Geoffrey Chaucer

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Un giovane Geoffrey Chaucer alternative-chic.
« Se Shakespeare e Milton sono i più fighi del Paese, Chaucer chi cazzo è? »
(Gilbert Keith Chesterton su Chaucer)
« Chaucer, sei un bastardo, mi hai copiato l'idea! Crepa! »
(Boccaccio dà bonari consigli a Geoffrey Chaucer)

Geoffry Chaucer (L'ondra 1343- L'ondra, venerdì 17, 1400) è stato scrittore, poeta, collezionista di francobolli, esattore delle tasse, imitatore di Paperino e molto altro. Viene spesso ricordato come il padre illeggittimo della letteratura inglese e dei suoi tredici figli. Inoltre fu tra i primi scrittori a fare largo uso della lingua volgare nelle sue opere, rendendo l'inglese ancora più detestabile:

« Quanno aprile co' la pioggia vie' e rompe li cojoni, quanno anche Zefiro, gran fijo de 'na mignotta, se mette a suona' er flauto e a rompe li cojoni pure lui ar bosco e ai fiori, e er sole se fa du' spaghi co' la matriciana e gli uccelli se mettono a canta', mortacci loro, a la ggente je prende de annà in pellegrinaggio, li mortacci aò... »
(Geoffry Chaucer, tratto da I racconti de Canterburi)

Vita

Un giovane Geoffrey Chaucer quella volta che passò al lato oscuro della Forza.

Il padre, John Edvige Chaucer, dopo essere stato rapito dalla zia per costringerlo a seppellirgli il cane, aver visto una giraffa, essersi fatto un chupito, un tatuaggio sul pube e fatto fotografare dall'autovelox, un bel giorno, dicevo, riuscì a copulare con Agnes Maurizio Copton e da quel rapporto occasionale e non protetto nacque il piccolo Geoffrey Annamaria Chaucer. Benché scarse le notizie sulla sua infanzia e adolescenza, sappiamo solo che il piccolo enfant prodige aveva una conoscenza scarsa del latino e del francese (aveva 4 in pagella), ma un'ottima conoscenza degli inserti di Agosto-Febbraio di Playboy e di tutte le puntate di Magnum P.I.. La prima volta che il nome di Chaucer viene menzionato è nel documento di contabilità della zitellona, contessa di Ulster, Elisabeth Serbelloni Scalzi de Burth, quella volta che il padre ubriaco glielo rifilò come paggio, scambiandolo con un vaso di Boemia che usò poi come sputacchiera. Inoltre lavorò anche a corte come mimo e rumorista e una volta, durante l'assedio di Reims, venne catturato perché scambiato per Sean Connery. Poi lo rilasciarono perché Sean Connery non sapeva imitare Paperino.

Man mano che la storia della sua vita prosegue, le notizie su di lui si fanno sempre più scarse: forse perché non successe nulla di eclatante e perché a nessuno importa della vita di un Geoffrey Chaucer qualsiasi. Secondo alcuni studiosi sembra che il poeta e scrittore e fine imitatore di Donald Duck abbia intrapreso vari viaggi in Spagna, Francia, Fiandre, Asinara alla ricerca del Santo Graal e della sua penna bic a sfera. Nel 1366, dopo sfortunate vicissitudini amorose [1], il giovane Geoffrey decise di accasarsi con la giovane Filippa Raspazzi di Hainault, una donna di gusti delicati e di un fascino non comune. In pratica era un cesso mostruoso e pesava quanto un frigorifero, ma era passionale quanto un gorilla in calore, quindi diede al consorte una nidiata di figli di cui occuparsi. Per poco il poeta non tentò il suicidio pugnalandosi con la sua penna bic.

Nel 1367 Edoardo III lo accolse alla sua corte, perché era l'unico del regno a saper petare con le ascelle: una volta inseritosi, Chaucer fu insignito di vari riconoscimenti come Pulitore personale delle latrine del re o Personalissimo e unico massaggiatore della suocera incartapecorita del re. Ma non tutto andò in merda nella sua vita, infatti riuscì a partecipare al matrimonio di Brad e Angelina, dove incontrò il Petrarca che fingeva di essere un lontano parente della Jolie usando dei baffi finti: tutto quello che rimediò da lui fu un autografo sul capezzolo e una manata sul culo molto poco virile.
Per sfuggire ad una realtà orrida, fatta di mogli orrende e pelose, suocere decrepite e latrine reali, Geoffrey si avvicinò alla letteratura: a questo periodo risale infatti Il libro della duchessa, meglio conosciuto come Le avventure erotiche di Goffredo, romanzo dedicato alla moglie di Giovanni di Gand, il suo droghiere, nel quale immagina e descrive favolosi e irreali rapporti sessuali con ella e la suocera del re.

Un giovane Geoffrey Chaucer felice perché ha appena ricevuto un campione di ammorbidente.

Più o meno in questo periodo intraprende numerosi viaggi in Italia a bordo del suo asino per chiedere prestiti in favore del re, che aveva speso tutto per scommettere nei combattimenti tra galli e costruire un'area per nudisti. Durante questi viaggi ha un forte impatto con la cultura italiana: infatti viene picchiato da un gruppo di giovani che usano, per massacrarlo, l'edizione integrale de La divina commedia. Dopo quell'esperienza non poté più avvicinarsi ad una Divina Commedia senza correre a rifugiarsi in un angoletto per poi piangere e guaire. Per dimenticare il trauma subito, Chaucer prese a tradurre Roman de la Rose in Middle English (mezzo inglese) e non riuscì a capire nemmeno lui cosa stesse traducendo: probabilmente c'entrava una scimmia rosa con una cuffietta da bagno.

