Eraclito

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« Eraclito Ride »
(Cicciolina)
« Tutto scorre! »
(Eraclito colpito da un attacco di dissenteria)
« Scusate gente, non avevo capito un cazzo! »
(Eraclito dopo aver visto la Salerno-Reggio Calabria)
« L’armonia nascosta è più potente dell’armonia visibile. »
(Eraclito su peto)
« Una sola è la via che porta verso l'alto e verso il basso. »
(Eraclito persosi in centro a Milano)

Eraclito era un filosofo eracliteo, anche se molti studiosi su ciò nutrono forti dubbi data l'abbondante quantità di LSD che circola nell'ambiente. Inizialmente il suo nome era Clito. Volle poi cambiarsi a tutti i costi nome e per sottolineare la cosa decise di chiamarsi Era-Clito.

Vita

Eraclito visse ad Efeso, città ai bordi della piscina della villa di Flavio Briatore. Come si evince dal nome, lui inizialmente era una lei (era = passato, clito = figa). Fu Eraclito il primo essere umano a cambiare sesso col solo uso della forza del pensiero.

Uccise Talete perché secondo lui quella dell'acqua era una minchiata.

Morì in seguito a un tentativo di metamorfosi riuscito male durante il quale nel disperato tentativo di trasformarsi in Sean Connery mutò in Laerte Pappalardo.

Eraclito con Briatore e Suor Germana alla sera degli oscar

Gli svegli e i dormienti

   La stessa cosa ma di più: Democrito.

Eraclito pensava che la maggior parte degli uomini vivesse come dormendo, per questo era solito gettare secchiate d'acqua gelata contro gli stanchi contadini addormentati.

Quando Eraclito ripeté il simpatico scherzetto su un gruppo di soldati appisolati la reazione fu tale da obbligarlo a una lunga meditazione ascetica.

Il fuoco come archè

Eraclito credeva che il fuoco fosse l'origine di tutte le cose, in quanto poiché il fuoco è simbolo di cambiamento, e il mondo è a sua volta caratterizzato da un divenire incessante (panta rei = che cosa ho bevuto?), allora il principio primo dell'universo deve essere il fuoco, in quanto simbolo e non in quanto elemento vero e proprio. Questo rappresenta un notevole passo in avanti rispetto ad Anassimandro e Anassimene.

Tuttavia Anassimandro e Anassimene non la presero tanto bene, e dopo una scazzottata durata circa due ore, costrinsero Eraclito ad abiurare le sue dottrine. Eraclito, d'altra parte, non era un cima d'intelligenza e continuava a ripetere che, per la dottrina dei contrari, le sberle ricevute portavano e implicavano un dono d'affetto. Allorché Anassimandro esclamò una frase divenuta oggi celebre, sulla quale molti filosofi si interrogano e cercano risposte :"Ma quando muori?...". Eraclito affermò ancora una volta che la sua morte implicava la sua vita, e continuò a blaterare un sacco di idiozie, finché Anassimandro e Anassimene non si stancarono, decisero di cambiare il loro nomi all'anagrafe, organizzarono un torneo di calcetto con Platone e Socrate, e poi sperperarono i loro averi in donne e alcool.

I Paradossi della dottrina dei contrari

Le frasi celebri

  • L'opposto concorde e dai discordi bellissima armonia (derivata da abbondante uso di canne al sale per lavastoviglie o da una traduzione discutibile fatta da Amadeus);
  • Una e la stessa è la via all'insù e all'ingiù (scritta dopo la scoperta delle scale);
  • La malattia rende piacevole la salute, la fame la sazietà, la fatica il riposo (scritta cercando di dare un senso alla sua vita dopo che due protoemo lo avevano convinto a suicidarsi perché colpito dalla sfiga);
  • Tutto scorre niente perdura (Teoria del water, dopo aver tirato lo sciacquone).

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