Statua della Libertà

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« L'ultima volta che sono stato dentro una donna è stato quando ho visitato la Statua della Libertà. »
(Woody Allen su doppi sensi.)
La Statua difende i confini americani friggendo un gruppo di immigrati messicani.
« Esatto, ci chiediamo tutti se sotto quel lenzuolo lei è tutta nuda. »
(Tommy Lee Jones sulla statua. Allora è una fissazione...)

La Statua della Libertà è il manichino più alto del mondo, nonché la presidentessa dell'Associazione Anti-Monumenti Maschilisti e piromane a tempo libero.
Inizialmente nota come la Statua del popolo delle Libertà ha poi dovuto cambiare nome in seguito alle querele provenienti dall'Italia, dove un tale affermava di aver registrato il nome già nel 1775.

Storia

Loro la edificarono a propria immagine e somiglianza.

L'ideazione

La Statua della Libertà fu ideata come Cavallo di Troia dai francesini che volevano vendicarsi con gli Americani, i quali avevano otturato loro tutti i gabinetti della Bastiglia durante la Rivoluzione Francese.
Fu allora affidato a Gustave Eiffel, lo stesso che ideò la piramide di Giza, la Tour Eiffel e il ponte sullo stretto, il compito di progettare questo monumento. Eiffel, quindi, in un momento di ebrezza da succo alla fragola, pensò ad una statua su cui tutti gli Statunitensi potessero masturbarsi liberamente.

Anche la Statua, ogni tanto, ha bisogno di riposarsi[1].

La costruzione

Avendo Gustave Eiffel rapporti di amicizia con gli alieni, affidò loro l'appalto della statua. Gli extraterrestri finirono il lavoro in pochi giorni grazie al prezioso contributo tecnologico degli abitanti dell'Isola di Pasqua.

Riguardo la spedizione a Manhattan ci sono diverse teorie: secondo alcuni la statua ha autonomamente raggiunto l'America a stile libero, secondo altri è stata trasferita dal prodigioso Houdinì. Secondo me la maggior parte della comunità di storiografi, la Statua, costruita nel 1876, giunse a Manhattan 10 anni più tardi a causa di alcuni disagi delle Poste.
Secondo questa teoria la statua comprendeva inizialmente anche un bambino, che si è poi disperso nell'Oceano Atlantico durante la spedizione.

Negli anni venti del '900 la Statua divenne il simbolo dell'ospitalità e dell'accoglienza degli Stati Uniti. L'isola su cui si trova, infatti, divenne un gigantesco CPT pieno zeppo di immigrati polacchi e italiani in attesa del visto per entrare negli USA. Chiunque non fosse sano, giovane, maschio, in possesso di un diploma in lingua inglese, creazionista, anticomunista e disposto ad ammazzarsi lavorando 20 ore al giorno per due dollari alla costruzione dell'Empire State Building veniva rispedito a casa. A nuoto.

La statua inoltre, fu costruita in modo da poter salire all'interno di essa fino a raggiungere la corona; da cui si gode una vista spettacolare sulla città di New York: si possono ammirare infatti gli splendidi altoforni del porto e le baracche del Bronx.

Purtroppo, dopo gli attentati alle torri gemelle del 2001, il governo USA ha deciso di vietare ai turisti l'ingresso nella statua, riservandolo ai terroristi islamici. New York è stata quindi privata di un'importantissima voce nel suo bilancio civico, visto il numero enorme di persone che in passato pagavano per salire sulla corona, pari a 11 dollari americani e sei pesos.

La Statua e il Cristo di Rio ebbero una burrascosa relazione negli anni '60.

Nel 2005 il comune di New York ha dichiarato bancarotta.

Il modello

Il modello per la realizzazione della Statua fu un certo Jean-Baptiste Altissimò, all'epoca l'uomo più alto del mondo, che si sottopose a dodici interventi di chirurgia plastica per diventare donna e posare per Eiffel.

Quanto allo stile possiamo senza dubbio collocare la statua nella corrente delle figurine fatte con lo stampino alla quale appartengono anche le celebri sculture di sabbia del mio fratellino di otto anni, conservate sulla spiaggia di Riccione.

Il materiale impiegato per la realizzazione dell'opera non è il rame, come molti sono propensi a pensare ma il verdonzio, che dà alla Statua il tipico colorito da cirrosi epatica allo stadio terminale.
Il basamento è realizzato in pietra sarda, un materiale speciale creato grazie a trentamila paia di zoccoli di capra tenuti insieme da colla d'asino.

Scopiazzature[2]

Nonostante siano state realizzate molte copie della Statua in varie parti del mondo, Tokyo, Parigi, Lahore, Bagdhad[3] e addirittura a New York, la copia più importante dell'opera si trova all'Italia in miniatura, nella città di Ravenna.

Per costruire il colosso di 24 centimetri furono impiegate più di duecentomila formiche, assunte in nero, costantemente sorvegliate da un capomastro-formichiere che si assicurava non battessero la fiacca. Ci vollero dieci anni per completare la nuova statua che ora troneggia a fianco del Partenone e della Torre di Londra nella sezione Little Europe del parco, assolvendo egregiamente al suo compito di orinatoio per cani.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

Voci correlate

Note

  1. ^ Specie quando dimentica a casa Polase.
  2. ^ Perché: più siamo, meglio stiamo!
  3. ^ Per ricordare ai nativi che ora SONO liberi.