Tennis

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(Giocatore di tennis standard che viene mentre impatta la pallina)

Il tennis è un popolare sport in cui i due giocatori colpiscono la palla da una parte all'altra del campo per ore, talvolta dimenticando cosa stanno facendo.

Una pallina da tennis, colpita da un servizio, può arrivare alla velocità di 230 km/h... un gatto forse un po' meno.

Storia

Origini

Il tennis nasce nel lontano 1800 nelle campagne romagnole dove, per far fronte alla noia, alcuni fattori inetti inventarono questo sport per poi diffonderlo in tutto il mondo. La versione iniziale era molto diversa: vedeva infatti due squadre da 5 persone che si fronteggiavano, armati di padelle, lanciando da una parte all'altra del campo una palla di calzini; vinceva chi riusciva, con un colpo, a disfare la palla di calzini.
Le regole prevedevano inoltre che il giocatore che sbagliava una battuta potesse essere preso a padellate dalla squadra avversaria.

Oggi

Lentamente il gioco si evolse in quello che oggi è uno dei più monotoni e noiosi sport dell'età moderna, nonché causa di scoliosi per tutti i coraggiosi sportivi che tentano di giocare e che dopo qualche mese si trovano con la parte destra del corpo esageratamente più grande e muscolosa della sinistra (questo vale per chi è destro di mano, ai mancini si ingrossa la parte sinistra e agli ambidestri il pene).
Sorvoliamo sulla facile ironia che genera l'immagine di un braccio solo irrobustitosi per esercizio massivo. Il tennis è uno sport serio, non si fanno battute.

Il regolamento

I sederi tornei di tennis femminile sono seguiti con molta attenzione da un pubblico prevalentemente maschile.

Il regolamento è piuttosto semplice e scontato, tant'è che talvolta persino Galeazzi ne comprende gli avvenimenti.
Le regole fondamentali sono due: colpire la palla e tentare di mandarla dentro il campo dell'avversario; a queste sono poi da aggiungersi molte regole non scritte, ad esempio si deve chiedere galantemente scusa quando si fa punto colpendo il net, e soprattutto bisogna fare strani urli quando si colpisce la palla con forza. Nonostante l'esplicita ovvietà del regolamento, la Aic (Associazione internazionale tennis) ci tiene a sottolineare alcuni dettagli:

  • È severamente proibito l'uso di caddy o frigo a pedali per raggiungere più velocemente la pallina scagliata dall'avversario.
  • Non si possono prendere a racchettate i testicoli dell'avversario, a meno che non siano cosparsi di folto pelo giallo.
  • L'uso di Powerade non è concesso in quanto Gattuso, frontman della bevanda, è considerato sostanza dopante.
  • L'arbitro non è una palla, neanche se vestito di giallo (può sembrare stupido ma ci sono casi documentati in cui l'arbitro viene colpito per ore da una parte all'altra del campo).

L'unica pecca di questo giocondo giuoco è la mancanza della moviola: saranno molteplici, infatti, le situazioni in cui non si riuscirà a capire se la palla è caduta dentro o fuori dal campo; a questo gli arbitri potranno porre rimedio solo con l'utilizzo della raffinata tecnica giudiziaria "ambarabà ciccì coccò questo punto a chi lo do".

Il campo

Il doppio sta per iniziare.

Il tennis è solitamente praticato su un campo di fastidiosissimo finto terriccio rosso fatto da sbriciulato da mattoni. Quest'ultimo non si limita a lasciare macchie rosse indelebili su qualsiasi cosa con cui venga a contatto: infatti, se non annaffiato a intervalli regolari di 15 minuti, il terriccio si ribella e si raggruma ad altezza uomo, in densi polveroni rossastri che impediscono di vedere la pallina e di distinguere tra giorno e notte. Per far fronte a questo problema alcuni scienziati hanno pensato di usare materiale sintetico nella costruzione dei campi; alcuni esperti, invece, preferiscono usare palle luminose verdi fluorescenti.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Tennis.

