Carlo Emilio Gadda: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberalizzata (ma solo in Olanda).
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
m (Annullate le merdifiche di Software3928.xyz (rosica), riportata alla versione precedente di Wedhro)
Etichetta: Rollback
 
(23 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{Cit2|Ma chi cazzo è il colpevole?|[[Chiunque]] arrivato all'ultima pagina di ''Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana''}}
{{citazione|Ma chi cazzo è il colpevole?|[[Chiunque]] arrivato all'ultima pagina di ''Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana''.}}


'''Carlo Emilio Gadda''' (Evacuo sul Naviglio (MI) 1893 - [[Roma]] (MI) 1973) è stato uno scrittore italiano, ma poi per fortuna ha smesso.
'''Carlo Emilio Gadda''' (Evacuo sul Naviglio (MI), [[1893]] - [[Roma]] (MI), [[1973]]) è stato uno [[scrittore]] italiano, ma poi per fortuna ha smesso.


== I primi scritti ==
== I primi scritti ==
Carlo Emilio nacque in una delle famiglie più in vista della [[borghesia]] [[Milano|milanese]]: il padre, Francesco Ippolito Gadda, lavorava come sosia di [[Giovanni Giolitti]] nelle conferenze pubbliche; la madre, Adele Sgorgacazzi, era un'ex [[playmate]] e amministratrice delegata di una [[hot line]] su [[Tele Brianza]].<br />[[File:Gadda con cappello buffo.jpg|thumb|260px|Gadda, di solito molto compassato, era capace di carnascialeschi sprazzi di gaiezza: qui lo vediamo travestito da paralume in una rara foto d'epoca.]]La famiglia si ritrovò in [[braghe]] di tela nel [[1909]], quando il padre morì in un incidente sul lavoro (venne linciato da una folla inferocita durante un intervento a [[Confindustria]]), e la madre fu costretta a tirare la cinghia per allevare Carlo Emilio e il secondogenito Filippandrea Maria Abelardo Venceslao Cosmo Damiano, che per risparmiare venne chiamato Enrico.

Carlo Emilio nacque in una delle famiglie più in vista della [[borghesia]] [[Milano|milanese]]: il padre, Francesco Ippolito Gadda, lavorava come sosia di [[Giovanni Giolitti]] nelle conferenze pubbliche; la madre, Adele Sgorgacazzi, era un'ex playmate e amministratrice delegata di una hot line su Tele [[Brianza]].<br />[[File:Gadda con cappello buffo.jpg|thumb|260px|Gadda, di solito molto compassato, era capace di carnevaleschi sprazzi di gaiezza: qui lo vediamo travestito da paralume in una rara foto d'epoca.]]La famiglia si ritrovò in braghe di tela nel 1909, quando il padre morì in un incidente sul lavoro (venne linciato da una folla inferocita durante un intervento a [[Confindustria]]), e la madre fu costretta a tirare la cinghia per allevare Carlo Emilio e il secondogenito Filippandrea Maria Abelardo Venceslao Cosma e Damiano, che per risparmiare venne chiamato Enrico.


Gli anni del [[liceo]] gli procurarono una grande sofferenza interiore ("''gli altri ragazzi vestivano [[Adidas]]''", amava ricordare lo scrittore, "''io vestivo [[Caritas]]''"), ma fu in questo periodo che Carlo scoprì e assecondò le proprie inclinazioni letterarie, vincendo:
Gli anni del [[liceo]] gli procurarono una grande sofferenza interiore ("''gli altri ragazzi vestivano [[Adidas]]''", amava ricordare lo scrittore, "''io vestivo [[Caritas]]''"), ma fu in questo periodo che Carlo scoprì e assecondò le proprie inclinazioni letterarie, vincendo:


*il ''Premio [[Bram Stoker]]'' per la sua orrorifica descrizione del prof di ginnastica;
*il ''Premio [[Bram Stoker]]'' per la sua orrorifica descrizione del [[Professore di educazione fisica|prof di ginnastica]];
*il ''Premio Giovane Promessa di [[Quarto Oggiaro]]'', assegnato per l'impegno in un campo artistico che non sia la compravendita di [[cocaina]];
*il ''Premio Giovane Promessa di [[Quarto Oggiaro]]'', assegnato per l'impegno in un campo artistico che non sia la compravendita di [[cocaina]];
*il ''Premio Bella Grafia'' dalla prima alla quarta liceo;
*il ''Premio Bella Grafia'' dalla prima alla quarta liceo;
*il ''Premio Grafia di Merda'' in quinta, dopo che i compagni di classe invidiosi gli avevano spappolato la mano con un batticarne.
*il ''Premio Grafia di Merda'' in quinta, dopo che i compagni di classe [[soliti invidiosi|invidiosi]] gli avevano spappolato la mano con un batticarne.


