Forza Italia

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Inno di Forza Italia 2.0. Berlusconi si candiderà in Giappone per ottenere l'immunità da Shōgun.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Forza Italia
« E forza Italia! È tempo di fotterci! »
(Inno di Forza Italia)
« Forza Italia, forza Lupi, so' finiti i tempi cupi! »
(Slogan del partito dopo la vittoria del 2006)
« Se questo Silvio Berlusconi crede di essere carismatico fondi un partito suo e vediamo quanti voti prende. »
« Sapevo che gli italiani fossero fissati per il calcio ma fare il tifo anche in cabina elettorale mi sembra troppo. »
« Nel nostro partito tutti possono esprimere la propria opinione ma, grazie a Dio, poi si fa quello che dice LUI.[1] »
(Daniela Santanchè su strano concetto della democrazia)
« Forza Italia è l'ultima chiamata prima del baratro. Votatemi o distruggo il Paese! »
(Silvio Berlusconi ricatta gli italiani tramite videomessaggio)

Il Movimento Politico Forza Italia, detto più semplicemente Forza Gnocca o Sforza Italia, è stato, è e sempre sarà un'associazione italiana dai presunti ideali politici.
Nato 18 gennaio 1994 come dipartimento Fininvest per la trattativa Stato-Mafia, morto a causa di una grave infezione da Alleanza Nazionale nel 2009 e risorta come Forza Italia 2.0 in seguito al fallimento della democrazia, ha come presidente, leader, padre padrone, CEO & founder, capo indiscusso nonché animatore ufficiale l'onorevolissimo egregio decaduto cavalier Silvio Berlusconi.

L'ideologia del partito, secondo fonti ufficiali, varia dal "cazzo me ne frega a me, io c'ho la Porche!" al cazzo di cane passando per il "tengo famiglia" e "ma qua so' tutti ladri! Chi me lo fa fare a me di essere onesto?" il tutto applicato all'economia sociale d'ispirazione Topogiggiana. Il suo colore ufficiale era, è e sempre sarà l'azzurro cobalto che assumono le facce degli italiani presi alla gola quand'è al governo.

Storia

Campagna di reclutamento per la neonata Forza Gnocca.

La nascita

Nel 1992 il mondo politico italiano è sconvolto da un enorme scandalo: tangentopoli. Si scopre che un gruppo di magistrati infila di nascosto nelle tasche dei politici onesti mazzette a loro insaputa per incarcerarli e conquistare il mondo.
Forza Italia! Associazione di ruba-vendita nasce allo scopo di rimpiazzare quelli ormai finiti in galera e viene costituita, presso lo studio dell'Avvocato Azzeccagarbugli a Milano, il 29 giugno 1993 da alcuni noti professionisti, alcuni inseriti nelle aziende Fininvest altri comunque vicini alla mafia, tra i quali Marcello Dell'Utri, Cesare Previti e Don Vito Corleone.
Il nome venne preso dallo slogan Forza Italia utilizzato negli stadi dalla notte dei tempi per incitare i nostri calciatori, i quali hanno in seguito sporto querela al partito.

Silvio Berlusconi inizia a manifestare sete di potere parlare di politica già da mesi e nello stesso anno presiede il convegno OK, il prezzo è giusto! Marketing e TV, dove emerge il profilo del partito che vorrebbe.

Il 16 ottobre il settimanale Donna Moderna mostra in copertina il logo dei Club Forza Italia. All'interno vi è una lunga intervista allo stimato imprenditore che nega si tratti di un futuro partito politico, ma solo un club della caccia. "La mia selvaggina preferita è la gnocca" aggiunge, ricco di argomenti diversi come sempre.

Il 23 novembre, Silvio Berlusconi, a Vergate Sul Membro, durante l'inaugurazione di un centro commerciale, dichiara ai giornalisti:

« Se il centro moderato non si riorganizza, sarò costretto ad intervenire! Altrimenti chi mi farà le leggi ad personam? »

Afferma inoltre, riguardo le elezioni comunali di Roma, che voterebbe per Gianfranco Fini, segno tangibile della tangente.

Il 10 dicembre a San Remo Berlusconi inaugura l'inno di Forza Italia cantandolo in un duetto ormai celebre col Maestro Apicella. Immediatamente il brano scava le classifiche e resta nella Bottom 10 per le prossime ere geologiche.

Il 15 dicembre viene aperta la sede centrale di Forza Italia in un palazzo in via dell'Umiltà a Roma, con deciso cattivo gusto per l'ironia, ex-sede del circolo di bocce di un certo Don Luigi Sturzo, ormai troppo deceduto per protestare.

