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Vulpes democristiana
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Pier Ferdinando Casini spaventa i predatori
Classificazione scientifica
Regno Democrazia Cristiana
Phylum Ormai brizzolato ma tira sempre
Famiglia Sacra, tradizionale e allargata.
Genere Paraculo Voltagabbana
Pier Ferdinando Casini si mimetizza fra le fila del nemico per spiarlo.
« Io c'entro. »
(Pier Ferdinando Casini su parcheggio selvaggio)
« Il bipolarismo è uno dei mali più grandi della nostra democrazia. »
(Pier Ferdinando Casini su appoggiare il PDL in 36 comuni e il PD in 35)
« Non siamo i servi del Cavaliere. »
(Pier Ferdinando Casini poco prima di entrare in aula e sistemarsi sotto i piedi stanchi di Berlusconi.)
« Bisogna avere la res-pon-sabilità di avere la res-pon-sabilità di essere res-pon-sabili! »
(Pier Ferdinando Casini sulla res-pon-sabilità)
« Amo così tanto la famiglia che me ne sono fatte due »
(Pier Ferdinando Casini sulla famiglia)
« Ma "Casini" è un cognome o un programma? »
(Chiunque su Pier Ferdinando Casini)
« Mario Monti è una grande risorsa per l'Italia. »
(Pier Ferdinando Casini, completamente disinteressato ad aumentare la sua influenza tramite il professore)

Pier Ferdinando Casini (Bologna, 3 dicembre 1955), Pierferdy per gli amici, Pierfurby per i parenti, Pier Casinando per i colleghi, è un fotomodello italiano recentemente[citazione necessaria] prestatosi alla politica nelle fila del club vacanze UDC.

Nato si dice poverissimo, deve tutto al suo fascino. Ormai da trent'anni nel parlamento italiano, Pier Ferdinando Casini non ne accusa neanche uno ed è sempre fresco come una rosa, bianca. Forse perché il lavoro più pesante che mai fatto è stato il Presidente della Camera dei deputati, sostanzialmente agitare una campanella.

Attualmente è il ragazzo immagine dell'Unione di Centro, del partito non ricopre alcuna carica ufficiale essendo Benedetto XVI presidente e un santino di Alcide De Gasperi segretario.

Oltre ciò riveste il ruolo di PR del Parlamento, provvedendo a corteggiare tutte le deputate più belle, e di presidente dei Cavalieri del Sacro Ordine della Città del Vaticano.


Carriera politica

Democrazia Cristiana

 
« Ecche c'azzecco io?? »
(Pier Ferdinando Casini imita Antonio Di Pietro sperando di rimanere fuori dal gabbio. Funzionò)

Dopo aver ottenuto nel 1979 la laurea in giurisprudenza decide di accartocciarla e lanciarla nel cestino per provare le sue abilità. Non riuscendoci, decide di buttarsi in politica. Viene così eletto consigliere papale e poi deputato alla Camera del Commercio nel 1982. Resosi conto dell'errore, riprova e nel 1983 e stavolta fa centro, diventando portaborse di Giulio Andreotti.

Dopo la DC il CCD

Nel 1993, la Balena bianca comincia a perire sotto i colpi d'arpione del Capitano Tonino, vecchio marinaio molisano ossessionato dai politici lestofanti.
I compagni di merende di Pier Ferdinando Casini vengono travolti da una serie di scandali nella più grande caccia all'uomo che l'Italia abbia mai visto: Mani pulite.

« Niente viddi e niente sacc'. »
(L'emiliano Pier Ferdinando Casini aveva già imparato molto dai suoi colleghi di partito)

Dopo la tragedia e la rocambolesca fuga fatta tenendosi per mano con Clemente Mastella, Pier Ferdinando Casini prende posizioni eretiche, essendo favorevole a un'alleanza con la Lega Nord, il Movimento 5 Fasci e la nuova associazione sportiva recentemente convertita alla politica, Forza Italia, considerando che, secondo la nuova legge elettorale©, la vittoria del centro-sinistra era divenuta incostituzionale.

 
« Bravo Silvio... bravo! »
(Pier Ferdinando Casini soddisfatto del primo governo Berlusconi)

Così, con l'aiuto del suo fido guardaspalle Clemente, fonda il Centro Cristianocentrico Democentrale, atto a raccogliere tutti i superstiti di Mani Pulite che non avevano cambiato casacca e non gradivano le barzellette di Silvio Berlusconi.

Contemporaneamente vince anche una poltrona nel Parlamento europeo dove viene accolto a braccia aperte e fucili senza sicura dal PPE.

Dopo la caduta del primo governo Berlusconi a causa delle toghe rosse, per le elezioni politiche del 1996 Pier Ferdinando Casini si alleò coi Cristiani Democratici Ubriachi di Rocco Buttiglione ma invano. L'Ulivo vinse ed in esso confluì anche il jedi oscuro Clemente Mastella, ormai ripudiato dal suo vecchio amico.

Ma la parabola discendente è breve perché nella successiva legislatura il nostro uomo di successo si gode la sua rivincità e, il 31 maggio 2001, viene eletto Presidente della Camera dei deputati. Per l'occasione si congratulò con lui anche il giuslavorista professor Marco Biagi che, nel post scrittum, gli espresse anche i suoi timori per non avere una scorta adeguata. La risposta di Casini fu:

« Potevi diventare parlamentare, qua anche il più fesso ha la scorta. »

Peccato Biagi non fece in tempo a riceverla avendo ricevuto dalle nuove Brigate Rosse un biglietto premio per l'inferno.

