Charles Dickens: differenze tra le versioni

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{{citazione|Allora, tieniti forte: quest'[[anno]] per il racconto di [[Natale]] pensavo alla storia di...umh... di una... abat-jour, sì! Un'abat-jour tirchia che alla vigilia di Natale viene visitata dai fantasmi di... di ... di tre paralumi, che gli mostrano il suo futuro fatto di solitudine! Allora, come ti pare come idea?|Charles Dickens al suo editore}}


{{citazione|Prendo tutti i giorni il rimedio che l'incomparabile Dickens prescriveva contro il suicidio. Consiste in un bicchiere di vino, un boccone di pane e di formaggio e una pipa di tabacco.|Il suicida [[Vincent Van Gogh]] testimonia che i rimedi casalinghi sono i migliori}}
[[Immagine:CharlesDickens.jpg|left|thumb||Charles Dickens]]
'''Charles Dickens''' (Carlo Pistolone), famoso patriota rivoluzionario vittoriano di stampo [[comunista]], è considerato una sorta di [[Che Guevara]] ottocentesco. Infatti grazie alle sue opere, l'[[Inghilterra]] non fu travolta dall'ondata di rivoluzioni europee del '48 in quanto tutti i capi socialisti e borghesi liberali erano confinati nel [[cesso]] a defecare dopo aver letto le sue storie.


[[File:CharlesDickens.jpg|thumb|Charles Dickens ai tempi delle contestazioni giovanili.]]
==Vita==
Nato nel [[1812]] in una discarica di [[Londra]], probabilmente da un rapporto extra-coniugale della madre con un cane randagio, all'età di 3 anni venne raccolto dai dipendenti di una "workhouse" (traduzione inglese per "bordello di basso bordo") frequentata principalmente da transessuali, [[cinesi]] e marinai senegalesi (altre fonti parlano di trans colombiani<sup> ([[Citazione necessaria]])</sup>); insomma tutta la componente [[omosessuale]] inglese dell'East end londinese frequentava quest'adorabile edificio. Trascorse l'infanzia in schiavitù tra sevizie e percosse pulendo occasionalmente i servizi igienici dell'istituto.


'''Charles Oliver Carol Dickens''' (bassifondi di Portsmouth 1812 - bassifondi di Londra, 1870) è stato uno scrittore britannico di indubbia fama e dubbia moralità.<br />A lui dobbiamo, tra le altre cose, l'invenzione del [[romanzo sociale]], del [[panciotto]] e del [[the]] corretto con [[grappa]] e [[noce moscata]].
Dopo essersi guadagnato la libertà, partecipando volontario ad un abominevole maratona sessuale (stile 120 giornate di sodoma) con i clienti più affezionati della workhouse, a 35 anni si trasferì nell'apparato fognario londinese, dove inizio la sua miserabile ed umiliante carriera di scrittore. Pubblicò 5 novelle e fu lapidato altrettante volte da una folla contadina inferocita. Scomunicato dalla [[chiesa]], violentato periodicamente dagli animali selvatici delle fogne, giocò la sua ultima carta pubblicando ''[[Oliver Twist]], il [[bambino]] che avei voluto essere''. Ciò gli costò il carcere a vita e l'evirazione pubblica.


Di modesta famiglia, passò la giovinezza fra gli [[sterpaglia|sterpi]]: il padre era una [[guardia forestale]]. In seguito all'incarcerazione dei genitori per debiti (avevano speso tutti i loro averi nell'acquisto di [[toner]] per [[stampante|stampanti]]), Charles iniziò a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe, dapprima come operaio e poi come supervisore addetto alla [[frusta|flagellazione]] degli altri operai.<br />Si impiegò poi come leccatore di francobolli e cronista parlamentare per una tv locale. Ottenne infine il riscatto sociale e la sicurezza economica che meritava spacciando [[oppio]] ai rampolli della [[Londra]] bene.
Morì nel 1734 di epilessia in prigione guardando [[Papà Castoro]] in [[tv]].

