Elsa Maria Fornero

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Attenzione: il seguente articolo tratta argomenti di Politica ma in chiave prettamente Tecnica.

Ti invitiamo pertanto alla cautela, perché le battute ivi contenute potrebbero ricordarti che chiunque si trovi al governo è tecnicamente pronto a succhiarti ogni forma di energia vitale per il bene del paese,
causandoti ancora una volta la voglia di inneggiare allo sciopero fiscale, assassinare preti, bruciare chiese o manifestare contro i tuoi parenti sventolando bandiere rosse.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Elsa Maria Fornero
Elsa Fornero in un qualunque momento della giornata.

Elsa Maria Fornero (San Paganino dei Tassi, 1948) è la trasposizione umana della Signorina Rottenmeier, con l'unica variante dell'acconciatura updatata per il ventunesimo secolo. È universalmente considerata la secchiona più popolare d'Italia, avendo superato nei sondaggi - incredibile a dirsi e a udirsi! - personalità del calibro di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini, ma soprattutto Nicole Minetti.
Attualmente è, per una misteriosa concatenazione di eventi, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle Pari opportunità - anche se di questa carica pare non essersi accorta - nel governo tecnico presieduto da Mario Monti. È ancora prematuro e non sarebbe giusto[citazione necessaria] sbilanciarsi in giudizi sul suo operato da ministro: sarà più opportuno farlo dopo la scadenza del suo mandato, se mai esisterà ancora l'Italia.

Biografia

« No, no, non hai capito niente! Aspetta: ora ti faccio vedere io come si fa... »
(Elsa Fornero, all'età di tre anni, spiega alla mamma come si cambia il pannolino.)

Nata in una famiglia di operai del Regno sardo-piemontese, la piccola Elsa racchiude in sé le attitudini e le particolarità tipiche della casa regnante: carattere risoluto, aria di superiorità, poca o nulla simpatia per la diplomazia, innato senso del risparmio (proprio) e prosciugamento delle risorse (altrui) per supposte finalità progressiste. Studia pendolareggiando sui treni che la conducono, rigorosamente all'alba, a Torino. Nella locale università si distingue per secchionaggine, tanto da assumere l'incarico di Professore Ordinario di Economia Politica, già prima del conseguimento della laurea; fa sue senza colpo ferire le cattedre di Macroeconomia ed Economia del risparmio, della previdenza e dei fondi pensione. Per venire incontro alle ridotte capacità mentali dei suoi studenti, tiene le sue lezioni in lingua inglese. La frenetica attività accademica non le impedisce comunque di sposarsi, avere due figli, diventare nonna, amministrare 1200 condomini, gestire tutte le sale Bingo del Piemonte, dare ripetizioni di economia domestica alle massaie attempate, sovrintendere alla gestione dell'ufficio economato del supermercato sotto casa. Nei ritagli di tempo distribuisce pop-corn nei cinema di periferia, nei week-end fa la cameriera in una birreria nell'hinterland torinese, e svolge opera di volontariato presso alcuni ospizi della zona. Dovunque si rechi, spiega a tutti quelli che incontra come gestiscano male i loro affari, con valide argomentazioni teoriche e soprattutto con illuminanti esempi pratici, atteggiamento che fa sentire l'interlocutore una vera merda. Tuttavia preferisce di gran lunga dimostrare ad un alto numero di matricole universitarie la loro assoluta inadeguatezza per quel corso di studi, indicando valide alternative come la zappa, il badile o la catena di montaggio, talvolta anche la strada. Ed avrebbe continuato per un pezzo a segare giovani studenti imbranati, se nel frattempo il precedente governo non avesse inaspettatamente suonato la sveglia agli italiani, uscendo di scena con un impareggiabile colpo di stile, portandosi via l'equivalente di sediciannove manovre "lacrime e sangue", da destinare al pagamento degli emolumenti dovuti alle loro dame di compagnia.

Il ministero

Elsa Fornero durante il noto attacco di disturbo dacriocipollotico.