Al 1913 appartengono i primi carteggi amorosi di Gadda, le celebri ''Lettere a una gentile signora''. Di seguito un breve stralcio:
Al [[1913]] appartengono i primi carteggi amorosi di Gadda, le celebri ''Lettere a una gentile signora''. Di seguito un breve stralcio:


<poem>Gentilissima Signora,
<poem>Gentilissima Signora,
Riga 21: Riga 20:


== La prima guerra mondiale ==
== La prima guerra mondiale ==
[[File:Fantozzi e Filini.jpg|thumb|left|260px|Gadda e Vittorini nella giuria del Premio [[Viareggio]] 1953, premio che loro stessi vinsero, sempre nel 1953.]]Convinto dall'amico Elio Vittorini, che gli aveva assicurato un mare di [[patonza]], Gadda si iscrisse al [[Politecnico di Milano]]: la miglior scuola di [[origami]] a livello mondiale, e la prima a insegnare l'[[omosessualità]] con metodi non coercitivi. Per pagare la cospicua retta scolastica la madre tagliò le spese superflue: acqua, luce, parrucchiere e le gambe a Enrico, che almeno la smise di consumare un paio di scarpe ogni anno.
[[File:Fantozzi e Filini.jpg|thumb|left|260px|Gadda e Vittorini nella giuria del Premio [[Viareggio]] 1953, premio che loro stessi vinsero nel [[1953]].]]Convinto dall'amico [[Elio Vittorini]], che gli aveva assicurato un mare di [[patonza]], Gadda si iscrisse al [[Politecnico di Milano]]: la miglior scuola di [[origami]] a livello mondiale, e la prima a insegnare l'[[omosessualità]] con metodi non coercitivi. Per pagare la cospicua [[retta]] scolastica la madre tagliò le spese superflue: acqua, luce, parrucchiere e le gambe a Enrico, che almeno la smise di consumare un paio di scarpe ogni [[anno]].


Studente fuori dagli schemi, Gadda arrivò a un passo dalla laurea grazie all'elaborazione di un innovativo sistema di calcolo che consisteva nel considerare superati i trentacinque esami che ancora gli mancavano. Osteggiato dalla baronia universitaria, interruppe gli studi e partì volontario per la [[Prima guerra mondiale]]. L'amico [[Elio Vittorini]] gli aveva assicurato che sarebbe stata una pura formalità.<br />Entrato negli [[alpini]] col grado di piccola vedetta lombarda, Gadda fu inviato in avanscoperta da solo a [[Graz]] e ivi catturato dalle forze austriache nonostante il suo formidabile travestimento da [[wurstel]] gigante.<br />Gadda fu internato in un monolocale in compagnia di altri quindicimila italiani, per lo più genovesi. I sorveglianti brutali, gli scarafaggi violenti e la vergognosa mancanza di intimità durante il [[bidet]] lo spinsero a scrivere il ''Diario di guerra e di prigionia'', una smielata cover de ''[[Le mie prigioni]]'' di [[Silvio Pellico]].<br />Scrisse anche alcune poesie, poi ripubblicate con successo sul [[Corriere della Sera]] nella rubrica ''Animali scomparsi'':
Studente fuori dagli schemi, Gadda arrivò a un passo dalla laurea grazie all'elaborazione di un innovativo sistema di calcolo che consisteva nel considerare superati i trentacinque esami che ancora gli mancavano. Osteggiato dalla [[barone universitario|baronia universitaria]], interruppe gli studi e partì volontario per la [[Prima guerra mondiale]]. L'amico Elio Vittorini gli aveva assicurato che sarebbe stata una pura formalità.<br />Entrato negli [[alpini]] col grado di [[La piccola vedetta lombarda|piccola vedetta lombarda]], Gadda fu inviato in avanscoperta da solo a [[Graz]] e ivi catturato dalle forze austriache nonostante il suo formidabile travestimento da [[wurstel]] gigante.<br />Gadda fu internato in un monolocale in compagnia di altri quindicimila italiani, per lo più genovesi. I sorveglianti brutali, gli scarafaggi violenti e la vergognosa mancanza di [[intimità]] durante il [[bidet]] lo spinsero a scrivere il ''Diario di guerra e di prigionia'', una smielata cover de ''[[Le mie prigioni]]'' di [[Silvio Pellico]].<br />Scrisse anche alcune poesie, poi ripubblicate con successo sul [[Corriere della Sera]] nella rubrica ''Animali scomparsi'':