[[categoria:comunisti]]
{{wikipedia}}
[[categoria:terroni]]

== Opere ==
Charles Dickens ha regalato al suo pubblico un numero pressoché infinito di romanzi, racconti, novelle, fiabe, saggi, tragedie, poesie, monologhi, libri di ricette e manuali di [[bricolage]]. Il pubblico si sarebbe accontentato di una cartolina ogni tanto.<br />Dickens usava gli introiti della sua prolifica attività narrativa per finanziare i [[sindacato|sindacati]] e la causa degli [[operaio|operai]] <ref>purché non fossero italiani</ref>, ma soprattutto per mantenere le sue nove famiglie.

=== Il Circolo Pickwick ===

Romanzo a puntate pubblicato nel 1836 su [[Playboy]], ''il Circolo Pickwick'' è uno dei capolavori dell'[[umorismo inglese]], perciò non fa ridere.<br />Narra delle vicende di Samuel Pickwick, bonario [[pensionato]] amante delle libagioni che viene iniziato dal suo maggiordomo Sam Weller ai piaceri dello sfruttamento della [[prostituzione]]. Come tutte le opere di Dickens, il romanzo è allegro fino alla penultima pagina e nell'ultima sfocia in tragedia: Sam Weller, reso folle dalle malattie veneree, sbudella il suo padrone con un fermacarte e ne getta il corpo nel [[Tamigi]].
[[File:Tornado.jpg|thumb|''Oliver [[Twister]]'', riadattamento in salsa catastrofica del romanzo di Dickens.]]
=== Le avventure di Oliver Twist ===

Primo di una lunga serie di romanzi per mammolette che innalzarono Dickens a idolo delle [[milf]] e dei simpatizzanti di [[sinistra]] col portafoglio a [[destra]], ''Oliver Twist'' è un aspro atto di denuncia contro il [[bullismo]] giovanile e l'ingordigia umana.<br />Il gracile Oliver viene preso in giro dai suoi compagni di classe perché povero e orfano. Solo Fagin, un vecchio bidello [[ebreo]], ha pietà di lui, tanto da accudirlo, sfamarlo e designarlo come suo edere testamentario. Il piccolo Oliver si rivela però un bastardo e fa incarcerare Fagin accusandolo di [[usura]]: il vecchio muore in cella di crepacuore. Oliver usa poi l'eredità per assumere un sicario che spezzi le ginocchia e i gomiti ai suoi ex compagni di classe aguzzini.<br />Il romanzo è stato liberamente riadattato per il [[cinema]] da [[Roman Polański]], che ha trasformato il personaggio di Oliver in una ragazzina di tredici anni e Fagin in un [[regista]] pedofilo di origine polacca.

=== David Copperfield ===
Il giovane David, oppresso da una madre beona, da un patrigno manesco e da una governante coi baffi che lo tartassa di avance, lenisce la sua malinconia rifugiandosi nella prestidigitazione. Durante una serata di gala decide di esibirsi nel numero della donna segata in due usando come assistente la madre. Qualcosa però va storto: accusato di omicidio colposo, David si lancia in una fuga disperata attraverso tutta l'[[Inghilterra]]. Nel drammatico finale viene freddato dalla polizia di [[Scotland Yard]] mentre cercava di imbarcarsi su un traghetto a [[Dover]].

[[File:Charles Dickens 3.jpg|250px|left|thumb|Persino il grande Dickens aveva dei dubbi sul numero di [[t]] in [[collutorio]].]]

=== Tempi difficili ===

L'immaginaria città industriale di Coketown è resa invivibile dalle esalazioni delle fabbriche e della friggitoria in piazza. L'ameno ambiente viene scosso dall'arrivo di un [[circo]]. L'evento scatena le ire del palloso maestro locale, Thomas Gradgrind, che odia i circhi perché i suoi genitori vennero schiacciati da una donna cannone. Impegnato nella sua feroce crociata, Gradgrind trascura la famiglia, e il fatto avrà tragiche ripercussioni: sua moglie scapperà con il commercialista, suo figlio verrà arrestato dopo aver rapinato una [[banca del seme]], e sua figlia si lascerà morire d'inedia a causa dell'amore non corrisposto per un poster di [[Simon Le Bon]].<br />''Tempi difficili'' può essere letto come un atto d'accusa contro i sostenitori delle [[Utilitarismo|dottrine utilitaristiche]] e dell'arida [[statistica]], che secondo Dickens e il 57% degli [[esperti del settore]] può essere soggetta a falsificazioni ed abusi col proposito di soggiogare le menti più deboli.

