegildo Benitez: molti successi, vittorie entusiasmanti, anche momenti dolorosi, ma resta sempre l'inizio della sua fama. E della sua fame, per aver abitato in Inghilterra digiunando, perché li il cibo fa schifo. Per mangiare meglio scelse di andare in Italia, ma dimenticò le chiavi, quindi tornò in Inghilterra per poi
andare a Napoli, città di cultura e tradizioni ==
Valencia
Prima dell'arrivo di Benitez il campionato spagnolo era formato da Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid, Real Madrid e Real Madrid, qualche volta vinceva il Real, talvolta il Madrid e in qualche caso persino il Real Madrid. Non esistevano altre formazioni, e i giocatori che dovevano affrontare quelli del Real dicevano di essere li per sbaglio. La media gol era 90 a -78 a partita, con il portiere che per la noia aveva sostituito la propria area con un materasso e sui pali aveva appeso un carillon. Sconfiggere il Real era più difficile che parare un tiro di Moscardelli. L'arrivo di Benitez portò un'ondata di aria fresca, grazie all'installazione di nuovi climatizzatori, e alla sua genialità.
C'erano molti problemi, ma Don Raffaè li risolveva sempre:
- Il primo problema era subire troppi gol: Benitez murò la porta.
- Il secondo problema era la pressione degli avversari: Benitez murò l'area di rigore.
- Il terzo problema era l'attacco poco decisivo: Benitez murò i difensori avversari vivi in casa.
Il maggior problema era ora delle squadre avversarie, che dovevano svenarsi per abbattere i muri di cemento armato. La tattica scelta diede i suoi frutti e l'idea di schierare anche dei tori in campo rese possibile la vittoria del campionato per il Valencia. Benitez permise al Valencia di vincere il suo primo titolo e rese i muratori gli uomini più ricchi del paese.
Liverpool
Rafael Benitez aveva un sogno nel cassetto: un nuovo paio di calzini. Per realizzare il suo sogno andò in Inghilterra, più precisamente a Liverpool, la patria dei calzini a pois arancioni. Durante il soggiorno nella città londinese, il tecnico viene assunto dal Liverpool, allo scopo di vincere la Premier (la moglie del primo ministro), la Champions e far riunire i Beatles. Il tutto senza avvertire il Valencia, che si trovo il 30 agosto ad affidare la panchina alla panchina stessa: ancora oggi girano per la città Spagnola manifesti con scritto: "Benitez Wanted, vivo, morto o zombie". In poco tempo iniziò a farsi sentire il peso di un allenatore come Benitez, con metà Anfield affossato di tre metri circa e con la forza di gravità alterata, che faceva volare via i vari avversari che si avvicinavano al tecnico madrileno. Se non aveva effetto la sua panza allora ricorreva alle maniere forti, facendo esplodere le mine anti calciatore che aveva fatto nascondere nel sottosuolo. Sostituì anche il manto erboso con una pista da ghiaccio, ma questa è un'altra storia. Il primo anno si concluse con un quinto posto in premier e il secondo posto posto in Champions League, o almeno così afferma Maldini dal manicomio. La stagione 2007/2008 comincia con gli acquisti di:
- Fernando Torres, incaricato di intenerire i nemici con il suo sguardo da bimbo e il suo aspetto puccioso;
- Javier Mascherano, in doppia veste di zappatore e di becchino, con lo scopo di seppellire gli avversari che gli passavano a tiro;
- Paul Gaiscogne, era li perché totalmente sbronzo;
In Europa sconfigge tutti sonoramente: il temibile Borussia Moenchegladbach (pronunciarne il nome è l'incubo di ogni balbuziente), che vantava di aver in squadra un barile di birra; la Dinamo Zagabria, con gli eroici reduci della prima guerra mondiale; il CSKA Mosca e le sue calciatrici alte tre metri, pelose come orsi e con artigli che squarciavano tutti gli avversari. Il suo è un calcio spumeggiante, con tutti i calciatori ubriachi, e il Liverpool diventa la prima squadra ad applicare il tiki taka, tattica che fa girare la palla e le palle all'avversario. In seguito userà il kiti kaka, tattica in cui bisogna ignorare l'avversario, e il taco taco, in cui bisogna lanciare tacos agli avversari. Verrà esiliato dall'Inghilterra dopo che i calciatori del Liverpool si presentarono nudi ad una partita ufficiale dicendo che il tecnico gli ordinato di mostrare la palle una volta per tutte.
