Gorgia

Gorgia (pseudonimo di Miklòs Fallocephalopulos), conosciuto anche come Giorgia, in tangenziale, o Orgia, in gruppo, era un filosofo greco, nato nel 491 a.C. e morto fisicamente 130 anni dopo, nel 361 a.C. (o 917,43 con riporto di 13, secondo Totti). Cerebralmente, invece, egli è morto nel 486. Tale paradosso temporale è oggetto di studi approfonditi da parte di eminenti scienziati, come Winnie the Pus, Capitan Harlock e lo stesso Totti.
La sua (squallida) vita.
Gorgia nacque a Lentini, in Terronia, in una famiglia che appariva perbene. Purtroppo, sotto sotto i suoi genitori celavano un terribile segreto: erano infatti affiliati con la potente cosca mafiosa dei Pitagorici, specializzata nel racket dei libri.
Un giorno, mentre il piccolino stava giocando con la palla, la perse e, rincorrendola, si ritrovò nel bunker ove erano rinchiusi i libri e, essendo l'interno buio, colpì una pila di libri, che gli cadde in testa. Miracolosamente, non subì alcun trauma cranico, ma, purtroppo, si scatenarono misteriose reazioni nucleari tra i libri (pare fossero stati rilegati in Plutonio, che fece dunque da catalizzatore) e il suo cervello.
Esse gli causarono una grave malattia, i cui sintomi si rivelarono essere:
- Invecchiamento improvviso: di colpo Gorgia divenne un vecchietto dall'età apparente di 280 anni, con una barba che non veniva via manco a tagliarla con la motosega e rughe tanto profonde da trapassare il volto.
- Demenza senile acuto-cronica: portava a sparare cazzate a ripetizione, ogni giorno e man mano sempre più grandi.
- Incontinenza: Creava infatti argilla e acqua potabile che secondo lui non esistevano, quindi lo faceva anche in pubblico.
- Regressione delle dimensioni e della complessità del cervello: allo stadio di Paramecio.
In altre parole, Miklòs Fallocephalopulos, soprannominato dagli amici "Gorgia" (anche il significato di questo soprannome è alquanto misterioso, ma ne parleremo dopo), era definitivamente diventato un filosofo.
Le sue idee principali.
Pubblicò "Essere o non essere? Questo è il dilemma, se sia più nobil l'oro oppur il salgemma" (Già il titolo era un po' prolisso, il libro in sé, poi, era in 3 volumi da 915 pagine ciascuno). Le prime 2745 pagine sono dedicate per la maggior parte (circa 2196) a ricamare sul concetto del "nulla è", servendosi di affermazioni concrete, verificabili e logicamente scontate quali:
- A è A, ma non è B, quindi A non essendo B non è, quindi non esiste. Ciò si può dire per qualsiasi cosa, dunque nulla esiste.
- Sono gocce di un passato che non può più tornare
Nelle altre 549 pagine, invece, dà le istruzioni per entrare nella sua setta filosofica.
Grecomani (o Romangreci):
Anassagora -
Anassimandro -
Anassimene -
Aristotele -
Cicerone -
Democrito -
Diogene -
Empedocle -
Epicuro -
Eraclito -
Gorgia -
Ippocrate -
Lucrezio -
Parmenide -
Pitagora -
Platone -
Plotino -
Protagora -
Sant'Agostino -
Seneca -
Socrate (oi dialogoi) -
Talete -
Zenone l'eleate -
Moderni (Altri con il nome più lungo di quelli qua sopra):
Adam Smith -
Baruch Spinoza -
Blaise Pascal -
Cartesio -
Francis Bacon -
Galileo Galilei -
George Berkeley -
Giordano Bruno -
Giacomo Leopardi -
Jean Jacques Rousseau -
John Locke -
Immanuel Kant -
Isaac Newton -
Niccolò Machiavelli -
Tommaso Campanella -
Thomas Hobbes -
Voltaire
Contemporanei (Schiattati più tardi degli altri):
Arthur Schopenhauer -
Auguste Comte -
Charles Darwin -
Friedrich Engels -
Friedrich Hegel -
Giovanni Reale -
Jean Paul Sartre -
Johann Gottlieb Fichte -
Karl Marx -
Karl Popper -
Martin Heidegger -
Michail Bakunin -
Sigmund Freud -
Søren Kierkegaard -
Quello che fantasticava sulla morte di Dio -
W. V. O. Quine -
Massimo Cacciari -
Sottovalutati dalla critica:
Francesco Totti -
Germano Mosconi -
Gianni Drudi -
John Holmes -
Manlio Sgalambro -
Moana Pozzi -
Scimmione del Crodino -
Sedicenne Metallaro
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