Monopoli

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Monopoli

(Stemma)

"Un albergo al giorno toglie il carcere di torno."

(Motto)

Posizione geografica Puglia, tra Bari e Lecce.
Anno di fondazione VIII secolo a.C.
Abitanti Da 2 a 6 (la pera, il fiaschetto, ecc...)
Etnia principale Capitalisti e Massoni.
Lingua Dialetto monopolitano.
Sistema di governo plutocrazia.
Moneta Le famosissime "banconote del Monopoli"
Attività principale Tirare i dadi e costruire alberghi.
Patrono Zio Paperone
Gemellaggio Genova
« Monopoli, un modello per l'intero oriente... »
(Premier degli Emirati su Monopoli)


Con il termine Monopoli si è soliti indicare:

  • Un esempio di ossimoro in una parola sola, un po' come "pianoforte";
  • Una ridente località pugliese, tuttora l'unico luogo al mondo in cui si sia potuto applicare il modello capitalista nella sua forma più ortodossa e pura;
  • Un gioco di società in tutto e per tutto ispirato all'omonima città.

Cenni storici

Monopoli, o Monopoly, in dialetto barese, è una città della costa pugliese a statuto autonomo dove vigono leggi, usi e costumi alquanto bizzarri e totalmente diversi dal resto d'Italia.
La città, essendo stata classificata sotto la dicitura "skill games", è sotto il protettorato dell'AAMS ed è altresì nota come la "Las Vegas d'Italia".

Sebbene siamo a conoscenza di insediamenti pre-romani in zona, la città è stata ufficialmente fondata da Adam Smith, padre del capitalismo europeo, nel bel mezzo di una colica causata da un mix letale di cozze nere, vongole veraci e vino locale. In seguito a tale abbuffata Adam morì di epatite C il 17 luglio 1790, lasciando in mano ai monopolitani la Carta della Costituzione, frutto dei suoi deliri pre-mortem delle sue ultime volontà.

L'insediamento originario risale molto probabilmente al VIII secolo a.C., quando i primi coloni greci, scacciati i dauni, vi si stabilirono attratti forse dalla grandiosità di questo enorme tavoliere verde puntellato qua e là da vicoli corti, vicoli stretti e dallo splendido Parco della Vittoria, inaugurato subito dopo la conquista della cittadina.

In epoca romana la città conobbe una notevole espansione territoriale a danno delle popolazioni limitrofe, costituite prevalentemente da barbari che abitavano gli altopiani ubicati tra il Viale Monte Rosa e i Bastioni Gran Sasso. Lo sviluppo urbano portò all'edificazione di innumerevoli abitazioni, ancora oggi riconoscibili per il loro particolare colore verde.

Durante l'età imperiale la città fiorì per mano degli imperatori della dinastia giulio-claudia, traianea e costantiniana: eredità di tale periodo sono i monumenti presenti nel centro storico dell'area nord-est del paese, le cui strade principali portano ancora il nome dei vari Giulio Cesare, Augusto, Traiano e Costantino. Sempre a quest'epoca risale la nascita della grandiosa Via Roma, che per la sua magnificenza rappresenta tuttora uno dei simboli della Monopoli-bene. Durante quest'era l'urbanistica della città cambiò radicalmente: in particolare sotto l'Impero di Nerone numerose case vennero bruciate o abbattute per far spazio a lussuosi alberghi, dal tradizionale colore rosso.

Una veduta panoramica della città di Monopoli.

Nel Medioevo Monopoli si confermò come vivace centro di scambi culturali e commerciali, come testimoniano la fondazione in quest'epoca di autorevoli accademie e università nella zona sud-ovest della città e del "Banco di Monopoli", il quale sarebbe rimasto, fino all'unità d'Italia, il più importante istituto di credito della penisola.