I campi sintetici, o in cemento, o in acrilico, o in come cazzo si chiama avete capito, offrono tutto ciò che è negato dai campi in terra battuta: aderenza al terreno, rimbalzi alti e ottima visibilità. Queste caratteristiche li hanno resi i campi preferiti dai neofiti anchilosati incapaci di chinarsi per colpire le palle basse. L'unica differenza materiale tra un campo prettamente sintetico e uno in cemento si riscontra nella ruvidità della superficie. Cadere su un campo in cemento significa inevitabilmente lasciare dietro di sé una scia di carne grattugiata mentre su un gommoso campo sintentico si torna in piedi non appena si tocca terra con le ginocchia. Grazie a questa sua particolarità molti tennisti stanno tutt'ora sperimentando nuove tattiche per confondere l'avversario con tecniche di tennis "acrobatico" come la catapulta infernale (solo per il tennis in coppia).

Un'altra variante dei campi da tennis è rappresentata dai campi in erba, un tentativo fallito di ingannare i telespettatori dirottandoli dalle partite di calcio a quelle di tennis. I campi in erba vanno tagliati regolarmente, si inzuppano, offrono poco rimbalzo, sono scivolosi, seccano al sole, ospitano formiche e altre colonie di insetti. In pratica sono agevoli quanto una distesa asfaltata per una gara di tuffi ma il loro vantaggio è rappresentato dalle numerose varianti di gioco che le loro condizioni possono comportare. Su un campo bagnato di rugiada i giocatori devono stare attenti a non calpestare le lumache mentre su un campo ghiacciato i giocatori sono costretti all'uso di pattini da pattinaggio artistico (forse la variante più interessante coreograficamente). Su un campo in erba, inoltre, non è necessario l'ausilio dei ragazzini che corrono lungo la rete per recuperare le palle che toccano il net. Ci pensano gli scarabei stercorari.

Il campo è anche dotato di alcune ambigue strisce bianche, che delimitano i confini oltre le quali la palla è out: per economicità tali strisce sono tracciate con carta igienica, adeguatamente inchiodata al terreno per evitare di trovarsi senza campo in giornate ventose. Nonostante la rinomata efficacia dei rotoloni Regina, che peraltro non finiscono mai, alcuni scettici preferiscono usare strisce in nylon o addirittura dipingere il sintetico con strisce bianche... poveri scemi.

La partita

Un arguto tennista tenta di mettere in soggezione l'avversario, esibendosi in una smorfia di rabbia e dolore.

La partita si divide confusamente in svariati set, ognuno composto da 6 giuochi, composti a loro volta da 40 punti più gli eventuali vantaggi e parità... in breve dura parecchi giorni.

Essa si svolge sempre seguendo lo stesso collaudato copione: gli "atleti" entrano in campo, il pubblico è incontenibile, tra gli spalti si possono sentire alcuni starnuti o addirittura colpi di tosse (con relative scatarrate, dato il pubblico non molto giovane).

La partita inizia con una stretta di mano tra i due giocatori; quest'ultima sembrerebbe inutile a un occhio eretico, ma ogni tennista sa che la stretta di mano è il momento migliore per indebolire l'avversario con un temibilissimo sguardo cattivo.

Il pubblico

Nel tennis gli infortuni sono molto rari, ma quando i giocatori cadono cercano sempre di farlo in modo originale.

Il pubblico tennistico, composto per lo più da vecchi e persone che si sono trovate per sbaglio nei pressi di un campo da tennis, si distingue da tutti gli altri. Negli altri sport, infatti, il pubblico adora vedere eventi emozionanti e momenti salienti. Nel tennis, al contrario, la maggior parte del pubblico va a vedere una partita sperando che non accada assolutamente nulla di interessante.