'''Se fossi sieropositivo'''
'''Se fossi sieropositivo'''
Riga 52: Riga 51:
== La prima guerra mondiale: il remake ==
== La prima guerra mondiale: il remake ==
[[File:Melanzana.jpg|thumb|Enrico Gadda.]]
[[File:Melanzana.jpg|thumb|Enrico Gadda.]]
Nel [[1919]], in uno scambio tra ostaggi, Gadda tornò in Italia e all'[[Austria]] fu riconsegnato il dottor [[Ecocolor Doppler]], luminare e inventore della disciplina del peto incendiario acrobatico.<br />A casa lo attendeva l'ennesima disgrazia, puntuale come un attacco di [[squaraus]] dopo la visione di [[Umberto Smaila]] in giarrettiera. La madre era morta in un incontro di boxe contro [[Primo Carnera]] e il fratello Enrico, scioccato dall'esplosione di una [[Bombe di Mosca|bomba di Mosca]] ("''Beckenbauer alla [[Juve Stabia]]''!"), era ridotto allo stato vegetativo: credeva di essere una [[melanzana]].<br />Carlo Emilio provò ogni tipo di approccio medico e psicologico, ma alla fine, col cuore gonfio di tristezza, optò per la soluzione più umana: cucinò Enrico al funghetto.
Nel [[1919]], in uno scambio tra ostaggi, Gadda tornò in Italia e all'[[Austria]] fu riconsegnato il dottor [[Ecocolor Doppler]], luminare e inventore della disciplina del [[Peto fiammante|peto incendiario acrobatico]].<br />A casa lo attendeva l'ennesima disgrazia, puntuale come un attacco di [[squaraus]] dopo la visione di [[Umberto Smaila]] in [[giarrettiera]]. La madre era morta in un incontro di [[boxe]] contro [[Primo Carnera]] e il fratello Enrico, scioccato dall'esplosione di una [[Bombe di Mosca|bomba di Mosca]] ("''Beckenbauer alla [[Juve Stabia]]''!"), era ridotto allo stato vegetativo: credeva di essere una [[melanzana]].<br />Carlo Emilio provò ogni tipo di approccio medico e psicologico, ma alla fine, col cuore gonfio di tristezza, optò per la soluzione più umana: cucinò Enrico al funghetto.


Nel [[1920]], irrompendo in aula magna urlando: "''Ho una bomba!''", si laureò finalmente in [[ingegneria]] elettrostatica con una tesi sui panno [[Swiffer]]. Scritta su un panno Swiffer.<br />L'anno dopo, su consiglio dell'amico Elio Vittorini, che durante la guerra aveva servito nelle retrovie (a [[Porto Cervo]]) si iscrisse al [[Partito Fascista]] credendo che fosse la raccolta punti del supermercato. Iniziò a pubblicare con regolarità: nel 1929 pubblicò ''Masturbazione milanese'', un trattato filosofico nel quale manifestava il suo interesse per [[Gottfried Leibniz]], [[Immanuel Kant]], [[Baruch Spinoza]] e la pratica dell'[[onanismo]] a due mani. A sconvolgere i benpensanti fu soprattutto la copertina del libro, che ritraeva Gadda in tutto il suo turgore.<br />Con ''Il Castello di Udine'', edito nel [[1931]], vinse il ''Premio Marchetta'' indetto dalla Pro Loco di [[Udine]].
Nel [[1920]], irrompendo in aula magna urlando: "''Ho una bomba!''", si laureò finalmente in [[ingegneria]] elettrostatica con una tesi sui panni [[Swiffer]]. Scritta su un panno Swiffer.<br />L'anno dopo, su consiglio dell'amico Elio Vittorini, che durante la guerra aveva servito nelle retrovie (a [[Porto Cervo]]), si iscrisse al [[Partito Fascista]] credendo che fosse la raccolta punti del [[supermercato]]. Iniziò a pubblicare con regolarità: nel [[1929]] diede alle stampe ''Masturbazione milanese'', un trattato filosofico nel quale manifestava il suo interesse per [[Gottfried Leibniz]], [[Immanuel Kant]], [[Baruch Spinoza]] e la pratica dell'[[onanismo]] a due mani. A sconvolgere i benpensanti fu soprattutto la copertina del libro, che ritraeva Gadda in tutto il suo turgore.<br />Con ''Il Castello di Udine'', edito nel [[1931]], vinse il ''Premio Marchetta'' indetto dalla Pro Loco di [[Udine]].


