Francesco Totti

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Er Pupone durante una pacifica discussione con un esperto danese di filosofia normanna.
File:Totti 02.jpg
Cartello usato dal regista della publicità Vodafone, in preda all'esasperazione dopo l'ennesimo ciak non proprio perfetto a causa della pronuncia non ortodossa del calciatore.
« Allora me magno 'n'artra sarciccia! »
(Francesco Totti)
« Allora me magno 'n'artra sarciccia! »
(Ilary Blasi)
« Je dovevo fà er cucchiaio... »
(Totti dopo aver sbagliato il rigore decisivo nella Supercoppa)

Francesco Totti esiste e vive intorno a noi, purtroppo.

Nacque attorno al 1921 A.C. che per via di un wormhole spaziotemporale si ritrovò a vivere ai nostri tempi, senza l'abviuto del padre, cavandosela del resto egregiamente. Il suo titolo di studio è il battesimo.Totti è universalmente riconosciuto come un grande filosofo. Egli ha raccolto l'eredità di centinaia di anni di filosofia greca, ha condensato questa conoscenza in una sua grande opera: "De Carpe Diem: no'o mastico l'inglese". Il soggetto è anche conosciuto anche come una reincarnazione buddista: il quattordicesimo Dalai Lama.

Il "Cucchiaio"

« Mo' je faccio er cucchiaio! »
(Francesco Totti)

Il cucchiaio rappresenta il simbolo cardine della filosofia del pupone. Il cucchiaio è l'emblema dell'oggetto in attesa del compiersi del suo destino. Il cucchiaio nasce in Francia, quando dopo svariati minuti di fatica, annebbiato dai fumi dello sport, il cucchiaio apparette davanti agli occhi del pupone, costringendolo a seguirlo in un fantastico mondo, dove fece conoscenza con varie personalità del mondo dello spettacolo, e anche con Britney Spears. Citazioni riguardo al cucchiaio:

  • Il cucchiaio è er cucchiaio
  • Non cercare di piegare il cucchiaio. È impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità. - Quale verità? - Che il cucchiaio non esiste.
  • Non cercare di mangiare la pasta col cucchiaio. È impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia: mangia la minestra.
  • Non cercare di mangiare il cucchiaio. È impossibile.
  • Non cercare di piegare il cucchiaio. Non pensarci nemmeno! Ehi! Ci stai pensando stronzone! Falla finita! Non pensarci ho detto!!!!!
  • Mo' je fo' er cortello!
L'immagine simbolo della filosofia Francesco Totti

Sport

Nel bene e nel male Capitano di una squadra per molti anni ridicola, a causa di una non ben nota malattia mentale per anni ha rifiutato prestigiosissime offerte, ora è diventato il simbolo della Romanità e della burinità.

La sua posizione di capitano della squadra di Trigoria gli permise di conquistare facilmente la posizione di re dei burini, da cui partì la sua irresistibile scalata verso la laura honoris casa (una prostituta di nome Laura ben contenta di fargli gli "onori" di casa al suo ritorno dagli allenamenti) ed infine al dominio totale.

Ha altresì affermato che vincere la Coppa Italia, lo Scudetto, il torneo rionale Testaccio-Eur-Bufalotta è settordici volte meglio che vincere i Mondiali con l'Italia. Vincere il mondiale, per lui, è una soddisfazione equiparabile (anche se non sa cosa significa) a sputare gli avversari e a chiamare la figlia Scianèl.

Soprannomi

Il malvagio Totti con in mano la maglia di Francesco Totti.
  • Er lama
  • Er Pappa
  • Romeo er meglio der Colosseo
  • Dj Francesco
  • Evaristo Scusate se Insisto
  • Er Chuck Norris de Roma
  • Winnie er Pooh
  • Ula Badula chi te se incula
  • Mbèh?!lliu
  • A n'ha(i) capito,a n'ha(i) capanzio,che sò de Roma n'sò de Anzio
  • Pupone (aspè, no nel senso di pupo grande!)
  • Er Piagnone o Er Frignone insomma piagne ad ogni sconfitta della sua Rometta
  • Er Pappone de Roma

Curiosità

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  • È oggi considerato un monumento della città di Roma, e per questo motivo viene continuamente fotografato dai turisti oltre che dai paparazzi.
  • È autore di numerosi libri satirici, la cui sottile ironia verso la politica, gli emo e gli ebrei, gli ha permesso di conquistare valanghe di lettori (decerebrati) del ceto medio.
  • Intontito molto più del solito dalle pesanti zaffate di profumo della consorte, ha deciso di battezzare la secondogenita con la scritta che campeggiava sulla bottiglietta del prodigioso fluido: Scianèl.
  • Ogni volta che riesce a concludere una frase di senso compiuto festeggia mettendosi il pollice in bocca, quando non ci riesce se lo ficca ar... (avete capito dove). Ecco perché, quando parla troppo, la domenica non può giocare. Ed ecco perché, dire di lui che ha il "Pollice verde", è sintomo di daltonismo.
  • È stato il primo ed indimenticabile interprete del tormentone: Làif is nàu di una nota compagnia di telefonia mobile.
  • Secondo alcuni esponenti del Buddismo alla bolognese, nel tempo libero si darebbe al volontariato in qualità di Dalai Lama.
  • È il giocatore con il più basso coefficiente rendimento/acclamazione. Non è mai stato decisivo in partite importanti o della nazionale, ma nonostante questo è acclamato come un dio.