Umberto Eco

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Il 19 febbraio 2016 Umberto Eco, mentre rifletteva sullo stato della lingua italiana su Facebook, ha avuto un ictus mortale.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Umberto Eco
« Ci sono un italiano, un cinese, Sator, Arepo, Tenet, Opera e Rotas! »
(La barzelletta che raccontava sempre al bar)
« Tutti si chiedono cosa c'entri il titolo con frati che fanno incularella. Be', neanche io lo so! »
(Umberto Eco su Il nome della Rosa)
« Mi sono rotto i coglioni... »
(Umberto Eco giustifica la sua morte)

Umberto Eco, pseudonimo di Umberto Ego, è l'uomo che ha letto qualsiasi cosa sia stata scritta, a parte il suo articolo su Nonciclopedia, perché era modesto e non amava leggere di sé.

La vita e le opere

Come reagisce l'uomo medio alla lettura di uno dei libri di Eco. Solitamente non va oltre la prima pagina.

Nato nel 1776, comprensivo di barba brizzolata e occhiali da hipster e con già dodici lauree honoris causa delle principali università eurasiatiche, era uno dei maggiori e più stimati tuttologi italiani. Non vi erano limiti alla sua scienza, eguagliata appena dalla sua voglia di sbattertela in faccia.
Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia e Meteorologia ermeneutica all'età di soli sette anni e mezzo, e influenzato dalle tesi di Eric Cartman sulla natura interpretativa dei processi cognitivi, ha dedicato le proprie migliori energie mentali all'elaborazione della famosa Teoria Semiotica del Peto Spontaneo (TSPS).
Eco sapeva praticamente tutto e ha quindi scritto saggi su simboli, numeri, alfabeti, emoticon, traduzioni dal greco, aramaico, latino, quelle parole italiane che conosce solo lui e il farfallino-farfallese. Il primo, magari fosse stato anche anche l'ultimo, romanzo scritto fu Il nome della rosa. Egli, sapendo tutto, aveva previsto che tutti i professori, a prescindere dalla materia che insegnano, in terza media lo avrebbero propinato ai poveri tredicenni. Nonostante ciò, dopo una prima stesura del romanzo composta da 730 pagine con su scritto "Quanto sono colto, quanto sono colto, quanto sono colto..." ha fatto delle leggere modifiche, rendendo il romanzo ancora più palloso, benché la cosa sembrasse impossibile.

Saggi

Dagli AAApocalittici e integrati fino a Kant e l'ornitorinco, i saggi di Eco hanno fatto la storia della letteratura critica italiana. Sono importantissimi. Così, poiché voi senz'altro li conoscete automaticamente, non c'è bisogno di parlarne qui.

Romanzi

I libri che Eco ha letto l'altro ieri.
  • Il nome della rosa: di cui qui sopra. Ovvero cosa succederebbe se... Sherlock Holmes avesse lavorato per l'inquisizione spagnola? Noto anche come: "C'è un cadavere in biblioteca", "C'è un altro cadavere in biblioteca", "C'è un terzo cadavere in biblioteca" e "Chiudete quella c*zzo di biblioteca assassina!";
  • Il pendolo di Foucault: Foucault sarebbe il fisico, ma in realtà qui è il filosofo a oscillare mentre la Terra gli gira sotto i piedi; è un'incomprensibile e aggrovigliato racconto in cui il protagonista, probabilmente ispirato a Giacobbo, scopre che tutti i suoi misteri sono delle cazzate colossali;
  • L'isola del giorno dopo: storia di un tizio che va alla ricerca della linea del cambiamento di data e fa una fine di merda;
  • Pippo Baudolino: la biografia della giovinezza del grande presentatore ai tempi di prima della RAI, quando si forgiò le ossa al servizio di Federico II;
  • La misteriosa fiamma della regina Moana: il titolo più bello; e infatti non è suo;
  • L'incessante trasformazione dell'essere: pallosissimo saggio di poesia che nessuno ha mai letto;
  • Napoleone Bonaparte tra scandalo e mistero: raccolta di pettegolezzi sul nano più celebre della storia;
  • Il cimitero di Praga: nessuno sa di che cosa parli, lo stesso autore ha confessato di averne abbandonato la lettura alla quinta pagina; di sicuro l'ambientazione, stando al titolo, non è delle più allegre;
  • Numero zero: l'onnisciente autore prevede il numero di lettori che avrà il suo settimo romanzo;
  • Altro: siamo in attesa dei prossimi romanzi che Umberto Eco continuerà a scrivere, nonostante quel piccolo incidente di percorso, sì, insomma la morte, avvenuta nel 2016. Il nostro marchingegno cataprevisionabile, programmato sulla base degli excerti di Diario Minimo, sta computando incessantemente per ottenere la definizione delle prossime opere del suddetto.