Nel 1994 l'annuncio della discesa in campo viene dato con un messaggio televisivo. L'uso di questo mezzo, mai fatto prima, sarà un preludio a ciò che avverrà in futuro:

Elettori di Forza Italia si godono la Jacuzzi dopo la vittoria di Berlusconi.
« Campi, campi sterminati in cui gli elettori berlusconiani non nascono, vengono coltivati. Tutto ciò allo scopo di trasformare l'essere umano da questo (indica se stesso) a questo (indica scheda elettorale con simbolo sbarrato di Forza Italia). »
(Morpheus Santoro fa un resoconto della situazione politica italiana degli ultimi vent'anni)

Fin dagli inizi il partito si configura come un'assoluta novità rock and roll: al posto di un segretario vi è un frontman, Berlusconi stesso; anziché d'una direzione nazionale vi è il comitato degli invitati alle cene eleganti di Arcore. Non c'è nemmeno un'assemblea nazionale, ma l'assemblea degli amici del sabato sera da soli a casa sai quelli che non ti passa niente proprio no eh esattamente quelli.

La campagna elettorale e la vittoria del 1994

Nel discorso del 26 gennaio Berlusconi definisce Forza Gnocca un movimento di pancia piuttosto che un partito politico vero e proprio e con esso si candida alla sodomia del Paese.

Il 27-28 marzo, con i risultati delle elezioni politiche, Forza Italia, grazie alle alte professionalità di spicco al suoi interno, riesce a conquistare il 21% degli italiani, diventare il primo partito politico e andare al governo con i suoi complici di centrodestra bipolari: al nord con Lega Nord e UDC, al sud con Lega Sud e Alleanza Nazionale.

Il successo di Forza Italia può essere attribuito a due fattori: a differenza di altri personaggi nuovi ma comunque puliti, Berlusconi si appella a interessi sociali più precisi e focalizzati, come quelli degli evasori fiscali, dei piduisti e dei furbetti in generale. Inoltre punta su una netta polarizzazione tra collusi e non collusi, togliendo spazio a ipotesi intermedie di arresti domiciliari o servizi sociali.

Il breve Governo Berlusconi I

   La stessa cosa ma di più: Governo Berlusconi I.
Cartellone elettorale esemplare del successo del partito.

Il 90% degli eletti nelle liste di Forza Italia risultò immacolato, nel senso di nuovo di zecca, la fedina penale sporca era un requisito d'ammissione. Il centrodestra riuscì ad ottenere la maggioranza dei seggi alla Camera dei deputati, ma non al Senato, dove determinanti per la nascita del governo furono i voti di tre senatori a vita, gentilmente invogliati da una lupara puntata alla schiena: Francesco Cossiga, Gianni Agnelli e Tonio Cartonio.

Alle successive elezioni europee del 1994, Forza Italia ottenne oltre il 30% dei voti. I suoi eletti non aderirono ad alcuno dei maggiori gruppi parlamentari europei e ne costituirono uno proprio: Forza Europa, confidenzialmente Forza Foca.

Nonostante il successo elettorale, il governo cadde pochi mesi dopo a causa di una proposta per riformare il sistema prostitutivo che incontrò la tenace opposizione delle mignotte, le quali proclamarono lo sciopero generale e fecero così indignare la Lega Nord. Lo scontro diretto arrivò alla vigilia delle vacanze natalizie nel salotto di Mara Venier: Silvio Berlusconi e Umberto Bossi si accapigliarono accusandosi a vicenda di tradimento. Si aprì la crisi: Berlusconi rassegnò le proprie dimissioni invitando gli elettori a una "rivolta morale" contro Domenica In. Da questo risentimento nacque, in Mediaset, Buona Domenica.

Il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, non ritenne di sciogliere le camere, in quanto era possibile un governo espiatorio presieduto da Lamberto Dini.

La sconfitta del '96

Il contratto con gli italiani.

La Maserati guidata da Berlusconi, Fini e Casini, con Bossi lasciato a piedi a fare l'autostop, sembra volesse macinare chilometri e non fermarsi mai, quando l'unica meta che raggiunse fu un frontale con una pianta d'Ulivo assolutamente comunista a causa di un grappino di troppo bevuto dall'autista, il Giardiniere Manolo. L'impertinente albero secolare era stato lì piantato, al centro dell'autostrada del Sole, dall'astuto Romano Prodi. Così il fu cavaliere diventa il leader dell'opposizione al regime mortadelliano.

Il primo congresso del 1998

Ad Arcore viene celebrato il primo congresso nazionale del partito, dove viene confermato all'unanimità presidente Silvio Berlusconi in seguito ad una votazione così riassumibile:
Volete Silvio Pre-si-den-te!?

  1. Sì.
  2. Assolutamente sì!

Chiara espressione della democrazia interna che caratterizzerà sempre il partito.

La vittoria del 2001 e gli anni di governo

   La stessa cosa ma di più: Governo Berlusconi II.
Pur di vincere le elezioni Berlusconi ha intasato con la sua presenza tutti i programmi TV. TUTTI.

Forza Europa stravince in Europa e Forza Italia in Italia, cosa che spinge Bossi a tornare all'ovile e, insieme ai suoi complici, erigere quella che sarà negli anni a venire il ritrovo nazionale dei supercriminali, dal Dottor Octopus a Roberto Calderoli, da Magneto a Claudio Scajola: il Covo della libertà, a cui saggiamente aderiscono tutti i partiti di centrodestra. Grazie alla nuova sistemazione, infatti, conquistano le regionali e provocano le dimissioni del Governo D'Alema. Dopo tutto, i governi di sinistra cadono per molto meno.

