Giorgio Clelio Stracquadanio: differenze tra le versioni
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'''Giorgio Clelio Stracquadanio''' ([[2006]] – vivente, ancora per poco) è un [[politico]], [[giornalista]], provocatore e interruttore italiano, si è distinto per affermazioni fuori dagli schemi come ''«È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano.»'' oppure ''«L'Aquila era un città che stava morendo indipendentemente dal terremoto»'', o ancora ''«Non trovo strano mangiarmi le unghie dei piedi»''. Attualmente, il suo compito nel governo è l'interruttore, ossia quello che nei dibattiti televisivi interrompe gli interventi avversi al solo scopo di creare scompiglio e rendere il programma inguardabile. |
'''Giorgio Clelio Stracquadanio''' ([[2006]] – vivente, ancora per poco) è un [[politico]], [[giornalista]], provocatore e interruttore italiano, si è distinto per affermazioni fuori dagli schemi come ''«È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano.»'' oppure ''«L'Aquila era un città che stava morendo indipendentemente dal terremoto»'', o ancora ''«Non trovo strano mangiarmi le unghie dei piedi»''. Attualmente, il suo compito nel governo è l'interruttore, ossia quello che nei dibattiti televisivi interrompe gli interventi avversi al solo scopo di creare scompiglio e rendere il programma inguardabile. |
Versione delle 18:23, 2 set 2011
Giorgio Clelio Stracquadanio (2006 – vivente, ancora per poco) è un politico, giornalista, provocatore e interruttore italiano, si è distinto per affermazioni fuori dagli schemi come «È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano.» oppure «L'Aquila era un città che stava morendo indipendentemente dal terremoto», o ancora «Non trovo strano mangiarmi le unghie dei piedi». Attualmente, il suo compito nel governo è l'interruttore, ossia quello che nei dibattiti televisivi interrompe gli interventi avversi al solo scopo di creare scompiglio e rendere il programma inguardabile.
Vita (se così si può definire)
Nato da un esperimento che tentava di mettere assieme un individuo con la faccia da saputello di Tremonti, l'antipatia di Brunetta e lo spirito rompicoglioni di Vittorio Sgarbi, viene alla luce a Milano nel 2006, dato che prima non si hanno notizie della sua esistenza.
Già a scuola si distingue per le puttanate che dice con la sua aria da so-tutto-io, come «Le invasioni barbariche sono state mandate dalla sinistra» o «Nerone era un immigrato comunista» o ancora «La rivoluzione russa è stata fatta da una manica di froci fricchettoni che si ammazzavano di canne».
Nel 2007 ottiene il diploma di giornalista con i punti della Q8 e comincia a scrivere per testate indipendenti come Il Tempo e Libero. Nel frattempo si impegna a pubblicare libri come Storia della sinistra italiana: da Nosferatu alle BR.
Nel 2008 riesce a entrare in Parlamento con il ruolo di Galoppino di Corte. Tra i suoi compiti c'è quello di difendere a spada tratta Silvio Berlusconi con argomentazioni improbabili e coprendosi di ridicolo, di modo che l'attenzione pubblica si sposti su di lui anziché sul proprietario del PdL.
Controversie
Le principali controversie associate all'"onorevole" Squacquaragno sono legate
ad alcune dichiarazioni che ha rilasciato:
- Ha detto che a Fini andrebbe riservato il «trattamento Boffo»[1]. Successivamente ha dichiarato di essere stato vittima di un misunderstanding: lui avrebbe chiesto di riservare a Fini il trattamento Buffo, ossia l'idea di far vestire da clown tutti gli esponenti di FLI per fare una gradita sorpresa al presidente della camera per il giorno del suo compleanno.
- Ha dichiarato in Senato che L'Aquila «era una città che stava morendo, indipendentemente dal terremoto e il terremoto ne ha certificato la morte civile»[2]. Ha poi rettificato sostenendo che si riferiva al grave problema dell'estinzione delle aquile.
- Malato di protagonismo, pur di farsi notare ha dichiarato che è normale per una donna prostituirsi per fare carriera in politica[3]. Avrebbe poi smentito sostenendo: «per capire che si trattava di una boutade basta vedere Rosy Bindi».
- Ha sostenuto che i referendum e le amministrative del 2011 sarebbero state perse dal centrodestra grazie alla propaganda fatta sulla rete dagli impiegati dell'amministrazione pubblica, notoriamente tutti di sinistra, che alle 2 del pomeriggio staccano dal lavoro e hanno tutto il tempo di stare a casa sul web a parlar male del governo[4]. Subito dopo si è recato in parlamento a giocare a poker sul suo i-Pad[5].
- Ha dichiarato che i dinosauri si sono estinti per colpa delle foibe.
Probabili prossime dichiarazioni di Giorgio Squaqquaragno
- «I vigili urbani sono una casta privilegiata di uomini di sinistra che condiziona la vita politica del paese dando le multe solo a chi dicono loro.»
- «La crisi greca è stata programmata da Romano Prodi durante i suoi anni alla Commissione per farla capitare proprio durante gli anni del governo Berlusconi, con l'aiuto dei suoi amici di Telekom Serbia, Consorte e quelli della Uno Bianca.»
- «I volti nuovi del Tg1? Io e Augusto (Minzolini, ndr) ce ne siamo ripassate la metà.»
- «Ho raccomandato Pino Insegno. E non me ne vergogno!»
Opere
- Tutte le balle su Berlusconi
- I peccati di Prodi
- L'armata rossa invade il bel paese
- Il libro nero del Governo Prodi
- Perché alla sinistra puzzano i piedi
Curiosità
- Questo articolo è stato scritto da dipendenti dell'amministrazione pubblica durante il loro orario di lavoro.