José Saramago

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Senza le virgolette, senza i punti interrogativi... VAFFANCULO! »
(Germano Mosconi leggendo Saramago)

José Saramago, ci teniamo a rassicurare la popolazione mondiale, è morto e non può più nuocere a nessuno.

Biografia

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. José Saramago

José Saramago è stato scrittore, giornalista, drammaturgo, poeta e critico letterario. Ma scommetto che neanche lui sapeva leccarsi il gomito.
Di famiglia modesta (il padre era un lustrascarpe) e immorale (la madre era la sorella), si trasferì a Lisbona per cercare fortuna. E per non dover sposare la nonna.
Durante la dittatura di Salazar assaggiò il carcere e la tortura. Per recuperare la bellezza perduta, si sottopose a una serie di delicate operazioni di chirurgia maxillo-facciale, come testimonia questa foto:

1 - Capelli in kevlar.
2 - Orecchio in poliuretano.
3 - Vera pelle di daino.
4 - Sopracciglia in lana di roccia.
5 - Occhio in vetroresina.
6 - Naso in radica di noce.
7 - Denti in adamantio.
8 - Mento in plexiglass.

Nel 1969 Saramago si iscrisse al Partito Comunista Portoghese. Il Partito Comunista Portoghese, per non doverlo accettare, si finse un Rotary Club.
Il riconoscimento a livello internazionale arrivò con Il Vangelo secondo Gesù Cristo, controverso romanzo che gli valse, da parte della Chiesa, l'inserimento nella lista di persone da eliminare non appena riaprirà i battenti l'Inquisizione.
Nonostante il successo, Saramago non divenne mai ricco. È dura fare lo scrittore in Portogallo, dove tutti leggono i libri a scrocco.

Noto per la sua proverbiale riservatezza, Saramago tenne nascosta fino all'ultimo la sua relazione col paginone centrale di Playboy. Morì durante un drammatico tentativo di ballare l'Harlem Shake nel 2010.
Presso Einaudi ha pubblicato L'anno della morte di Ricardo Reis, La zattera di pietra, Saggio sulla lucidità e, per una svista della sua segretaria, la radiografia del suo bacino.

La vittoria del Nobel

Saramago aveva due grandi sogni: vincere il Premio Nobel e trovare una donna disposta a copulare con lui. Ma dato che nella vita bisogna porsi degli obiettivi alla propria portata, si accontentò di vincere il Premio Nobel.


Premio Nobel per la petulanza con cui lo ha chiesto.

I suoi primi tentativi ebbero però poca fortuna. L'Accademia svedese, a cui Saramago stava non poco sul cazzo, preferì assegnare il Nobel a personaggi che con la letteratura non avevano niente a che fare, come:

Nel 1993 Saramago adottò un sistema molto in voga tra gli articolisti di Nonciclopedia: avvelenare col cianuro i rivali. Ciononostante il premio andò alla salma di Italo Calvino.
Anche negli anni seguenti Saramago restò a bocca asciutta, battuto dalla moglie di Italo Calvino, dal cugino di Italo Calvino e dal fruttivendolo di fiducia di Italo Calvino.
Nel 1997, addirittura, arrivò secondo dietro a Toto Cutugno.

Nel 1998 Saramago, armato di accetta, irruppe nella sede dell'Accademia svedese urlando:

« COSA CAZZO DEVO FARE PER VINCERE UN NOBEL PER LA LETTERATURA, SCRIVERE UN LIBRO? »

Ed ebbe finalmente il premio.

Stile

Saramago non ne aveva: usava lo stuzzicadenti senza mettere la mano davanti alla bocca e ai buffet si serviva dal piatto di portata con le proprie posate.

Stile narrativo, intendo

Ah, ok!
Saramago scriveva frasi lunghissime, senza usare le virgolette per delimitare i dialoghi e senza segnare le domande col punto interrogativo, come dimostra questo breve estratto:

(...) Potrei parlare con il signor Daniel Santa-Clara, domandò Tertuliano Máximo Afonso quando la moglie rispose, Suppongo sia la stessa persona che ha chiamato l'altro giorno, la riconosco dalla voce, disse lei, Sì, sono io, Il nome, per favore, Non credo ne valga la pena, suo marito non mi conosce, Anche lei, signore, non conosce lui, e malgrado ciò sa come si chiama, Non ne sarei così sicuro, con tutte queste virgole ho perso il filo, pensi che non ricordo nemmeno più chi sono, Lei, caro signore, è quello che ha telefonato, E per esclusione lei è la moglie, Proprio così, sono la moglie, Ma la moglie di chi, se posso chiederlo, Ma di Daniel Santa-Clara, ovviamente, E chi sarebbe questo Daniel Santa-Clara, Oddio sa che non me lo ricordo più, adesso cosa facciamo, Non guardi me, Non la sto guardando, siamo al telefono, Ha ragione, mi scusi, Non serve che si scusi, Io insisto nel volermi scusarmi, E allora faccia pure, Fare cosa, Scusarsi, Scusarsi di cosa, Non lo so, e comunque chi è che parla, Tertuliano Máximo Afonso, credo, ma non sono più tanto sicuro (...) (Dal romanzo Vi prego uccidetemi)

Ciò fa di lui un precursore della letteratura truzza.

