Centro direzionale di Napoli

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Tipica giornata lavorativa al Centro direzionale di Napoli (nessuno dei napoletani che si sono prestati per scattare questa fotografia è stato maltrattato).
« Vorrei dire al costruttore del centro direzionale che ci può solo pisciare perché ha fatto un orinale »
(Federico Salvatore sul Centro direzionale di Napoli)
« Grattacieli di dolore un infarto nella storia, forse è solo un costruttore che ha perduto la memoria »
(Federico Salvatore infierisce ulteriormente sul CDN)

Il Centro direzionale di Napoli o CDN è un importante orinale insieme di grattacieli che sorge tra la stazione centrale di Napoli e il quartiere malfamato di Poggioreale (dove è ubicato anche il carcere della città). Fu progettato da un famoso architetto sconosciuto sotto il nome di Kenzo Tange.

Storia

Tutto ebbe inizio un mattino del lontano 1960, mentre Garibaldi scopriva l'America ed Amerigo Vespucci dava vita al chewingum, Kenzo Tange individuò il luogo nel quale sarebbe stata ubicata la "grande opera" (come i critici del tempo amavano definirla). In poco tempo vennero distrutte le abitazioni etrusche, quelle bizantine, le inutili domus romane e gli innumerevoli corpi ritrovati uccisi dalla camorra (che non esiste). Nel 1962 la pulizia del luogo era stata ampiamente completata, ora non restava che decidere cosa costruirci sopra.
Per circa 25 anni vennero presentati i più strambi dei progetti, ma nessuno venne accettato:

  • Moira Orfei propose di costruirci il più grande circo del mondo e di chiamarlo Broadway;
  • Gustavo Eiffel tentò di costruirci una nuova Torre Eiffel, ma visti i precedenti, il comune pensò bene di desistere;
  • Qualcuno propose di lasciare quell'ampio spazio vuoto, in modo che i bambini potessero giocarci liberamente (onde evitare che rompessero le palle);
  • Qualcun altro propose di costruirci un covo per drogati (e per molto tempo fu la proposta maggiormente accreditata);
  • Lyle presentò un azzardato progetto riguardante una certa monorotaia, ma a Napoli, chi non si può permettere due cose, ma solo una, è da considerarsi un elemento inutile. L'idea venne scartata immediatamente.

Alla fine fu Kenzo ad avere la meglio. Propose alla città un agglomerato di tutti questi progetti: una serie di grattacieli con all'interno Clown, che fossero assolutamente privi di gusto estetico (come la Torre Eiffel), i quali avrebbero avuto un ampio spazio vuoto e isolato per bambini e per drogati (o per bambini drogati) e che, per concludere, potesse vantare di aver installata intestinamente una ingente monorotaia. I lavori cominciarono solo dopo che Tange si arrese alla decisione del consiglio di eliminare quello che definirono uno strabenedetto treno. Nel 1985, finalmente, iniziarono i lavori.

Uno degli ingegneri che partecipò al progetto di costruzione del Centro direzionale di Napoli

Le prime difficoltà

Il team di architetti che partecipò alla costruzione del centro incontrò le prime difficoltà già dall'inizio dei lavori. Al posto dei comuni operai immigrati, come manodopera, ebbero una serie di scimmie mutilate, le quali, oltre a essere noiose e per niente trendy, erano anche delle scansafatiche croniche. I problemi crebbero quando il WWF venne a sapere che nei laboratori progettistici venivano sfruttati dei bradipi laureati in ingegneria edile. I lavori vennero interrotti per circa due anni, al termine dei quali, il comune, avendo imparato la lezione, decise di affidarsi alla manodopera straniera, importando illegalmente circa millemila uomini dall'Africa centrale.


Una terrificante rivelazione

Voci sostengono che il 17 dicembre 1992, durante uno scavo, l'operaio Mohammed Kali Daman, inceppò nel ritrovamento di una navicella appartenente a una civiltà aliena. Le voci vennero immediatamente messe a tacere; il 22 dicembre Mohammed Kali venne ritrovato morto nel suo super-attico. Dell'UFO non si è saputo mai niente, tranne che, il 15 maggio 1994 un contadino messicano di origini Slave ne ritrovò uno simile nel suo campo di girasoli. Sono in molti a sostenere la tesi che quell'UFO fosse lo stesso ritrovato a Napoli, ed è difficile immaginare come una città così all'avanguardia sia stata capace di trasportare un simile oggetto oltreoceano senza sollevare il benché minimo dubbio a riguardo (si crede sia stata opera della Camorra, che non esiste).

L'intricato ed efficace sistema di sicurezza messo appunto nel Centro direzionale di Napoli

La conclusione dei lavori

I lavori si conclusero ufficialmente il 12 febbraio 1995, giorno nel quale vennero anticipati i festeggiamenti di Piedigrotta, e, a detta di molti, si sciolse persino il sangue di San Gennaro.


Avanguardia nei sistemi di sicurezza

Al termine dei lavori il comune di Napoli incaricò una ditta specializzata in sitemi di sicurezza di progettarne uno apposito per il Centro. Vennero messe immediatamente in discussione le possibilità che l'intero complesso potesse restare in piedi; stranamente Kenzo era già da tempo partito per il Messico, ed è tuttora lì, a sperperare soldi in Nachos, Tachos e Banane afrodisiache.
Il team di fasulli ingegneri si mise immediatamente al lavoro. Vennero rafforzate le colonne portanti con protesi al silicone, venne impiantato un enorme sistema di sicurezza contro gli eventuali attentati aerei (vedi foto), e il settore est venne ricoperto di cioccolato (Willy Wonka è ovunque, tenetelo sempre a mente).

Critiche

Circa dieci anni dopo la sua costruzione, il Centro direzionale venne criticato dagli abitanti del posto, in quanto "luogo non abbastanza degradato come lo sono invece New York, Manatthan o La Grande Mela".
In molti rapinatori, drogati, emo, satanisti, prostitute e politici presero a cuore le richieste della popolazione e decisero di spostare i loro loschi traffici presso il centro stesso.

Curiosità

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