Sinistra

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« Vado verso la vita »
(Gabriele D'Annunzio, detto "Il mitomane arrapato", sull'essere di sinistra)
« È grazie alla lungimiranza della sinistra che sono diventato quello che sono »
(Pol Pot e la gratitudine)
« Proletari di tutto il mondo, unitevi!! »
(Karl Marx dalla prua del suo yacht)
« Ho un enovme vispetto pev il pvecaviato, e combattevò pev tutti i lavovatovi »
(Fausto Bertinotti mentre esce da una boutique specializzata in indumenti in cachemire)
« Sono di sinistra, non comunista »
(Sedicenne comunista al mondo intero)

La sinistra è quella cosa opposta alla destra, la quale è l'opposto della sinistra, e così via in un caleidoscopico turbinio di logica circolare. Il termine deriva dal fatto che gli antichi sinistri, chiamati socialisti, solevano alzare il pugno sinistro per identificarsi, sedevano presso il ramo sinistro del Parlamento, e rubavano esclusivamente ai colleghi alla loro sinistra. In seguito al ritrovamento di un misterioso manifesto nelle grotte di Qumran, alcuni studiosi ipotizzano che sia stata una corrente politica fondata sull'uguaglianza dei cittadini, e ciò non manca mai di suscitare ilarità nel mondo accademico.

Storia

Si inizia a parlare di sinistra in senso moderno solo nel 1800, ma le "idee di sinistra" esistono da sempre e sono state chiamate con vari nomi e hanno assunto varie forme nei secoli: eresia, tradimento, malattia mentale, frikkettonismo, stupida rivolta contadina da sedare nel sangue, illuminismo, stupida rivolta operaia da sedare nel sangue ecc.

Una proto-forma di sinistra fu il cosiddetto "liberalismo" ottocentesco, che consisteva nel dire al re che era "cattivo" e che "la povera gente stanno male" senza però cercare di attuare la benché minima riforma.

La prima vera messa in pratica delle "idee di sinistra" fu la rivoluzione francese, che mise in chiaro una volta per tutte quali erano gli obbiettivi e i metodi dei rivoluzionari sinistrorsi:

  • Eliminazione fisica del sovrano e istituzione di una "democrazia".
  • Sfruttamento della violenza insita nelle masse.
  • Creazione di un'oligarchia intellettuale di sinistra, a cui verrà dato un nome accattivante per confondere le folle.
  • Scatenare un'ondata di violenza contro i "traditori della rivoluzione/libertà" al fine di eliminare ogni possibile ostacolo al potere e far capire alle masse che la ricreazione è finita.

La sinistra trovò modo di inserirsi nel mondo dell'industria solo nel 1800, grazie al Capitale e al Manifesto del partito comunista di Marx, che ebbe il merito di teorizzare al meglio la rivoluzione, creando un mito delirante e improbabile di riscatto sociale.

Nell'ultimo secolo, e specialmente dopo la rivoluzione d'Ottembre e l'avventura dell'Unione Sovietica, la sinistra ha perso in parte il suo carattere spiccatamente sindacalista per identificarsi sempre di più con il comunismo e adattarsi ai conflitti locali: rivoluzione cubana e messicana, cazzi vari in America latina, Palestina, ecc.

Attualmente la sinistra non esiste, se non come nomenclatura.

I metodi di lotta

Pensi che sia un innocente dolcetto? Col cazzo! È una micidiale bomba usata da un terrorista russo molto creativo per uccidere lo Zar.

Come già detto, la sinistra ha sempre avuto come scopo, almeno a livello teorico, l'ottenimento di un miglioramento sociale: eliminare il sovrano, rovesciare governi, cacciare invasori, ottenere diritti o permettere matrimoni tra culattoni. I metodi di lotta sono molti e diversi e cambiano a seconda delle epoche e dei contesti:

XVIII sec.
  • Diffusione di libelli.
  • Dare importanza alla scienza.
  • Diffondere l'idea che le parrucche e le tradizioni nobiliari siano da culattoni.
  • Aizzare i soliti stupidi contadini.
  • Prendere i preti per il culo.
XIX sec.
  • Diffusione di "opere socialiste".
  • Diffondere l'idea che Dio sia morto e che credere in lui sia da culattoni.
  • Dare importanza alla scienza.
  • Aizzare i soliti stupidi operai e incitare i più inutili di loro a compiere attentati inutili e suicidi contro sovrani e capi di stato.
XX sec.
  • Diffusione di stampa "rossa".
  • Diffondere l'idea che essere fascisti e nazisti significhi essere culattoni repressi.
  • Dare armi a studenti e giovani operai, che senz'altro saranno felici di soffocare nel sangue i propri conflitti ormonali.
  • Far passare i propri morti per martiri e creare un mito di sé stessi.
Oggi

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  • Farsi invitare nei talk-show televisivi per parlare dell'ultima cazzata di Berlusconi e inveire contro i grillini.

Gente di sinistra

Un tipico esemplare di "politicante".

