GTT (Torino)

Da Wikipedia, l'enciclopedia... hai abboccato, dì la verità...
(Rimpallato da GTT)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Antico progetto della Fiat, poi messo in funzione fino al 1492 d.C.
Il marchio dell'azienda: è inquisito per molteplici messaggi subliminali.
« Ma cosa sono queste linee di ferro per terra, eh? »
(Turista su GTT)
« Siiii! C'è anche nel Fantabosco! Che bella città-laggiù! »
(Tonio Cartonio su GTT)
« "Timbrare entro la prima fermata" »
(Frase scritta su ogni biglietto)
« La prima fermata te l'abboniamo »
(Come tutti percepiscono la scritta di prima)

Il GTT™ (Gruppo Torinese Trasporti, anche conosciuto come "Grandi Trollate Torinesi") fa finta di essere un'azienda che scarrozza le persone in tutte le parti della città conosciuta, con le vetture urbane e, nella parte di campagna sconosciuta, con vetture suburbane.

Storia

Soldati al fronte che scortano l'arma GTTiana


Nasce ai tempi dei romani quando, alla fondazione di Torino, si pensò subito a come muoversi in modo più veloce e pratico: venne fondata subito un' associazione di scarrozzieri su carri trainati da struzzi. Andò avanti così per secoli quando la GTAJT (Gruppo Trasporti Augusta Julia Taurinorum) fallì a causa di una crisi di carburante per struzzi. Ispirandosi a questi ultimi, inventarono i primi tram e nacque così l'odierno GTT, acronimo che non significa "Gruppo Trasporti Torinesi" ma "Grandi Trollate Torinesi" per via dei costanti ritardi o delle partenze anticipate dei mezzi; i conducenti infatti si impegnano alacremente per impedire ai passeggeri di salire sulla vettura, per via di accordi sindacali del '71 di cui nessuno più ormai ricorda il senso.

La produzione involontaria di mezzi pubblici esplosivi ha in qualche modo salvaguardato la città di Torino da eventuali attacchi terroristici: Al-Baghdadi teme talmente tanto l'azienda che ha promesso di non avvicinarsi all'area torinese.

Titoli di viaggio (Biglietti)

Il GTT impone l'uso di pezzi di carta da mostrare, anche solo da lontano, agli amici controllori (che pare li collezionino e si chiamino tutti Mario). Tuttavia l'uso dei biglietti ha un fine valido esclusivamente per chi viaggia nella zona sconosciuta e inesplorata della Torino suburbana, in quanto bisogna pagare una sorta di piccola assicurazione che li solleva da ogni responsabilità o mancato ritorno a casa. Inoltre l'uso di questi pezzi cartacei sembra indispensabile per andare in metropolitana.

La specie dei controllori è molto diffusa a Torino ma solo nei mesi invernali, quando il clima è compatibile con il loro habitat naturale; d'estate scompaiono, come se andassero in letargo, lasciando tutti i viaggiatori liberi di non sventolare biglietti per dimostrane il possesso. Pezzi rarissimi e di inestimabile valore di biglietti sono gli abbonamenti, di cui il più ricercato è quello "annuale per studenti senza sconto università". Il picco del degradamento per la ricerca dei biglietti dei viaggiatori sfociò un tempo con gravose sanzioni per chi veniva trovato senza, come mettere la testa fuori dal finestrino a prendersi i pali in faccia o saltare dal treno in corsa tramite le apposite porte di ingresso. Da maggio 2017 sarà nuovamente necessario esibire gli abbonamenti per evitare torture fisiche o, peggio ancora, sanzioni monetarie.

