Omicidio

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« Ottimo! Anche oggi avrò qualcosa da fare! »
(La signora in giallo su omicidio.)
« Uno tira l'altro... »
(Totò Riina su omicidio.)
« A causa sua non posso mai riposare! »
L'omicidio o ha fatto tutto da solo, è una di quelle tante cose che in questo fantastico paese avviene ciclicamente, come ad esempio il susseguirsi delle stagioni. La differenza fra queste ultime è che gli omicidi non sono prevedibili e tanto meno visibili ad occhio nudo. Il termine omicidio deriva, guarda caso, da una lingua ormai deceduta, dall'unione del vocabolo Homo con il vocabolo cidium. Il significato in lingua odierna sarebbe: uccidere un uomo con un altro uomo. Tutti gli studiosi in materia sono indecisi sul reale significato della frase, non si sa infatti se colpire un uomo con un altro uomo è considerato un omicidio o un uomo colpito da omicidio è da considerarsi un altro uomo. A questa divergenza di pensiero si deve aggiungere l'ideologia del buon razzista o
Meta da fare raggiungere all'avversario.
meglio "differenzialista" secondo la quale i trans, i negri e le paperelle di gomma non sono da considerarsi parte dell'umanità. Il dubbio credo sorga spontaneo: se un giorno qualcuno dovesse deportare in un campo di concentramento, stuprare, picchiare e infine bruciare tua cugina adottiva di 4° grado, che è una nigeriana purissima, può quel tale essere giudicato penalmente? E se ancora meglio quella cugina fosse in realtà un lui, magari travestito da paperella di gomma gigante? La risposta è ovviamente un no, purtroppo il diritto alla vita vale per tutte le razze indistintamente, ma non è detto che di tanto in tanto non si possano organizzare cacce ai nomadi o ancora meglio le famigerate cacce al negro.

Origine

Un omicidio in piena regola!

Pare fu la ricerca di un nuovo gioco in cui coinvolgere il fratello a spingere Caino a uccidere Abele. Erano i noiosi anni della Genesi, mamma e papà avevano da poco imparato a gustare i prelibati frutti celati dalla foglia di fico e sfiga volle che a nascere furono due maschi: un'alternativa la si doveva pur trovare (l'omosessualità non era ancora stata scoperta). L'omicidio divenne poi un divertimento popolare e spesso intere famiglie o gruppi di amici ne compivano alcuni. Tra le più famose si ricorda di certo la goliardata fatta da Bruto a suo padre adottivo, Giulio Cesare che insieme a un gruppetto di amici gli si avvicinarono da dietro e lo accoltellarono 23 volte. Ah... quelli si che erano bei tempi![citazione necessaria] Con il passare degli anni l'omicidio divenne parte indissolubile della razza umana e ben presto diventò perfino uno dei maggiori hobby planetari. Proprio negli ultimi tempi è entrato a fare parte delle Olimpiadi come sport estremo a coppie, ma è anche praticato individualmente da semplici conoscenti o da veri amici, fino ad arrivare a vere e proprie famiglie che si ritrovano la domenica pomeriggio solo per commettere questo elettrizzante sport.

Considerazioni sociali

L'omicidio è stato in questi ultimi anni oggetto di pesanti critiche da parte di tutti i più importanti esponenti politici, ed è considerato maleducazione. In seguito ad una riunione speciale dell'ONU avvenuta per sorteggio nel marzo di qualche anno fa nel gabinetto della Casa Bianca, i paesi partecipanti si sono promessi (baciando il crocefisso e stringendosi i pollici) di non commettere più stragi inutili. A distanza di sole 2 ore il presidente americano George W. Bush dichiarò guerra all'Iraq, nel frattempo il presidente della Cina celebrava l'inizio "dell'anno del dragone", accompagnato subito dalla caduta di varie parti del corpo di alcuni presunti ladri e truffatori, lanciati e fatti brillare nel cielo in assenza dei fuochi pirotecnici. In giorni come questi non vi è più alcun tipo di impedimento sociale nel commettere un omicidio, anzi molti paesi (Italia compresa) incitano il cittadino nel commetterlo, ormai divenuto un gioco lo si può "sperimentare" con il proprio vicino di casa o ancora meglio con un parente a scelta. Insomma, l'arma da qualche parte la potete rimediare, l'alibi e il testimone pure, che aspettate?

Omicidi famosi

Naturalmente in questo gioco possiamo guadagnare o perdere dei punti a seconda di come la vostra fantasia riesce ad organizzare il tutto, ma ricordatevi: più fantasiosi sarete, più punti vi meriterete.

Attento a non farti beccare!
Cosa avrà fatto di male per meritare questa fine?