Allo scoppio della [[Seconda Guerra Mondiale]] Vittorini propose a Gadda di paracadutarsi sulla [[Casa Bianca]] e di uccidere [[Franklin Delano Roosevelt]] leggendogli uno dei suoi racconti.<br />Memore degli eventi passati, Gadda accettò con entusiasmo. Non la proposta: accettò Vittorini e seppellì i pezzi nel campo dietro casa.
Allo scoppio della [[Seconda Guerra Mondiale]] Vittorini propose a Gadda di paracadutarsi sulla [[Casa Bianca]] e di uccidere [[Franklin Delano Roosevelt]] leggendogli uno dei suoi racconti.<br />Memore degli eventi passati, Gadda accettò con [[entusiasmo]]. Non la proposta: accettò Vittorini e seppellì i pezzi nel campo dietro casa.


== Il pasticciaccio ==
== Il pasticciaccio ==
Nel [[1944]] lo scrittore si trasferì a [[Pustole sul Glande]] e convolò a nozze con [[Alessandro Manzoni]]. Il matrimonio fece molto discutere perché Manzoni doveva ancora ottenere il [[divorzio]] da [[Enrichetta Blondel]].


Nel [[1950]] Gadda ricevette una e-mail che diceva:
Nel 1944 lo scrittore si trasferì a [[Pustole sul Glande]] e convolò a nozze con [[Alessandro Manzoni]]. Il matrimonio fece molto discutere perché Manzoni doveva ancora ottenere il [[divorzio]] da Enrichetta Blondel.

Nel 1950 Gadda ricevette una mail che diceva:

{{quote|Complimenti! Lei è il fortunato vincitore di un'Audi A4. Inoltre è esentato dal pagare il canone. Si presenti negli uffici [[RAI]] di Roma per riscuotere il premio.|}}
{{quote|Complimenti! Lei è il fortunato vincitore di un'Audi A4. Inoltre è esentato dal pagare il canone. Si presenti negli uffici [[RAI]] di Roma per riscuotere il premio.|}}


Gadda abboccò e firmò un contratto capestro con cui accettava l'incarico di responsabile culturale dei programmi RAI, che nessuno voleva, in cambio di sedici lire al mese, un domestico senegalese e un calco in cera delle tette di [[Gina Lollobrigida]].<br />[[File:Santoro2.jpg|thumb|Anche [[Santoro]] ESIGE sapere chi è il colpevole in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.]]Gadda rivoluzionò il modo di concepire la tv: da forma di intrattenimento ad arma impropria.<br />Lanciò volti nuovi come [[Mike Bongiorno]], [[Pippo Baudo]] e il suo domestico senegalese [[Carlo Conti]]; lanciò anche una teglia di lasagne fumanti in faccia a [[Giuseppe Ungaretti]], durante un acceso dibattito sugli [[Scapigliati]] alla [[la prova del cuoco|Prova del cuoco]]. Ungaretti, ricoverato nel reparto gravi ustionati, scrisse una poesia sulla vicenda:
Gadda abboccò e firmò un [[contratto]] capestro con cui accettava l'incarico di responsabile culturale dei programmi [[RAI]], che nessuno voleva, in cambio di sedici lire al mese, un [[domestico]] senegalese e un calco in cera delle tette di [[Gina Lollobrigida]].<br />[[File:Michele Santoro.jpg|thumb|Anche [[Santoro]] ESIGE sapere chi è il colpevole in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.]]Gadda rivoluzionò il modo di concepire la TV: da forma di intrattenimento ad arma impropria.<br />Lanciò volti nuovi come [[Mike Bongiorno]], [[Pippo Baudo]] e il suo domestico senegalese [[Carlo Conti]]; lanciò anche una teglia di lasagne fumanti in faccia a [[Giuseppe Ungaretti]], durante un acceso dibattito sugli [[Scapigliati]] alla [[la prova del cuoco|Prova del cuoco]]. Ungaretti, ricoverato nel reparto gravi ustionati, scrisse una poesia sulla vicenda:


<poem>Cazzo se brucia
<poem>Cazzo se brucia
Riga 75: Riga 72:
Fu sempre lui a ideare [[quei film che trasmettono a tarda notte in Fuori Orario su Rai Tre]], lasciando poi il timone al figlio [[Enrico Ghezzi]]. Quello a cui voleva più bene, perché l'aveva partorito lui.
Fu sempre lui a ideare [[quei film che trasmettono a tarda notte in Fuori Orario su Rai Tre]], lasciando poi il timone al figlio [[Enrico Ghezzi]]. Quello a cui voleva più bene, perché l'aveva partorito lui.
Nel 1957 pubblicò ''[[Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana]]'', il suo capolavoro incompiuto, la cronaca di un brutale omicidio che si protrae per duecento pagine e si conclude con la ricetta della crostata al rabarbaro. Era un nuovo genere poliziesco: oltre al giallo storico, al giallo deduttivo, al [[giallo classico all'inglese]], esisteva finalmente il giallo a ceppo di minchia!<br />Carlo Emilio Gadda era ormai una delle più grandi personalità letterarie del Novecento: così almeno recitava la targhetta sotto il suo campanello.
Nel [[1957]] pubblicò ''[[Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana]]'', il suo capolavoro incompiuto, la cronaca di un brutale [[omicidio]] che si protrae per duecento pagine e si conclude con la ricetta della crostata al rabarbaro. Era un nuovo genere poliziesco: oltre al [[giallo]] storico, al giallo deduttivo, al [[giallo classico all'inglese]], esisteva finalmente il giallo a ceppo di minchia!<br />Carlo Emilio Gadda era ormai una delle più grandi personalità letterarie del [[Novecento]]: così almeno recitava la targhetta sotto il suo campanello.

== Gaddaland ==
== Gaddaland ==
{{quote|La complessa ricchezza linguistica e tematica dell’opera gaddiana, così visceralmente composta e tramata, e sardanapalesca, e pantagruelica, continua a sollecitare una pluralità di letture, a diversi livelli, lungo differenti parametri, secondo i più svariati presupposti e pregiudizi: a costo di razionalizzare fin troppo lucidamente attraverso nitidi procedimenti di schede e di referti quel suo atrabiliare viluppo di fantasticate irrisioni e di furie compossibili. Non per nulla, gl’interessi enciclopedici dell’Ingegnere coincidono (fino al delirio di riversare tutta la Funzione nell’Espressione) coi manifesti tracciati due secoli fa dagli impeccabili fratelli Verri e da Cesare Beccaria, risoluti a insultare programmaticamente la Crusca in nome di Galileo e di Newton, cioè a sviluppare una cultura extraletteraria cosmopolita e un pensiero intellettuale «assolutamente moderno» a dispetto della grammatica arcaica dei Pedanti, trasgredendo al purismo imbecille che caldeggia l’impiego di qualsiasi grulleria del Piovano Arlotto per definire prodotti e nozioni del nostro tempo|[[Antonio Cassano]]}}
{{quote|La complessa ricchezza linguistica e tematica dell’opera gaddiana, così visceralmente composta e tramata, e sardanapalesca, e pantagruelica, continua a sollecitare una pluralità di letture, a diversi livelli, lungo differenti parametri, secondo i più svariati presupposti e pregiudizi: a costo di razionalizzare fin troppo lucidamente attraverso nitidi procedimenti di schede e di referti quel suo atrabiliare viluppo di fantasticate irrisioni e di furie compossibili. Non per nulla, gl’interessi enciclopedici dell’Ingegnere coincidono (fino al delirio di riversare tutta la Funzione nell’Espressione) coi manifesti tracciati due secoli fa dagli impeccabili fratelli Verri e da Cesare Beccaria, risoluti a insultare programmaticamente la Crusca in nome di Galileo e di Newton, cioè a sviluppare una cultura extraletteraria cosmopolita e un pensiero intellettuale «assolutamente moderno» a dispetto della grammatica arcaica dei Pedanti, trasgredendo al purismo imbecille che caldeggia l’impiego di qualsiasi grulleria del Piovano Arlotto per definire prodotti e nozioni del nostro tempo|[[Antonio Cassano]]}}