=== La piccola Dorrit ===

La tenera Dorrit è una graziosa fanciulla costretta a seguire il padre, fruttivendolo alla frutta, nella prigione londinese di Marshalsea.<br />Per sopravvivere allo spietato clima del [[carcere]], Dorrit forgia il proprio carattere diventando una dura e facendosi un nome come campionessa di [[braccio di ferro]]; quando suo padre viene bastonato a morte da una guardia penitenziaria, Dorrit si mette a capo dei pluriomicidi del blocco E e li guida alla rivolta. Dopo un aspro combattimento i prigionieri ottengono il controllo del carcere, catturano l'assassino del signor Dorrit e lo impiccano nel cortile. Il romanzo si chiude con il direttore di Marshalea che cerca invano rifugio nel reparto [[lavanderia]] e viene costretto dai detenuti a esibirsi in un disdicevole balletto sulle note di ''Like a Virgin''.

=== Libri di Natale ===

A partire dal 1843 la [[Coca Cola]] se ne uscì con la solita mossa di [[marketing]] natalizio e commissionò a Dickens una serie di fiabe che stimolassero nel pubblico amore, allegria, buoni sentimenti e l'[[messaggi subliminali|irrefrenabile voglia di bere una nota bevanda gassata di colore nero]].<br />Il primo racconto fu il ''Cantico di Natale'', incentrato sulla storia sulla conversione dell'arido e tirchio Ebenezer Scrooge, che visitato nella notte di Natale da tre spettri, decide di dilapidare il suo patrimonio in ritocchi di chirurgia plastica e [[Otto per mille]] alla [[Chiesa Cattolica]].<br />Il Cantico unisce al gusto del racconto gotico l'impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l'analfabetismo e chi cucina in modo errato lo zampone con le lenticchie: in altre parole Charles Dickens rompeva i coglioni anche a Natale.<br />Altri importanti titoli della serie furono: ''Carbone per tutti i fottuti bambini'' (1844), ''Come Rudolph la renna dal naso rosso ha smesso di bere'' (1845) e ''Non aprite a [[Santa Claus]]'' (1848).

== L'incidente ==

Nel 1865 il romanziere fu il principale testimone nonché artefice dell'incidente ferroviario di Staplehurst, che costò la [[vita]] a 137 passeggeri, che rimasero irrimediabilmente obesi. Dickens, gonfio di [[alcool]] dopo una nottata passata a giocare a [[Texas Hold'em]], si ritrovò a vagare per la stazione di Staplehurst in vestaglia. Salì senza motivo sul primo treno che vide, il Folkestone Express.<br />Qui venne riconosciuto dai passeggeri, che gli chiedevano chi un [[autografo]], chi una ciocca di capelli, chi un molare; Dickens, ringalluzzito dalla devozione dei fan, volle far colpo sui presenti mettendosi alla guida del [[treno]]. Il macchinista tentò una timida protesta ma venne buttato fuori dal finestrino dalla folla inferocita.<br />Tenendo gli occhi fissi sulla prosperosa scollatura di una fan, Dickens lanciò il treno a folle velocità e imboccò i binari che portavano a un ponte così moderno, ma così moderno che avrebbero cominciato a costruirlo solo l'anno seguente: le sei carrozze del Folkestone Express precipitarono in mare.<br />[[File:Charles Manson.gif|thumb|250px|Dickens non superò mai lo shock dovuto all'incidente ferroviario di Staplehurst.]]Charles Dickens riuscì miracolosamente a salvarsi, grazie alla prontezza di spirito e all'agilità dovute all'alto tasso alcolemico. Con un balzo poderoso raggiunse l'uscita, si fece spazio calpestando una signora grassa e un vecchio paraplegico e con le ultime stille di energia si aggrappò a un pilone del ponte, mentre sotto di lui il treno veniva inghiottito dal mare.<br />Quando sopraggiunsero i soccorsi Dickens era disperato: quanti morti! Quanto sangue! E soprattutto, il manoscritto del suo ultimo romanzo era perduto per sempre!

