Jacob Panettone Nebbioso Kissinger, meglio noto come Alessio Secco, è una sedia rotta che si trovava nella sede della Juventus fin dal 1456A.C.. Famoso per la sue esotiche abilità di bagnare sassi e intrecciare libri, nel 2006 dopo l'esilio in Svezia del simpatico Luciano Moggi ha ereditato la sua mansione di sturalavandini nella società bianconera, cacciato a calci nel 2010. Ora disoccupato, per la fortuna di tutte le società del mondo.
Il maledetto è già passato alla storia per aver costituito un fiero ostacolo al ritorno della Juventus nelle alte posizioni della serie A grazie ai suoi simpatici acquisti. L'aneddoto è che abbia perso la via per raggiungere il calciomercato per un'impostazione errata del navigatore satellitare, finendo al mercatino delle pulci di Monza, dove peraltro continua a recarsi per concludere i suoi affari.
Christian Poulsen, dall' US Fiorenzuola, per il 51% delle azioni della Fiat
Michele Paolucci in prestito dal Siena (dove era panchinaro), per il quale è stato a dire il vero necessario l'intervento di Franzo Grande Stevens in persona (n.d.r. ha dovuto VERAMENTE telefonare di persona l'amministratore degli Agnelli)
Cessioni celebri
Il sorrisetto da ebete di Alessio Secco mentre comunica l'acquisto di Poulsen.
In questo campo Secco ha potuto sciorinare tutto il suo talento, inanellando una serie di straordinarie trattative che gli hanno spianato la strada per il titolo di "direttore sportivo più miserabile d'Europa" (vedi paragrafo "Riconoscimenti").
Adrian Mutu, alla Fiorentina, per due biglie di vetro e un elastico in comproprietà (poi vinto alle buste per 22 milioni di euro e 20 mila euro di caramelle)
Gianluca Zambrotta, al Barcellona, per una pignatta e un piatto di paella
Patrick Vieira, all'Inter, per due mandarini e tre ciliegie
Zlatan Ibrahimović, all'Inter, per due conigli malati in prestito e 2 biglietti per il concerto dei Pooh
Riconoscimenti
Nei suoi primi due anni di attività è stato premiato due volte consecutive come "direttore sportivo più miserabile d'Europa", titolo assegnato dalla rivista "Cani & Segugi", sbaragliando la concorrenza. Alle sue spalle, mr. Lui e Massimo Giletti nel 2006/2007, Raffaella Carrà e Mario Magnotta l'anno successivo.
Nel 1994 la maestra lo ha segnato nella colonna dei buoni alla lavagna.
Nel 1970 gli fu conferito a sorpresa, sbaragliando pretendenti del calibro di Luigi Del Neri, Giuseppe Marotta, Amauri, Massimo Moratti, la banda bassotti, Braccio di Ferro... l'ambitissimo premio "BALENGO D'ORO DEL SECOLO"
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Nel 2006 ha comprato una Fiat Panda per un milione di euro. È tuttora convinto del buon acquisto.
Molti affermano che scelga gli acquisti da fare giocando a giochi per PC manageriali, come Football Manager o Scudetto, e solo in seguito scritturi i contratti per la Juve; avrebbe infatti voluto acquistare Evandro Roncatto, bomber brasiliano che a Football Manager 2004 faceva vincere le sue squadre da solo, ma sfortunatamente aveva superato il bonus per gli extracomunitari.
Nel 2010 è definitivamente risultato incapace, come ci si aspettava ampiamente da tempo
Si narra che un bel giorno di agosto nella sede del calciomercato sia stato visto a colloquio con il procuratore di Kakà... In realtà chiedeva informazioni sul fratello Digao...
La leggenda narra che il suo miglior affare sia stato vendere una piastra per capelli ad Amauri per l'esosa cifra di 6,53 euro. Solo successivamente si sarebbe reso conto di averne speso 50 per il suo acquisto e 7 per la spedizione.