Jeffery Deaver

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Jeffery Deaver.
No, quella non è una maschera di pelle umana, è la sua vera faccia. Davvero.
« Jeffery Deaver? Un mostro privo di sentimenti. Sorride solo alle sue vittime, prima di ucciderle. »
(Massimo Picozzi su Jeffery Deaver)
« Jeffery Deaver? Una personcina squisita! Oggi l'ho incontrato per strada e mi ha sorriso! »
(Flavia Vento su Jeffery Deaver)

Jeffery Dahmer Deaver (Silent Hill, 6 maggio 1950) è un serial killer statunitense attualmente latitante, fondatore di alcuni tra i più spietati gruppi sovversivi del XX secolo, tra cui Al Qaeda, il Ku Klux Klan, le Bestie di Satana, Alitalia e i Cugini di Campagna. Affetto fin dall'infanzia da disturbi bipolari, schizofrenia e calvizie, Jeffery Deaver è al primo posto nella lista dei 10 criminali dal riporto più ricercato.

La stampa l'ha soprannominato Lo Scrittore, perché dopo ogni omicidio invia alla polizia un lunghissima confessione dattiloscritta in cui spiega per filo e per segno la dinamica del delitto.

Curriculum criminale

Si sa gran poco della sua vita, visto che tutti quelli che hanno conosciuto Jeffery Deaver non sono sopravvissuti per raccontarlo Frutto dell'unione carnale tra Suor Germana e Charles Manson, per evitare scandali viene affidato ancora in fasce alle amorevoli cure di Rosa Bazzi e Olindo Romano. Fin da bambino, com'è ovvio attendersi da uno che si chiama Jeffery, dà segno di squilibrio mentale, che sfocia in pratiche masochistiche, cannibalistiche e necrofile. Inoltre trova gradevoli i libri di Fabio Volo. A dodici anni si diverte a bruciare i formicai. A tredici si diverte a bruciare I. Formicai, il suo insegnante di lettere.

Foto segnaletica di Jeffery Deaver al momento della cattura. Pochi istanti dopo ha divorato il cervello al fotografo e a due agenti di custodia.

Nel 1964 i coniugi Bazzi comprano un labrador, che è più intelligente e sporca di meno, e abbandonano Deaver in autostrada. Libero di perseguire il suo piano criminale, Deaver inaugura quella che verrà definita "la stagione di sangue del '64" (da non confondere con la stagione di sangue del '74, termine con cui si indica la tournée di Mino Reitano del 1974) accoltellando sotto la doccia Norman Bates, un pacifico proprietario di motel.

Inizia a uccidere con regolarità, con un particolare accanimento nei confronti delle colonie di boyscout (come biasimarlo?). I dati ISTAT gli attribuiscono una media di 2,3 omicidi all'ora. Nella storia un tasso di mortalità simile è stato raggiunto solo dalla peste e dai cross di Cristian Molinaro. Per evitare di lasciare impronte digitali sui luoghi del delitto, si lima i polpastrelli e si taglia il pene. Tagliarsi il pene non era necessario ma Deaver lo scopre troppo tardi.

Nonostante queste sottili accortezze le maglie della polizia si stringono sempre più attorno a lui: Deaver viene arrestato nel suo loft a New York, mentre beve sangria da un teschio umano. Nel suo freezer vengono ritrovati i resti di Ylenia, la figlia scomparsa di Albano Carrisi, e il cervello di Loredana Lecciso, ancora imballato.

L'evidenza delle prove a suo carico, la bruttezza della sua testa periforme e il suo tentativo di staccare il naso a morsi a un membro della giuria convincono il giudice a comminargli l'ergastolo. Dopo una settimana Deaver evade di prigione grazie al vecchio trucco delle lenzuola, usate per strangolare il secondino. Prima di darsi alla macchia rapisce il figlio del giudice e lo rimanda a caso dentro una scatola da puzzle da diecimila pezzi.

Altri reati

  • Jeffery Deaver ha rapito e torturato Saw l'enigmista.
  • Jeffery Deaver ha mangiato Hannibal Lecter.
  • Jeffery Deaver ha ucciso nel sonno Freddy Krueger.
  • Jeffery Deaver si è introdotto nella villetta di Stephen King nel Maine, ha legato Stephen e ha spogliato sua moglie Tabitha con l'obiettivo di stuprarla. Davanti alle urla disperate della donna, non ha avuto il cuore di continuare. E ha stuprato Stephen King.
  • Una volta un criminologo ha affermato che Jeffery Deaver, come tutti i serial killer, vuole solo essere fermato. Deaver lo ha rintracciato e con un machete gli ha inciso sulla pancia la scritta Mi sa che ti sbagli.

La sua nemesi

Deaver è stato avvistato l'ultima volta in Messico, dove si faceva chiamare José Mendoza.

Jeffery Deaver ha un avversario che da anni cerca di catturarlo: Lincoln Rhyme, un geniale quanto sfortunato carabiniere del RIS di Parma. Afroamericano quarantenne, grande esperto di tossicologia forense, balistica e CSI (si è registrato tutte le puntate), Rhyme non è però in grado di cambiare neppure una lampadina perché è paraplegico. E poi è pur sempre un carabiniere.

Proprio Jeffery Deaver è la causa della sua disabilità: dopo averlo attirato con l'inganno in un bordello, gli ha fatto cadere addosso una massaggiatrice tailandese di centoquaranta chili. Rhyme ha riportato la rottura della quarta vertebra cervicale e, quel che è peggio, del suo nuovo IPhone. Rhyme ha poi reincontrato il suo acerrimo nemico durante la sua breve detenzione, e gli ha posto la domanda che da tempo lo tormenta:

« Rhyme - Perché non mi hai ucciso quella volta al bordello?
Deaver - Avrei potuto, sì. Ma non sarebbe stato divertente. Devi soffrire molto di più. Sai, ho saputo che stanno girando un film su di me. E indovina chi hanno scelto per interpretare te?
Rhyme - Cchi?
Deaver - Denzel Washington.
Rhyme - NOOOOOOO! »

Lincoln Rhyme è riuscito a traformare il suo handicap in un punto di forza. È famoso per aver risolto centinaia di casi grazie a un innovativo metodo di investigazione che consiste in quattro fasi:

  • Rhyme convoca tutti gli indiziati del caso.
  • Rhyme punta il dito (l'unica parte del corpo che può muovere) contro un indiziato qualsiasi e dice ai colleghi: «Arrestate quest'uomo
  • I colleghi, con la tipica accondiscendenza che si riserva ai disabili, procedono all'arresto.
  • Rhyme si ritira dopo aver risolto l'ennesimo caso. Nessuno gli chiede di fornire alcun tipo di prova, ne il sospettato prova a discolparsi. Del resto chi vuoi che abbia il coraggio di smentire un negro in carrozzella?

Opere

  • Il collezionista di ossa (The Bone Collector, 1997)
  • Altre di cui non interessa niente a nessuno perché non c'hanno fatto il film.


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