Vecchio e imbolsito da una vita di stravizi (il golf, la [[Caccia al Nusbari]] e la dipendenza da [[cassoeula]]), nel 1967 si ritirò con l'amato Manzoni nel suo lago privato, il lago di Gadda, che aveva comprato grazie ai proventi dei suoi scritti e dei romanzi rosa che aveva firmato con lo pseudonimo di [[Danielle Steel]]. Qui fondò Gaddaland, un parco divertimenti per [[ingegnere|ingegneri]]. Fedele al proprio stile, lasciò le montagne russe incompiute: solo nel giorno d'inaugurazione totalizzò più vittime del [[genocidio ruandese]].<br />In punto di morte, Gadda ebbe un pensiero per i suoi lettori:
Vecchio e imbolsito da una vita di stravizi (il [[golf]], la [[Caccia al Nusbari]] e la [[dipendenza]] da [[cassoeula]]), nel [[1967]] si ritirò con l'amato Manzoni nel suo lago privato, il lago di Gadda, che aveva comprato grazie ai proventi dei suoi scritti e dei romanzi rosa che aveva firmato con lo [[pseudonimo]] di [[Danielle Steel]]. Qui fondò Gaddaland, un parco divertimenti per [[ingegnere|ingegneri]]. Fedele al proprio stile, lasciò le [[montagne russe]] incompiute: solo nel giorno d'inaugurazione totalizzò più vittime del [[genocidio del Ruanda]].<br />In punto di morte, Gadda ebbe un pensiero per i suoi lettori:


{{quote|Ebbene, è giunta l'ora. Non posso più tacere: il colpevole in Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana è...|}}
{{quote|Ebbene, è giunta l'ora. Non posso più tacere: il colpevole in Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana è...|}}

A Carlo Emilio Gadda è stata dedicata una casa popolare a Milano, con una targa che reca la scritta:
A Carlo Emilio Gadda è stata dedicata una [[case popolari|casa popolare]] a Milano, con una targa che reca la scritta:


{{quote|Se Gadda fosse vivo di certo non vivrebbe qui.|}}
{{quote|Se Gadda fosse vivo di certo non vivrebbe qui.|}}


{{Scrittori}}
{{Scrittori}}
{{Latrina|giorno=24|mese=03|anno=2013|votifavorevoli=8|votitotali=8|argomento=letteratura}}

[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Ingegneria]]
[[Categoria:Ingegneria]]

Versione attuale delle 15:06, 25 dic 2022

« Ma chi cazzo è il colpevole? »
(Chiunque arrivato all'ultima pagina di Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana.)

Carlo Emilio Gadda (Evacuo sul Naviglio (MI), 1893 - Roma (MI), 1973) è stato uno scrittore italiano, ma poi per fortuna ha smesso.

I primi scritti

Carlo Emilio nacque in una delle famiglie più in vista della borghesia milanese: il padre, Francesco Ippolito Gadda, lavorava come sosia di Giovanni Giolitti nelle conferenze pubbliche; la madre, Adele Sgorgacazzi, era un'ex playmate e amministratrice delegata di una hot line su Tele Brianza.

Gadda, di solito molto compassato, era capace di carnascialeschi sprazzi di gaiezza: qui lo vediamo travestito da paralume in una rara foto d'epoca.

La famiglia si ritrovò in braghe di tela nel 1909, quando il padre morì in un incidente sul lavoro (venne linciato da una folla inferocita durante un intervento a Confindustria), e la madre fu costretta a tirare la cinghia per allevare Carlo Emilio e il secondogenito Filippandrea Maria Abelardo Venceslao Cosmo Damiano, che per risparmiare venne chiamato Enrico.

Gli anni del liceo gli procurarono una grande sofferenza interiore ("gli altri ragazzi vestivano Adidas", amava ricordare lo scrittore, "io vestivo Caritas"), ma fu in questo periodo che Carlo scoprì e assecondò le proprie inclinazioni letterarie, vincendo:

  • il Premio Bram Stoker per la sua orrorifica descrizione del prof di ginnastica;
  • il Premio Giovane Promessa di Quarto Oggiaro, assegnato per l'impegno in un campo artistico che non sia la compravendita di cocaina;
  • il Premio Bella Grafia dalla prima alla quarta liceo;
  • il Premio Grafia di Merda in quinta, dopo che i compagni di classe invidiosi gli avevano spappolato la mano con un batticarne.

Al 1913 appartengono i primi carteggi amorosi di Gadda, le celebri Lettere a una gentile signora. Di seguito un breve stralcio:

Gentilissima Signora,
attendo fremente una sua missiva, a cui spero avrà la compiacenza di allegare una foto del suo clitoride.
Nerdamente suo, Carlo Emilio Gadda

La prima guerra mondiale

Gadda e Vittorini nella giuria del Premio Viareggio 1953, premio che loro stessi vinsero nel 1953.

