Olocausto

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Disambiguazione – Ritenta, sarai più fortunato. Se ti aspettavi Shoah (versione negazionista dell'Olocausto), vedi Shoah.
« I have a dream! »
« Mein Fuhrer! Un successo! Gli Ebrei sono tutti gasatissimi per l'Olocausto! »
(Il ministro della propaganda Joseph Goebbels a rapporto da Hitler.)
« L'olocausto? Non è mai avvenuto l'olocausto! »
(Il buonsenso che parla dell'olocausto.)
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Olocausto.

« ... e questo è il contenitore per l'oliocausto. »
(Tua nonna sulla raccolta differenziata.)
Ebrei entusiasti per l'Olocausto gridano "Il lavoro rende liberi!!!"

Il termine Olocausto indica un tentativo andato in fumo di mettere a valore la razza ebraica, facente parte di un più ampio progetto di riqualificazione dell'Europa, fortemente voluto dal compagno Adolf Hitler. La razza ebraica considera il termine "Olocausto" un po' caustico. Per questo, gli Ebrei preferiscono il termine Shò, che in ebraico significa Sciò (vattene, raus, fuori dai coglioni), usato dagli ebrei per cacciare i tedeschi durante l'occupazione del ghetto di Varsavia, che fu trasformato in un gigantesco centro sociale di propaganda bolscevica.

L'ambizioso progetto fu condotto dal 1933 al 1945 e consentì alla Germania di realizzare una serie di importanti conquiste scientifiche e industriali e di produrre una quantità di prodotti in uso ancora oggi. Al grido di "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi), la razza ebraica partecipò con il massimo entusiasmo all'epocale svolta dell'Olocausto. L'Olocausto ebbe purtroppo fine quando Hitler, impietosito dall'armata rossa che venne a chiedere l'elemosina in Germania, decise per il bene del popolo sovietico di donare gli impianti industriali e le grandi opere realizzate. La razza ebraica accusò Hitler di essere un buffone e un mangiatore di cocomeri (accuse in parte fondate) e, per dispetto, sei milioni di Ebrei abbandonarono la terra promessa ariana e si auto-deportarono in Israele, dove tuttora vivono in armonia e fratellanza con i palestinesi e i bambini libanesi.

Il gas: interviene la camera

Dispiace ammetterlo, ma l'Olocausto non fu tutto rose e fiori, pasta e fagioli. Nonostante gli ottimi rapporti fra Hitler e l'Ukraina, la crisi energetica portò il prezzo del gas alle stelle, e molti Ebrei si rifiutarono per mesi di pagare la bolletta. Hitler fu costretto a interpellare il parlamento e a far votare una serie di draconiani, Berlusconiani e Craxiani decreti legge noti come Leggi di Norimberga, che dimezzarono il costo delle bollette del gas agli ebrei, salvando molti ristoranti ebrei che rischiavano di chiudere o andare sul satellite. A causa del favoreggiamento della razza ebraica, le leggi di Norimberga furono definite "razziste" dagli infingardi comunisti. Inoltre, durante il dibattito parlamentare, si verificò un increscioso incidente: Hitler, che aveva mangiato pasta e fagioli, mollò un dirompente scorreggione. Per questo, i comunisti più bastardi insultarono il Parlamento chiamandolo "camera a gas".

Olimpiadi

Nel 1936, a Berlino, si svolsero le Olimpiadi che videro partecipare numerosi atleti di nonciclopedia. In tutte le gare di corsa nei campi, arrivò sempre primo Levi. Insospettita, la giuria accusò Levi di utilizzare arti bionici, tanto che molti si domandarono "se questo è un uomo". Levi fu processato a Norimberga per bioterrorismo e, rivolto alla giuria, pronunciò il suo famoso enigma: "io vi chiedo se questa è una donna, ma meditate che questo è stato". L'enigma gettò nel panico la corte, che fu costretta ad assolvere l'imputato. Nel 1945, quando la razza ebraica si auto-deportò per dispetto in Israele, fu chiesta a Levi la soluzione finale dell'enigma, ma egli, che era veramente un bastardo, si suicidò con il gas senza nemmeno pagare la bolletta.