UDCC

    La stessa cosa ma di più: UCCS.
 
Pier Ferdinando Casini si sforza di rimanere al centro, ottenendo solo una striscia centrale nelle mutande.

Nel 2002 CCD, CDU, CD e DVD si fondono nell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, al secolo UDC 1.0.

Nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006, Casini ha fatto a Gianfranco Fini la proposta indecente e segreta di nominare un presidente del consiglio diverso dal loro capo Silvio Berlusconi nel caso in cui prendessero più voti di Forza Italia. Uno dei pochi motivi per cui ritenersi fortunati della vittoria di Romano Prodi.

Durante il Congresso di partito svoltosi a Roma dal 13 al 15 aprile 2007 Casini ha chiesto ai suoi discepoli di continuare sulla linea dell'emancipazione e dell'autonomia dalla Casa delle Libertà spostandosi a vivere dalla camera alla stanza degli ospiti, al garage ed infine in una canadese in giardino.
Il partito stava attraversando la fase della ribellione.

Nell'agosto 2007 viene coinvolto in un'inchiesta del foglio comunista L'espresso, nella quale si dimostra come egli abbia acquistato mezza Roma dopo avergli dato fuoco e aver dato l'appalto per la ricostruzione a suo suocero.

Domenica 9 settembre 2007, all'indomani della manifestazione del V-Day, la definisce una manifestazione «di cui dovremmo tutti vergognarci, non c'era neanche una lesbica gnocca, erano tutte inguardabili».

Unione di Centro

    La stessa cosa ma di più: Unione di Centro.
 
« Sono sempre il tuo preferito eh? »
(Pier Ferdinando Casini, mistico)

In occasione delle elezioni parlamentari del 2008, Casini se ne va definitivamente dalla casa di Milano 2 dopo molti anni di difficile convivenza che hanno profondamente segnato il servizio buono e tutta la cristalleria. Decide che il suo partito avrebbe fatto alleanze solo con la cosiddetta "Rosa Bianca", il fiore deposto sulla tomba della DC. Dall'unione con questa sarebbe nata l'Unione di Centro 2.0.

Forte del suo nuovo progetto politico, Casini ci tiene a sbandierare ai quattro venti che corre da solo e non gli servono più le rotelline.
Candidatosi premier, ottiene la spropositata cifra del 5%, molto più di quanto servirebbe per una marcia su Roma, purtroppo gli mancano i mezzi. Le forze armate di La Russa lo guardano storto. Deve così accontentarsi della poltrona di capogruppo UDC alla Camera dei deputati, così impara ad abbandonare chi lo ha cresciuto.

A seguito delle polemiche per la candidatura di Don Cuffaro alla regione Sicilia, Pier Ferdinando Casini si assunse in diretta televisiva ogni responsabilità in caso di danni.
Più tardi, dopo le condanne multiple al suo discepolo, dichiarerà ancora quello che ormai si vanta di aver imparato alla perfezione:

« Niente vidi e niente sacc'. »

Grazie alla sua azione sul territorio, nonostante il quadro politico mutato, l’Unione di Centro ha confermato la sua presenza in Parlamento con oltre 2 milioni e mezzo di voti minando alla base l'odiato "finto bipartitismo" che Pier Ferdinando Casini ha contribuito a creare a sua insaputa.

Foto-riassunto

La posizione sui gay

    La stessa cosa ma di più: omofobia.
 
Pier Ferdinando Casini felice come una Pasqua scopre le gioie di internet.

Il leader dell'UDC da sempre si è opposto a qualsiasi riconoscimento di diritti agli omosessuali, definiti incivili. Ciò ha sollevato forti critiche da parte delle associazioni di omosessuali ma, essendo questi una minoranza che porta pochi voti, sticazzi.

Vita privata

Nel 1982, in vacanza sull'isola di Ponza, Casini conobbe la famosa Monaca con la quale si sposò dopo l'annullamento dei suoi voti sancito da egli stesso. Dalla benedetta unione nacquero le prime due figlie di Pier Ferdinando Casini, Piera e Ferdinanda.

Dopo l'annullamento sancito dalla Sacra Rota del suo primo matrimonio in quanto non consumato, fu solo sesso anale e le figlie nacquero per intercessione divina, Pier Ferdinando Casini si sposa nel 2007 con Azzurra Caltagirone, figlia del Re di Roma Francesco Gaetano Caltagirone dalla quale avrà altri due figli: Pierferdinanda e Pier Ferdinando Jr.

Essendo il suo ego e il suo pene di latin lover non ancora abbastanza appagati, disseminerà Roma di figli illegittimi che si occuperanno di procacciargli voti.

Tali vicende hanno suscitato molte critiche all'interno e all'esterno del suo partito, venendo giudicate incoerenti col pensiero d'ispirazione cattolica che lo vorrebbe pedofilo.

Galleria

Curiosità

 
Wladimir Luxuria è un uomo???
  • È capace di inserire la parola "responsabilità" in qualunque frase. Per esempio: "mi passi il sale per favore? Ma con responsabilità, mi raccomando."
  • Quando si guarda allo specchio non ci crede.
  • Nella tradizione popolare dell'Italia centrale è nota una maschera carnevalesca detta il "Pierferdinando", trattasi di un bel giovanotto, la cui prerogativa principale è quella di fare belle figure a gratise.

Collegamenti esterni