Dipendenti

Anche se non sembra, l'azienda ha una sua gerarchia:

  • Il CEssO: colui che crea disordine e caos all'interno dell'azienda. L'attuale CEO è stato nominato durante la gravidanza di Piero Fassino dallo stesso Fassino.
  • Ufficio relazioni con il pubblico: composto da uno staff senza il pollice opponibile che si relaziona con il resto della popolazione. GTT utilizza anche i social network. Anche se apparentemente sembra che vengano utilizzati per eventuali comunicazioni, la realtà è un'altra. Basta collegarsi ai social e leggere i commenti ai post. Tutto questo è in perfetta armonia con la ventordicesima teoria di Albert Einstein: "Ad ogni post di GTT su Facebook corrisponde un vaffanculo uguale e contrario".
  • Autisti: non mangiano, non bevono, non dormono. L'unica cosa che fanno e mandare avanti quelle carcasse che chiamano mezzi di trasporto, raggiungere il capolinea, fumarsi una canna e sparire per un certo tempo sufficiente per far partire il mezzo con già 10 minuti GTTiani di ritardo.
  • Amici controllori: Erano le creature più temute, poi gli esseri umani iniziarono a ribellarsi aggredendoli. La vita di un controllore è formata da 5 fasi: nasce, si evolve, viene chiamato Mario, sanziona e muore.
Locandine campagne "Allenati a bestemmiare" e "Adesso si bestemmia"

Iniziative

Ogni tanto l'azienda crea delle iniziative più inutili di una scala a pioli senza pioli (tutto sommato la scala a pioli senza pioli non è tanto inutile). L'ultima perla è la campagna "Allenati a bestemmiare" che consiste nel tirare un bestemmione appena salito sul mezzo GTT.

L'azienda ha pensato bene di informare il pubblico riguardo alla campagna ricoprendo l'intera città di adesivi, locandine, poster. Persino Renato Brunetta si è offerto volontario per girare per le strade di Torino facendo pubblicità all'iniziativa, però, essendo troppo basso, GTT ha richiesto l'intervento di Angelino Alfano.

Linee importanti

Andando in ordine crescente:

  • Linea 1 (soppressa): Un tempo in versione tram è diventata la linea (bus) più utile di tutta Torino. Fa lo stesso percorso identico stracciato della linea 35. Termina solo con una deviazione perché l'autista dell'1 non vuole andare a Nichelino, bensì vuole andare a farsi una canna al parco Colonnetti. Provvista di autobus a Scoreggiautista. Infatti il condizionatore e il fresco che si sente sempre è l'autista dopo aver mangiato una Vigorsol scoreggia come uno scoiattolo.
  • Linea 2: Linea con autobus ricavati da vecchi carri bestiami, si può star certi che se ne arriva uno sta andando in deposito. Collega il quartiere Regio Parco con quello pieno di tossici e spacciatori chiamato "Nizza". Nei rari casi in cui si riesce a prenderlo sarà sicuramente pieno, con 30 passeggini stipati uno sopra l'altro e un paio di viaggiatori esanimi per la mancanza di aria respirabile.
  • Linea 3: Linea tranviaria servita da i più potenti servizi in commercio mai esistiti neanche in aeronautica: le vetture dispongono di 4 motori ad antimateria e deflettori molecolari; sostenute da sistema SUSUSU3000™ antigravironico. L'accelerazione è da 0 a velocità del suono in -4 secondi. Velocità massima: mai misurata per insufficienza di binari. Massa: 69 tonnellate. Il difetto di queste vetture è infatti l'enorme massa che quando comincia a fare caldo (a marzo per GTT), allarga i binari dilatandoli.
  • Linea 4: Linea tranviaria servita da siluri di vetro di ultima generazione. Somiglianti a confezioni di dentifricio la linea 4 è comunque fra le più lunghe a Torino. La velocità massima è di 75 km/h raggiungibili in 26 minuti di corsa ininterrotta e con vento a favore. Si propose di abolire l'uso di queste vetture per lesioni ai timpani dei passeggeri assordati dallo stridere dei freni, ma alla comunicazione al conducente di tale difetto non avevano tenuto conto che quel poveretto ci stava tutto il giorno li e aveva ormai dimenticato anche, per solitudine, il linguaggio dei gesti.
  • Linea 9: Linea molto utilizzata ma spesso piena di problemi. Infatti la linea 9 è sempre in quella fase di confusione adolescenziale: a volte si sente pullman altre volte tram.
  • Linea 13: Linea Tranviaria con la T maiuscola che può mostrare i propri pettorali senza paura dopo essere stata eletta Lineapiù con sovrabbondanza di vetture in circolazione e 12 secondi di attesa massima in fermata. Al GTT non è costato nulla in fatto di conducenti in quanto le vetture viaggiano solo per slancio iniziale dato al capolinea da un'apposita squadra di spingitori. È richiesta quindi molta abilità nella salita, ovviamente in corsa.
  • Linea 17: Linea di bus la cui esistenza viene contestata dal CICAP in quanto l'apparizione di un bus sembra quella di un UFO per la sua rarità. Alcune persone sostengono di essere state rapite da alieni in zona corso Bramanti e di essersi risvegliate molto confuse a Rivoli.
  • Linea 30: Linea adatta ai viaggiatori masochisti in quanto servita da pullman fatiscenti farciti di studenti sudati e vocianti. Trasporta gli ignari passeggeri su e giù dalla collina torinese incastrandosi nei tornanti, per poi prendere rigorosamente fuoco. In inverno diventa la più pericolosa macchina della morte concepita dall'invenzione della sedia elettrica, che almeno scalda.
  • Linea 32: Linea poco frequentata. È difficile salirci a bordo. Si narra che chi è riuscito a salirci sopra non sia mai più tornato indietro. Il capolinea è ad Alpignano, vicino alla stazione dove passano (se il capotreno ha voglia) quei frammenti di metallo mal riusciti conosciuti anche con il nome di treni di Trenitalia.
  • Linea 45: Questa linea ferma il tempo: in 5 minuti fa la strada che bolt riuscirebbe a fare in 2 ore e mezza, ma la cosa strana è che NON supera i 30 km/h per metà del tragitto. Ce ne sono 2 o 3 in circolazione, e vanno sempre nella direzione opposta alla tua. Se ne passa uno che va nella tua direzione non illuderti: o è un 67 o va al deposito.
  • Linea 46: Linea che, da accordi sindacali, prevede 1 ora di ritardo alla partenza, cui vanno aggiunti 15 minuti per assenza dell'autista, al quale gli insulti che prende al ritorno lo fanno sentire un po' meno solo. Quando (se) il bus parte, l'autista lancia una moneta: se esce testa il mezzo andrà subito fuori servizio rimandando la partenza di un'altra ora; se esce croce lo farà in un momento successivo a caso. Il primo furto con destrezza è previsto al passaggio in Piazza Baldissera, grazie agli allucinanti ingorghi che impongono attese di almeno 2 ore, spese dai passeggeri giocando a pallone nel grande prato ivi presente. Superata Piazza Rebaudengo il traffico si riduce drasticamente e l'autista può finalmente ingranare la seconda, toccando a volte punte di 12 km/h, mettendo a dura prova il veicolo. Finalmente il bus supera Falchera ed entra nella tratta sub-urbana, che forse passa per Mappano per poi arrivare al capolinea di Leini, ma le testimonianze sono poche a confuse.
