Licia Troisi

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« Finalmenteeeee!!! »
(Sennar dopo aver aspettato tre libri prima che Nihal si decidesse a dargliela)
« I draghi volano! »
(Sennar mostra la sua enorme conoscenza delle razze fantasy)
« Penso che tutti mi odino, o sono io che odio tutti…forse dovrei uccidere qualcuno…o tutti. »
(Un qualsiasi protagonista delle opere di Licia Troisi)
« Maestroooo!!! »
(Dubhe su qualsiasi cosa)

Licia Troisi è una scrittrice, astrofisica, blogger, lanciatrice e ingoiatrice di coltelli, cacciatrice di draghi e nel tempo libero esploratrice della galassia.

Licia Troisi, mentre un fan le sta sobriamente chiedendo se firma autografi anche sulle chiappe.

Da ragazza (quando aveva ancora un cervello) ha frequentato il liceo classico, è stato allora, grazie all’esempio degli antichi, che ha imparato l’arte del plagio che è nata la sua passione per le storie epiche. Conseguita la maturità, si iscrisse alla facoltà di Fisica dell’Università di Gran Burrone. Poiché Elrod, il professore, spiegava le lezioni solo in egizio e scriveva solo in geroglifico, in aula si leggeva Ken il guerriero o si faceva qualcos'altro. Licia conobbe così suo marito, fingendosi interessata a Ken quando in realtà le interessava qualcun altro, anche se pesava quanto un braccio di Ken. Per completare la tesi di astrofisica, ha rischiato di accecarsi fissando il sole lungo il suo corso.

Ha ottenuto la fama grazie ad una trilogia di sfondo fantasy, le Cronache del Mondo Emerso, di 40.000 pagine a libro, scritte, secondo Vittorio Sgarbi, tra una puntata di Lost e un’altra. A questa trilogia, odiata dai critici e quindi di sicuro successo, è seguita una seconda, le Guerre del Mondo Emerso, che, come l’opera precedente, presenta dei titoli senza senso alcuno un’eroina sociopatica che lotta contro il male. Proprio dopo la pubblicazione del sesto libro, alla Troisi è venuto il dubbio di essere una scrittrice, dubbio però subito fugato in seguito alla pubblicazione dei primi due libri della pentalogia della Ragazza drago, quando capì di essere solo un menestrello; a suo marito il compito di trascrivere le sue opere, mentre lei le canta al violoncello.[1] Alla trilogia delle Guerre del Mondo Emerso ne è seguita un’altra, le Leggende del Mondo Emerso, degna delle precedenti per originalità e grandezza d’ispirazione, come si evince già dal titolo. In quest’ultima trilogia la schizofrenia colpisce finalmente il protagonista maschile, la ragazza è solo una maniaca.[2]

Nel suo blog, Licia Troisi informa costantemente, continuamente, incessantemente e assiduamente i lettori sui suoi diversi viaggi di lavoro e/o vacanza. Finora, pare sia stata in Grecia (dove ha rischiato di rotolare giù dall’acropoli di Atene), Spagna (dove ha seminato un toro che la inseguiva), Monaco (il luogo a cui è più legata affettivamente dopo Paperopoli), Italia (che ha ispirato la rocca del Tiranno), Padania (dove ha rischiato che gli esplodesse la testa), Polo Nord (dove ha assaggiato il seme della follia), Polo Sud (dove ha conosciuto il suo daimon Drummarsdrubale, un tricheco), Corea del Nord (tanto per cultura) e così via…

Qualche tempo fa, sul suo blog ha dichiarato di essere incinta. Grande gioia tra i fun, finalmente sicuri di quale sia il suo sesso. Calorosi gli auguri in seguito al parto, anche se alla delegazione di elfi[3] è stato impedito l’accesso all’ospedale. Licia Troisi è anche compresa nel prestigioso Catalogo dei viventi[4], redatto da un gruppo di criceti padani, dove è ricordata, oltre che per le sue favole, per essere stata compagna di scuola della fata turchina, prima che la guardia forestale la arrestasse. Per il futuro, ha rivelato di avere grandi progetti, come l’inizio di una nuova saga fantascientifica dal titolo Cronache del Pianeta Emerso e il completamento della saga della Ragazza Drago, che si concluderà con Sofia che trova finalmente un suo simile con cui accoppiarsi.

