Primo Levi

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Primo Levi durante una festa in maschera.
« Primo! »
(Primo Levi scrive un commento su un forum)
« Se questo è un uomo... »
(Primo Levi pensando a Bill Kaulitz)
« Ora uno a turnen di foi entrà a fare una toccia... chi ezzere Primo? »
(Nazista in vena di scherzi col povero Levi)
« Il regime fascista non era così feroce. Il Duce mandava la gente in vacanza al confino. »
(Silvio Berlusconi su Primo Levi)

Primo Levi (Torino 1919 - Juventus 1987) è stato un famoso chimico italiano. Nel tempo libero amava fare l'ebreo, il partigiano, il poeta. È meno noto come scrittore di racconti di fantasia.

Biografia

Infanzia e adolescenza

Fratello del secondogenito Secondo Levi, Primo nasce da padre e da madre appartenenti alla medio borghesia di origini di un po' di qua e un po' di là. L'infanzia è segnata da un cattivo rapporto col padre, uomo serio e preciso, che mal sopporta l'esuberanza di Primo. La sua fervida immaginazione, infatti, lo porta spesso a sognare ad occhi aperti e a raccontare storie strampalate. Per assecondare la sua vena artistico-letteraria si iscrive al liceo classico, ma non trova un clima a lui congeniale. Si ritiene che avesse manie di persecuzione in quanto pensava che tutti ce l'avessero con lui poiché ebreo.

Studi universitari e riappacificazione col padre

Ecco che quindi Primo, che non voleva essere secondo a nessuno, decide di prendere in mano la sua vita, di smetterla di fare il radical chic frikkettone e di mettersi a studiare qualcosa di utile. Si iscrive a chimica e la sua scelta segna una svolta nel suo rapporto col padre, nel senso che poco dopo il padre muore: problema risolto alla radice. In realtà, l'iscrizione a chimica celava un malsano proposito: imparare a confezionare nuovi tipi di droga allo scopo di farsi viaggi ancora più potenti. Non è un caso infatti che proprio in questo periodo le ingiustificate manie di persecuzione di Primo aumentino: egli si inventa che ci siano delle leggi che impediscono agli ebrei di studiare all'università. In realtà tutti sanno che Mussolini era contrario alle leggi razziali. Ecco perché non le fece mai.

La svolta nella carriera

Dal film La Tregua con John Turturro nella parte di Primo Levi. Sullo sfondo, Primo e i suoi amici in un campo di marijuana con la caratteristica divisa del parco di divertimenti.

Conseguita la laurea, Primo va a lavorare per una fabbrica di cioccolato Lindt. Non essendo soddisfatto della neutralità della ditta, decide di mettersi a fare il sindacalista, così tanto per rompere. È proprio un personaggio irritante, non trovate? Alle sue manie di persecuzione si associano quelle di megalomania, in quanto gli svarioni provocati degli elementi chimici sperimentati su sé stesso gli hanno completamente bruciato il cervello: quel comunistaccio decide di mettersi a fare il partigiano e va in montagna. Vacanze intelligenti, commentarono in molti. Certo che poteva starsene a casa sua: quando uno se le cerca...

Vacanze a scrocco on the train

Avaro e parassita come tutti gli ebrei[citazione necessaria], decide di farsi un viaggio in giro per l'Europa a spese dello stato con i suoi amici casinisti. La strampalata compagnia fa sosta nel rinomato parco di divertimenti di Auschwitz e proprio in quel paradiso terrestre, Primo trova l'ispirazione per scrivere alcune poesie, nonché alcuni libercoli di portata secondaria. Le poesie sono state recentemente riscoperte e rivalutate e rappresentano un esempio di scrittura ermetica e simbolista dal significato oscuro, il parto di una mente malata e provata da anni e anni di acidi. Ma all'epoca non furono capite e Primo sviluppò per questo una grave sindrome allucinatoria con depressione secondaria.

Ancora viaggi

Primo Levi comincia a farsi bad trips in cui vede cose che hanno dell'incredibile, visioni oniriche ai confini con la realtà, cose che naturalmente non potrebbero mai accadere, né mai sono accadute: bambini di pochi anni uccisi a sangue freddo, masse di persone rinchiuse in camere a gas, uomini costretti a morire di stenti a furia di fame e lavori forzati, Hugh Jackman che vince l'Oscar, insomma cose dell'altro mondo. Appunta tutto su un suo diario segreto, idea neanche tanto originale, ma a quanto pare a nessuno importa. Ripresosi dall'ultimo viaggio, si ritira a lavorare in un'altra industria chimica, dove si spegne serenamente sniffando vernice.

L'eredità di Primo Levi

Primo Levi si rolla una canna gigante con il macchinario da lui inventato.

Primo Levi è sicuramente una figura di riferimento per quanto riguarda le sue uniche e preziose testimonianze circa invenzioni come il rolla-canne giganti e il mega lecca-lecca all'LSD, solo per citare i due esempi più famosi. Si può inoltre affermare che i suoi contributi artistici, unici nel loro genere per la scrittura visionaria e originale, abbiano lasciato il segno nella storia della letteratura italiana.

Un'ultima doverosa considerazione. Non si dovrebbe scherzare su queste cose: ragazzi, mischiare le sostanze chimiche a caso può davvero essere pericoloso.

Voci svarionate


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