Francesco Amadori

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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Francesco Amadori porta a spasso uno dei suoi polli.
« È un pollo diezi più! »
(Francesco Amadori su Mike il pollo)
« Parola di Francesco Amadori! »
(Francesco Amadori la prima notte di nozze)
« Soffre nel ripetere sempre le stesse cose... »
(Psichiatra su Amadori)
« Entrambi abbiamo fatto soldi con i polli.. »
(Wanna Marchi su Francesco Amadori)

Francesco Amadori, è stato il fondatore e il proprietario di Amadori & Polli S.p.a. nonché un noto insegnante di lingua italiana per polli e un rosticcere.

Biografia

Francesco Carcarlo Ovopollo Amadori, in arte "10+", nacque nel 1491 P.D. in America, a Fort Chicken, Connecticut.
Di umili origini contadine, ebbe comunque un infanzia serena e gaia tra polli e galline. Tanto era affezionato ai cari pennuti, che un giorno dalla sua culla di piume si udì "Parola di Francesco Amadori" e da quel giorno la ripete sempre in continuazione. Sua madre si ruppe presto i coglioni di simili stronzate, e credendo di punirlo, lo chiuse per due anni nell'aia del salotto.

Amadori (a sinistra) ritratto assieme a Schumacher, in una foto giovanile del 677 D.p.

Così, in mezzo ai polli, il piccolo Francesco imparò tutto su di loro.
Liberato finalmente dall'aia, si iscrisse alle superiori all'istituto Tecnico Pollaio di Vigevano, dove uscì con una valutazione di 10+. Ottenne inoltre una laurea in Pollologia nel 1954, conseguendo un 110+.

Terminati dunque gli studi, Francesco girovagò con la Compagnia delle Indie per circa vent'anni, per poi passare alla Costa Crociere al banco rosticceria.

Stancatosi dei polli di mare, decise di ritornare a quelli di terra. A tal scopo, rapì una quarantina di bambini da un asilo nel Milanese e li portò nella Contea della Terra di Mezzo dove pretese di insegnare a tali sfortunati bambocci tutto il suo sapere riguardo all'Ars Pollis Orifitia[1].
È famoso per i suoi voti (si dice che metta 10+ ai polli), e si dice che si diverta ancora ai fornelli, in rimembranza del suo passato da rosticcere.

L'Azienda

Uno dei bambocci prima e dopo la conclusione del corso retto da Amadori.

Ai giorni nostri, si può dire che la Amadori & Polli S.p.a. sia una delle più produttive e rinomate aziende itagliane. Per non parlare della totale assenza di licenziamenti. Nessun impiegato o operaio della Amadori ha mai infatti ricevuto il licenziamento né ha mai espresso volontà di lasciare il posto. Semplicemente ogni tanto qualcuno viene rimpiazzato da uno nuovo. Di solito l'ultimo incarico per chi viene sostituito consiste nel recarsi nel capannone-mattatoio e attendere ulteriori istruzioni.

La Breve Crisi

Dopo anni di successo, arrivò sfortunatamente l'aviaria, morbo terribile che dimezzò la popolazione della ciclopica aia Amadori in poche ore. Francesco subì una forte perdita economica e tra un fondino e l'altro di assenzio si diede al gioco dei cavalli. Dopo qualche mese azzeccò una corsa e con i soldi vinti riuscì a corrompere degli scienziati della Bayer (che avevano diffuso apposta il contagio, per guadagnare un culo di soldi vendendo i loro farmaci inutili), che gli consegnarono un efficace antidoto contro la malattia. La crisi era stata finalmente risolta, e Francesco poté riprendere a macellare impiegati e rompere i coglioni in TV con i suoi odiosi spot.

Studi Scientifici

Si dice che Francesco Amadori disse la frase "parola di Francesco Amadori" per .

Amici

I suoi amici nella vita sono persone inutili (attive nel settore alimentare) e invadenti (spot di merda) come lui, cioè:

Nemici

Tutti coloro che non compaiono nella lista sopracitata.

La Morte

Dopo essere stato arrestato per pollofilia, si uccise soffocandosi tra le piume del culo di un pollo.

Note piumate

  1. ^ Bruciare Orifizi di Pollo