Parmenide

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Parmenide ai tempi della scuola di Elea.
« Non è reale, è solo un'illusione dei sensi! »
(Parmenide allo stadio, contestando un rigore)
« Chi c'è c'è, chi non c'è non c'è! »
(Parmenide su Limoncé)
« È, e non può non essere! »
(Parmenide sponsorizza Lines "è")
« Essere o non essere? Questo è il problema! »
(Amleto su Parmenide)
Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Parmenide.


Parmenide[1] è il fondatore del pensiero eleatico, nonché pescivendolo, pusher e, a tempo perso, babysitter per struzzi. A lui si debbono matti come Zenone e Platone, il quale in seguito lo ucciderà compiendo così un parmenicidio, facendo la felicità degli studenti. Malauguratamente parte del suo pensiero è giunto a noi a causa di Aristotele, e per fortuna non ci rimane quasi niente dell'opera da lui scritta.

Essere e non essere parmenideo

Parmenide afferma: L'essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere. Per Parmenide essere ed esistere sono due cose differenti. Su questa affermazione si fonda tutta la filosofia parmenidea, che, da allora a oggi, non è stata chiarita se non dal genio filosofico del Mosconi, e da Heidegger.

Con questa affermazione apparentemente lapalissiana Parmenide è riuscito a incasinare tutta la filosofia greca successiva a lui, come Platone e Aristotele, che dovettero unire filosoficamente una percezione mutevole, Eraclito, con la verità parmenidea. Per farlo inventarono la filosofia vera e propria. Grazie Parmenide, grazie. Visto che poi arrivò un genio che disse esattamente il contrario, facendo venire alla comunità filosofica un colpo da cui non si riprese che un secolo dopo, ma dando il la alla distruzione filosofica degli ultimi due secoli.

Poiché è apparentemente vera, l'affermazione parmenidea è falsa. Perché non precisa chi decide cosa è l'essere, cosa che può causare complicazioni a seconda della persona cui si pone la domanda: tranquilli vecchietti, cittadini modello, statisti umanitari:
« con le opportune tattiche, la guerra nucleare non ha bisogno di essere così distruttiva come sembra »
(Henry Kissinger)
inveterati pacifisti o depositari della verità della vita
«   »
(Andreotti)

Le illusioni dei sensi

In base alla sua teoria quindi, si può affermare che tutto è fermo e non c'è mutamento, però c'era un piccolo particolare al quale non aveva fatto caso, ovvero che tutto il mondo è in movimento e in continua mutazione. Quando, dopo anni e anni di studi, si accorse di ciò, preoccupato che se ne accorgesse anche qualcun altro e che la sua teoria andasse a puttane, ecco che trova una geniale soluzione: "Tutto ciò che va contro la sua teoria è solo un'illusione dei sensi". Lo disse con tale convinzione che tutti ci credettero, finché non arrivo un filosofo più credibile di lui che si inventò una cazzata ancora più grande... costui è l'omino sentenzioso.

Mosconismo e filosofia parmenidea

Mosconi commenta il postulato dell'eleate con 18 punti interrogativi (??????????????????)=?18 e replica: Ciò che è esiste, e ciò che non è non esiste, tiè!. Mosconi, giustamente si chiede: "Essere....ma che cosa?"

Secondo Parmenide l'essere è essere e basta, tranne per il fatto che esistere ed essere sono due cose diverse!?!?!???

Secondo Mosconi solo l'esistere permette l'essere. Procediamo allora con un esempio comparativo delle due procedure filosofiche.

Poniamo il caso, ad esempio, di quel mona che sbatte la porta. Secondo Parmenide, siccome le porte sono esistere e non essere, tutte le azioni compiute su di essere ricadono nel non essere, quindi sono inesistenti.

Un cazzo! replica Mosconi, che invece è ossessionato dall'infernale fracasso, e risponde: "Ma che oooooooooooo!!!!", poiché egli ritiene che le porte esistono, altrimenti non farebbero l'infernal fracasso, e sono lo strumento con cui egli viene torturato. Dunque, per Mosconi, essere ed esistere coincidono, tanto più, aggiunge : Deve pur esistere una troiaccia per essere la madre del mona che esiste per essere il rompicoglioni della mia trasmissione, povco Dio, qui mi viene pure la r moscia!!.

Altre posizioni su Parmenide

Il Grande Filosofo Televisivo Otelma ha espresso un'opinione sulla questione che merita un commento. Otelma ha affermato: Io esisto per essere, sono Otelma, esisto come Otelma, e dovete scritturarmi perché qui va male e non si vede un soldo!. Per il commento si rimanda il lettore alla voce filosofi contemporanei.

Notevolissima appare inoltre la poisizione del filosofo partenopeo Mario Merola, che risolve la questione con una geniale domanda: Chi cazz'è?.

Infine è d'obbligo citare la posizione del Bondi, insigne teorico dell'Enteroclisma, che afferma:Parmenide era comunista, infatti non era iscritto a "Forza Italia"; e poi non ho capito.

La teoria dei coglioni

Il grandissimo filosofo Dreher Jagermeister critica duramente il pensiero parmenideo che, come qualcuno ci mostra, porta a conclusioni assurde: Partiamo dal seguente presupposto:

Il coglione sinistro di ogni uomo è un coglione,

Pure il coglione destro di ogni uomo è un coglione,

Il coglione destro di un uomo non è il suo coglione sinistro,

Dunque il coglione destro di un uomo non è un coglione,

dunque non è, e quindi non esiste.

Stesso procedimento si applica al coglione sinistro dimostrando che in realtà nessun essere umano è provvisto di palle. Il procedimento non si può applicare alle donne, dunque siccome delle donne non possiamo dire che siano sprovviste di coglioni risulta necessariamente che le donne hanno i coglioni. Visto ragazzi, attenti quando andate a puttane per evitare sgradevoli sorprese.

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Note

  1. ^ Non è possibile dire quando sia nato o morto dato che, essendo essere è ingenerato ed imperituro