L'omicidio di Garlasco

« Io stavo... diciamo che ero impegnato a guardare... sì... insomma... quei video che sa...  »
(Alberto Stasi tenta di spiegare ai magistrati cosa stesse facendo solo chiuso in casa con il proprio PC)

Chiara Poggi viene ritrovata priva di vita accasciata sul pavimento della villetta famigliare dei genitori. Il primo sospetto passa subito al fidanzato, è da tempo infatti che questo ultimo la minaccia di morte. Alberto Stasi viene anche ritrovato nella scena del crimine con un piede incastrato nel cranio di Chiara, ma i sospetti definitivi della sua colpevolezza vengono ritrovati 3 anni dopo in Windows Vista. Infatti Alberto avrebbe accidentalmente scritto su Word la parola ocakjovncskjoic, tradotta secondo una prima versione in: ho ucciso io Chiara. Secondo una seconda (scusate il gioco di parole) verifica da parte degli addetti alle pulizie, il colpevole non sarebbe Stasi, bensì la sua bicicletta nera. Ancora oggi il processo non si è concluso, infatti un terzo colpevole spunterebbe dalla lista degli indagati, una certa Chiara Poggi, che secondo una ricostruzione dei RIS si sarebbe tolta la vita, per poi riscuotere i soldi dell'assicurazione.

Commenti e punti: questo omicidio va dai 50 ai 100 punti, la fantasia c'è, ma manca l'impegno da parte dell'assassino, ormai lo sanno tutti che non bisogna mai scrivere su un computer, meglio sulle pareti del proprio bagno, con l'utilizzo del sangue di un mohicano. Infine le Nike nel lobo temporale sono superate, meglio i mocassini.

L'omicidio di Cogne

« Non è morto, sta solo dormendo! »
(Annamaria Franzoni si crea un alibi al momento)

La mattina del 30 gennaio 2002, intorno alle 7:30, il 118 riceve una telefonata di una presunta Annamaria Franzoni che chiedeva aiuto, affermando di aver appena rinvenuto il figlio di tre anni, Samuele Lorenzi, nel proprio letto matrimoniale e che questi "giocava con il proprio rene". Annamaria, credendo di poter aumentare ulteriormente la suspense, avvisò anche la d.ssa Ada Satragni, presunto medico in famiglia. Questa, pagata profumatamente, affermò che le 17 ferite rinvenute dietro la nuca del ragazzo sarebbero di origine naturale, sostenendo più volte l'ipotesi di un'erosione dovuta alle piogge. Intervistata in un secondo momento, avrebbe affermato che in realtà si trattava di influenza aviaria. I soccorritori giunti in sella a 4 capre, vedendo la madre mangiarsi il figlio, ipotizzarono una "possibile" violenza domestica e di conseguenza avvertirono le forze dell'ordine. Dopo decenni di indagini, si può affermare che il colpevole del delitto può essere Annamaria Franzoni, bisognerà però aspettare che qualcuno ritrovi il mestolo (in questo caso l'arma del delitto), finito per qualche strana ragione in fondo alla scarpata del Monte Bianco.

Commenti e punti: dai 65 ai 120, omicidio ben costruito, fantasia accettabile, ma ancora lontana dal delitto perfetto, impegno carente, non si può corrompere solo il medico di famiglia, tanto valeva corrompere direttamente tutta la giuria e addossare così la colpa di tutto a Winnie the Pooh.

L'omicidio di Kennedy

« Dai, alzati in piedi, così ti possono vedere tutti! »
(La moglie di JFK prima della sua morte)

Il 22 novembre del 1963 a Dallas, il 25° presidente degli USA fu assassinato da due colpi di un presunto fucile ad acqua. Secondo una prima ricostruzione dell'NCIS, il presidente si trovava seduto, quando per un dosso troppo elevato ebbe un improvviso sobbalzo in avanti, seguito da una bestemmia, prima di ritornare al proprio posto, si ritrovò 34 proiettili sovietici e alcuni giapponesi nella testa. La morte del presidente fu però causata da due proiettili ad acqua, sparati da un misterioso cecchino che evidentemente conosceva i punti deboli del presidente americano. La breve corsa in ospedale non riuscì a salvarlo, negli anni successivi morirono: la moglie, il fratello, le figlie, il cognato, i nipotini, il cane e i cani dei loro cani. Uccisi tutti dalla stessa persona che ancora oggi non ha un volto.

Commenti e punti: dai 75 ai 160, omicidio ben strutturato, fantasia non molto presente, ma con impegno elevato, uccidere 20 anni dopo i parenti rimasti incolumi e non farsi beccare è davvero grandioso!

Omicidi da fare

Voci assassinate