Questa sconvolgente esperienza traumatizzò Dickens per tutto il resto della sua vita. Per cancellare il [[senso di colpa]] e onorare la memoria delle vittime pubblicò col giornalista [[Andrea De Carlo|Andrew McCarls]] il romanzo inchiesta ''Treno di panna'' <ref>in seguito riadattato per il cinema nel [[Ciclo "Alta Tensione" di Canale 5]]</ref>, che dedicò "alla signora grassa, al vecchio paraplegico e alla tettona con cui, ahimè, non ho combinato niente".<br />L'incidente ebbe ampi strascichi sulla sua salute mentale: Charles Dickens morì esattamente cinque anni dopo. In punto di morte indossò un cappello da [[capostazione]], agitò un'ultima volta la paletta e lasciò il mondo con le parole:

{{quote|Ciuf ciuf!|}}

== Critiche ==

Dickens venne accusato di aver scritto opere demagogiche in uno stile volgare e sciatto, di non aver creato caratteri ma caricature, di essersi sempre abbandonato al più deplorevole sentimentalismo e di non lavarsi sotto le [[ascelle]].<br />Queste accuse, mossegli dagli estetizzanti e dai consumatori abituali di [[deodorante|deodoranti]], se pur hanno qualche elemento di verità, sono esagerate e superficiali.<br />
Certo Dickens in parte della sua opera era più melodrammatico di un [[politico]] in [[campagna elettorale]], sentimentale come una fan accanita di [[Tempesta d'amore]] e volgare quanto uno scaricatore di porto che ha appena perso il biglietto vincente della [[lotteria]]. Era però un grande scrittore, e per di più si lavava ogni primo venerdì del mese.

== Note a piè di pagina ==

<references/>

{{scrittori}}
[[Categoria:Comunisti]]
[[Categoria:Britannici]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Scrittori]]



[[en:Charles Dickens]]
[[en:Charles Dickens]]

Versione attuale delle 06:19, 20 mar 2020

« Allora, tieniti forte: quest'anno per il racconto di Natale pensavo alla storia di...umh... di una... abat-jour, sì! Un'abat-jour tirchia che alla vigilia di Natale viene visitata dai fantasmi di... di ... di tre paralumi, che gli mostrano il suo futuro fatto di solitudine! Allora, come ti pare come idea? »
(Charles Dickens al suo editore)
« Prendo tutti i giorni il rimedio che l'incomparabile Dickens prescriveva contro il suicidio. Consiste in un bicchiere di vino, un boccone di pane e di formaggio e una pipa di tabacco. »
(Il suicida Vincent Van Gogh testimonia che i rimedi casalinghi sono i migliori)
Charles Dickens ai tempi delle contestazioni giovanili.

Charles Oliver Carol Dickens (bassifondi di Portsmouth 1812 - bassifondi di Londra, 1870) è stato uno scrittore britannico di indubbia fama e dubbia moralità.
A lui dobbiamo, tra le altre cose, l'invenzione del romanzo sociale, del panciotto e del the corretto con grappa e noce moscata.

Di modesta famiglia, passò la giovinezza fra gli sterpi: il padre era una guardia forestale. In seguito all'incarcerazione dei genitori per debiti (avevano speso tutti i loro averi nell'acquisto di toner per stampanti), Charles iniziò a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe, dapprima come operaio e poi come supervisore addetto alla flagellazione degli altri operai.
Si impiegò poi come leccatore di francobolli e cronista parlamentare per una tv locale. Ottenne infine il riscatto sociale e la sicurezza economica che meritava spacciando oppio ai rampolli della Londra bene.


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Charles Dickens

Opere

Charles Dickens ha regalato al suo pubblico un numero pressoché infinito di romanzi, racconti, novelle, fiabe, saggi, tragedie, poesie, monologhi, libri di ricette e manuali di bricolage. Il pubblico si sarebbe accontentato di una cartolina ogni tanto.
Dickens usava gli introiti della sua prolifica attività narrativa per finanziare i sindacati e la causa degli operai [1], ma soprattutto per mantenere le sue nove famiglie.