L'intellettuale

Questa tipologia di elettore di sinistra è particolaremente infida e pericolosa: l'intellettuale infatti, avendo letto almeno 6 pagine del Capitale e una decina di libri, è in grado di confondere l'interlocutore grazie alla propaganda e a discorsi allucinati e senza senso, ma ricchi di humor e citazioni. L'intellettuale di sinistra è generalmente un individuo eccentrico e, fatta eccezioni per la parentesi anni '70, veste con un certo gusto alternativo ed etnico che riesce a catturare facilmente l'attenzione del mite italiano medio.

L'operaio

L'operaio appare il più comune tipo di elettore di sinistra, ma in realtà serve solo come controfigura ad annozero nel vano tentativo di smuovere l'opinione pubblica. "Appare" perché, tra gli elettori di sinistra si trovano in quantità (ma non solo) anche sindacalisti, politici, radical-chic, disoccupati, avvocati, gay e cloni di Rosy Bindi. Nonostante l'iconografia comunista e socialista lo esalti come un potenziale eroe, nella realtà a parte partecipare a sporadici scioperi e cortei non fa nulla e non serve a nulla, se non a favorire la scalata al potere di politicanti e sindacalisti.

Il sindacalista

Il sindacalista è l'anello di congiunzione tra l'operaio e il politicante: è ambizioso e sfacciato come quest'ultimo ma è frenato dal timore reverenziale per il ricco e dall'ignoranza tipiche del lavoratore. Alcuni esemplari di sindacalisti definiti "anomali" si impegnano davvero nel loro lavoro, portando avanti le loro idee con coerenza e dignità ma sono comunque un'esigua minoranza. Di solito vengono licenziati o si evolvono nella forma normale.

Il politicante

Il politicante è colui che grazie alla proprio sfacciataggine e scioltezza linguistica (alias faccia da culo e saper contar cazzate) è riuscito ad entrare nel favoloso mondo della politica spacciandosi per il difensore del popolo. Leone aggressivo e fiero in campagna elettorale, diventa immediatamente un agnellino castrato e piagnucolante non appena entra nell'aula parlamentare, dove non prende praticamente MAI la parola, se non per augurare buone feste ai "gentili colleghi" o per indignarsi davanti a un qualsiasi atto di violenza. La parola "operaio precario", ripetuta 456000 volte nei comizi elettorali, evapora istantaneamente dal suo vocabolario non appena il suo culo entra in contatto con la poltrona. È possibile avvistarlo mentre acquista modesti maglioni in cachemire o sul ponte del proprio modesto yacht.

Il parassita

Persona dalla cultura non superiore a quella di un qualsiasi animale domestico. Il parassita, spesso dedito all'uso di droghe ed altre attività illegali di svariato tipo si affida alla sinistra perché ha sentito dire (spesso da esemplari appartenenti alla categoria dell'intellettuale, espertissimi nella tecnica dell'intortare il prossimo) che se si vota sinistra si è "alternativi" ed in quanto tali si ha il diritto di drogarsi, vivere sulle spalle altrui e di commettere qualunque atto ritenuto generalmente illecito. Versione maggiorenne: è spesso disoccupato, anche se appare nei cortei portando striscioni e reclamando a gran voce il diritto al lavoro. Versione minorenne: appare spesso nei cortei reclamando il diritto allo studio, (se è fortunato) dandosi arie da intellettuale al telegiornale ostentando odio verso il Ministro dell'Istruzione e aiutato con l'inviata di turno che ha incontrato per strada; spera di comparire un giorno in televisione, a Uomini e Donne.

La sinistra nelle arti

I movimenti che tendono a sinistra, da che mondo è mondo, amano atteggiarsi a protettori dell'arte, della creatività e di ogni attività che pur senza rendere nulla in denaro migliora la vita dell'uomo. Ovviamente tutto questo non è che una cazzata: il militante di sinistra medio deficita quasi totalmente di fantasia e inoltre è troppo attaccato alla propria ideologia per produrre un qualsiasi elaborato artistico. Solitamente gli artisti di sinistra si limitano, se pittori, ad immortalare momenti eroici della storia (Lenin che sodomizza lo Zar e simili) o se cantanti a comporre lunghe e noiose ballate sulla Rivoluzione/Resistenza/America latina... Francesco Guccini può essere indicato come l'esempio più luminoso di artista di sinistra. Credo sia inutile puntualizzare il fatto che questi individui si facciano pagare per ogni esibizione con somme folli che basterebbero a risanare il debito di una qualsiasi nazione del Sud Africa.

Curiosità

  • Garibaldi è di sinistra.
  • I Puffi sono di sinistra.
  • Babbo Natale è di sinistra.
  • I gatti sono di sinistra.
  • I bambini sono di sinistra.
  • La maggioranza delle donne è di sinistra.
  • Lady Oscar è di sinistra.
  • Snoopy è di destra e Mafalda è di sinistra.
  • I professori di italiano sono di sinistra, quelli di storia pure.
  • La bicicletta è di sinistra.
  • Caravaggio è di sinistra, Leonardo da Vinci di destra.
  • Tua nonna è di sinistra, tuo nonno di destra.
  • La malattia mentale è di sinistra, la carie è di destra.
  • I luoghi comuni sono di sinistra, i dialetti di destra.
  • La mano sinistra è di sinistra.
  • Will è di sinistra, Grace è di destra.

Voci correlate