Tè
Il tè, scritto anche té per chi sa distinguere l'accento acuto e quello grave[1], oppure thé per chi ha studiato il francese al CEPU, è l'analcolico biondo per eccellenza, ma al contrario del suo cugino Crodino, non fa impazzire il mondo. Anzi, lo rilassa.
Inseminazione del tè
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Tè.
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La scoperta del tè in Asia
Esistono molte leggende su chi abbia davvero scoperto il tè. Secondo la gazzetta del Buddhismo, ad un monaco che sedeva sotto un albero del tè sorseggiando un bicchiere d'acqua freddalda, caddero nel bicchiere alcune foglie. Inizialmente il monaco ebbe un'intuizione sulla legge di gravità, ma quando finì di bere la bevanda, divenne subito schiavo del suo gusto feenomenale[citazione necessaria]. I nazionalisti Uzbeki invece rivendicano per loro la scoperta nel 1592 da parte di un loro compatriota bovaro, che mentre abbeverava il suo yak in una torbiera, rimase estasiato dal profumo delle erbe aromatiche miste a merda in decomposizione e decise di assaggiarne un sorso. Sopravvisse, ma il suo orifizio anale rimase intoppato per tutta la vita, causando nel suo intestino crasso un intasamento che neanche Mister Muscolo Idraulico Gel avrebbe potuto stappare. Comunque sia, il tè venne subito spacciato dai farmacisti orientali come antidetonante per i problemi intestinali.
Il tè in America
La pianta del tè era già conosciuta in età precolombiana, prepaleolitica e premestruale fra gli Aztechi e i Maya. Gli scavi di Mario Tozzi all'interno della ziqqurat di Cefalù, sotto la supervisione del suo assistente T-Rex Ciro, hanno portato alla luce una realtà inquietante: sembra che le due civiltà andassero d'amore e d'accordo prima che il sacerdote Quekatzovuoitl rivelasse agli altri membri della casta sacerdotale come ottenere la malefica bevanda. In seguito alla sua diffusione tra tutte le classi sociali, divenne molto di moda consumare dopo il lavoro una tazza di tè, rilassandosi in happy hour con gli amici. Nessuno però poteva prevedere gli effetti nefasti sul corpo umano: assuefazione, dipendenza ed irascibilità rendevano gli indios un popolo alla mercè degli spacciatori di tè. In seguito alla crescita del crimine organizzato, molti quartieri di Tenoc...Tenochitic...della capitale azteca, divennero un covo di malfattori e tossici assetati di sangue e tè, capaci di sgozzare la loro mamma per un bicchiere di Estatè. Alcuni geni tra i politici come Ikiarlos Xiovanardes credevano che tutto questo fosse una punizione divina per l'omosessualità sempre più diffusa nella società azteca. Per sfortuna gli aztechi oltre ad essere primitivi erano anche scemi del tutto, ed il sovrano Montezuma gli diede retta, facendo sacrificare dal radicalista Xiovanardos millanta immigrati Maya per compiacere il dio del tè Dan Peterson. Come viene mostrato in Apocalypto di Mel Gibson, i sacerdoti squartavano in due i poveri maya, ed usavano la loro pelle come bustina da tè. Da questo episodio sarebbe nata la faida tra Atzechi e Maya, che continua ancora oggi a mietere vittime da ambo le parti e suscita sgomento perfino tra le peggiori cosche calabresi.
All'arrivo di Cortéz in città, i teocalli erano ormai ricoperti di cadaveri tra cui quello di Xiovanardes[2], e la città era stata semi devastata da bande di delinquenti che scorrazzavano in lungo e in largo la notte. Consapevole dei danni che aveva creato quella innocua piantina, lo spagnolo dichiarò la coltivazione del tè fuorilegge e decise di sostituirla con altre più innocue, come l'albero azzurro, l'albero del cioccolato e quello della cocaina.
