Manlio Sgalambro

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« Tautò tenì zon, kai tetnecòs kai egregoròs, kai catèudon, kai nèon, kai gheraiòn, tade gar metappésonta ... »
(Preghiera animista di Manlio Sgalambro inserita per sbaglio in una canzone di Franco Battiato)
« Fuori dai coglioni, vecchio di merda! Adesso solo perché mi hai convinto a prendere i tuoi testi vuoi anche che ti allatti? Ma muori di prostata! »
(Battiato su Sgalambro)
« Vecchio di merda! »
(Matusalemme su Sgalambro)
« Le bighe romane non possono circolare qui... è zona ZTL. »
(Vigile urbano su Manlio Sgalambro nel centro di Siracusa)

Manlio Sgalambro (Lentini, alba dei tempi - Catania, 6 marzo 2014) era uno dei ruderi della civiltà greca situati a Lentini, in Sicilia. È aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 18:30, la domenica dalle 11:00 alle 17:30. Per prenotare i biglietti telefonare al numero 0872145369 preceduto dal prefisso di Siracusa ripetuto quattro volte. Quella del call-center è un po' sorda ma bisogna accontentarsi. Per visite guidate contattare lo stesso numero dal lunedì mattina al lunedì pomeriggio. Chiuso il giorno di Natale, il giorno di Pasqua, il giorno della Befana e il giorno del Giudizio.

Quando non è oggetto di visite turistiche Manlio Sgalambro filosofeggia e riempie di massime poetiche i rotoloni di carta igienica di suo marito Franco Battiato.

Nascita ed esistenza

Manlio Sgalambro che sentenzia a morte uno che lo ha commentato male

Manlio Sgalambro fu scolpito il 9 dicembre 1924 a.C. da un rigattiere apprendista scultore della Magna Grecia (...e bbévice sopra). Inizialmente era dotato di bicipiti, tricipiti, quadricipiti, quinquenquacipiti, ogdoecontacipiti enormi, che però furono ridotti nel 1910 a.C., per una insopportable tassa sui muscoli imposta a tutte le statue della Magna Grecia. Una particolarità di Sgalambro è che non si è mai spostato da dove è nato. È nato lì, è stato sempre lì e rimarrà lì. E non illudetevi che morirà, perché non lo farà, dato che non è morto mai fino a ora, che motivo avrebbe di morire in un futuro così roseo per la Sicilia e per La Terra dei Cachi ?

Filosofia e opere scritte

Fondamentalmente logicamente indubbiamente verosimilmente ma genericamente effettivamente Sgalambro è un filosofo, una statua filosofa. Egli segue la filosofia NICHILISTA, la quale sostiene che un uomo possa vivere la sua intera esistenza solo servendosi di un nichelino americano (da nichelino il termine nichilismo, per variazione e/i dovuta alla pronuncia del suo fondatore, che aveva l'accento patagonico). Sebbene abbia speso solo nel decennio 1993-2003 una somma pari a 300 miliardi di dollari americani, Sgalambro continua a scrivere saggi su saggi riguardo al nichilismo.

Il suo ultimo lettore che ha seguito la dottrina nichilista è morto nel 2003 per assideramento, insufficienza renale e insufficienza cardio-respiratoria. Aveva speso il nichelino per comprare le mentos; se non altro è morto con un alito fresco.

Sgalambro ha pubblicato ben 312 libri, tutti di circa 12 pagine scritte su una sola facciata; in tutto ha venduto 20 copie fra il 1995 e il 1998, 21 copie in tutta la sua carriera. Di queste 21 copie, 19 sono del suo famoso best-seller Von Totti der Zonno, le altre 2 sono del meno conosciuto Teoria della demarcazione: pisciare per delineare un confine.

Opere più inutili

  • L'altopiano anatolico prima di Nietzsche (4 pagine su cartaforno, 31 aC)
  • L'altopiano anatolico riecheggiando una bestemmia (7 capoversi, 27 dC)
  • La conoscenza dell'ortaggio (1315)
  • La linea gotica sotto gli ostrogoti (1981)
  • Bestemmia berbera (2 righe in grassetto, 1988)
  • Contro la musica: perché odiarla (maggio 1989)
  • Contro la musica: come difenderla (luglio 1989)
  • De le pène brève (1992)
  • Dell'incontinenza in materia di trattenerla fino alla prossima fermata (1993)
  • Von Totti der Zonno (13 pagine addirittura, 1995)
  • Teoria della demarcazione: pisciare per delineare un confine (1998)
  • Del metodo ippopotamo (settembre 1999)
  • Bum: morti tutti (31 dicembre 1999)
  • Bestemmia berbera (riedizione con prefazione di Fabio Fazio, 2000)
  • Se bevessimo invece di bere (2001)
  • Dialogo con verbi irregolari della seconda coniugazione (giugno 2003)
  • Dialogo fra berberi che bestemmiano (ottobre 2003)
  • Marameo (7 righe di virgole variopinte, dicembre 2003)
  • Dialogo teseologico (gennaio 2005)
  • Boia chi legge (marzo 2005)
  • La morte del sole: credici (giugno 2005)
  • Nietzsche: come sprecare una vita a riecheggiare bestemmie berbere (olio su tela, 2006)
  • Filius bruttissimus: se quella sera fossimo andati al cinema (2007)
  • Settenario buco (1 pagina in carta di riso, gennaio 2008)
  • Marameo (riedizione con testo a fronte spagnolo, marzo 2008)
  • L'aoristo cappatico e altre cazzate greche (giugno 2009)
  • Nonno Nietzsche (poesia su carta stagnola, ottobre 2009)

Voci più o meno correlate