Neanche a dirlo, la CdL vince anche le nazionali: si forma il Governo Berlusconi II. Questo perché durante la campagna elettorale Berlusconi ha siglato, presso la trasmissione Porta a Porta girata nel salotto di casa sua, il famigerato contratto con gli italiani in cui si impegna, in caso di vittoria, a:

  1. Abolire le tasse.
  2. Abolire l'assicurazione auto.
  3. Abolire i mal di testa della propria donna che impediscono il coito.
  4. Abbattere il muro di Berlino.[2]
  5. Creare due bazilioni di posti di lavoro[3]
  6. Regalare caramelle.
  7. Sorridere tutti i giorni in mondovisione rallegrando il risveglio dei suoi sudditi.

Forza Italia, pertanto, va al governo del Paese, un governo (guidato dallo stesso Berlusconi) che acquista il primato di più longevo nella storia della Repubblica, durando ben 17 anni (compresi 8 di governo fantoccio).

La sconfitta alle elezioni del 2006

La campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006 è una delle più accese di tutta la storia, i concorrenti sono costretti a far colazione con soppressata calabra per imposizione del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, stanco di loro, vuole mettere un po' di pepe al culo a tutti.
Forza Italia e il suo esercito della libertà vigilata si presentarono agli elettori esigendo un giudizio positivo dei misfatti commessi fino ad allora, da un punto di vista tecnico del tutto ineccepibili, mentre Romano Prodi e il suo A-Team avrebbero da ridire che, in quanto tali, sono contro la legge. La macchina del fango dei comunisti lavora quindi a pieno regime, grazie agli introiti della banca di Piero Fassino.

Berlusconi però non si rassegna e partecipa a ben due dibattiti televisivi contro il suo sfidante, durante i quali lo accusa di fare la mortadella con i neonati. Il momento più importante della campagna elettorale di Berlusconi fu però un clamoroso ed inaspettato intervento ad un toga party della Confindustria dove, dopo aver portato un centinaio di olgettine di prima qualità, dice che Bertinotti puzza.
In chiusura della campagna, il Presidente del Consiglio promette di abolire l'IMU, cioè l'ICI. I tempi cambiano.

La Casa delle Libertà riuscì così a riconquistare la fiducia di molti elettori ma non abbastanza, perché il centrosinistra non perde per lo 0,5%, grazie ai voti fatti in casa di Clemente Mastella.

La nascita del Popolo della Libertà

   La stessa cosa ma di più: Il Popolo della Libertà.
Berlusconi nel momento in cui si rende conto di aver fatto una cazzata fondando il PDL.

L'idea del Partito Unico è sempre piaciuta al fu cavaliere, proprio nel senso di unico partito d'Italia. Ma siccome un fastidioso dettaglio del nostro Paese, la Costituzione Italiana, lo ha sempre insensatamente impedito, si è dovuto ripiegare verso un progetto di partito unico del centrodestra il cui slogan per attirare membri è stato sostanzialmente:

« Unitevi a noi, abbiamo la gnocca! »

Il primo a essere risucchiato dal richiamo feromonico è stato Gianfranco Fini che, appresa la notizia dalla TV, decise di confluire nel PDL con un'alzata di spalle e sbolognare il lavoro pesante a qualcun altro. Pier Ferdinando Casini, dal canto suo, non ha avuto mai mancanza di figa ed è sempre stato un idolo splendente di luce propria, per questo all'offerta berlusconiana ha risposto con un garbato col cazzo.
La nuova creazione ebbe il successo sperato riportando il suo inventore sullo scranno più alto di Palazzo Chigi, fino a quando una congiura ordita da massoni, comunisti, fascisti su Montecarlo e nazisti invadenti, non l'ha costretto alle dimissioni dopo aver bombardato il parlamento.

La rinascita 2.0

Il presidente dei Club, nonché nuovo delfino del fu cavaliere, Dudù Berlusconi.

Per tornare allo splendore di un tempo e rilanciarsi verso il futuro, Silvio Berlusconi compra una DeLorean e ritorna al passato.
La necessaria ed inevitabile soluzione a tutti i problemi del Paese è Forza Italia 2.0[4], in essa tutto cambierà e niente sarà diverso.
Proprio come piace agli italiani.

I club "Forza Silvio"

Insieme a Forza Italia sono anche rinati i cleb, club, cl'b (ognuno nel partito li pronuncia in modo diverso), circoli di giovani dalle belle speranze e le belle idee, convinti che Silvio sia l'uomo nuovo tanto cercato e tanto necessitato dal nostro Paese per uscire fuori dalla crisi. L'unica spiegazione è che, fra i requisiti di tesseramento, vi è una terapia elettroshock obbligatoria.

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Citazione reale.
  2. ^ Quello è stato già fatto? Un punto per lui!
  3. ^ In nero.
  4. ^ Attenzione: versione beta. Può contenere bug pericolosi quali Daniela Santanchè incazzata e Antonio Razzi ministro dell'istruzione.
Nuova bandiera di Forza Italia 2.0



Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 22 settembre 2013 col 35.3% di voti (su 17).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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