Più facile fu la penetrazione di Francisco Pizarro in Perù e Colombia: qui gli indios, abituati al consumo della coca già da diversi anni[3], erano immuni ai deleteri effetti della teina sull'organismo, quindi Pizarro poté socializzare traquillamente con loro, sterminarli e portare coeme souvenir una piantina di tè al duca di Milano Massimo Moratti, che per ricompensare il coraggio dell'avventuriero lo assunse alla sua corte come raccattapalle insieme al fratello, David Pizarro.
Il tè in Europa
La diffusione del tè in Europa avvenne molto più tardi rispetto che in America. A causa del controllo della Chiesa cazzolica, che reprimeva ogni impulso di vita orientale, esotico e trasgressivo, la bevanda rimase un tabù per molte persone, insieme al sushi e al pollo fritto.
Il primo stato a legalizzare il tè fu, manco a dirlo, l'Inghilterra. Grazie alle sue colonie in Oceania,Pomerania, Transilvania, Sri Lankia e Giappocina, ogni giorno venivano imbustate tonnellate di tè, ma tutto aveva un prezzo: a causa del riscaldamento prodotto dalle teiere, l'aria di Londra divenne presto piena di fuliggine e smog, come denunciò Charles Dickens nei suoi illustri romanzi. Non servì a nulla installare filtri anti particolato sulle teiere o creare le famigerate ZTL (Zone a Tè Limitato) nei grandi centri urbani; come se non bastasse, ci si mettevano pure i serial killer a complicare la faccenda: decine e decine di baldracche venivano adescate con una tazza gratis di tè da qualche furbone, per poi essere sgozzate. L'unico a trarre profitto dalla facenda fu il mercante inglese Lipton Aistì, che venne encomiato dalla regina Vittoria col titolo di "Sir" e nominato gran cavaliere dell'ordine massonico britannico. Il suo prodotto divenne famoso in tutto il mondo, diffondendo la moda del tè in tutti gli stati europei.
Migliaia di adolescenti scesero in piazza per protestare contro le dure leggi proibizioniste; l'Olanda, per tagliar la testa al toro e non indispettire nessuno, legalizzò il tè, le canne e la prostituzione.
La vendita di tè al pubblico in Italia, come sempre ultima ruota del carro, venne legalizzata solo con la finanziaria del 1861, fatta 5 minuti dopo l'unità. Le reazioni del pubblico e dei mercati non si fecero attendere: Piazza affari [4] vide salire alle stelle le azioni della Lipton®, Estathè® e Infrè®. Finì in bancarotta invece la SanBenedetto®, che ha dovuto affrontare uno scandalo di tangenti tra i suoi vertici ed alcuni furbetti dell'epoca; attualmente l'azienda continua ancora a lavorare, ma dentro alle bottiglie viene messo un surrogato naturale del tè, arricchito com zucchero.
Il virus del the
Nonostante il nome originale in italiano fosse "Tè", varie case produttrici di questa bevanda decisero che scriverlo in inglese avrebbe fatto più figo, e assunsero giustamenente un russo che conosceva a malapena la propria lingua per svolgere questo compito. Egli tradusse "tè" con la parola inglese che più ci assomigliava, ovvero "the", che significa "il". Da quel giorno la maggior parte della popolazione italiana beve "il". Secondo i Ricercatori Infasil, questo virus mutageno[5], favorito da un ambiente culturalmente anaerobico[6], si è rivelato favorevole alla proliferazione del morbo del "the", che ha infettato persino gli antivirus della lingua italiana come il Garzanti o lo Zanichelli. Chi soffre di questa grave patologia, ha un calo alle difese immuno-lessicali e rischia di contrarre l'ancor più virulento morbo di E' . Finora non è stato trovato antidoto o vaccino alla mutazione; se vuoi che i tuoi figli crescano in un mondo dove non si bevono articoli, aiutaci a combattere l'infezione e segnala i casi di abuso del termine "the" all'ufficiale sanitario di Nonciclopedia. Penseremo noi a riportare ordine e giustizia con i giusti mezzi.