Ruote attualmente in uso sulle vetture più strette: ne hanno solo 2, una dietro e una davanti, per i vicoli più stretti..
  • Linea 52: Pullman si pensa con motori ad agenti chimici molto caloriferi ma efficienti: permettono a tutti i passeggeri di viaggiare rapidamente (anche con l'aiuto dei conducenti scelti e addestrati per non scendere sotto la media dei 70 km/h), ma con un microclima da temperatura media di 48 °C. Si registra così un aumento costante di affollamento di persone di colore che sopportano il caldo mentre persone non di colore abituate a un gennaio perenne non resisterebbero più di 15 minuti, nonché tempo medio di percorrenza da capolinea a capolinea.
  • Linea 55: Incredibile carro-bestiame che attraversa tutta la città, dal Gerbido a Vanchiglia, facendo un girotondo così tondo che nessuno ha mai visto qualcosa di più tondo prima di cadere a terra tondeggiando. Attraversa tutti i mercati e tutte le scuole. Tutti i nonnini di Torino provvedono a riempire già dalle sette del mattino il pullman, buttando fuori gli altrettanto numerosi studenti che sono diretti nelle numerose scuole.Essi infatti provvedono a lanciare borse e borsette ovunque, facendo finta di essere tremendamente affaticati, dopodiché urlano bestemmie agli studenti, non capacitandosi di come tanta gioventù debba proprio occupare il loro pullman. I più sfegatati fanno a botte con l'autista o rincorrono i mezzo tirando ombrellate alle porte. Il malvagio piano agognato da ciascun vecchietto è certo la conquista del mondo, ma per ottenere questo riconoscono la necessità di fregare ogni giorno le mele più buone del mercato più lontano dalle malvagie grinfie del vicino di casa. E così è con dedizione che adempiono quotidianamente al loro dovere di recarsi per primi al mercato. Mentre quegli idioti di studenti, che non hanno un piffero de fare tutto il giorno, tutti i giorni già dalle sette cercano di salire sul pullman... eh... ma non ci sono più i giovani di una volta...
  • Linea 56: Linea fantasma di Torino. Considerata da molti "una linea malefica" ha la capacità di sviare e presentarsi puntualmente quando non serve a nessun utente, o almeno questo è quello che pensano in molti. Un caso curioso si presentò quando un autista in pieno agosto non voleva accendere il climatizzatore in quanto aveva il mal di gola, costringendo i passeggeri (circa 200 persone schiacciate come galline) a sudare a una modica temperatura di 45 gradi.
  • Linea 70: La linea più inutile e allo stesso tempo più sportiva della flotta. I mezzi perennemente vuoti infatti la metà delle volte finiscono per sbandare e cappottarsi in mezzo ai boschi. Il loro recupero coi carri attrezzi è la terza causa di debito della GTT.
  • Linea 72: La linea - così chiamata per abitudine visto che di percorso lineare ne ha ben poco - collega il centro di Torino con l'accampamento nord-ovest dei truzzi, meglio conosciuto come Venaria Reale. Passa anche per il famoso stadio e annesso centro commerciale di una squadra di cui non ricordo il nome. Lo snodo centrale di interscambio è il McDonald's di Corso Garibaldi, dove è prevista un tempo minimo di fermata di 5 minuti, sempre che le cassiere si sbrighino a servire i passeggeri [senza fonte].
  • Linea 1 Metropolitana: È la metro di Torino. Questa linea permette di andare da piazza Bengasi nel quartiere di Nizza (covo degli spacciatori per eccellenza) a Collegno (ex sede del manicomio). È provvista di barriere anti-suicidio. Non è presente il conducente, così in caso di fuga non si perde nessun lavoratore. Le sue porte automatiche si chiudono senza pietà su qualunque vecchio o drogato si attardi nell'entrare, dopo un fischio emesso apposta per disorientare la vittima. Al mattino ama provocare bestemmie, rutti e focolai di rivolta nazionali inceppandosi alle 7:54. Il cantiere per realizzare il nuovo capolinea a Rivoli sta facendo concorrenza a quello per modificare la rotonda infernale di piazza Baldissera.
La cattura dell'UFO.

