Punteggiatura

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Una forma punteggiatura allo stato brado.
« Senza le maiuscole, senza i punti! »
(Germano Mosconi su la punteggiatura)
« SCUSATE DI QLL K HO SCRITTO PRIMA NN SI CAPISCE 1 KA**O...NN SN ANALFABETA è SEMPLICEMENTE K SN TANTO INKAZZATA K LA GRAMMATICA è L'ULTIMA COSA A CUI HO PENSATO....CMQ IL SENSO SI CAPISCE.... »
(Tipico erudito su come si scrive su Nonciclopedia)

La punteggiatura è uno status symbol introdotto 10.000 anni fa per distinguere il truzzo dall'Homo sapiens.

Cenni storici

Il mito vuole che la prima forma di punteggiatura sia stata inventata cento secoli or sono in Kazakistan.
Prima dell'invenzione della punteggiatura, l'uomo era costretto a scrivere tutto quello che pensava con ParoleTutteAttacateAll'EpocaInfattiNonEsistevaNemmenoLaBarraSpaziatriceCheVenneInventataSoloDuecentoAnniDopo. Per fortuna che esistevano già le Lettere Maiuscole.

Senonché, per rendere più comprensibile la scrittura, il sacerdote assiro Haldo Biscardis introdusse degli appositi simboli geroglifici. A quei tempi si era ancora molto lontani dagli attuali " , " o " . "; per segnalare le pause in un discorso si usavano infatti simboli molto più complessi, come "@àççò" e "krù§§emarkòn".

Un tipico testo assiro poteva essere scritto così:
« [...] E verrà dunque l'Apocalisse @àççò le terre si apriranno e le acque evaporeranno krù§§emarkòn [...] Le rane smetterano di gracidare @àççò le matite non scriveranno più e la televisione trasmetterà solo Buona Domenica krù§§emarkòn [...] Gli uomini piangeranno sangue e su di loro si riverserà una pioggia di noccioline duekrù§§emarkòn i buoni verranno salvati @àççò per loro saranno aperte le porte del McDonald e troveranno la salvitudine eterna @àççò gli impuri saranno invece travolti dai demoni del male [...] e verranno frustati per l'eternità da Satana e Maurizio Mosca krù§§emarkòn »
(l'Epopea di Gilgamesh, vers. 152)

Il punto e la virgola come oggi li conosciamo furono introdotti solo nel 1922 con la riforma della scuola.
Al giorno d'oggi, la punteggiatura rappresenta più uno scoglio che un aiuto, ed è destinata a estinguersi entro il 2984.

Livello elementare: il "punto" e la "virgola"

Fermo! Non si capisce una mazza di quello che hai scritto!

L'effettiva utilità di " . ", chiamato puntino, è quella di segnalare il punto del discorso oltre il quale va posta la lettera maiuscola. Appunto.
La forma del punto è un chiaro riferimento filosofico. Simboleggia infatti l'inutilità intrinseca dell'uomo moderno e ci fa riflettere su quanto siamo piccoli nell'universo.
Questo simbolo è molto amato dai Puffi, che vi si identificano sempre.

Spesso da una penna può scaturire un parto trigemino di punti, sono " ... ", i tre punti. Questi simpatici gemellini hanno la funzione di creare una lunga pausa in un discorso... che permetta al lettore di riflettere... di pensare... di interrogare la sua anima sui problemi esistenziali... distogliendo la sua attenzione dal testo... quando è troppo noioso... o quando lo scrittore non sa cosa scrivere...
In genere però si rivelano uno svantaggio, si perde molto tempo davanti ai tre puntini... il lettore... impegnato a contarli... lascia scuocere la pasta.

A volte dopo un punto è necessario andare a capo.
Ma è chiaro.
Con i punti non devi esagerare.
Mai.
Ricordatelo.

