Circo

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« Abbiamo molto da imparare da questa istituzione, esempio per tutti di ordine e sobrietà »
(Parlamentare italiano sul circo)


Il circo è un confuso gruppo di nomadi, ladri e beoni che utilizzano stupidi spettacolini e picchiano selvaggiamente gli animali al solo scopo di distrarre la gente come te dai loro problemi quotidiani. A causa del massivo accoppiamento tra persone della stessa famiglia, caratteristica peculiare del nomadismo, il circo nei secoli si è popolato di creature oscene e deformi: la donna cannone, i nani ballerini, i contorsionisti e il Joker sono solo alcuni esempi di questo fenomeno.

Nonostante le evidenti aberrazioni che il circo ha creato, la continua ricerca di nuove e spettacolari attività lo ha reso negli anni un vero fenomeno di costume, ma il più grande merito del circo consiste senza dubbio nel raccogliere e riunire la feccia dell'umanità in un solo luogo circoscritto, consentendone una più rapida e comoda individuazione ed eliminazione da parte delle nostre beneamate forze dell'ordine.

Figure circhiche tipiche

Nonostante le estreme diversità presenti tra un circo e l'altro, alcune figure circhiche sono ricorrenti e ormai leggendarie:

L'ammaestratore

L'amore per gli animali è indispensabile per un ammaestratore.

L'ammaestratore, da non confondere con l'amministratore, è la persona che con amore e gioia insegna agli animali come compiere i numeri e le evoluzioni più pazzesche. Oltre all'amore e alla gioia, l'attrezzatura tipica di un ammaestratore si compone di:

  • Storditore elettrico taser da un incredibilione di Volt
  • Speroni in kevlar e vetroceramica aereonautica
  • Piccola ghigliottina per l'evirazione degli animali
  • Costume da imbecille tutto payette e lustrini
  • Sigarette balcaniche di marca sconosciuta
  • Grandi gabbie modello "treno piombato"
  • Frusta cosparsa di granelli di sale grosso

La carriera di un ammaestratore non è facile da intraprendere: è necessaria infatti una ragguardevole riserva d'odio e ignoranza per poter giustificare la continua violenza sugli animali. Per questo motivo, si è stimato che il 75% degli ammaestratori abbiano subito traumi in tenera età, mentre il restante 25% veniva abitualmente picchiato da entrambi i genitori (con precisi turni stabiliti mensilmente).

Solo questa felice infanzia infatti permette al giovane ammaestratore di capire, imparare e fare sue le più brutali tecniche di tortura e sodomia indispensabili per il suo lavoro. Il bravo ammaestratore è inoltre intimamente convinto dell'uguaglianza uomo-animale: per questo si ostina, a forza di frustate e scariche elettriche, a costringere le sue bestie alla più consona posizione bipede o eretta.

Alcuni riescono addirittura a fare saltare i leoni in cerchi di fuoco e a fare guidare lambrette agli elefanti (col casco e solo in strade extraurbane).

I pagliacci

Il pagliaccio è una figura in estinzione: dalla pubblicazione del libro "It" infatti la gente si è accorta di quanto siano spaventose e terribili queste figure, e così da beniamino della folla il pagliaccio è diventato protagonista di vere e proprie psicosi collettive. Diciamoci la verità, ai tempi di Maccio Capatonda e Nonciclopedia la comicità di un pagliaccio è paragonabile alla simpatia di uno spigoloso calcolo renale.

Si stima che dal 1970 la popolazione dei pagliacci sia diminuita dell'80%: per questo i pagliacci sono stati dichiarati nel 2001 dal consiglio superiore delle Nazioni Unite "razza in estinzione" (dando così credito alle teorie razziste).

I numerosi tentativi da parte di biologi e ambientalisti volti alla ripopolazione di questa specie sono risultati vani: si è infatti scoperto che il pagliaccio sotto i buffi pantaloni è totalmente piatto. Questa triste e solitaria condizione è forse la spiegazione dell'altissima percentuale di suicidi che caratterizza queste figure. Suicidi orribili, truculenti, che solo la mente malata di un pagliaccio potrebbe partorire, come ingozzarsi fino alla morte di carta igienica usata o nuotare a stile libero tra eliche delle navi da crociera.

I nani

La psicolabile Biancaneve, ingravidata 47 volte in soli 3 anni.

Inizialmente i nani erano solo 7, ma l'arrivo nella loro zona mineraria di una pallida fanciulla psicolabile chiamata Biancaneve fece fare ai nani un improvviso balzo demografico. Si calcola infatti che Biancaneve venne ingravidata la bellezza di 47 volte nel corso di soli 3 anni formando così la colonna portante della società dei nani. Successivamente la storia di questa triste ninfomane ispirò la fantasia di un antisemita pederasta chiamato Walt Disney,che ne fece un cartone animato di grande successo. Questa inaspettata popolarità fece dei nani grandi beniamini per le masse: le voci sulla loro fertilità e sulle spropositate dimensioni del loro fallo e l'esperienza personale permisero a Margherita Hack di enunciare la famosa "Regola della L", tutt'oggi usata in astrofisica per calcolare le distanze siderali.

Gli animali del circo

Voci correlate