La sua fama crebbe al punto da attirare entro le proprie mura numerosi poeti e artisti provenienti da tutta Italia, Raffaello in primis, che lasciarono alla città in eredità opere d'arte di inestimabile valore, conservatesi fino ai giorni nostri e visitabili nel museo comunale di Corso Raffaello. Secondo alcune testimonianze persino Dante Alighieri, esiliato da Firenze, per un certo periodo avrebbe trovato ospitalità presso una nobile e potente famiglia di Monopoli, residente in un lussuoso albergo nel cuore del Parco della Vittoria. Al Sommo Poeta è dedicata una piazza, situata tra Corso Raffaello e il Posteggio gratuito, in memoria del suo soggiorno nella città.

Nel frattempo Monopoli raggiunse la maggiore estensione territoriale della sua secolare storia, espandendosi fino alle coste dell'Adriatico e trasformandosi in poco tempo in una potenza portuale e marittima. Fu così che Monopoli divenne meta di numerosi commercianti ed esploratori, tra i quali i più noti sono senz'altro Marco Polo, il quale si era perso sulla via per la Cina, Cristoforo Colombo, che sulle prime credette di aver scoperto un nuovo mondo, e Ferdinando Magellano che, dopo aver dato il suo nome allo Stretto di Magellano, volle che gli fosse dedicata anche una strada nella cittadella pugliese.

Con il Risorgimento, Monopoli venne annessa al Regno d'Italia, pur conservando larghi margini di autonomia amministrativa e giuridica.
Grazie ai sussidi del nuovo Stato, Monopoli poté munirsi di una fitta rete ferroviaria che prevedeva ben quattro stazioni all'interno della città.
A cavallo tra Ottocento e Novecento essa era ormai il motore trainante dell'economia del Mezzogiorno; provvedendo, con l'energia elettrica prodotta dalle sua centrali, al fabbisogno energetico dell'intero meridione. In contemporanea con la fondazione della SE ("Società Elettrica"), sorse anche la SAP ("Società Acqua Potabile"), col compito di provvedere alla depurazione e alla successiva redistribuzione nel resto della Puglia dell'acqua proveniente dall'Acquedotto pugliese.

Durante il ventennio fascista Monopoli perse la sua autonomia e numerosi abitanti, sospettati di essere degli oppositori del regime, furono sottoposti ad un carcere preventivo di tre turni dal quale era possibile evadere solo esibendo l'apposita tessera del Partito Nazionale Fascista che nel gioco da tavolo corrisponde al cartoncino degli Imprevisti o delle Probabilità con la dicitura «Uscite gratis di prigione».

Moneta ed economia

Il sommo banchiere, attuale sindaco di Monopoli: tra le tante leggi varate sotto la sua centenaria amministrazione, le due più importanti riguardano la gratuità dei parcheggi per tutti i cittadini e l'introduzione della Tassa Patrimoniale e della Tassa di Lusso.

La moneta corrente è sinonimo di una economia solidissima basata sul mattone.
Investitori ed esperti economisti di Dubai stanno al momento studiando il florido sistema economico locale per carpirne i segreti e applicarli nell'economia della madre patria.

Fino al 1° gennaio 2002 la città ha adottato una valuta propria differente dalla lira italiana; in seguito all'ingresso di Monopoli nell'Unione Europea, gli abitanti della città hanno scelto, mediante un referendum, di adottare anch'essi l'euro come moneta ufficiale. Pur conservando la tradizionale usanza di non coniare monete ma di utilizzare unicamente la cartamoneta.
Le banconote stampate a Monopoli sono facilmente riconoscibili e riportano tutte la scritta "Fac-simile".

Leggi

Come già detto in precedenza il comune di Monopoli gode di uno speciale statuto autonomo, al pari di San Marino e della Città del Vaticano. Quello che segue è un elenco delle principali leggi locali, tratte dal Regolamento ufficiale. Per i trasgressori sono previsti tre turni di prigione o in alternativa il pagamento di una penale di 125 euro (5000 lire del vecchio conio).

