Pasta

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« Mamma butta la pasta! »
(Dan Peterson su Pasta)
« Ma no, è un peccato sprecarla... »
(Coglione sulla frase di prima)
« La fasta è rigorosamente al luogo »
(Luca Giurato su Pasta)


Pasta

Pasta (sin. fumo, pastella, gremo, hascisc, cala, chicca, pasticca, pastiglia, ecstacy, gettone) è una parola italiana con diversi significati. Il significato primario, per frequenza di uso, è di sinonimo di hashish (sostanza psicotropa ottenuta dalla lavorazione delle piante di cannabis).

Altre possibilita' sono pasta nel senso di prodotto alimentare ottenuto dal processamento del grano duro, e pasta nel senso di abbreviazione della parola pastiglia, generalmente riferentesi a unita' commerciabile di mdma.

L'ambiguita' del termine può portare a gravi fraintendimenti e potenzialmente anche a indesiderate assunzioni di carboidrati o intossicazioni da metanfetamine. Insieme con la pizza (altro potenzialmente fraintendibile oggetto di dialogo), gli spaghetti e il mandolino, la pasta costituice una dei più importanti termini del vocabolario italiano.

Pasta
  • Esempio di un possibile fraintendimento:
A : Oh amigo vuoi pasta?
B : Bella, che paste hai?
A : No migo, io ho fumu, sciuculato
B : Dammi un bel venti, fammi un bel servizio
A : Migo prendi un scinquanta, ti fasciu bella storia
B : Fammi la giunta
A : No sciunta migo, e sbrigati che c'è sbr
B : Cheesburger?
A : No, sbiri

In questo caso la confusione è evidentemente fra pasta nel senso di hashish e pasta nel senso di ecstasy (mdma).

  • Altro esempio:
Altra pasta
A : Oh bella zio! tuttapposto?
B : Si e tu?
A : Da baura! sto andando a farmi una pasta al plastic
B : Non sapevo cucinassero
A : No zio una pasta, non le basi
B : Le basi techno?
A : No, pensavo parlassi delle basi di coca
B : No parlavo di pastasciutta
A : Ma va', è un after

In questo caso la confusione iniziale fra pastasciutta e pastiglie di ecstasy addirittura porta a confondere, nel dialogo, la cucina per scopo alimentare e il processo casalingo comunemente noto di trasformazione della Cocaina in basi libere, detto appunto "cucinare". In seguito si aggiungono ulteriori fraintendimenti, in questo caso tra basi (libere di Cocaina) e basi (ripetitivi fraseggi ritmici in 4/4 tipici della musica techno), musica techno che peraltro è la musica comunemente usata in contesti sociali in cui avviene consumo di mdma.

E pasta!

Fondamentale quindi, specialmente per il neofita della lingua, l'aggiunta di aggettivi o altri nomi o pronomi atti a chiarificare il riferimento all'uno o al talatro uso della parola. Quando si parla di hashish (quindi in Italia il 90% se non la totalità dei casi), utile può essere il semplice gesto di accendere un accendino o il gesto di disporre la mano a conca aperta verso l'alto con l'altra mano contratta al centro.

Nel caso in cui si parli dell'alimento è fondamentale per non dare adito a dubbi indicare anche il sugo. Es "vado a casa a farmi una pasta" è ambiguo, specie nel caso in cui la persona che lo dice sia accompagnato da una ragazza sexy e porti scarpe curiose. "Vado a casa a farmi una pasta al pomodoro" invece non dà adito a dubbi. Invece nel caso in cui si voglia riferirsi all'ecstasy, può essere utile muovere il proprio corpo in modo da mimare il gesto del ballo o toccarsi il pube mostrando la lingua contratta all'esterno delle labbra.


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