La Aic afferma che la partita più emozionante della storia del tennis sia stata disputata nel 1950 circa: in quell'occasione i due giocatori mentirono sul proprio punteggio, mettendo in difficoltà l'arbitro sulla sua decisione; la partita terminò il 6° giorno di gioco quando la pallina, spinta da una folata di vento, oltrepassò la linea di fondo, decretando il punto vincente.

Una cosa divertente da fare a una partita da tennis è alzare lo sguardo durante una serie di palleggi e osservare gli spettatori, che non faranno altro che spostare simultaneamente la testa da sinistra a destra, nel pietoso intento di seguire la pallina con lo sguardo.

Il cambio campo

Una tennista ha interpretato male il significato di "break".

Sebbene possa sembrare solo un breve momento, tra un game e l'altro, in cui rifocillarsi, il cambio campo è uno dei momenti più psicologicamente salienti dell'intera partita di tennis.
Grazie a esso si potrà infatti riconoscere il proverbiale spirito sportivo dei giocatori di tennis: chi sta vincendo esclamerà felice, si preparerà all'esultanza finale e saltellerà cantando (come è tradizione fare a Wimbledon) mentre il giocatore perdente diventerà di volta in volta più irascibile, talvolta esibendosi in rabbiosi comportamenti, ogni anno sempre più originali, come sputare al pubblico o affermare di avere dolorosissimi crampi ai calzini sospendendo la partita. I più originali capiscono che la responsabilità della loro sconfitta, di tutte le loro sconfitte precedenti, di tutti i fallimenti della loro vita e della fame nel mondo, va attribuita alla racchetta, ragion per cui la puniscono sgridandola e massacrandola.

Varianti

Un'interessante fase della finale olimpica di "strip tennis".

Tennis femminile

Una buffa versione del normale tennis, in cui due donne si fronteggiano tentando vanamente di colpire la pallina da tennis; l'unico fine di questa disciplina sta nell'eccitare i masculi arrapati, simulando spesso orgasmi multipli, per questo sono ammesse solo donne di un certo fascino.

Strip tennis

Indubbiamente la versione più amata e seguita da tutti gli appassionati di tennis; le regole sono le stesse del tennis femminile, con l'unica differenza che chi perde un punto deve togliersi un indumento scelto dall'avversario. Queste partite non coinvolgono in nessun modo i gay.

Volano

I francesi, essendo piuttosto scarsi a tennis, decisero di inventare una versione effemminata del tennis: nacque così il volàno, in italiano badminton.
Il gioco è una via di mezzo tra i racchettoni da spiaggia e il tennis; c'è infatti una rete alta 2 metri che divide due squadre di giocatori i quali (rigorosamente vestiti con indumenti e sciarpe rosa a prescindere dal sesso), per mezzo di una finissima racchetta in plastica colpiscono una pallina rosa evitando di farla cadere al suolo rosa che sennò si sporca.

Ping Pong

Un giocatore dibatte diplomaticamente con il proprio compagno di squadra.
   La stessa cosa ma di più: Ping pong.

Detto anche "tennis da tavolo", "tennis portatile" o "alternativa al biliardino", questo "sport" è molto diffuso in Cina, siccome non hanno spazio per campi grandi, dove è praticamente diventato una religione per tutti i suoi sfortunati praticanti, che credono di diventare forti impugnando una racchettina di 20 centimetri quadrati e colpendo con forza una pallina in plastica fina.

Tennis di coppia

Versione praticamente uguale al tennis normale, con l'unica differenza che i giocatori, al posto di imbufalirsi con la propria racchetta, si arrabbiano con il proprio compagno di squadra. Il tennis misto non è previsto dal regolamento in quanto ben presto i giocatori si renderebbero conto della perdita di tempo che è il tennis: molto probabilmente si accoppierebbero sotto rete per recuperare il tempo perduto.

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Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 7 settembre 2008 col 35.7% di voti (su 28).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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