Il Circolo Pickwick

Romanzo a puntate pubblicato nel 1836 su Playboy, il Circolo Pickwick è uno dei capolavori dell'umorismo inglese, perciò non fa ridere.
Narra delle vicende di Samuel Pickwick, bonario pensionato amante delle libagioni che viene iniziato dal suo maggiordomo Sam Weller ai piaceri dello sfruttamento della prostituzione. Come tutte le opere di Dickens, il romanzo è allegro fino alla penultima pagina e nell'ultima sfocia in tragedia: Sam Weller, reso folle dalle malattie veneree, sbudella il suo padrone con un fermacarte e ne getta il corpo nel Tamigi.

Oliver Twister, riadattamento in salsa catastrofica del romanzo di Dickens.

Le avventure di Oliver Twist

Primo di una lunga serie di romanzi per mammolette che innalzarono Dickens a idolo delle milf e dei simpatizzanti di sinistra col portafoglio a destra, Oliver Twist è un aspro atto di denuncia contro il bullismo giovanile e l'ingordigia umana.
Il gracile Oliver viene preso in giro dai suoi compagni di classe perché povero e orfano. Solo Fagin, un vecchio bidello ebreo, ha pietà di lui, tanto da accudirlo, sfamarlo e designarlo come suo edere testamentario. Il piccolo Oliver si rivela però un bastardo e fa incarcerare Fagin accusandolo di usura: il vecchio muore in cella di crepacuore. Oliver usa poi l'eredità per assumere un sicario che spezzi le ginocchia e i gomiti ai suoi ex compagni di classe aguzzini.
Il romanzo è stato liberamente riadattato per il cinema da Roman Polański, che ha trasformato il personaggio di Oliver in una ragazzina di tredici anni e Fagin in un regista pedofilo di origine polacca.

David Copperfield

Il giovane David, oppresso da una madre beona, da un patrigno manesco e da una governante coi baffi che lo tartassa di avance, lenisce la sua malinconia rifugiandosi nella prestidigitazione. Durante una serata di gala decide di esibirsi nel numero della donna segata in due usando come assistente la madre. Qualcosa però va storto: accusato di omicidio colposo, David si lancia in una fuga disperata attraverso tutta l'Inghilterra. Nel drammatico finale viene freddato dalla polizia di Scotland Yard mentre cercava di imbarcarsi su un traghetto a Dover.

Persino il grande Dickens aveva dei dubbi sul numero di t in collutorio.

Tempi difficili

L'immaginaria città industriale di Coketown è resa invivibile dalle esalazioni delle fabbriche e della friggitoria in piazza. L'ameno ambiente viene scosso dall'arrivo di un circo. L'evento scatena le ire del palloso maestro locale, Thomas Gradgrind, che odia i circhi perché i suoi genitori vennero schiacciati da una donna cannone. Impegnato nella sua feroce crociata, Gradgrind trascura la famiglia, e il fatto avrà tragiche ripercussioni: sua moglie scapperà con il commercialista, suo figlio verrà arrestato dopo aver rapinato una banca del seme, e sua figlia si lascerà morire d'inedia a causa dell'amore non corrisposto per un poster di Simon Le Bon.
Tempi difficili può essere letto come un atto d'accusa contro i sostenitori delle dottrine utilitaristiche e dell'arida statistica, che secondo Dickens e il 57% degli esperti del settore può essere soggetta a falsificazioni ed abusi col proposito di soggiogare le menti più deboli.

La piccola Dorrit

La tenera Dorrit è una graziosa fanciulla costretta a seguire il padre, fruttivendolo alla frutta, nella prigione londinese di Marshalsea.
Per sopravvivere allo spietato clima del carcere, Dorrit forgia il proprio carattere diventando una dura e facendosi un nome come campionessa di braccio di ferro; quando suo padre viene bastonato a morte da una guardia penitenziaria, Dorrit si mette a capo dei pluriomicidi del blocco E e li guida alla rivolta. Dopo un aspro combattimento i prigionieri ottengono il controllo del carcere, catturano l'assassino del signor Dorrit e lo impiccano nel cortile. Il romanzo si chiude con il direttore di Marshalea che cerca invano rifugio nel reparto lavanderia e viene costretto dai detenuti a esibirsi in un disdicevole balletto sulle note di Like a Virgin.