Anna Frank e il tifo

Anna Frank, tifosa di Bergen-Belsen.

Durante l'Olocausto era molto partecipato il tifo per la palla prigioniera. Anna Frank, mascotte e animatrice delle batterie di tifosi allo stadio di Bergen-Belsen, divenne molto famosa per la sua passione per la prigionia e per l'Olocausto. In punto di morte dichiarò: "Io e la mia famiglia abbiamo avuto tutto dall'Olocausto e io rimpiango solo di non aver mai imparato a leggere e a scrivere. Avrei tanto voluto scrivere un libro sulla mia esperienza di tifosa".

Prodotti tipici

L'Olocausto è oggi ricordato con profonda nostalgia in tutto il mondo, soprattutto dalla razza ebraica, per i numerosi prodotti di marca Jude, Palmo-live, Auschwitzon e Cyclon-B.

Birra Lager

Diffusa in tutto il mondo è l'ottima birra Lager, nota anche come "la birra dell'Ebreo scansafatiche" perché molti operai ebrei della fabbrica di birra, invece di lavorare, cazzeggiavano e si raccontavano barzellette sugli ariani. Sembra anche che i più bastardi pisciassero nella birra.

Aerosol Cyclon-B

L'aerosol Cyclon-B è molto consigliato per i bambini.

Il Cyclon-B è un apparecchio medicale per aerosol terapia, che sfrutta una tecnologia ciclonica brevettata dalle industrie Auschwitzon. Caricato con granuli azzurri dal profumo di mentos, garantisce la liberazione delle vie nasali in 10-15 minuti. Adatto per tutte le età, è particolarmente indicato per i bambini di razza ebraica. I nuovi modelli sono oggi considerati una panacea per tutti i mali e in particolare una soluzione finale ai problemi respiratori della razza ebraica. Esiste anche un modello impermeabile che ne permette l'uso durante la doccia.

Forni Auschwitzon

La Auschwitzon fu una fabbrica di elettrodomestici, che divenne famosa per gli ottimi forni. Tali forni avevano una funzione speciale per fermentare lo yogurt che, si dice, fosse di una sublime cremosità. Aldo, Giovanni e Giacomo furono testimonial della Auschwitzon proprio per i forni. "Miii, siii, è cremoso!" era il famoso tormentone della pubblicità.

Madagascar - il film

Locandina del film Madagascar. La soluzione per il lieto fine fu trovata da Himmler e girata a Birkenau.

Grande successo ebbe il film Madagascar, in cui tutti gli attori, i tecnici e lo staff erano di razza ebraica. Il film narra la storia di un gruppo di Ebrei che, recatisi in vacanza in Madagascar, vissero felici e contenti. Degno di nota è il fatto che il regista non seppe come cazzo finire il film e si rivolse alla americana IBM per una consulenza artistica. L'IBM mandò il suo FSC (Final Solution Consultant) Heinrich Himmler, incaricato di trovare una soluzione per il finale. Egli consigliò di spostare il set dal Madagascar agli studi cinematografici di Birkenau, dove il lieto fine fu girato in tempi brevissimi, al ritmo di 5.000-6.000 "scomparse"[1]al giorno. Le "scomparse" erano talmente gasate dalla soluzione finale di Himmler, che alla fine di ogni ripresa gridavano in coro "Arbeit macht frei!" (il lavoro rende liberi!).

Sapone

Essendo gli ebrei grassi, unti e viscidi, molti di loro si dedicarono alla produzione di saponi e shampoo di bellezza. A Birkenau furono fondate le fiorenti industrie Palmo-live, il cui nome deriva da "palmo" (della mano) e "live" ("vita" dalla lingua inglese).

Paralumi

Molto famosi sono i paralumi di produzione artigianale, spesso casalinga, che a Dachau la razza ebraica realizzò con passione per tutta la durata dell'Olocausto. Ricercatissimi, specialmente i modelli provvisti di tatuaggi, sono talvolta ritrovabili in qualche mercatino dell'usato tedesco o polacco.

Note

  1. ^ Fu Himmler a chiamarle così, con la SS davanti, perché aveva un impareggiabile senso dell'umorismo.

Voci epurate