Prese di posizione

"Le domeniche d'agosto quanta neve che cadrà nanananananananana..."

Polemiche con la Chiesa Cattolica

José Saramago suscitò un forte scandalo definendo la Chiesa Cattolica un'organizzazione cattiva, corrotta e indegna di fiducia.

Polemiche con Israele

José Saramago suscitò un forte scandalo definendo Israele una nazione cattiva, corrotta e indegna di fiducia.

Polemiche con Silvio Berlusconi

José Saramago suscitò un forte scandalo definendo Silvio Berlusconi un politico cattivo, corrotto e indegno di fiducia.

Polemiche con i Teletubbies

José Saramago suscitò un forte scandalo definendo i Teletubbies un cartone animato cattivo, corrotto e indegno di fiducia.

Polemiche con José Saramago

José Saramago suscitò un forte scandalo definendo José Saramago una persona cattiva, corrotta e indegna di fiducia.

Voci correlate


L'Accademia della Crusca e della Segale è lieta di presentarvi...

I Maestri (elementari) della letteratura:
I Premi Nobel: Dan Brown - Paulo Coelho - Giorgio Faletti - Valerio Massimo Manfredi - Federico Moccia - Melissa P. - Christopher Paolini - J.K. Rowling - Stephenie Meyer - Isabella Santacroce - Francesco Totti - Licia Troisi - Fabio Volo - Ildefonso Falcones
Gli Incompresi: Alessandro Baricco - Charles Baudelaire - Gabriele D'Annunzio - Federigo Tozzi - William Faulkner - Beppe Fenoglio - Dario Fo - Anna Frank - James Joyce - Alda Merini - Yukio Mishima - Giampiero Mughini - Philip Roth - Paul Verlaine - Arthur Rimbaud - Oscar Wilde - Banana Yoshimoto - Alfonso Luigi Marra - Pellegrino Artusi - Ennio Flaiano - Claudio Magris - Leo Longanesi - Hugo Ball
Gli Arcadici: Isaac Asimov - Terry Brooks - Andrea Camilleri - Agatha Christie - Jeffery Deaver - Joe R. Lansdale - Philip K. Dick - Ken Follett - William Hope Hodgson - Stephen King - Howard Phillips Lovecraft - Carlo Lucarelli - Edgar Allan Poe - Georges Simenon
I Grandi Classici: Jane Austen - Douglas Adams - Stefano Benni - Alessandro Bergonzoni - Charles Henry Bukowski - Achille Campanile - Marco Valerio Marziale - Daniel Pennac - John Steinbeck - Emily Brontë
Gli ammuffiti: Vittorio Alfieri - Edmondo De Amicis - Fëdor Dostoevskij - John Fante - Tommaso Landolfi - Alessandro Manzoni - Luigi Pirandello - Umberto Saba - Mario Rigoni Stern - John Ronald Reuel Tolkien - Lev Tolstoj - Johann Wolfgang von Goethe - Giovanni Verga - Jules Verne - Salvatore Quasimodo - Samuel Taylor Coleridge
Gli stantii: Dante Alighieri - Ludovico Ariosto - Giovanni Boccaccio - Gaio Valerio Catullo - Giosuè Carducci - Miguel de Cervantes - Geoffrey Chaucer - Ugo Foscolo - Omero - Silvio Pellico - Marco Polo - William Shakespeare - Sofocle - Su Shi - Virgilio
I Pennivendoli: Giorgio Bocca - Dino Buzzati - Italo Calvino - Charles Dickens - Umberto Eco - Oriana Fallaci - Ernest Hemingway - Gabriel García Márquez - Roberto Saviano - Khaled Hosseini

Le Piattole: Carlo Emilio Gadda - Franz Kafka - Agota Kristof - Giacomo Leopardi - Primo Levi - Thomas Mann - Eugenio Montale - George Orwell - Giovanni Pascoli - Cesare Pavese - Ezra Pound - José Saramago - Ignazio Silone - Italo Svevo - Giuseppe Ungaretti - Virginia Woolf