Sindrome di Stendhal

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La fase avanzata della sindrome.

La famosa Sindrome di Stendhal (dal nome di uno che passava di lì per caso e non sapendosi fare i cazzi propri diede un nome falso a un controllore della GTT), è quella sindrome particolare per cui un'opera d'arte messa al cospetto di una donna (ma anche di gay) tende a compenetrarvi all'interno. E non solo.

Origine

Una prima testimonianza diretta della sindrome, giunse dall'osservazione condotta da Dario Argento mentre era in compagnia della propria figlia Asia Argento, in tal caso era implicata la presenza di una statua all'interno del museo privato di un sexy shop di Firenze. Qui la sfortunata ragazza (sfortunata proprio perché figlia di Argento) fu letteralmente seviziata dalla statua che la mise incinta per ben 17 volte consecutive con marmoreo sperma d'alabastro.

Avvertenze

Proprio per l'estrema pericolosità di questa patologia che ispira alla cazzo le opere d'arte, specialmente in Italia, è richiesta una certa accortezza nel caso vi trovaste accanto a una di queste opere. Il prontuario essenziale del giovane anti-Stendhal recita:

  • Mai piegarsi a 90° davanti a una statua, sia essa maschile, femminile o animale. Specialmente se animale.
  • Mai andare in un museo durante un'inagurazione compiuta da Vittorio Sgarbi: le opere d'arte potrebbero compiere una strage.
  • Mai avvicinarsi a Sandro Bondi. Specialmente se sta sudando.
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Casi noti

  • Nel 1989 la Monna Lisa si staccò dalla parete e fece un bocchino a un passante, disidratando completamente il suo organismo: per questo motivo venne successivamente ibernata nella teca di Kriptonite al Louvre