Cuozzo

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Voce principale: Tipi di truzzo (origine geografica)
Esemplare di "Cuozzo" del 2008 in tutta la sua travolgente Cuozzità.
« uè TAMARRRUN!!!'! »
(Tony Tammaro su Cuozzo)
« Scusa, ti pozzo canoscere... »
(Un cuozzo su a una vrenzola in luogo di "posso conoscere")
« Pss pss... P'Secondiglian arò s'và? »
(Originale metodo di corteggiamento di un cuozzo)

Il cuozzo è la sottospecie di truzzo più famosa che esista dato che viene da Napoli, cosa che accentua le caratteristiche normali del truzzo.

Presente a Napoli e provincia fin dall'antichità, il suo habitat si è notevolmente allargato negli ultimi anni. Gli avvistamenti più numerosi vengono fatti nei giorni festivi e prefestivi quando li si può vedere pascolare allo stato brado nelle piazze e nelle strade dello shopping partenopee. La mandria si presenta come un insieme molto compatto, dove tutte le specie animali in essa presenti vestono in modo simile e usano un caratteristico richiamo, comprensibile solo ai membri della stessa specie, del tipo: amò, tesò, bellè....

Essi sono rozzi, rumorosi e si trovano tra i primi posti nella classifica mondiale delle cose più fastidiose del pianeta, assieme alle zanzare, agli allarmi delle auto e ai sassi nelle scarpe. Ascoltano strani rumori che la gente normale chiama "canti del pescivendolo" ma che loro si ostinano a voler chiamare musica.

Musica

   La stessa cosa ma di più: Musica neomelodica.
In tre sul motorino è un'ottima media, ma il record tutto partenopeo è di 5 passeggeri, tutti senza casco, ovviamente.

Parlare di musica per i cuozzi significa parlare di neomelodici, che in realtà stanno alla musica come un imbianchino sta alla pittura impressionista. La loro "musica" tratta di argomenti molto vari (lei lascia lui, lui lascia lei, lei sta con lui ma lui ha un'altra, lei sta con lui ma lui è un latitante, lei è una quindicenne vogliosa che vuole perdere la verginità col primo che passa eccetera) ma tutti adatti a loro.

I più fulgidi rappresentanti di questi ritmi tribali sono:

Aspetto

   La stessa cosa ma di più: Tratti distintivi del truzzo.
Identikit del perfetto cuozzo degli anni 2000.

Capigliatura

Maschio: ha i capelli morbosamente piastrati e affogati nella gelatina. Li portano con una strana frangia di lato, a formare un altro strato di pelle sulla loro fronte, e si può di solito vedere qualche ciuffo alzarsi dietro la nuca, oppure i capelli sono completamente rasati ai lati e quasi completamente rasati sopra, un po' alla "Casco a scodella" modello portato dai Truzzi.

Femmina: l'esemplare femmina è anch'essa provvista di frangia, i capelli sono perennemente bagnati dall'olio, non osiamo immaginare se sia una secrezione endogena degli stessi capelli oppure comprato. Questi capelli vengono poi piastrati e riempiti di lacca, nafta, ceralacca, paraffina, cerume e altre sostanze a noi oscure.

Abbigliamento

Per il cuozzo napoletano il cappellino con visiera è un must. Tali specie animali sono infatti spesso avvistate con addosso dei cappellini di marche strane[1] o le stesse usate dai truzzi. Il microclima che si crea tra il cappellino e i capelli unti del cuozzo rappresenta un pabulum ideale per il proliferare di muffe e funghi.

Il vestito dev'essere sgargiante, aderente[2] e fluorescente[3]. La camicia è orgogliosamente aperta sul davanti, talmente aperta che di solito i peli in petto tremano dal freddo.

Ma è nella scelta del gioiello che il cuozzo grida con forza all'umanità la sua assoluta mancanza di buon gusto. Il monile tamarro è ostentato e rigorosamente grande: collane d'oro grosse quanto catene di un motorino, in grado di provocare malformazioni della colonna vertebrale e orecchini enormi che alla fine di una "bella" serata in discoteca riprendono la loro funzione primaria di lampadario.

Le scarpe: un emblema di questa specie sono le Nike dorate o nere traslucide, perché il cuozzo rinnega sdegnosamente l'eleganza oltre che la buona educazione. Molto gettonate sono pure alcuni tipi di Converse mentre altre scarpe entrate nell'albo d'oro tamarro sono le Timberland e le Richmond, ma recentemente anche le Off White e le Yeezy. Negli ultimi tempi "si portano" anche stivaloni da centauro Harley Davidson, indossati naturalmente dalle ragazze che non rinunciano allo stivale con otto centimetri di tacco neppure in piena estate.


Maglie: la maglia cafarda dev'essere aderente, azzeccata al corpo, meglio se incollata con la colla vinilica. E poco importa se i rotoli di ciccia del cuozzo di turno fuoriescono da queste magliette come fiumi di lardo abbronzato, il vero cuozzo D.O.C. deve sacrificarsi in nome della moda. I brand più gettonati dai Cuozzi per le magliette sono Gucci, Louis Vuitton, Supreme, Off White e Defend Paris. A tal proposito ricordiamo il famigerato Gilet corto modello "facchino del Grand Hotel", perché l'eleganza non va in vacanza.
Per le ragazze il problema è raddoppiato perché ai rotoli di grasso sui fianchi si aggiunge la scollatura stretta che fa arrivare le tette delle poverine sotto al loro mento[4].

Occhiali: D&G e Ray Ban su tutti[5].

Le due lampade settimanali obbligatorie: cosa fondamentale per i cuozzi e per le cuozze praticamente tutto l'anno se non vogliono perdere l'abbronzatura che li fa somigliare ai loro idoli. Il cuozzo originale sembra sempre di ritorno dal Marocco e lo si vede spalmarsi di Leocrema pure la vigilia di Natale.

Il trucco: la mattina il cuozzo medio si sveglia e comincia a spalmarsi fondotinta su tutto il corpo, quindi una lunga linea di matita[6]), kg di phard e rossetti molto accesi, modelli all'ultima moda nelle sfilate della Domiziana collezione Primavera-Estate.

Note

  1. ^ Originali o pezzottate.
  2. ^ Anche se questo può comportare lo strabordare di carne in eccesso.
  3. ^ Sì, più le cose attirano l'attenzione, più le usano.
  4. ^ Gli scienziati di tutto il mondo da sempre tentano di capire per quale assurdo fenomeno biologico le loro mamme li lascino uscire conciati in questo modo.
  5. ^ Per approfondire: Occhiali da sole per truzzi.
  6. ^ Si potrebbe pensare che abbiano sbagliato due volte a mettersela.


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