Il 16 novembre 2011, Mario Monti conferisce alla Fornero gli incarichi ministeriali, in segno di riconoscenza per l'aiuto da lei ricevuto nella risoluzione di una controversia condominiale. Il neo-ministro elabora immediatamente una strategia geniale per rimpolpare le asfittiche casse statali: difficile cavare soldi ai ladri, impraticabile cavare soldi ai corrotti, impensabile cavare soldi ai faccendieri e impossibile contare sull'aiuto dei politici, non restava che rivolgersi al solito pozzo senza fondo: pensionati e lavoratori dipendenti, che contano sempre su un'entrata

sicura.

Il 4 dicembre 2011, durante la presentazione del decreto "Salva-Italia", espone la sua riforma del sistema pensionistico, che d'ora innanzi calcolerà le pensioni col sistema contributivo in luogo del vecchio sistema retributivo. Aumenta inoltre l'età pensionabile, calcolandola sull'aspettativa di vita delle tartarughe delle Isole Galápagos e riservandosi di aggiornarla fra qualche anno all'età effettivamente vissuta da Matusalemme. Tutto questo varrà per tutti, escluse quelle persone che si chiamano "Elsa" di nome e "Fornero" di cognome. In questo frangente, l'opinione pubblica scopre che la Fornero è affetta dal disturbo dacriocipollotico, una curiosa quanto rara forma di esibizionismo paranoide, che consiste nell'autoprovocarsi una crisi di pianto in pubblico nascondendo sotto la postazione occupata dei bulbi di cipolla. Secondo gli studi in materia, coordinati da Pino La Lavatrice in persona, chi ne è colpito pensa che agendo così raggiungerà un alto livello di compartecipazione alle disgrazie altrui, anche se provocate da sé medesimo, ponendosi quindi sullo stesso piano empatico delle vittime delle sue decisioni ed evitando che tali vittime siano colte da raptus omicidi. La riuscita dell'operazione può provocare successivamente una sensazione molto simile all'orgasmo che, lo sappiamo tutti, ti mette in pace col mondo intero.

Un attestato di stima del popolo, prontamente strumentalizzato dal politicante di turno.
« Se si fosse trattato di distribuire caramelle, avremmo affittato un clown! »
(Elsa Fornero chiarisce che non si tratta di una festa di compleanno.)

Recentemente, il 20 marzo 2012, ha annunciato il DDL sulla riforma del mercato del lavoro, reintroducendo di fatto il pagamento degli stipendi in banane ed il licenziamento in caso di penuria di banane. È descritto anche un simpatico utilizzo alternativo della carta su cui è stampato l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. In questo frangente ha ricevuto incommensurabili attestati di stima da parte della maggioranza della popolazione, da sempre dichiaratamente progressista e pronta ad accogliere con entusiasmo le innovazioni portate avanti nell'interesse generale. Al momento non sono note altre mirabolanti trovate di finanza creativa partorite da questa mente infaticabile, anche se alcuni beneinformati sostengono l'imminente presentazione di ulteriori disegni di legge relativi alla riforma del mercato delle bibite negli stadi, la privatizzazione dei giardinetti pubblici e la nazionalizzazione della Conad. Merita un cenno la voce secondo cui avrebbe pronto un ambizioso progetto di riconversione degli altoforni delle dismesse industrie siderurgiche italiane: da essi si dovrebbero ottenere non più enormi colate di ghisa, ma enormi colate di formaggio, con ricadute positive in ambito occupazionale e nella filiera agro-alimentare. Restiamo in trepida attesa nella speranza che se son rose fioriranno, e se son funghi fungeranno.

Pubblicazioni

Elsa Fornero ha prodotto una notevole quantità di pubblicazioni ad indirizzo prettamente accademico, anche se non mancano manuali tecnici sulle corrette strategie da adottare in giochi di società come Monopoli, tombola e rubamazzetto. Chi volesse ampliare le proprie conoscenze a riguardo, può farlo senza dover per forza spulciare qualcosa da qui. Quindi questo paragrafo può tranquillamente terminare a questo punto, con buona pace di tutti i secchioni.

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