Opere di Licia Troisi

Cronache del Mondo Emerso

L'eroina Nihal ottimizza il suo allenamento con un "piccola" dose di androgeni, ma non si nota molto.
In questa prima trilogia, l’immaturità da opera prima si percepisce negli eventi un po’ confusionari e nel sapore di latte delle pagine, per chi le avesse assaggiate spinto dalla copertina[5] . Vengono narrate le avventure di Nihal, una mezzelfa strafica, con gli occhi violacei con riflessi turchini e i capelli turchini con riflessi violacei. Lo scopo di Nihal è quello di distruggere il Tiranno, grazie all’aiuto del fedelissimo e sottone Sennar, dell'ancora più sottone Laio e di molti altri personaggi i cui nomi sono stati scelti praticamente “a caso”[6].Il Mondo Emerso è presentato come un pezzo di terra, esteso forse 3 Km², diviso in tanti pezzettini insignificanti dai nomi pittoreschi. Uno dei maggiori pregi riconosciuti dell’opera è proprio la caratterizzazione del mondo, che quindi è a dir poco inconsistente. L’intero Mondo Emerso può essere percorso, a seconda dell’umore della protagonista, in due giorni di fretta, in un mese ma con orribile fatica, in due settimane senza mai fermarsi a scopare.

Costei, Nihal della Terra del Vento, cattura il lettore in un vortice di pippe mentali e pensieri disturbanti, tanto da far pensare che sia affetta da schizofrenia e istinti omicidi; d’altronde, più volte l’autrice ha confidato di vedere in Nihal una sorta di suo alter ego. In ogni caso, la narrazione è molto coinvolgente (come il macello di un cinghiale) e i dialoghi sempre adatti alla situazione (come una vespa in macchina). I personaggi commentano in maniera molto intelligente le carneficine di Nihal, ascoltando tutti i suoi deliri pazzoidi senza preoccuparsi di rinchiuderla in manicomio, anzi incitandola a placare la sua sete di sangue facendo strage di poveri cinghiali, che la malata di mente scambia addirittura per guerrieri nemici. Alla fine, Nihal e compagni riescono a salvare il Mondo Emerso (ovviamente), per quei 3 Km² che vale.

Dubhe, durante la normale attività quotidiana; anche lei non rinuncia ad una buona dose di steroidi ogni tanto.

Guerre del Mondo Emerso

Nella seconda trilogia, Licia Troisi cambia poetica, al posto di una guerriera pazza e assassina mette una ladra…pazza e assassina (ma strafica anche lei), tale Dubhe. Questa pazza assassina è una maniaca omicida con la fissa dei tatoos, assetata di uomini, come se non bastasse. [7] Nel corso della storia Dubhe si concede a chiunque la sfiori con un’unghia, in più, commenta anche le performances[8]. Pure in questo caso, la depressione la fa da padrona, con pippe mentali da paura e ragionamenti folli. Questa volta, i nemici del’eroina sono un gruppo di suore che alleva poveri orfanelli e che la demente nei suoi deliri scambia per uomini in nero che la perseguitano (alla fine della trilogia le ucciderà tutte personalmente). Il Mondo Emerso è in pericolo per soltanto 5 minuti in tutta la storia, ma nessun lettore ci fa caso grazie alle formidabili copertine che stordiscono quanto 3 litri di Vodka ogni volta che le si guarda.

Leggende del Mondo Emerso

In questa nuova fantastica trilogia, la protagonista Adhara non è matta, ma solo cerebrolesa [9]. Del suo passato non ricorda una cicca, per cui, non potendo giustificare con dei traumi la depressione, se li inventa di sana pianta. Nel primo libro l’eroina perseguita e porta alla pazzia un povero disgraziato gay. È bastato un bicchierino in un bar per convincere Adhara di aver davanti l’amore della sua vita, con somma disgrazia di quest’ultimo ed ennesimo colpo apoplettico dei lettori. Successivamente si scopre che Adhara (dall'elfico sverginata) è la cugina di Frankenstein e la figlia di Xabaras, infatti durante tutta la storia non fa altro che perdere pezzi per strada, usando poi quel che capita per ricomporsi. Attualmente ha il piede destro di un cinese, il braccio sinistro di una povera disgraziata che passava di lì per caso e un pene di scorta perché non si sa mai.

La ragazza drago

Di questa nuova fantastica pentalogia, in edizione limitata per miopi, sono usciti cinque libri. In essa sono narrate le avventure di una ragazzina che scopre, suo malgrado, di essere una gormita e pure romana.

L’importanza dei manga nell’opera di Licia

Licia Troisi si appresta a cucinare.

