Oliver Hardy

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STÉNLIO E OLLIO APPROVÀNO QUESTO ARTICÒLO!


La sua elaborazione è stata tanto faticosa quanto catastrofìca, ma nonòstante questo la pagìna è stata completata.
E quando avrete terminato di leggére ci mangeremo insieme un po' di uova sode e noci!

Firmato: Stan e Babe
Un Oliver dei tempi d'oro mentre si guarda alla specchio e si compiace della propria bellezza.
« Ehi! Io non ho affatto quella voce così ridicÒla! »
(Oliver guardando un suo film doppiato in italiano)

Oliver "el gordo" Hardy, conosciuto anche come Babe-ball, scritturato all'anagrafe come Olivio Lardi, soprannominato Ollio, morto sott-Ollio (Vladivostok 31 gennaio 1888 - Sylacauga, 30 novembre 1957) è stato un menestrello innamorato del XX° secolo.
È passato alla storia per essere stato il più grosso magnate (cioè uno che magna patate) della storia del cinema: lui faceva il suo lavoro di imprenditore, tranquillo, mentre le telecamere lo riprendevano nei suoi quotidiani, involontari disastri. Così si è sempre beccato due stipendi, scialacquati per lo più in fritture d'ogni genere.

Infanzia, pubertà e vita da culattone

Fin da piccolo Oliver possedeva un'arma di seduzione incommensurabile: le guanciotte cicciotte pizzichevoli.

Oliver nacque orfano di entrambi i genitori in uno sputo di paesello nell'ovest della California. Fin da piccino dovette imparare ad arrangiarsi per conto proprio in un paese crudele dove i bambini cicciotti venivano scherniti a morte e i McDonald non erano ancora stati inventati.
Dopo la recisione del cordone ombelicale, Oliver trovò subito lavoro nel mondo dello spettacolo e a 3 anni si diplomò come giullare da teleschermo. In realtà, come già detto, Olivio non recitò mai sul serio, nel senso che il solo inquadrare una figura tanto bislacca - si riscontrò in seguito - provocava ilarità nello spettatore. Per i produttori era più che sufficiente. Per Ollio pure. Per altro, grazie questo lavoro spontaneo, si ritrovò giorno dopo giorno sempre più ricco, senza capirne il motivo, ma permettendosì così di terminare studi da dietista, da insegnante di dizione impeccabìle, da assaggiatore ufficiale della corte del Quatar e, grazie anche a una voce da negrone, da cantante jazz.
A 13 anni, già con un patrimonio di tutto rispetto, si sposò con una delle donne più belle e maggiorate del momento, tale Marilyn Monroe. Quando qualcuno s'azzardò a chiedere alla giovane biondina cosa trovasse di tanto attraente in Olivio, ella rispose candidamente:

« Mi fa ridere. »
(Jessica Rabbit Marilyn Monroe parlando di Roger Rabbit Oliver Hardy)

Da Marilyn Oliver non si separò più per tutta la vita: da lei ottenne la gioia di poter gridare al mondo intero Io mi sono fatto la Monroe e voi no, pappappero!, da lei ottenne tre figli meravigliosi che gli diedero infinite soddisfazioni e da lei ottenne una dote dal suocero che gli permise di accedere alle cariche politiche della regione, che naturalmente stravinse umiliando gli avversari, guadagnandosi la carica di governatore del Nebraska e pure della Danimarca, già che c'era.
Per farla breve, Oliver è sempre stato un personaggio con un gran "culo", il quale (Oliver, non il culo) seppe sempre sfruttare al meglio le occasioni che gli venivano servite.

L'approccio al mondo dello spettacolo

Il nostro eroe in compagnia di un suo peloso cosplayer.

Il puzzone nelle comiche

La fiatella maleodorante[1] di Oliver e la sua stazza asciutta e ameboidica non tardarono a farsi notare: tutte le case cinematografiche dell'epoca lo volevano per sé e se lo contendevano. Cominciarono ad arrivargli lettere profumate dalla FOX, messaggini pucciosi dalla Medusa Film, inviti a uno spuntino amichevole dalla 嘉禾娛樂有限公司. Ollio cercò di soddisfare sempre tutti come meglio poteva, una volta da uno, una volta dall'altro. Per lo più ci riusciva: testimoni dell'epoca giurarono d'averlo incrociato negli studi della Première Heure nello stesso momento in cui avrebbe dovuto essere alla Cazzo Film[2] per girare un bel pornazzo. Il tutto durante una partita di golf a Los Angeles con la sua quinta moglie.
L'ultimo suo film da puzzone solitario lo concesse alla Drink Camera Production. In quella pellicola Ollio diede il meglio di se stesso: si scolò una damigiana intera d'assenzio puro.

Stanlio e Ollio

   La stessa cosa ma di più: Stanlio e Ollio.

