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'''Roberto Maroni''', meglio conosciuto come '''Bobo''', è il cane da guardia di [[Bossi]], [[politico]] a [[tempo perso]]. Nato a [[Varese]] il [[15 marzo]] [[1955]], è stato Ministro del Lavoro |
'''Roberto Maroni''', meglio conosciuto come '''Bobo''', è il cane da guardia di [[Bossi]], [[politico]] a [[tempo perso]]. Nato a [[Varese]] il [[15 marzo]] [[1955]], è stato Ministro del Lavoro (nel senso di far lavorare gli altri) e Ministro dell'Interno (nel senso di mettere la gente dentro) in vari governi [[Berlusconi]]. |
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Il [[7 maggio]] [[2008]] [[Berlusconi]] gli affida l'incarico di Ministro dell'Interno con licenza di uccidere. Da buon pregiudicato, Maroni conosce bene l'ambiente della criminalità e individua immediatamente una soluzione all'emergenza sicurezza che tanto affligge il nostro paese: schedare gli [[zingari]]. In questo modo, si può.. si può... si può? Boh... Ah, sì! Si può dare un nuovo impulso all'industria padana di inchiostri e tamponi, e si risparmia tempo, perché tanto prima o poi tutti gli zingari sarebbero comunque stati presi dalla polizia per qualche reato e schedati. E soprattutto, dopo aver preso le impronte digitali a uno zingaro gli si lavano le mani, così puzza di meno ed è risolto anche il problema dei cattivi odori. Inoltre, in coppia con l'altro baffo letale del governo, il Ministro dell'Inferno [[Ignazio La Russa]], approva il pacchetto sicurezza,<ref>Si chiama così perché è, per dirla alla napoletana, un pacco.</ref> un piano per rendere sicure le strade italiane.<ref>Per sicure si intende "prive di persone che non corrispondano almeno al 75% dei requisiti del bergamasco tipico".</ref> Tale piano prevede l'abolizione della polizia e la sua sostituzione con le [[ronde padane]], il ridimensionamento dei carabinieri, usati solo in occasioni speciali quali manifestazioni contro il governo e [[G8]], e l'impiego di oltre 3.000 militari nelle principali città e in tutti i luoghi ritenuti ad alto rischio quali i centri di permanenza temporanea, i [[campo nomadi|campi nomadi]], le [[moschea (architettura)|moschee]] e i [[kebab]]. |
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Roberto Maroni, meglio conosciuto come Bobo, è il cane da guardia di Bossi, politico a tempo perso. Nato a Varese il 15 marzo 1955, è stato Ministro del Lavoro (nel senso di far lavorare gli altri) e Ministro dell'Interno (nel senso di mettere la gente dentro) in vari governi Berlusconi.
Vita, imprese e fedina penale
Debutta in politica con Democrazia Proletaria, un partitino talmente a sinistra che molti dei suoi ex membri hanno poi sconfinato nell'estrema destra. È questo anche il caso di Maroni: abbandonato dal suo partito, viene trovato e adottato da Umberto Bossi e così aderisce alla Lega Lombarda, di cui diviene subito uno dei militanti più convinti. È al suo fianco anche durante il fallito tentativo di secessione della Padania del 15 settembre 1996 (una partita di Risiko in cui le armate verdi dirette da un Alto Comando formato da Bossi, Calderoli, Borghezio, Gentilini, Castelli e Maroni vengono massacrate dalle armate blu di Mohammed, bambino di otto anni immigrato clandestinamente). In seguito a questa atroce delusione, l'Alto Comando Padano inizia a dare in escandescenze, i vicini chiamano la polizia per schiamazzi notturni, e Maroni interviene mordendo il piede di un agente. Viene per questo motivo castrato e condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale, e obbligato a portare una museruola, abilmente camuffata con il baffetto da sparviero e la mosca.[2]
Ministro dell'Interno 2: il ritorno
Il 7 maggio 2008 Berlusconi gli affida l'incarico di Ministro dell'Interno con licenza di uccidere. Da buon pregiudicato, Maroni conosce bene l'ambiente della criminalità e individua immediatamente una soluzione all'emergenza sicurezza che tanto affligge il nostro paese: schedare gli zingari. In questo modo, si può.. si può... si può? Boh... Ah, sì! Si può dare un nuovo impulso all'industria padana di inchiostri e tamponi, e si risparmia tempo, perché tanto prima o poi tutti gli zingari sarebbero comunque stati presi dalla polizia per qualche reato e schedati. E soprattutto, dopo aver preso le impronte digitali a uno zingaro gli si lavano le mani, così puzza di meno ed è risolto anche il problema dei cattivi odori. Inoltre, in coppia con l'altro baffo letale del governo, il Ministro dell'Inferno Ignazio La Russa, approva il pacchetto sicurezza,[3] un piano per rendere sicure le strade italiane.[4] Tale piano prevede l'abolizione della polizia e la sua sostituzione con le ronde padane, il ridimensionamento dei carabinieri, usati solo in occasioni speciali quali manifestazioni contro il governo e G8, e l'impiego di oltre 3.000 militari nelle principali città e in tutti i luoghi ritenuti ad alto rischio quali i centri di permanenza temporanea, i campi nomadi, le moschee e i kebab.
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Un convoglio militare pattuglia la statale Aurelia
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Un posto di blocco davanti a una scuola elementare nel varesotto
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"Favorisca patente e libretto!"
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Presidio diurno di un kebab
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Un elicottero si appresta a far scendere una vecchietta dopo averla prelevata sul lato opposto della strada
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I nuovi mezzi in dotazione agli ausiliari del traffico
Note
- ^ A sinistra c'è un coglione, a destra ce ne sono due.
- ^ Il ciuffo di peli sotto la bocca si chiama mosca, l'ho letto su Wikipedia. Istruisciti, ignorante.
- ^ Si chiama così perché è, per dirla alla napoletana, un pacco.
- ^ Per sicure si intende "prive di persone che non corrispondano almeno al 75% dei requisiti del bergamasco tipico".
[[Categoria:Nazisti famosi] [[Categoria:Padani] [[Categoria:Persone che hanno un nome del cazzo]