Autobus

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È passato il 69?
« Ho perso l'autobus perché è arrivato in orario »
(Avvenimento straordinario realmente accaduto)
« Ecco il tram! »
(Tizio ignaro del suo destino, alla fermata dell'autobus; con davanti la scritta "BUS" per terra, di fianco un cartello con scritto "linee bus", assenza totale di rotaie, e un mezzo di dodici metri con ruote di gomma e la scritta "Bus n.12345" di fronte)

L'autobus, nome commerciale dello spostapoveri, è un mezzo creato dal Ministero dei trasporti e da un'associazione segreta tuttora di ignota identità, per consentire la veloce diffusione di virus in tutta Italia, per aumentare la mortalità e mantenere il livello della popolazione sotto controllo. La decisione di adottare questo mezzo per la propagazione delle malattie fu presa in collaborazione con il Ministro dei trasporti Alex Bianchi dopo il 1629, in seguito allo sciopero indetto dai Sindacati dei ratti portatori di peste (che in quegli anni avevano contribuito alla diffusione della malattia) per il mancato rinnovamento del contratto di lavoro.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Autobus.


Descrizione

Questo mezzo è uno dei luoghi più luridi e fetidi del pianeta, è secondo soltanto al famoso cesso pubblico, poiché in quest'ultimo si sono verificati anche casi di contagio di malattie veneree e immunodeficienze. Prima di ogni corsa, la curiera viene unta con grasso di topo di fogna putrefatto, sterco di emù e altre carogne simili, che formano quello strato sudicio giallo/opaco che riveste gran parte dell'ambiente. Vi si aggiunge anche lo schifo presente nelle mani del 90% dei passeggeri, che hanno pensato bene in precedenza, di pulirsi con le dita le cavità nasali, anali e genitali, e reduci da una pulizia avvenuta due mesi prima.

È anche l'habitat preferito da molte creature, vediamone alcune:

Passeggeri

È opportuno e lecito descrivere i frequentatori abituali di questo mezzo di distruzione di massa che sono purtroppo costretti a farne uso in mancanza di mezzi propri, anche se qualche chilometro dopo, il 30% delle volte, l'autobus si guasta nei pressi di una salita, costringendo i malcapitati passeggeri a proseguire a piedi o scalare a mani nude.

Il fetido

Il fetido non è altro che un agente in borghese che contribuisce alla propagazione di malattie mediante il tanfo. È di aspetto più squallido di una latrina del campo di concentramento di Auschwitz e puzza altrettanto, rendendolo riconoscibile dall'insolito spazio vuoto attorno a esso, anche se l'autobus è pieno come una scatola di sardine. Si pensa che sia una tattica per trovare sempre un posto e non essere circondato da rompicoglioni.

La tattica più usata dal Fetido è stata studiata dagli zoologi, e si può riassumere nelle seguenti fasi:

  1. Il fetido sale sul mezzo indisturbato e senza trovare intoppi di qualsiasi genere o di qualsiasi tipo, poiché è stato avvistato metri prima dai passeggeri che, pena la loro incolumità fisica, si sono allontanati dalle porte, accalcandosi dalla parte opposta, o come succede spesso ai più deboli di cuore, buttandosi dai finestrini all'urlo di “Viva l’Italia / Viva la figa”.
  2. Il fetido localizza il passeggero più malaticcio, vecchio, rinsecchito, rincoglionito, in pratica il più debole tra quelli seduti, e vi si piazza di fianco praticando la tattica della Terra Bruciata, usata anche nelle guerre, per togliere l'aria alla vittima. La vittima dopo aver tentato invano di resistere con un apnea degna di Umberto Pelizzari si allontana sconfitto, molte volte con gravi menomazioni celebrali.

Il fetido viaggia l'80% delle volte senza biglietto, sfruttando la sua limitata capacità di comunicare dovuta al suo potente alito, facendo scappare prima ancora dell'avvicinamento il controllore di turno.

Lo studente

Un autobus diretto dove devi andare tu.

Lo studente è il passeggero più abituale e facile da incontrare sull'autobus, si può dividere in studente delle medie e liceale.

Lo studente delle medie (conosciuto anche come ragazzino di tredici anni del cazzo[1]) è quella creatura che tritura i nervi degli altri passeggeri e del conducente ed è la maggior causa di pensieri ossessivi omicidi all'interno degli autobus. Porta uno zaino contenente blocchi di piombo e iridio che sbatacchia nelle schiene che gli capitano a tiro.

Lo studente liceale è troppo incazzato e stanco della sua vita per muoversi. Anche lui porta una cartella, che però imbottita di cotone per darle un po' di volume.

Il 2% degli studenti compra il biglietto (senza timbrarlo) o ha l'abbonamento, il 70% fornisce dati falsi, il 20% sfrutta la manopola rossa di emergenza accanto alla porta per scappare nei momenti di pericolo-controllore, il restante 8% simula malanni, svenimenti, crisi mistiche o morte.

La pettegola

La pettegola è nel 100% delle volte di sesso femminile, altrimenti si chiamerebbe pettegolo. Questa passeggera abituale è immune al cartello “NON PARLARE AL CONDUCENTE” e intrattiene pesanti discorsi sul nulla con l'autista, nel vano tentativo di portarselo a letto e parlargli anche oltre l'orario di lavoro.

Avvistamenti dei controllori sul territorio nazionale.

L'anziano rompicoglioni

Altra immancabile figura in ogni luogo pubblico che si rispetti. Appena entrato, individua immediatamente l'adolescente più vicino che occupa un posto a sedere; si dirige furioso verso di lui, ignorando le decine di posti liberi ai lati del mezzo, e chiede arrogantemente che gli sia ceduto il posto. All'accenno della minima protesta, inizia a inveire contro il giovane. A quel punto il giovane si alza, si sposta di un metro sul sedile davanti e invita l'anziano a sedersi, che sceglierà comunque il posto più vicino all'uscita.

Rarissimo avvistamento. Notare la mancanza di capelli, indice di frustrazione, e l'orgasmo raggiunto dal controllore mentre dà la multa.

Al momento di scendere, l'anziano si farà largo fra la folla spingendo malamente chiunque gli si pari davanti, dando del maleducato, nonché criminale, a chiunque provi a entrare dall'uscita e scambiandosi coi malcapitati abituali auguri di cancro ai peli pubici prima di scendere.

Il maniaco

I maniaci, individui di sesso maschile o lesbiche in cerca d'avventure, sono dei leggendari passeggeri inventati da altri passeggeri. Veste solitamente normale per non dare nell'occhio, viaggia senza biglietto e gira tra un autobus e l'altro. Sembra una persona normale, e questo perché è proprio una persona normale. Infatti è per causa di alcune teenagers con grossi problemi paranoia e vanitose vecchie raggrinzite che si credono ancora piacenti che, guardandosi ossessivamente intorno, individuando uno sventurato e lo additano come UN PAZZO MANIACO, MI VUOLE VIOLENTARE! e confidano il tutto ad altri individui posizionati proprio dietro di loro.

Il controllore

Il controllore è diffuso solamente al Nord Italia. Al Sud non ne è mai stato avvistato uno, tanto che intorno alla sua figura si narrano leggende che si perdono nella storia; le apparizioni di questo semi-dio sono più rare di quelle della Madonna di Fatima.

Note

  1. ^ Anche chi non ha tredici anni è ritenuto un tredicenne del cazzo.

Voci correlate