La fine

Oliver tenta di eseguire su Stan quella mossa che se te la fanno dopo tre giorni muori.

Oliver si spense in maniera piuttosto tragica dopo una lunga serie di sfortunati eventi che lo coinvolsero più o meno direttamente. Ricostruendo gli eventi che lo accompagnarono verso la morte:

  • 30 novembre 1954: Oliver s'inchiatta di 25 kg dopo essersi sottoposto alla dieta del fantino: se lo mangiò;
  • 30 novembre 1955: Oliver viene colpito da ben 5 infarti di seguito, 4 ictus e un colpo della strega, col paradossale risultato che aumenta di nuovo la sua massa corporea di altri 25 kg (stavolta si mangiò la strega);
  • 30 novembre 1956: Oliver viene colpito dalla maledizione di Didone. Non gli succede nulla di particolare, perché lui non sa neanche chi sia, 'sta Didone;
  • 30 novembre 1957: Oliver viene colpito da un meteorite in una casa in Alabama ed esplode. L'onda d'urto che si genera fa tre volte il giro dell'intero pianeta, provocando crisi di risatine isteriche a chiunque investisse nel suo cammino;
  • 30 novembre 1999: l'ultimo pezzetto di Oliver è trovato nei pressi di Proxima Centauri. Viene finalmente sepellito del tutto nell'hangar di famiglia[3]

Stan, nella sbagliata convinzione che l'amico godesse di ottima salute poiché chi è robusto vuol dire che mangia tanto e se mangia tanto la nonna è contenta, si ritrovò improvvisamente senza partner. Espresse un giorno il suo sconforto con una dichiarazione durante un noto programma di cucina, nella quale riuscì a stento a trattenere una profondissima commozione:

« Uhm... Manca di sale... »

I doppiatori italiani

  • Uno studente mai identificato di ingegneria filosofica applicata che doveva pagarsi studi e appartamento: fu il primo doppiatore ufficiale del grande Oliver, ma fece così schifo che, appena trovati dei doppiatori decenti, i suoi lavori vennero bruciati. Assieme a lui.
Albertone durante il doppiaggio di Ollio in Ingorgo in piazza Colon Retto (1937).
  • Il padre dello studente mai identificato di ingegneria filosofica applicata che doveva pagarsi studi e appartamento. Era solo andato a prendere il figlio al lavoro, ma il direttore di doppiaggio era ancora così infuriato per le orribili performance del figlio che incenerì pure lui.
  • Alberto Sordi: un altro tizio poco importante per la storia del cinema, che però seppe creare una voce così grottesca da risultare simpatica. In seguito si scoprì che quella era la sua vera voce, che non stava affatto scimmiottando, che non stava assolutamente facendo apposta a riprodurre dei suoni tanto fanciulleschi eppure gutturali, ma ormai poco importa, tanto è morto.
  • Carlo Croccolo. Fu il responsabile della maggioranza dei doppiaggi del corpulento attore, benché l'opinione pubblica non abbia mai apprezzato la sua orribile cadenza pseudo-napoletana che faceva sembrare il povero Babe in perenne lotta con un enfisema polmonare. Fortunatamente la maggior parte delle sue opere risultano "accidentalmente" perdute.
  • Babbo Natale, che tra l'altro gli fece più volte da controfigura per ruoli delicati in cui il personaggio doveva subire angherie talmente pesanti che una persona coi nervi sempre a fior di pelle come Hardy non avrebbe mai potuto gestire, pena uno sbrozzo di bile ogni venti minuti.
  • Enrico Maggi: nel periodo in cui operò c'era così poca roba da fare che gli concessero, generosamente, di doppiare Ollio nei suoi film muti.
  • Giorgio Ariani: un falso fiorentino che celò le sue origini emiliane per poter doppiare il suo idolo Oliver, fino a essere beccato durante la sequenza di Sim sala bim dal fonico, che aveva notato una leggera inflessione ferrarese:
- Fonico: “Bastardo! Tu non sei affatto un fiorentino Doc! Sei solamente un lurido ibrido tosco-rumagnòl!”
- Giorgio: “Cut vegna un chencar, mi hanno scoperto! Ma non mi avrete mai!”

E scomparve per sempre nello scarico di una turca.

Curiosità

  • Il buon Oliver non manifestò mai interesse per la scuola, tanto che il voto più alto che vide fu un "5+" in matematica. Era del suo compagno di banco.
  • Per il motivo di cui sopra Ollio era solito andare in giro con uno stuolo di 9 servitori. In questo modo anche lui avrebbe potuto contare fino a 100.

Note

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  1. ^ Era solito far bisboccia prima dei film, anziché dopo.
  2. ^ La quale esiste sul serio, tanto per chiarirci
  3. ^ Erano tutti quanti parecchio corpulenti.

Voci correlate