La sua produzione ebbe una considerevole impennata quando il re Edoardo III, leggendo per caso i suoi romanzi, li trovò divertenti e col giusto mix di culi e tette e decise di premiarlo con un gallone di vino al giorno per il resto della sua vita[citazione necessaria], cosa che rese il nostro altamente produttivo e con un tasso alcolico giornaliero di 2,5 che gli costò il ritiro dell'asino. La pacchia durò fin quando al trono non salì Riccardo II che riprese a pagarlo in denaro: il vecchio Geoffrey ci rimase molto male quando scoprì che le banconote non avevano lo stesso sapore dell'alcool.

Durante il regno riccardiano, egli fu costretto a svolgere il ruolo di ispettore del dazio presso il porto di Londra (cosa che gli procurò una calvizie evidente e una serie di calcoli alla cistifellea), ed entrò in Parlamento, ma solo perché aveva sbagliato porta mentre cercava il bagno. Nel 1387 quella gorillona di sua moglie Filippa morì cadendo "accidentalmente" da un burrone, e Geoffrey passò un periodo fatto di bagordi e donne facili: sì, era proprio distrutto per la morte casuale e del tutto inaspettata di quella babbiona. È in questo periodo di felicità estrema che gli studiosi pongono l'inizio della sua opera più famosa:I racconti di Canterbury, una serie di racconti, come dice appunto il titolo, impegnati e socialmente utili quanto un articolo di Dipiù. Le cose poi andarono sempre meglio quando venne nominato sovraintendente alle acque del Tamigi, un lavoro del menga durante il quale si grattò la pancia tutto il tempo e spiò le tedesche in bikini che prendevano il sole. In questo periodo riscontriamo le opere Trattato sul mio fermacarte a forma di Spiderman e Lamentela di Chaucer sul suo borsello, sottotitolo Mi devi gli arretrati, brutto stronzo!, delicata invettiva contro il sovrano che, ogni volta che lo scrittore gli chiedeva lo stipendio, fingeva di non conoscerlo o di non vederlo.

La morte lo colse all'improvviso nel 1400, proprio nel pieno della sua adolescenza, mentre tentava di prendere al volo e ad occhi bendati una motosega accesa. Ciò gli valse il Darwin Awards come morte più idiota degli ultimi tempi.

Opere

Un esempio di poesia chaucerina: è evidente il pentametro giambico ivi contenuto.

Periodo francese

  • Roman de la Rose: opera poetica di dubbio significato. Non ci è del tutto chiaro il messaggio che l'autore vuole trasmetterci, visto che era una pippa a tradurre dal francese all'inglese.
  • Baguette, champignon e champagne: libro di ricette in cui Chaucer si improvvisa esperto di nouvelle cuisine.

Periodo italiano

  • La casa della Fama: la poesia, dai tratti fortemente onirici, parla di come Chaucer, in sogno, si ritrovi nel tempio di Venere e cominci a leggere la storia della conquista di una certa Troia.

Lieve e delicato, nonché raffinato, trattato sulle case di appuntamento del tempo di cui fu assiduo frequentatore.

  • Il Parlamento degli Uccelli: ennesimo poema onirico in cui Chaucer si ritrova nel giardino dell'ammoreh, nel quale tutti gli uccelli sono riuniti per dare il via alla stagione degli accoppiamenti con orge, vino, canne a gogò e un elefante che fa la verticale. In pratica non si capisce bene cosa stia succedendo.

In merito al poema Chaucer si espresse così:«Momento momento momento momento momento... Questa non è la mia biografia di Batman.»

Periodo inglese

I racconti di Canterbury: raccolta di pseudo-novelle di scarsa utilità letteraria, fu l'unica opera che Chaucer scrisse senza l'ausilio di un cicchetto di gin. Si dice che prese l'idea dal Decameron di Boccaccio, cambiando solo i nomi dei protagonisti e spacciandola come opera innovativa e rivoluzionaria: Boccaccio, in tutta risposta, mandò i suoi scagnozzi affinché lo perculassero per il suo brutto aspetto e gli bucassero il pallone.
La storia narra del poeta in pellegrinaggio verso la tomba di san Tommaso Becket e di come, improvvisamente, si ritrovi in una comitiva di pellegrini metallari diretti al concerto di Dimmu Borgir. La comitiva si ferma ad una taverna per sbevazzare e bestemmiare Dio, mentre l'oste, quel furbastro, li incita a raccontare delle storie per poter rubare loro il portafoglio. Così Chaucer ci descrive questo macabro spettacolo, ma riesce a rivelarci, attraverso la sua poesia e la sua tecnica di introspezione, come anche i metallari costantemente incazzati e ubriachi di Jagermeister abbiano un cuore e dei sentimenti sotto quello spesso strato di borchie.

Opere scientifiche

Le uniche opere scientifiche pervenuteci sono: Far esplodere una bottiglia di Coca Cola attraverso l'uso sconsiderato di un pacchetto di Mentos e Produrre corrente elettrica mediante l'uso di una patata ed un calzino, che scrisse quando i figli gli regalarono Il piccolo chimico.

Voci correlate

Note

  1. ^ l'ultima con cui ci provò si accecò guardando il sole, pur di non uscire con lui


L'Accademia della Crusca e della Segale è lieta di presentarvi...

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