" , " chiamata virgola, è invece un inutile sfregio che serve solo ad annoiare i lettori. Come potete capire tutti un discorso senza virgole è molto più scorrevole molto più rapido e diretto senza annoiare chi legge con insignificanti pause che non fanno capire più nulla di quello che c'è scritto pause che distolgono l'attenzione e alla lunga sempre che il testo sia barboso fanno venir voglia di andare a farsi un dormita. Evviva la semplicità.
A volte, però, la virgola è necessaria. Per esempio, dire "sono stanca di tutto questo, cazzo! e "sono stanca di tutto questo cazzo!", c'è una notevole differenza!

Spesso tuttavia, la virgola mette le ali e comincia a volare. Nasce così " ' ", detto apostrofo o virgola in alto.
Recita il detto: "L'apostrofo è un amore rosa tra le parole t'amo"; per questo l'apostrofo va posto a piacimento tra parole che esprimono amore, felicità o tra due parole di sesso femminile (chiaro segnale al lettore della loro unione lesbica).

Livello superiore: "punto+punto", "punto+virgola" e altri segnetti assurdi

In questa sezione sono indicati tutti i simbolini grafici più assurdi e strampalati, a uno scrittore medio bastano già il punto e la virgola, ma spesso i "professoroni", per far vedere quanto sono colti, imbrattano il foglio con sfregi e graffiti astrusi. Qui di seguito i più rilevanti.

" : " Gli amici del bar li chiamano duepunti, ma per tutti gli altri sono un-punto-su-un-altro-punto. Segnalano al lettore che quanto segue è un argomento sessuale o una citazione del Kamasutra (lo denota il fatto che i due punti stiano uno sopra e uno sotto, nella classica "posizione del missionario").
" ; " A scuola è detto punto-e-virgola, ma i grammatici lo chiamano punto-e-pene. A differenza del punto normale infatti, questo esemplare ci tiene a ribadire i suoi "attributi" sfoggiando impunemente una virgola a mo' di pisellino. Chiaro emulatore del Maestro Siffredi, serve a segnalare "citazioni maschie".
" - " Detta: trattino, lineetta, sbarretta, trattobreve, marianna, separé e linea UFO, questo simbolo è il più subdolo e perverso di tutti. Nessuno sa come si chiami, nessuno sa a che cosa serva, eppure tutti lo usano. Pare causi ipnosi, narcolessia e Parkinson precoce.
" * " L'asterisco. Questo geroglifo fu inventato nel 56 a.C. in Gallia, per celebrare le gesta del guerriero Asterix, da cui il nome. Fondamentalmente non serve a nulla, ma è spesso utilizzato per mostrare quanto si è bravi a scrivere con la matita.
" ? " La pronuncia di questo simbolo è un argomento molto dibattuto. Alcuni lessicolgi sostengono che la pronuncia esatta sia un vago "mmmh?", mentre altri sono propensi per un più netto "mmm?". Altri ancora, sostengono, infondatamente, un certo "puntointerrogativo"; ma i più seguiti sono -senza dubbio- i ginecologi, che propongono la pronuncia "???". E hanno ragione. A volte viene usato per concludere una domanda.
" ! " Vile copiatura cinese del più noto "?". È spesso usato dai più fieri attentatori alla lingua italiana per esprimere sulla carta urla e versi gutturali. Definito puntoesclamativo o AAAHHH!!, trova molti adepti fra gli under14 e differisce dall'italico "?" semplicemente per l'acconciatura della barra.

Tratti dell'antipunteggiatura: esempi classici

La Virgola saluta i suoi fans.

Da alcuni anni a questa parte le filosofie zen, la new age e l'inclinazione dell'asse terrestre hanno influenzato negativamente le deboli menti di alcuni esseri umani. Tali supposte "filosofie" hanno persuaso molti poveri bambini a rifuggire la punteggiatura e ad aborrire ogni segno grafico, in nome della Suprema Semplicità di Espressione.
Nonciclopedia offre un'ampia carrellata di simili comportamenti nell'inesauribile raccolta di fatti sui niubbi.


Voci correlate