Convinto dall'amico Elio Vittorini, che gli aveva assicurato un mare di patonza, Gadda si iscrisse al Politecnico di Milano: la miglior scuola di origami a livello mondiale, e la prima a insegnare l'omosessualità con metodi non coercitivi. Per pagare la cospicua retta scolastica la madre tagliò le spese superflue: acqua, luce, parrucchiere e le gambe a Enrico, che almeno la smise di consumare un paio di scarpe ogni anno.

Studente fuori dagli schemi, Gadda arrivò a un passo dalla laurea grazie all'elaborazione di un innovativo sistema di calcolo che consisteva nel considerare superati i trentacinque esami che ancora gli mancavano. Osteggiato dalla baronia universitaria, interruppe gli studi e partì volontario per la Prima guerra mondiale. L'amico Elio Vittorini gli aveva assicurato che sarebbe stata una pura formalità.
Entrato negli alpini col grado di piccola vedetta lombarda, Gadda fu inviato in avanscoperta da solo a Graz e ivi catturato dalle forze austriache nonostante il suo formidabile travestimento da wurstel gigante.
Gadda fu internato in un monolocale in compagnia di altri quindicimila italiani, per lo più genovesi. I sorveglianti brutali, gli scarafaggi violenti e la vergognosa mancanza di intimità durante il bidet lo spinsero a scrivere il Diario di guerra e di prigionia, una smielata cover de Le mie prigioni di Silvio Pellico.
Scrisse anche alcune poesie, poi ripubblicate con successo sul Corriere della Sera nella rubrica Animali scomparsi:

Se fossi sieropositivo

Se fossi sieropositivo
avrei un'aspettativa di vita
più alta

Carlo, Emilio e Gadda schedati dalla Polizei austriaca.

Il sottotenente D'Eusebio

Il sottotenente D'Eusebio
è stato centrato da un colpo di mortaio.
Un pezzettino del suo orecchio destro
è finito nella mia gavetta.
Oggi mi sa
che salto il pranzo

Mi sorge un dubbio

Centoventiseiesimo giorno
di prigionia.
Mi sorge un dubbio,
vuoi vedere che venendo in guerra
l'ho pijato in ter culo?

Durante la prigionia Carlo Emilio Gadda trovò conforto in Bonaventura Tecchi, Camillo Corsanego e Ugo Betti, che sbranò per sopravvivere.

La prima guerra mondiale: il remake

Enrico Gadda.

Nel 1919, in uno scambio tra ostaggi, Gadda tornò in Italia e all'Austria fu riconsegnato il dottor Ecocolor Doppler, luminare e inventore della disciplina del peto incendiario acrobatico.
A casa lo attendeva l'ennesima disgrazia, puntuale come un attacco di squaraus dopo la visione di Umberto Smaila in giarrettiera. La madre era morta in un incontro di boxe contro Primo Carnera e il fratello Enrico, scioccato dall'esplosione di una bomba di Mosca ("Beckenbauer alla Juve Stabia!"), era ridotto allo stato vegetativo: credeva di essere una melanzana.
Carlo Emilio provò ogni tipo di approccio medico e psicologico, ma alla fine, col cuore gonfio di tristezza, optò per la soluzione più umana: cucinò Enrico al funghetto.

Nel 1920, irrompendo in aula magna urlando: "Ho una bomba!", si laureò finalmente in ingegneria elettrostatica con una tesi sui panni Swiffer. Scritta su un panno Swiffer.
L'anno dopo, su consiglio dell'amico Elio Vittorini, che durante la guerra aveva servito nelle retrovie (a Porto Cervo), si iscrisse al Partito Fascista credendo che fosse la raccolta punti del supermercato. Iniziò a pubblicare con regolarità: nel 1929 diede alle stampe Masturbazione milanese, un trattato filosofico nel quale manifestava il suo interesse per Gottfried Leibniz, Immanuel Kant, Baruch Spinoza e la pratica dell'onanismo a due mani. A sconvolgere i benpensanti fu soprattutto la copertina del libro, che ritraeva Gadda in tutto il suo turgore.
Con Il Castello di Udine, edito nel 1931, vinse il Premio Marchetta indetto dalla Pro Loco di Udine.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Vittorini propose a Gadda di paracadutarsi sulla Casa Bianca e di uccidere Franklin Delano Roosevelt leggendogli uno dei suoi racconti.
Memore degli eventi passati, Gadda accettò con entusiasmo. Non la proposta: accettò Vittorini e seppellì i pezzi nel campo dietro casa.