Le opere di Licia Troisi hanno mostrato un’originale miscela di tecniche discorsive proprie dei manga (soprattutto gli hentai) e struttura narrativa propria delle saghe fantasy. La stramba trovata buona riuscita di tale esperimento la si rintraccia soprattutto nei dialoghi. Ecco un dialogo alla Licia Troisi:

- Eroina: “Maestro, mi ascolti un attimo.”
- Maestro: “Cosa? Che ***** vuoi!?!”
- Eroina: “No. Non faccia così.”
- Maestro: “Così come? ****!”
- Eroina: “Così…”
- Maestro: “E allora sentimi bene ***** del *****…”

(Il loro illuminante complesso dialogo è però interrotto da un branco di cinghiali assassini)

- Eroina: “È tutto così difficile, quanto soffro…”
- Amato: “Ma Dolce Mia Adorata, ti proteggerò con la vita!”
- Eroina: “Ammmore, sono io che ti salvo sempre il culo.”
- Amato: “Non è vero! In realtà…”

(La sua testa è tagliata di netto da un colpo fendente e rotola via)

Aspetti tipici dei personaggi dei libri di Licia Troisi

Eroina: pazza, assassina, matta da legare, sociopatica, depressa, emotivamente instabile, gnocca da paura, strafica, dopata, cultrice di un dio satanasso, tendenzialmente emo.

Compagno dell’eroina: povero idiota, cerebroleso, deficiente, odia l’eroina, viene in genere stuprato dall’eroina.[10]

Compagna dell’eroina: povera idiota, cerebrolesa, deficiente, ama l’eroina, vorrebbe in genere essere stuprata dall’eroina.

Mentore: saggio, vecchio, strafico, arrapato all’inverosimile, arrapato anche se vecchio, deve per forza morire ammazzato.

Comparse: pittoreschi, servono ad evidenziare quanto l’eroina sia gnocca e a darle motivo di depressione.

Cattivone: pazzo, assassino, matto da legare, sociopatico, depresso, emotivamente instabile, strafico, dopato, cultore di un dio satanasso, tendenzialmente emo. Però, rispetto all’eroina, in genere ha ragione.

Pareri della critica

La critica estera, soprattutto quella del Vatikan e della Repubblica delle Banane, ha sempre esposto odio puro un parere negativo verso le opere di Licia Troisi. Perlopiù, sono evidenziati come difetti la ripetitività nauseante delle trame una certa mancanza di originalità, i personaggi caratterizzati quanto un bonsai poco approfonditi, un Mondo Emerso di estensione variabile, tipo Fantàsia. con confini poco definiti. Secondo il prestigioso Osservatore Romano, esperto del tema fantasy, il libri di Licia Troisi sarebbero scritti con l’aiuto di Copia & Incolla, ma l’autrice stessa ha dichiarato di non aver mai avuto bisogno del Copia, né tantomeno dell’Incolla, e di non aver mai conosciuto tali loschi figuri.

D’altra parte, un’altra consistente parte della critica estera (soprattutto, quella dell’Isola di Pasqua, Corea del Nord, Polo Sud e Marte) ha elogiato i notevoli “attributi” delle protagoniste, come l’essere delle tettone strafighe il grandioso coraggio nell’affrontare le creature del male.
Una mappa del Mondo Emerso, in scala 1:x-y, dove x sta per "espediente letterario" e y sta per "libera interpretazione".

Unica eccezione la critica della Turchia, che ha accusato Licia Troisi di narrare le gesta di "svergognate". D’altro canto, le opere di Licia Troisi sono ogni volta coronate da un grande successo di pubblico (le copertine vanno a ruba) e non sono poche le fungirl che si travestano come le loro eroine (non è difficile, basta andare dal più vicino sexy-shop). A detta di molti fan, il segreto di tale successo è la capacità della Troisi di catturare il lettore in un turbinio di emozioni e di pensieri nonché presentare personaggi sempre ben riusciti in una trama sempre coinvolgente (accusa subito smentita dall’autrice).

Intervista a Licia Troisi

Nonciclopedia è riuscita a intervistare per voi Licia Troisi! Gioite e soprattutto leggite.