Sciocchezze e Pinzillacchere

  • Diario Minimo: il suo capolavoro misconosciuto! Contiene la veridica descrizione della conquista dell'America fatta in diretta da Tito Stagno, una recensione antenonciclopediana della Bibbia, di Justine e delle banconote da centomila lire, di cui l'autore richiede altri esemplari ai fini di studio.
  • Stelle e stellette: romanzo di fantascienza epica in tre pagine. Space Opera. Basato sulla logica unaria.
  • Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida: primo libro postumo, cioè scritto da Umberto Eco dopo la propria morte. Come da titolo, l'autore pronuncia parole senza senso e poi invita a bere per dimenticare.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • La sua magnetica presenza in pubblico gli è valsa il titolo di "Simpatico Come Un Vuoto d'Aria".
  • Ne sapeva due più del diavolo.
  • Umberto Eco ha scritto qualcosa su questo, puoi starne certo. E se anche non ne avesse scritto, sicuramente conosceva a menadito l'argomento.
  • I genitori lo chiamavano per cognome per non dargli troppe confidenze.


L'Accademia della Crusca e della Segale è lieta di presentarvi...

I Maestri (elementari) della letteratura:
I Premi Nobel: Dan Brown - Paulo Coelho - Giorgio Faletti - Valerio Massimo Manfredi - Federico Moccia - Melissa P. - Christopher Paolini - J.K. Rowling - Stephenie Meyer - Isabella Santacroce - Francesco Totti - Licia Troisi - Fabio Volo - Ildefonso Falcones
Gli Incompresi: Alessandro Baricco - Charles Baudelaire - Gabriele D'Annunzio - Federigo Tozzi - William Faulkner - Beppe Fenoglio - Dario Fo - Anna Frank - James Joyce - Alda Merini - Yukio Mishima - Giampiero Mughini - Philip Roth - Paul Verlaine - Arthur Rimbaud - Oscar Wilde - Banana Yoshimoto - Alfonso Luigi Marra - Pellegrino Artusi - Ennio Flaiano - Claudio Magris - Leo Longanesi - Hugo Ball
Gli Arcadici: Isaac Asimov - Terry Brooks - Andrea Camilleri - Agatha Christie - Jeffery Deaver - Joe R. Lansdale - Philip K. Dick - Ken Follett - William Hope Hodgson - Stephen King - Howard Phillips Lovecraft - Carlo Lucarelli - Edgar Allan Poe - Georges Simenon
I Grandi Classici: Jane Austen - Douglas Adams - Stefano Benni - Alessandro Bergonzoni - Charles Henry Bukowski - Achille Campanile - Marco Valerio Marziale - Daniel Pennac - John Steinbeck - Emily Brontë
Gli ammuffiti: Vittorio Alfieri - Edmondo De Amicis - Fëdor Dostoevskij - John Fante - Tommaso Landolfi - Alessandro Manzoni - Luigi Pirandello - Umberto Saba - Mario Rigoni Stern - John Ronald Reuel Tolkien - Lev Tolstoj - Johann Wolfgang von Goethe - Giovanni Verga - Jules Verne - Salvatore Quasimodo - Samuel Taylor Coleridge
Gli stantii: Dante Alighieri - Ludovico Ariosto - Giovanni Boccaccio - Gaio Valerio Catullo - Giosuè Carducci - Miguel de Cervantes - Geoffrey Chaucer - Ugo Foscolo - Omero - Silvio Pellico - Marco Polo - William Shakespeare - Sofocle - Su Shi - Virgilio
I Pennivendoli: Giorgio Bocca - Dino Buzzati - Italo Calvino - Charles Dickens - Umberto Eco - Oriana Fallaci - Ernest Hemingway - Gabriel García Márquez - Roberto Saviano - Khaled Hosseini

Le Piattole: Carlo Emilio Gadda - Franz Kafka - Agota Kristof - Giacomo Leopardi - Primo Levi - Thomas Mann - Eugenio Montale - George Orwell - Giovanni Pascoli - Cesare Pavese - Ezra Pound - José Saramago - Ignazio Silone - Italo Svevo - Giuseppe Ungaretti - Virginia Woolf