Libri di Natale

A partire dal 1843 la Coca Cola se ne uscì con la solita mossa di marketing natalizio e commissionò a Dickens una serie di fiabe che stimolassero nel pubblico amore, allegria, buoni sentimenti e l'irrefrenabile voglia di bere una nota bevanda gassata di colore nero.
Il primo racconto fu il Cantico di Natale, incentrato sulla storia sulla conversione dell'arido e tirchio Ebenezer Scrooge, che visitato nella notte di Natale da tre spettri, decide di dilapidare il suo patrimonio in ritocchi di chirurgia plastica e Otto per mille alla Chiesa Cattolica.
Il Cantico unisce al gusto del racconto gotico l'impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l'analfabetismo e chi cucina in modo errato lo zampone con le lenticchie: in altre parole Charles Dickens rompeva i coglioni anche a Natale.
Altri importanti titoli della serie furono: Carbone per tutti i fottuti bambini (1844), Come Rudolph la renna dal naso rosso ha smesso di bere (1845) e Non aprite a Santa Claus (1848).

L'incidente

Nel 1865 il romanziere fu il principale testimone nonché artefice dell'incidente ferroviario di Staplehurst, che costò la vita a 137 passeggeri, che rimasero irrimediabilmente obesi. Dickens, gonfio di alcool dopo una nottata passata a giocare a Texas Hold'em, si ritrovò a vagare per la stazione di Staplehurst in vestaglia. Salì senza motivo sul primo treno che vide, il Folkestone Express.
Qui venne riconosciuto dai passeggeri, che gli chiedevano chi un autografo, chi una ciocca di capelli, chi un molare; Dickens, ringalluzzito dalla devozione dei fan, volle far colpo sui presenti mettendosi alla guida del treno. Il macchinista tentò una timida protesta ma venne buttato fuori dal finestrino dalla folla inferocita.
Tenendo gli occhi fissi sulla prosperosa scollatura di una fan, Dickens lanciò il treno a folle velocità e imboccò i binari che portavano a un ponte così moderno, ma così moderno che avrebbero cominciato a costruirlo solo l'anno seguente: le sei carrozze del Folkestone Express precipitarono in mare.

Dickens non superò mai lo shock dovuto all'incidente ferroviario di Staplehurst.

Charles Dickens riuscì miracolosamente a salvarsi, grazie alla prontezza di spirito e all'agilità dovute all'alto tasso alcolemico. Con un balzo poderoso raggiunse l'uscita, si fece spazio calpestando una signora grassa e un vecchio paraplegico e con le ultime stille di energia si aggrappò a un pilone del ponte, mentre sotto di lui il treno veniva inghiottito dal mare.
Quando sopraggiunsero i soccorsi Dickens era disperato: quanti morti! Quanto sangue! E soprattutto, il manoscritto del suo ultimo romanzo era perduto per sempre!

Questa sconvolgente esperienza traumatizzò Dickens per tutto il resto della sua vita. Per cancellare il senso di colpa e onorare la memoria delle vittime pubblicò col giornalista Andrew McCarls il romanzo inchiesta Treno di panna [2], che dedicò "alla signora grassa, al vecchio paraplegico e alla tettona con cui, ahimè, non ho combinato niente".
L'incidente ebbe ampi strascichi sulla sua salute mentale: Charles Dickens morì esattamente cinque anni dopo. In punto di morte indossò un cappello da capostazione, agitò un'ultima volta la paletta e lasciò il mondo con le parole:

« Ciuf ciuf! »

Critiche

Dickens venne accusato di aver scritto opere demagogiche in uno stile volgare e sciatto, di non aver creato caratteri ma caricature, di essersi sempre abbandonato al più deplorevole sentimentalismo e di non lavarsi sotto le ascelle.
Queste accuse, mossegli dagli estetizzanti e dai consumatori abituali di deodoranti, se pur hanno qualche elemento di verità, sono esagerate e superficiali.
Certo Dickens in parte della sua opera era più melodrammatico di un politico in campagna elettorale, sentimentale come una fan accanita di Tempesta d'amore e volgare quanto uno scaricatore di porto che ha appena perso il biglietto vincente della lotteria. Era però un grande scrittore, e per di più si lavava ogni primo venerdì del mese.

Note a piè di pagina

  1. ^ purché non fossero italiani
  2. ^ in seguito riadattato per il cinema nel Ciclo "Alta Tensione" di Canale 5