- Giornalista: “Prima di tutto, la saluto e le dico che sono un suo grandissimo fun. Ho letto tutti i suoi libri e seguo sempre il suo blog. Lei è bravissima. Posso chiamarla Licia?”
- Licia Troisi: “No.”
- Giornalista: “Bene, Licia. Ora che abbiamo rotto il ghiaccio, le faccio subito la prima domanda. Come fa a conciliare la sua attività di scrittrice fantasy con il suo essere un’astrofisica?”
- Licia Troisi: “E questo che c’entra? Perché mai dovrebbe essere strano che una scrittrice fantasy sia anche un’astrofisica? Crede che leggere e scrivere fantasy sia da alienati? Ma vaffanculo.”
- Giornalista: “Molto interessante. Aveva già scritto qualcosa prima delle Cronache?”
- Licia Troisi: “Da ragazza tenevo un diario, ma quando mi è arrivato l’avviso di garanzia ho preferito bruciarlo per non correre rischi. In più, ho scritto qualche racconto e vandalizzato Nonciclopedia un sacco di volte, ma non mi hanno mai bannato.”
- Giornalista: “Quindi ha sempre avuto del talento. Cosa l’ha spinta a scegliere il fantasy come genere per i suoi libri?”
- Licia Troisi: “È il genere che sento più vicina a me. Non devi neanche inventare qualcosa, gli altri hanno già scritto tutto. E poi, ho provato prima a scrivere romanzi erotici, il passaggio al fantasy è stato naturale.”
- Giornalista: “Ha proprio ragione! Ma parliamo dei suoi personaggi. Nihal, ad esempio, l’ha sempre definita un suo alter ego…”
- Licia Troisi: “Io non ho mai detto nulla di simile e se si ostina a ripeterlo dovrò querelarla.”
- Giornalista: “Ma certo. Come ha reagito alla notizia che la Mondadori avrebbe pubblicato il suo primo libro?”
- Licia Troisi: “Non ero affatto sorpresa. Sapevo di aver fatto un buon affare.”
- Giornalista: “Come, scusi? Un buon affare con chi?”
- Licia Troisi: “Che domande, con il Demonio.”
- Giornalista: “Davvero un esempio per tutti! Ma dica, il suo blog riscuote un certo successo e viene aggiornato di frequente, lo considera un mezzo di contatto con i suoi lettori?”
- Licia Troisi: “Non saprei. Non me ne occupo io.”
- Giornalista: “Giustamente. Licia…”
- Licia Troisi: “Non mi chiami Licia.”
- Giornalista: “…ha da poco avuto una bambina, Irene…”
- Licia Troisi: “Non pronunci il suo nome.”
- Giornalista: “…la sua nuova condizione di madre influenzerà la sua opera?”
- Licia Troisi: “…”
- Giornalista: “Ma abbiamo ancora così tanto di cui parlare! Paolo Barbieri è praticamente il disegnatore ufficiale della saga del Mondo Emerso. Ha fatto le copertine, i libri illustrati…Hai mai pensato che il vero creatore del Mondo Emerso sia lui, grazie ai suoi disegni?”
- Licia Troisi: “Per prima cosa, non le ho mai concesso di darmi del “tu”, e comunque che razza di domande!”
- Giornalista: “Quello che dici è chiarificatore. Ci sono libri e opere fantasy che hanno ispirato la tua opera in maniera particolare?”
- Licia Troisi: “Come ho già detto, nel fantasy gli altri hanno già scritto tutto.”
- Giornalista: “Un’ultima domanda. Cosa pensi di scrivere in futuro? Continuerai con il Mondo Emerso?”
- Licia Troisi: “Non credo proprio. Voglio provare qualcosa di diverso. Credo che ritenterò la strada dei romanzi erotici, magari ad ambientazione fantasy.”
- Giornalista: “ Benissimo. Grazie per l’intervista, è stato un grande piacere conoscerti, Licia cara.”
- Licia Troisi: “Ma come si permette? A mai più rivederla!”

Licia Troisi

  1. ^ Questa parte della sua vita è noiosa e non fa ridere, eppure, è vera! Chi frequenta il suo blog lo sa bene.
  2. ^ In realtà, tale benedetta ragazza uccide solo un uomo, per sbaglio e costretta, non come quelle pluriomicide di Nihal e Dubhe. Ci pensa l'amato a continuare la tradizione della saga con carneficine continue.
  3. ^ In costume, ovvio. Gli elfi non esistono.
  4. ^ Una raccolta di biografie, di cinque righe ognuna, degli italiani la cui vita è degna di essere riassunta in cinque righe.
  5. ^ Non hanno un buon sapore...
  6. ^ Illa dixit.
  7. ^ Da notare il fatto che questa ladra pazza nella trilogia successiva è la regina della Terra del Sole, poiché Learco, l'erede al trono giovanissimo, bellissimo e levissimo, si è innamorato di lei e l’ha sposata. Ciò dimostra un’importante morale: a nessuno importa del tuo curriculum vitae, bastano le tette.
  8. ^ Ovviamente deprimendosi.
  9. ^ Poverina, ha sbattuto la testa.
  10. ^ Il primo di questi dementi, Sennar, viene sodomizzato da un cinghiale e torturato orribilmente prima che Nihal si decida a dargliela.

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