Il pasticciaccio

Nel 1944 lo scrittore si trasferì a Pustole sul Glande e convolò a nozze con Alessandro Manzoni. Il matrimonio fece molto discutere perché Manzoni doveva ancora ottenere il divorzio da Enrichetta Blondel.

Nel 1950 Gadda ricevette una e-mail che diceva:

« Complimenti! Lei è il fortunato vincitore di un'Audi A4. Inoltre è esentato dal pagare il canone. Si presenti negli uffici RAI di Roma per riscuotere il premio. »

Gadda abboccò e firmò un contratto capestro con cui accettava l'incarico di responsabile culturale dei programmi RAI, che nessuno voleva, in cambio di sedici lire al mese, un domestico senegalese e un calco in cera delle tette di Gina Lollobrigida.

Anche Santoro ESIGE sapere chi è il colpevole in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.

Gadda rivoluzionò il modo di concepire la TV: da forma di intrattenimento ad arma impropria.
Lanciò volti nuovi come Mike Bongiorno, Pippo Baudo e il suo domestico senegalese Carlo Conti; lanciò anche una teglia di lasagne fumanti in faccia a Giuseppe Ungaretti, durante un acceso dibattito sugli Scapigliati alla Prova del cuoco. Ungaretti, ricoverato nel reparto gravi ustionati, scrisse una poesia sulla vicenda:

Cazzo se brucia
'sta besciamella!

('Sta besciamella, dalla raccolta M'illumino di merda)

Fu sempre lui a ideare quei film che trasmettono a tarda notte in Fuori Orario su Rai Tre, lasciando poi il timone al figlio Enrico Ghezzi. Quello a cui voleva più bene, perché l'aveva partorito lui.

Nel 1957 pubblicò Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana, il suo capolavoro incompiuto, la cronaca di un brutale omicidio che si protrae per duecento pagine e si conclude con la ricetta della crostata al rabarbaro. Era un nuovo genere poliziesco: oltre al giallo storico, al giallo deduttivo, al giallo classico all'inglese, esisteva finalmente il giallo a ceppo di minchia!
Carlo Emilio Gadda era ormai una delle più grandi personalità letterarie del Novecento: così almeno recitava la targhetta sotto il suo campanello.

Gaddaland

« La complessa ricchezza linguistica e tematica dell’opera gaddiana, così visceralmente composta e tramata, e sardanapalesca, e pantagruelica, continua a sollecitare una pluralità di letture, a diversi livelli, lungo differenti parametri, secondo i più svariati presupposti e pregiudizi: a costo di razionalizzare fin troppo lucidamente attraverso nitidi procedimenti di schede e di referti quel suo atrabiliare viluppo di fantasticate irrisioni e di furie compossibili. Non per nulla, gl’interessi enciclopedici dell’Ingegnere coincidono (fino al delirio di riversare tutta la Funzione nell’Espressione) coi manifesti tracciati due secoli fa dagli impeccabili fratelli Verri e da Cesare Beccaria, risoluti a insultare programmaticamente la Crusca in nome di Galileo e di Newton, cioè a sviluppare una cultura extraletteraria cosmopolita e un pensiero intellettuale «assolutamente moderno» a dispetto della grammatica arcaica dei Pedanti, trasgredendo al purismo imbecille che caldeggia l’impiego di qualsiasi grulleria del Piovano Arlotto per definire prodotti e nozioni del nostro tempo »

Vecchio e imbolsito da una vita di stravizi (il golf, la Caccia al Nusbari e la dipendenza da cassoeula), nel 1967 si ritirò con l'amato Manzoni nel suo lago privato, il lago di Gadda, che aveva comprato grazie ai proventi dei suoi scritti e dei romanzi rosa che aveva firmato con lo pseudonimo di Danielle Steel. Qui fondò Gaddaland, un parco divertimenti per ingegneri. Fedele al proprio stile, lasciò le montagne russe incompiute: solo nel giorno d'inaugurazione totalizzò più vittime del genocidio del Ruanda.
In punto di morte, Gadda ebbe un pensiero per i suoi lettori:

« Ebbene, è giunta l'ora. Non posso più tacere: il colpevole in Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana è... »

A Carlo Emilio Gadda è stata dedicata una casa popolare a Milano, con una targa che reca la scritta:

« Se Gadda fosse vivo di certo non vivrebbe qui. »
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 24 marzo 2013 con 100% di voti (su 8).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

Proponi un contenuto da votare  ·  Votazioni in corso  ·  Controlla se puoi votare  ·  Discussioni