Il lento declino del tè
Con l'avvento di altri tipi di droghe sintetiche come la Coca Cola, l'Ecstasy e World of Warcraft, il tè passò di moda ed il suo consumo rimase costante solo nel Regno Unito, vista la forte domanda della Regina Elisabetta II. Attualmente la sovrana è entrata in una comunità protetta di recupero per disintossicarsi; il tabloid Chi? ed il notiziario di Canale 5 Verissimo, seguono ogni giorno i progressi della tenace vecchietta verso la riabilitazione. Più di recente alcuni isotopi del teinuum, uno degli ultimi elementi della tavola periodica è stato utilizzato dal chimico Giucas Casella come ipnotico e incubolitico. I test, condotti nel laboratorio di Buona Domenica, hanno dato risulati incoraggianti su primati come Adriano Pappalardo ed esseri umani con sistema nervoso primitivo come Sandro Mayer e Antonio Zequila. Per acquistare un campione di questo prototipo basta contattare direttamente Dan Peterson che si occuperà di importarlo dal cartello panamense che gestisce i traffici di tè.
Polemiche sulla raccolta del tè
Con il progredire della civiltà umana sono cambiate molto spesso le regole del gioco: se nella preistoria il cannibalismo era un hobby praticato nei fine settimana, col passaggio al cristianesimo venne messo al bando. Se durante l'impero romano la schiavitù era un diritto/dovere, oggi è ammesso essere solo schiavi della figa.
Per fortuna che esiste ancora la vecchia e sana ipocrisia; grazie a quella, le multinazionali come la SIAE hanno depredato le ricchezze dei paesi sottosviluppati, costringendoli a coltivare tè invece di pilu; gli stipendi dei raccoglitori di tè sono calati del Diciassei per cento, equivalenti ad un decimo di quelli dei cinesi che cuciono borse, scarpe e palloni a Prato.
Paesi ricchi di cultura e storia come il Nicaragua,l'Ecuador e l'Andokazzostan sono stati declassati dal G8 e da Standard&Poor's a livello di povertà Italia. Lo sfruttamento del suolo è stato così intenso che non cresce più nulla, nemmeno l'insalata di Casal di Principe che riesce a proliferare nella diossina e nell'amianto. Per colpa di quei besughi la corruzione e l'inquinamento sono saliti del zeromila percento, il buco dell'orzoro è aumentato ancora e molte persone hanno sviluppato asma al cervello, si sono bruciati tutti i neuroni e comprato i cd di Vasco Rossi.
Se vuoi che tutto questo finisca, sostieni la ONLUS con fine di lucro "Nonciclopedia per il Commercio iniquo e coloniale™"; inviando un SMS da 30 euro al 48428-666-C010N3, sosterrai il vecchio sistema di commercio coloniale, ecologico con impatto zero sull'ambiente. Galeoni e caravelle per trasportare il prezioso carico saranno spinte da robusti servi di colore; la raccolta del tè sarà fatta rigorosamente a mano senza l'ausilio di macchine, per avere zero emissioni di CO2. In ogni bustina di tè raccolta potrai apprezzare di persona il suo gusto unico e particolare, ottenuto da 14 differenti miscele di erbe, sudore e sangue. Molti VIP come Angelina Jolie e Billy Ballo hanno già donato, cosa aspetti a farlo anche tu? Per dimostrarti la nostra gratudine, ti invieremo a casa tua una frusta in simil pelle, dello stesso tipo che usiamo nei nostri campi di concentramento lavoro.
Gli standard ISO/IEEE del tè
Nel 2007 con il decreto Bersani è stata liberalizzata la professione di tèiere, colui che si occupa di inventare nuove miscele di erbe. Per evitare spiacevoli incidenti, come infusi di tè giamaicano, i consorzi del tè, con l'alto patrocinio dell'ONU, hanno stabilito lo standard de facto nella produzione industriale. Eccoli qui riportati:
- 802.11 L: tè al limone, acidità medio alta, il più venduto fino ad ora.
