Ultimo tango a Parigi: differenze tra le versioni

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'''Ultimo [[tango]] a Parigi''' è un dramma esistenziale diretto da Bernardo <s>Provenzano</s> Bertolucci, che narra gli anni francesi di [[Marlon Brando]], quando fu rappresentante di una nota marca di [[burro]] in pura panna.
'''Ultimo [[tango]] a Parigi''' è un dramma esistenziale diretto da Bernardo {{s|Provenzano}} Bertolucci, che narra gli anni francesi di [[Marlon Brando]], quando fu rappresentante di una nota marca di [[burro]] in pura panna.




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Marlon passa le giornate passeggiando completamente nudo, coperto solo da un lunghissimo impermeabile color [[cammello]], e adesca donne di ogni età con una sua personalissima variante della scena del bello e tenebroso: punta una vittima, si fa notare e si mostra piangente, malcelandosi volontariamente; le ragazze francesi, allora, [[stronze]] per natura e [[troie]] nell'anima, quasi sempre lo seguono a distanza, mute, finché lui non le attira nel suo antro, un decrepito appartamento sfitto nel bronx di Parigi.
Marlon passa le giornate passeggiando completamente nudo, coperto solo da un lunghissimo impermeabile color [[cammello]], e adesca donne di ogni età con una sua personalissima variante della scena del bello e tenebroso: punta una vittima, si fa notare e si mostra piangente, malcelandosi volontariamente; le ragazze francesi, allora, [[stronze]] per natura e [[troie]] nell'anima, quasi sempre lo seguono a distanza, mute, finché lui non le attira nel suo antro, un decrepito appartamento sfitto nel bronx di Parigi.
Qui, per ogni ragazza il destino è il medesimo, quello di trovarsi le chiappe del culo spalmate di burro, e di venire sodomizzate dal vecchio Marlon coperto solo di un impermeabile chiaro.
Qui, per ogni ragazza il destino è il medesimo, quello di trovarsi le chiappe del culo spalmate di burro, e di venire sodomizzate dal vecchio Marlon coperto solo di un impermeabile chiaro.
Tecnicamente, tutto il film non è nient'altro che un ripetersi di questa scena fondamentale, per circa una cinquantina di volte, intervallate da brevi monologhi di Brando, scritti per lui dal regista stesso, Bernardo <s>Provenzano</s> Bertolucci, nei quali l'autore glorifica sé stesso, facendo dire al protagonista quanto egli sia bravo, profondo, colto e incompreso.
Tecnicamente, tutto il film non è nient'altro che un ripetersi di questa scena fondamentale, per circa una cinquantina di volte, intervallate da brevi monologhi di Brando, scritti per lui dal regista stesso, Bernardo {{s|Provenzano}} Bertolucci, nei quali l'autore glorifica sé stesso, facendo dire al protagonista quanto egli sia bravo, profondo, colto e incompreso.


Il film, incomprensibile per tutta la sua durata, termina con una scena esplicativa recitata dal regista stesso, nella quale <s>Provenzano</s> Bertolucci compare cosparso di burro assieme a Maurizio Costanzo, e da lui si fa sodomizzare di fronte a Nanni Moretti, che si masturba vigorosamente assistendo alla scena
Il film, incomprensibile per tutta la sua durata, termina con una scena esplicativa recitata dal regista stesso, nella quale {{s|Provenzano}} Bertolucci compare cosparso di burro assieme a Maurizio Costanzo, e da lui si fa sodomizzare di fronte a Nanni Moretti, che si masturba vigorosamente assistendo alla scena


== Curiosità ==
== Curiosità ==

Versione delle 19:51, 1 ott 2012

Ultimo tango a Parigi è un dramma esistenziale diretto da Bernardo

Bertolucci, che narra gli anni francesi di Marlon Brando, quando fu rappresentante di una nota marca di burro in pura panna.


Trama

Il manifesto originale del film
Bernardo Bertolucci durante le riprese

Marlon Brando è un uomo bello e affascinante, ma vive il dramma di non potersi eccitare con una donna se non cospargendola di burro; per questo motivo lascia gli Stati Uniti e si stabilisce in Francia, patria europea del burro, per meglio vivere la propria perversione. Marlon passa le giornate passeggiando completamente nudo, coperto solo da un lunghissimo impermeabile color cammello, e adesca donne di ogni età con una sua personalissima variante della scena del bello e tenebroso: punta una vittima, si fa notare e si mostra piangente, malcelandosi volontariamente; le ragazze francesi, allora, stronze per natura e troie nell'anima, quasi sempre lo seguono a distanza, mute, finché lui non le attira nel suo antro, un decrepito appartamento sfitto nel bronx di Parigi. Qui, per ogni ragazza il destino è il medesimo, quello di trovarsi le chiappe del culo spalmate di burro, e di venire sodomizzate dal vecchio Marlon coperto solo di un impermeabile chiaro.

Tecnicamente, tutto il film non è nient'altro che un ripetersi di questa scena fondamentale, per circa una cinquantina di volte, intervallate da brevi monologhi di Brando, scritti per lui dal regista stesso, Bernardo

Bertolucci, nei quali l'autore glorifica sé stesso, facendo dire al protagonista quanto egli sia bravo, profondo, colto e incompreso. Il film, incomprensibile per tutta la sua durata, termina con una scena esplicativa recitata dal regista stesso, nella quale

Bertolucci compare cosparso di burro assieme a Maurizio Costanzo, e da lui si fa sodomizzare di fronte a Nanni Moretti, che si masturba vigorosamente assistendo alla scena

Curiosità

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File:Mummiaurlatrice.jpg
Maria Schneider, al termine della scena di sodomia
  • A Marlon Brando Bertolucci stava sul cazzo, e accettò di fare questo film solo per poter aggiungere al proprio curriculum di aver lavorato assieme a un regista europeo, cosa di gran moda all'epoca. E naturalmente in un film porno.
  • Maria Schneider rimase traumatizzata dopo le riprese del film, tanto che ancora oggi riesce a godere solo col culo
  • Questo film è un capolavoro, DEVE piacere a tutti quelli che si interessano di cinema, altrimenti verranno bollati come reazionari, ignoranti e fascisti