Inter
Tre cose sono infinite nell'universo: il tempo, la sfiga e i calciatori[lol] infortunati dell'Inter. Il 2009/2010 si rivelò una stagione fantastica per l'Inter: Champions League, scudetto, coppa Italia, l'ambitissimo trofeo birra Moretti e il premio cotoletta Francesco Amadori. Tuttavia l'enorme sforzo indebolì enormemente i giocatori, talmente stanchi che per passeggiare respiravano con la bombola d'ossigeno. La squadra era a pezzi:
- Milito: il suo piede muto geneticamente, diventando a forma d'incudine
- Eto'o perse il lume della ragione e non dormì più, avendo paura del buio
- Maicon: era ingrassato talmente tanto che Moratti ci sbattè contro, credendolo l'ufficio della Saras
- Julio Cesar: perse tutti i riflessi, perdendo brillantezza, cosa che non gli permise più di accecare gli avversari con il suo scintillio
- Samuel: tutto rotto, giocava fasciato come una mummia, mettendo paura avversari
- Cambiasso fu rapito dagli alieni, tornando sul suo pianeta natale
Benitez non sapeva la gravità della situazione e si lanciò sulla nuova avventura a petto di rondine, con varie auto schiacciate. Al suo arrivo la situazione era tragica, l'unico calciatore in forma era un pacchetto di sigarette. Zanetti era ancora li, che prendeva accordi per diventare un cyborg, per poter giocare il più lungo possibile. Il mister madrileno chiese rinforzi, proprio a Marco Branca, un uomo che credeva che nel test d'ingresso bisognava aprire una porta con grazia e charme perfetti. I rinforzi non tardarono ad arrivare:
- Makembe Mokombo: portò con se l'allegria e un tremendo ceppo di stafilococco, mandando in ospedale metà squadra
- Mazinga: prodotto negli anni 80, ora era arrugginito e soffriva di Alzheimer
- Righ Sigh: il primo alieno nella storia del calcio
- Omar Sivori: ebbene si: come punta giocava un morto, che fece comunque più gol di Milito
- Messi: in un sogno
- Fracis Ball: davvero un buon giocatore, di Ping pong
Le partite dell'Inter nella prima parte della stagione erano molto interessanti, con gli spettatori che dovevano scoprire dove fossero le caviglie dei calciatori. In poco tempo Rafa fu costretto a schierare i giocatori della primavera, tra cui Bianchetti, un embrione di ventidue settimane. Benitez un poco tempo fu odiato da tutta la squadra. Dopo un attenta riflessione col suo pappagallo, decise di abbandonare l'Inter e dedicarsi al giardinaggio.
Chelsea
Dopo l'esonero di Di Matteo, un fattore Sardo di New York, Don Raffaè approdò alla corte di Abramovich, il leggendario possessore dello yatch di Abramovich. Ottenne vari successi, tra cui quello di insegnare a John Terry di fare la cacca nella lettiera, a Frank Lampard di camminare e riuscì persino a far bere meno la squadra, passando dai quotidiani settecento ettolitri di birra a settecento ettolitri di vodka. In questo periodo inaugura un modulo più offensivo dei precedenti: il 0-0-11, con a difesa dell'area un piccione che svolazzava sull'area di Stamford Bridge. Riuscì a vincere l'Europa League, sconfiggendo temibili avversari come l'Elfsborg, la squadra ufficiale dei folletti di Babbo Natale, l'HJK, una squadra di pescatori amputati di gambe, braccia e teste, il Dinamo Sofia, il team con la media età più alta del mondo, 255 anni. L'ennesima vittoria di Benitez gli garanti altro successo e fama nel vecchio continente.
Napoli
Fu una trattativa molto interessante, ma non siamo un giornale di calcio e non vi diremo nulla; per ulteriori informazioni consultare Wikipedia. Sappiamo solo che fu chiedere Benitez a De Laurentiis di assumerlo, per porre fine agli incessanti titoli del corriere dello sport, che in effetti avevano rotto i coglioni. Si ambientò benissimo, comprò un motorino per fare gli scippi, rinnegò il suo ambientalismo e lanciava i sacchetti della spazzatura in testa ai passanti e per invogliare i giocatori ad allenarsi meglio gli puntava un revolver sulle tempie. Impara anche il napoletano, con il linguaggio fondamentale ed essenziale della città partenopea come: va fa' e'bucchin, soret'è na' zumpaperet', a patet' gl'piac'o pesc, mammet'è na'vrenzol, e tanti altri benevoli modi per esprimere il proprio dissenso.
Interviste e telefonate del periodo Napoli
- Rafa : Walter che consigli mi dai?
- Walter : Non ti dico niente, pappappero
- Rafa : Dai, un piccolo aiutino!
- Walter : Datti fuoco.
- Rafa : Presidente, io vorrei Messi.
- De Laurentiis : Nessie? Il mostro?
- Rafa : Voglio Lionel Messi!
- De Laurentiis : tu tu tu tu.
- Rafa : Ciao Carlo, ti va un'amichevole Real-Napoli
- Carlo Ancelotti : Mi hanno rapito gli alieni, ecco, mi stanno or ora infilando una sonda nel retto. Mi dispiace, non posso venire, ciao.
- Rafa : Cavani, resti?
- Cavani : Anvedi questo! Si resto a Napoli, devo ancora mettere incinta una napoletana, da bravo bomber.
Note
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