  • Per muovervi liberamente in città dovrete portare sempre con voi un paio di dadi; i passi che vi sono consentiti sono dati dalla somma dei numeri che ne escono. Se finite in carcere, vedi sopra;
  • Prima di qualsiasi azione dovrete avere l'autorizzazione del sindaco e passare necessariamente dal via se volete evitare il carcere;
  • Essendo la città estremamente capitalista, ad ogni giocatore nuovo cittadino verrà regalato un pacco di soldi da spendere liberamente per il proprio arricchimento personale. Ma attenzione: se andate in bancarotta verrete ostracizzati dalla città senza possibilità di ritornarci;
  • Ogni giorno una speciale lotteria chiamata "Imprevisti e Probabilità" viene bandita nella piazza pubblica del comune. Tutti i cittadini sono obbligati a parteciparvi, pena l'ipoteca dei propri edifici;
  • Se uno dei cittadini festeggia il compleanno, il resto degli abitanti è obbligato per legge a regalargli 25 euro;

Etnia

La popolazione monopolitana è estremamente frammentata e suddivisa in caste alla stessa maniera della società indiana. Ogni famiglia possiede il proprio stemma. Eccone alcuni:

Il sistema giudiziario di Monopoli ha la fama di essere tra i più efficienti e inflessibili al mondo: nella foto, un fungo, condannato per abusivismo edilizio e riciclaggio di denaro, mentre viene condotto in prigione da un gendarme.
  • Il fiasco di vino: è il ceto più comune e popoloso della cittadina; vi appartengono i numerosi mercanti ortofrutticoli e pescatori. La loro sede è la Stazione sud, primo cassonetto a destra.
  • La papera: appartiene a tutti quei cittadini che sebbene non risiedano nel comune, posseggono alcune proprietà al suo interno. Solitamente vivono nella periferia della città e nelle sue campagne dove coltivano la patata da zucchero. Non hanno una residenza fissa.
  • Il funghetto: al funghetto appartengono tutti quei cittadini ex capitalisti che hanno ipotecato i propri edifici e cambiato il proprio stile di vita. Di norma sono vicini alla bancarotta e vivono nelle ultime case rimastegli nei quartieri meno costosi della città.
  • La candela: alla candela appartengono i cittadini più facoltosi di Monopoli. Sono riconducibili a questa classe tutti gli imprenditori appartenenti alla nobiltà o al clero, i quali vestono solitamente lussuosi abiti bianchi o eleganti frac e hanno residenza nei quartieri più costosi e aristocratici, tra cui Via Roma, Corso Impero e Parco della Vittoria.
  • La pera: appartengono a questa casta i cittadini più perversamente sessuomani di Monopoli. Questi abitanti, che si distinguono dagli altri per i loro ambigui gusti sessuali, ogni anno organizzano una colossale orgia, che termina con i partecipanti che si riuniscono in preghiera davanti al sacro monumento fallico, il Monte Rosa. Monumento che dà il nome all'omonimo Viale, dove risiedono i cittadini appartenenti a questa casta.

Quartieri

Nel vasto territorio di Monopoli si distinguono diversi quartieri dove risiedono i "monopoliani" in casette verdi senza porte né finestre o all'interno di solidi dalla forma indefinita e colorati di rosso.

  • Il Bronx (Vicolo Stretto, Vicolo Corto): il quartiere più malfamato di Monopoli, dove tutte le abitazioni costano poco meno di mezzo centesimo. Se capiti qui, fai attenzione alle sparatorie e ai banchieri strozzini che riscuotono la Tassa Patrimoniale.
  • Tutto Natura Rara formazione naturale dove si incontrano il Vesuvio, Il Gransasso e il Monterosa.
  • Città Studi: quartiere in cui si trovano l'Ateneo, l'Università e l'Accademia, che a Monopoli rappresentano tre istituzioni distinte e indipendenti.
  • Dubai (Viale dei Giardini, Parco della Vittoria): appena passate da qui verrete rovesciati e svuotati come dei porcellini-salvadanaio.
  • Metrò Boulevards (le quattro Stazioni): posti generalmente molto affollati, fate attenzione ai barboni e ai vostri avversari, che vi faranno pagare il pedaggio anche se non comprate nessun biglietto.
  • Zona Industriale le società elettrica e idrica. Ogni volta che ci finite pagate sempre una multa anche se non ti passa neanche per la testa di entrare nel perimetro dello stabilimento.

Voci correlate