Aggiornamento in tempo "reale"

L'ultima chicca della GTT è la possibilità di vedere a che ora passa la linea attesa tramite una sezione sul loro sito (sì, stranamente ne hanno uno). Questa era l'idea a livello teorico, ma sono state segnalate molte anomalie come per esempio la sparizione di una linea e la riapparizione della stessa dopo un'oretta circa. La teoria più accreditata è che gli alieni abbiano preso in prestito gli autobus per capire come mai facciano così schifo. Tale teoria è stata confermata da una foto scattata da un turista giapponese (Staminku Dibustop) che ha immortalato il momento della cattura di un pullman da parte di un UFO.

Il display in un momento di crisi (ovvero sempre).

Display

Alcune fermate sono state dotate di un display che indica l'orario di arrivo di una determinata linea. Ovviamente stiamo parlando della GTT, quindi ogni tanto esso va a puttane decidendo di non mostrare più le linee, facendo quindi bestemmiare i torinesi.

Curiosità

  • Attualmente le 5 tribù in cui è diviso il GTT (note al pubblico come depositi) sono in lotta fra loro per aggiudicarsi il maggior numero possibile dei nuovi cessi autobus, l'ultimo modello dell'industria nazionale. Questo modello noto come citelis CARCIOF-ONE o Cesselis è caratterizzato dall'innovativa ed ecologica propulsione a foglie di carciofo. Questo sistema gli conferisce la tipica brillante accelerazione, da 0 a 25 km/h in secondi. Inoltre sono il primo bus GTT caratterizzato da un motore ausiliario, ossia la spinta dei pedali azionati dal conducente. Per questa ragione l'azienda ha invitato tutti i suoi dipendenti a frequentare una palestra.
    Infine tratto distintivo di questi avveniristici veicoli è la robustezza. Secondo accurate misure effettuate dalla NASA e confermate dal CERN e dalla CIA, i nuovi mezzi cominceranno a perdere i primi pezzi (specchietti, porte ecc...) dopo aver percorso 150 metri di via Po, mentre le fiancate si apriranno in due dopo 400 metri.
La copertina di GTT VI: Turin Life ufficiosa.
  • I mezzi in servizio sulla linea 42, nota anche come linea ospedali, sono dotati di sirena e posso ospitare fino a due barelle. La poderosa accelerazione di queste vetture è fornita grazie all'impiego di tre reattori JT8D
  • I minuti espressi per l'attesa alle fermate è sottointeso che sono Minuti GTTiani™: 1 Minuto GTTiano® ⇐ 5 minuti convenzionali.
  • Nessuno ha mai capito se i tasti delle fermate sulla linea 3 funzionano anche se si schiacciano quelli di sinistra del tram (parte anch'essa munità di porte e appositi pulsanti)
Tentativo di cattura della linea 12 tramite l'app GTT GO
  • Nell' unico incidente provocato dalla linea 3 si è aperto uno squarcio spazio-temporale trasportando tutti i passeggeri in un altra dimensione.
  • La Fiat-Ferrovieri non ha mai reso pubblici gli studi sugli iniettori di antimateria.
  • Il climatizzatore del 10 funziona a peli (trovati per terra nelle vetture).
  • Nessuno ha mai capito il vero percorso del 15.
  • Il traino con gli struzzi non ha nessuna attinenza con i Truzzi® Torinesi™.
  • In alcuni tratti, l'intervallo tra una fermata e l'altra nella linea 16 è di 13 secondi se c'è traffico, altrimenti la porta davanti è a una fermata e la porta dietro è a un'altra fermata.
  • Solo in pochi hanno notato i colori utilizzati da GTT: giallo e blu, gli stessi delle Poste Italiane e di Internet Explorer. Cos'hanno in comune queste tre entità? La lentezza.
  • Dato che riuscire a prendere un fottuto mezzo GTTiano a Torino è praticamente impossibile, l'azienda ha deciso di rilasciare GTT GO, un gioco dove bisogna girare per la provincia e acchiappare più mezzi di trasporto possibili.
  • La Rockstar ha deciso di continuare con la saga di Grand Theft Auto con il nuovo gioco disponibile dal 36 marzo 1897 a. C.: GTT VI - Turin Life.