- 802.11 L+ legacy: sempre al limone, ma con più zucchero.
- 802.11 P : tè alla pesca.
- 802.11 M: tè alla menta, supportato da poche teiere.
- 802.11 PM : ottenuto da infusi di cacca e miscelato con piscio di gatto. È stato recentemente introdotto come nuova ricetta da Twining's, ma la formula esatta è ancora un mistero.
Wikitè
Non hai una sega da fare tutto il giorno? Certo, altrimenti non staresti leggendo questa pagina qua. Sai distinguere il sapore di un tè Ristora e Maraviglia da quello del detersivo per piatti? Quando arrivano le 5.00 del pomeriggio preghi rivolto verso l'Inghilterra? Non ti ricordi il nome di tua moglie ma ti ricordi ancora la prima volta che hai fatto sesso usando una bustina di tè come preservativo?
Grazie alle tua esperienza, molte persone potranno sapere informazioni utilissime su come bollire il tè in 75 modi diversi, calcolare con esattezza il tempo di decadimento radioattivo del tè oppure semplicemente duellare con altri utenti a colpi di Citazione necessaria[citazione necessaria] e note.
Cosa è e cosa non è il tè
Cosa è il tè.
- È il tè.
- Es el té, si eres español.
- It's the tea, if you are inglish.
- Est le thé, si vous êtes français et beaucoup gay[7].
- È quella cosa che esce dal tuo uccello quando vai in bagno.
- È una pianta carnivora assassina.
Cosa NON è il tè
- NON È IL THE.
- Non è il te. Te sei te, tè è il tè, il the è il the. Capito?
- Non è la birra, ma il colore è uguale.
- Una bevanda buona.
- Unico. Se per caso stai cercando il modo per creare la tua marca di tè con un'aroma di Marijuana, sappi che esistono ventordici combinazioni possibili per fare le bustine; ma tanto che te lo dico a fare? La gente ignorante e bifolca come te non apprezza le grandi differenze fra i vari tipi di th..tè.
- Imodium, ma tappa lo stesso il culo.
Il Dio del Basket beve solo il tè migliore
Durante i famigerati Anni '80, mentre voi eravate grandi come Brunetta o forse ancora in catena di montaggio, venne fatta la più grande campagnia pubblicitaria che l'Italia abbia mai visto dai tempi del fascismo. Per convincere i ggiovani a non farsi le pippe ogni mezz'ora ed educarli ad una sana coolazione da caaampioni[citazione necessaria] a base di nutella e tè, venne assunto come sponsor uno che comprende i giovani ed è sempre vicino a loro, visto che li sfrutta per lavorare: signore e signori, Dan Peterson.
La sua faccia fresca, il suo accento cool, il suo essere vincente affascinarono molto il mondo giovanile, almeno prima che si mettesse a commentare gli incontri di Breslin e Slamball.
Curiosità
L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.
Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici? |
- Alcuni secoli dopo la creazione delle colonie americane, un gruppo di tifosi del Washington United volle festeggiare in baldoria la vittoria della Colonisation's cup nel 1777. Entrati nel porto di Boston, cominciarono a ubriacarsi di tè e gettarono alcune casse di schifosa birra inglese in mare,dando inizio alla ribbellione.
- La pozione magica di Asterix e Obelix in realtà è solo tè corretto con Rhum.
- Il tè ha anche una sorella che vive a New York, di nome Tisana.
- Idro Novenalen ha recentemente scoperto che lo stimolante contenuto in una tazza di tè è stimabile in 3,4 pasticche di Viagra. Silvio ha accolto felicemente la notizia.
- Ogni anno muoiono strozzate 1,5 persone a causa dei semi di limone che finiscono nel tè caldo.
- Un medico su dieci consiglia di leggere questa pagina per allenarsi alle olimpiadi degli accenti.